Pheburane - Os Grat 483mg/G 174g
Dettagli:
Nome:Pheburane - Os Grat 483mg/G 174gCodice Ministeriale:042917017
Principio attivo:Sodio Fenilbutirrato
Codice ATC:A16AX03
Fascia:A
Prezzo:612.17
Produttore:Lucane Pharma Sa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Granulato
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:24 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci dell'apparato gastrointestinale e del metabolismo.
Principi attivi
Fenilbutirrato sodico.
Eccipienti
Sfere di zucchero (costituite da saccarosio e amido di mais); ipromellosa; etilcellulosa N7; macrogol 1500; povidone K25.
Indicazioni
Il medicinale e' indicato come terapia adiuvante nel trattamento di lunga durata dei disturbi del ciclo dell'urea, compresa la carenza dellasintetasi carbamilfosfatica, della transcarbamilasi dell'ornitina o d ella sintetasi arginino-succinica. E' indicato per tutti i pazienti con comparsa neonatale (mancanza totale di enzimi, che si manifesta nei primi 28 giorni di vita). E' indicato anche in pazienti con manifestazione tardiva della malattia (carenza enzimatica parziale, che si presenta dopo il primo mese di vita) e che hanno una storia di encefalopatia iperammonemica.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati; gravidanza; allattamento.
Posologia
Il trattamento a base di medicinale deve essere seguito sotto il controllo di un medico esperto nella cura di disturbi del ciclo dell'urea. La dose giornaliera deve essere aggiustata individualmente in base al grado di tolleranza alle proteine del paziente e all'assunzione proteica giornaliera nella dieta, necessaria per facilitare la crescita e losviluppo. Nella pratica clinica la dose abituale totale giornaliera d i fenilbutirrato sodico e' di: 450-600 mg/kg/giorno in bambini di pesoinferiore ai 20 kg - 9,9-13,0 g/m^2 al giorno in bambini di peso supe riore ai 20 kg, adolescenti e adulti. La sicurezza e l'efficacia di dosi che superano i 20 g al giorno non sono ancora state stabilite. Monitoraggio terapeutico: i livelli plasmatici di ammoniaca, arginina, amminoacidi essenziali (in special modo aminoacidi a catena ramificata), carnitina e proteine sieriche devono essere mantenuti entro i limiti normali. La glutamina plasmatica deve essere mantenuta a livelli inferiori a 1000 mcmol/l. Trattamento nutritivo: il farmaco deve essere associato a una dieta a restrizione proteica e, in alcuni casi, con l'integrazione di aminoacidi essenziali e carnitina. Ai pazienti a cui e' stata diagnosticata una forma a insorgenza neonatale di carenza di sintetasi carbamilfosfatica o di transcarbamilasi dell'ornitina deve esseresomministrata citrullina o arginina ad una dose di 0,17 g/kg/giorno o di 3,8 g/m^2/giorno. Ai pazienti a cui e' stato diagnosticato un defi cit di sintetasi arginino-succinica si consiglia di somministrare arginina a una dose di 0,4-0,7 g/kg/giorno o di 8,8-15,4 g/m^2/giorno. Qualora sia indicata una supplementazione calorica, si raccomanda un prodotto non proteico. Insufficienza epatica e renale: poiche' il metabolismo e l'escrezione del fenilbutirrato sodico interessano il fegato e ireni, il farmaco deve essere somministrato con cautela in pazienti af fetti da insufficienza epatica o renale. Modo di somministrazione: il prodotto deve essere somministrato per via orale. A causa della sua ridotta velocita' di dissoluzione, il farmaco non deve essere somministrato tramite sondino nasogastrico o gastrostomia. La dose totale giornaliera deve essere suddivisa in parti uguali e presa ad ogni pasto o poppata (ad esempio, 4-6 volte al giorno per i bambini piccoli). Il granulato puo' essere assunto direttamente insieme ad alimenti liquidi (acqua, succhi di frutta, alimenti per lattanti privi di proteine) o cosparso su un cucchiaio di alimento solido (pure' di patate o di mele); in questo caso, e' importante che il medicinale venga assunto immediatamente per preservare la copertura del sapore. In dotazione e' fornito un misurino calibrato per somministrare fino a 3 g di fenilbutirrato sodico, con graduazioni di 250 mg.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.
