Paracetamolo Alt - 16bust Eff 1g

Dettagli:
Nome:Paracetamolo Alt - 16bust Eff 1g
Codice Ministeriale:037297013
Principio attivo:Paracetamolo
Codice ATC:N02BE01
Fascia:C
Prezzo:5.5
Produttore:Laboratori Alter Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Granulato
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Lontano da calore e umidità
Scadenza:36 mesi

Denominazione

PARACETAMOLO ALTER

Formulazioni

Paracetamolo Alt - 16bust Eff 1g

Categoria farmacoterapeutica

Analgesici.

Principi attivi

Paracetamolo.

Eccipienti

Acido citrico, bicarbonato di sodio, sodio bicarbonato, sorbitolo, docusato sodico, povidone, sodio saccarinato, sodio citrato, mannitolo, sodio carbonato.

Indicazioni

Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili negli adulti. Trattamento sintomatico del dolore artrosico negli adulti.

Controindicazioni / effetti secondari

Soggetti di eta' inferiore ai 15 anni. Ipersensibilita' al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (precursore del paracetamolo) o ad unoqualsiasi degli eccipienti. Grave insufficienza epatocellulare e pato logie epatiche in fase attiva. Pazienti affetti da grave anemia emolitica.

Posologia

Adulti (oltre 15 anni): 1 bustina 1-2 volte al giorno, in un bicchiered'acqua. Nei casi piu' gravi il dosaggio giornaliero puo' essere aume ntato a 3 bustine. L'intervallo tra le diverse somministrazioni non deve essere inferiore alle 4 ore. Scioglier il contenuto della bustina in un bicchiere d'acqua.

Conservazione

Conservare al riparo da calore e umidita'.

Avvertenze

Impiego riservato a soggetti di eta' superiore ai 15 anni, in ragione del dosaggio di paracetamolo in ciascuna bustina. Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni, anche gravi, a carico del rene e del sangue. Usare con cautela in soggetti con insufficienza renale (clearance della creatinina<= 30 ml/min) o epatica e nei pazienti affetti da sindrome di Gilbert . In caso di reazioni allergiche si deve sospendere la somministrazione. Usare con cautela in caso di alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcool (3 o piu' bevande alcoliche al giorno), anoressia, bulimiao cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epati co), disidratazione, ipovolemia. Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiche' se il paracetamolo e'assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. In caso di uso protratto e' consigliabile monitorare la funzione epat ica e renale e la crasi ematica. In caso di dieta iposodica, occorre tenere presente che 1 bustina effervescente contiene circa 16,8 mEq di sodio.

Interazioni

Il paracetamolo puo' aumentare la possibilita' che si verifichino effetti indesiderati se somministrato contemporaneamente ad altri farmaci.Nel corso di terapie con anticoagulanti si consiglia di ridurre le do si. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione dellemonoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che posso no avere tale effetto (es. rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Lo stesso vale nei casidi etilismo e nei pazienti trattati con zidovudina. I farmaci che ral lentano lo svuotamento gastrico (es. gli anticolinergici) possono determinare stasi antrale ritardando l'assorbimento del paracetamolo e quindi l'insorgenza dell'effetto analgesico. La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). La somministrazione concomitante con cloramfenicolo puo' indurre un aumento dell'emivita del paracetamolo, con il rischio di elevarne la tossicita'. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (es. rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenofarbital, carbamazepina). La somministrazione concomitante di fenitoina puo' risultare in una diminuita efficacia del paracetamolo ed in un aumentato rischio di epatotossicita'. I pazienti in trattamento con fenitoina devono evitare l'assunzione di dosi elevate e/o croniche di paracetamolo. I pazienti devono essere monitorati in caso di evidenza di epstotossicita'. Il probenecid causa una riduzione di almeno due volte della clearance del paracetamolo attraverso l'inibizione della sua coniugazione con acido glucuronico. Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di paracetamolo se somministrato contemporaneamente al probenecid. La salicilamide puo' prolungare l'emivita di eliminazione (t1/2) del paracetamolo.

Effetti indesiderati

Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravita' inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' quali ad esempio rash cutanei con eritema od orticaria, angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre, sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini. >>Esperienza post-marketing (frequenza non nota). Alterazioni del sangue e sistema linfatico: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale: diarrea, dolore addominale. Alterazioni del sistema epatobiliare: aumento degli enzimi epatici. Alterazioni del sistema immunitario: shock anafilattico, edema di Quincke, reazioni di ipersensibilita'. Indagini diagnostiche: diminuzione dei valori delle INR, aumento dei valori delle INR. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, eritema, rash.Alterazioni del sistema vascolare: ipotensione (come sintomo di anafi lassi). La comparsa di reazioni allergiche comporta la sospensione deltrattamento. In caso di iperdosaggio, il paracetamolo puo' provocare citolisi epatica che puo' evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile.

Gravidanza e allattamento

L'esperienza clinica con l'uso di paracetamolo durante la gravidanza el'allattamento e' limitata. I dati epidemiologici sull'uso di dosi te rapeutiche di paracetamolo orale indicano che non si verificano effetti indesiderati nelle donne in gravidanza o sulla salute del feto o neineonati. Studi riproduttivi con paracetamolo non hanno evidenziato al cuna malformazione o effetti fetotossici. Deve essere utilizzato durante la gravidanza solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Nei pazienti in gravidanza, la posologia raccomandata e ladurata del trattamento devono essere strettamente osservati. Il parac etamolo e' escreto in piccole quantita' nel latte materno. E' stato riportato rash nei bambini allattati al seno. Tuttavia, la somministrazione di paracetamolo e' considerata compatibile con l'allattamento al seno. Deve, comunque, essere usata cautela nel somministrare il paracetamolo alle donne che allattano.