Avvertenze
Contenuto di elettroliti clinicamente importanti: il prodotto contiene124 mg (5,4 mmol) di sodio per grammo di fenilbutirrato sodico, corri spondenti a 2,5 g (108 mmol) di sodio per 20 g di fenilbutirrato sodico, che rappresenta la dose massima giornaliera. Il farmaco deve quindiessere usato con cautela nei pazienti affetti da insufficienza cardia ca congestizia o grave insufficienza renale, come pure in condizioni cliniche in cui si riscontri ritenzione di sodio con edema. I livelli sierici di potassio devono essere monitorati durante la terapia, dal momento che l'escrezione renale di fenilacetilglutamina puo' indurre la perdita di potassio per via urinaria. Anche in corso di terapia, l'encefalopatia acuta da iperammoniemia puo' presentarsi in diversi pazienti. Il medicinale non e' raccomandato per il trattamento dell'iperammoniemia acuta, che e' un'emergenza medica. Questo medicinale contiene sodio. Questo medicinale contiene saccarosio. Il medicinale non deve essere assunto da pazienti affetti da rari disturbi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit enzimatici di saccarasi o isomaltasi.
Interazioni
La somministrazione concomitante di probenecid puo' influenzare l'escrezione renale del prodotto di coniugazione del fenilbutirrato sodico. Da alcune pubblicazioni e' emerso che aloperidolo e valproato indurrebbero iperammoniemia. I corticosteroidi possono causare la dissociazione delle proteine dell'organismo e quindi aumentare i livelli di ammoniaca nel plasma. Si consiglia di controllare piu' frequentemente i livelli di ammoniaca nel plasma quando si devono usare questi medicinali.
Effetti indesiderati
Nelle sperimentazioni cliniche con fenilbutirrato sodico, il 56 % dei pazienti ha avuto almeno un evento avverso e il 78 % di questi eventi avversi e' stato considerato non correlato al fenilbutirrato sodico. Le reazioni avverse hanno interessato principalmente l'apparato riproduttivo e gastrointestinale. Di seguito sono elencate tutte le reazioni avverse, in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza. La frequenza e' definita in questo modo: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), rara (>=1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia, trombocitopenia, leucopenia, leucocitosi, trombocitosi; non comune: anemia aplastica, ecchimosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: acidosi metabolica, alcalosi, diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, irritabilita'. Disturbi del sistema nervoso. Comune: sincope, mal di testa. Disturbi cardiaci. Comune: edema; non comune: aritmia. Disturbi gastrointestinali. Comune: dolore addominale, vomito, nausea, stipsi, disgeusia; non comune: pancreatite, ulcera peptica, emorragia rettale, gastrite. Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, odore anomalo della cute. Disturbi renali e urinari. Comune: acidosi tubolare renale. Disturbi dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: amenorrea, mestruazioni irregolari. Esami diagnostici. Comune: diminuzione nel sangue del potassio, dell'albumina, delle proteine totali e del fosfato, aumento nel sangue della fosfatasi alcalina, delle transaminasi, della bilirubina, dell'acido urico, del cloruro, del fosfato e del sodio, aumento ponderale. Un probabile caso di reazione tossica al fenilbutirrato sodico (450 mg/kg/giorno) e' stato segnalato in una paziente anoressica di 18 anni, che aveva sviluppato un'encefalopatia metabolica associata ad acidosi lattica, grave ipokaliemia, pancitopenia, neuropatia periferica e pancreatite. La paziente si e' ripresa dopo la riduzione della dose, eccetto per episodi ricorrenti di pancreatite che hanno indotto infine alla sospensione del trattamento.
Gravidanza e allattamento
Le donne in eta' fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci. La sicurezza d'uso di questo medicinale in donne in gravidanza non e' stata stabilita. Studi su animali da laboratorio hanno rivelato fenomeni di tossicita' riproduttiva del fenilbutirrato sodico, vale a dire effetti sullo sviluppo dell'embrione o del feto. L'esposizione prenatale di neonati di ratto al fenilacetato (il metabolita attivo del fenilbutirrato) ha causato lesioni nelle cellule cortico-piramidali; lespine dendritiche erano piu' lunghe e sottili del normale e meno nume rose. La significativita' di questi dati per le donne in gravidanza non e' nota; pertanto l'uso del medicinale durante la gravidanza e' controindicato. In seguito alla somministrazione per via sottocutanea di elevate dosi di fenilacetato (190-474 mg/kg) a neonati di ratto, si sono osservate una diminuita proliferazione e una maggiore perdita di neuroni, nonche' una riduzione della mielina del SNC. La maturazione delle sinapsi cerebrali e' stata ritardata ed e' stato ridotto il numero delle terminazioni nervose cerebrali funzionanti, ostacolando in tal modo lo sviluppo cerebrale. Non e' ancora stato stabilito se il fenilacetato venga escreto nel latte umano, per cui l'uso del medicinale e' controindicato durante l'allattamento con latte materno. Non vi sono evidenze disponibili in merito agli effetti del fenilbutirrato sodico sulla fertilita'.