Ovilis Enzovax - 1fl 50d
Monografia:
- Denominazione
- Categoria farmacoterapeutica
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni / effetti secondari
- Uso / Via di somministrazione
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Tempo di attesa
- Specie di destinazione
- Interazioni
- Diagnosi e Prescrizione
- Effetti indesiderati
- Gravidanza e allattamento
Dettagli:
Nome:Ovilis Enzovax - 1fl 50dCodice Ministeriale:102567031
Principio attivo:Vaccino Clamydophila Abortus Ovino Vivo Attenuato
Codice ATC:I04AE01
Fascia:n/a
Prezzo:317.32
Produttore:Msd Animal Health Srl
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile triplice copia (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Polvere per sospensione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:12 mesi
Veterinario:Sì
Categoria farmacoterapeutica
Immunologici per ovini. Vaccini batterici vivi.
Principi attivi
Ogni dose di vaccino da 2 ml contiene: Ceppo vivo attenuato ts 1B di Chlamydophila abortus: 10^5,0-10^6,9 IFU (Unita' formanti corpi inclusi).
Eccipienti
Albumina sierica bovina, L-Glutammato monosodico, Saccarosio, Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Immunizzazione attiva di pecore da riproduzione quale strumento nella riduzione, in base alla situazione epidemiologica, dell'incidenza dell'aborto e della natimortalita' causate dall'infezione provocata da Chlamydophila abortus (precedentemente denominata Chlamydia psittaci). Insorgenza dell'immunita': e' stata dimostrata la protezione nelle pecore vaccinate 4 settimane prima della fecondazione. Durata dell'immunita': 3 anni.
Controindicazioni / effetti secondari
Vaccinare animali in buono stato di salute. Non vaccinare gli animali nelle 4 settimane che precedono l'accoppiamento. Non vaccinare animaligravidi. Non vaccinare animali che sono stati trattati con antibiotic i, in particolare con tetracicline.
Uso / Via di somministrazione
Intramuscolare, sottocutanea.
Posologia
Una singola vaccinazione consiste in 2 ml di vaccino ricostituito mediante iniezione intramuscolare o sottocutanea. Gli animali destinati alla riproduzione possono essere vaccinati a partire dai 5 mesi di eta'.Le primipare e le pecore piu' adulte devono essere vaccinate nei 4 me si precedenti la monta, ma non nelle 4 settimane che precedono la monta stessa. Rivaccinazione Studi di infezione sperimentale hanno dimostrato che la protezione nei confronti dell'aborto enzootico e dell'escrezione di Chlamydophila abortus rimangono costanti per almeno 3 anni dopo la vaccinazione. Studi di campo condotti in allevamenti endemicamente infetti, ove venivano vaccinate tutte le pecore da rimonta, indicano che i livelli di aborto enzootico rimangono molto bassi anche neglianimali vaccinati 4 anni prima. E' necessario valutare l'opportunita' di ripetere la vaccinazione sulla base delle condizioni generali dell 'allevamento e sull'incidenza degli aborti. RICOSTITUZIONE: Il vaccinodeve essere ricostituito con il Solvente Standard, immediatamente pri ma dell'uso. A questo scopo viene fornito un raccordo in plastica con doppio ago per la preparazione della soluzione vaccinale. Spingere un'estremita' appuntita del raccordo attraverso il centro del tappo del flacone di Solvente Standard mediante un'azione decisa di rotazione. Allo stesso modo, spingere il flacone di vaccino nell'estremita' oppostadel dispositivo assicurandosi che la punta penetri attraverso il cent ro del tappo del flacone. Con attenzione, capovolgere l'unita' cosi' assemblata per permettere al solvente di fluire nel flacone di vaccino.Assicurarsi che il liofilizzato sia completamente disciolto e poi cap ovolgere di nuovo fino a che tutta la soluzione vaccinale defluisca nel flacone di solvente. Rimuovere il flacone di vaccino vuoto e togliere il raccordo dal flacone di solvente ed immergerlo in una soluzione disinfettante appropriata (vedere in seguito). In alternativa, rimuovere circa 5 ml di Solvente Standard dal flacone con una siringa munita di ago, iniettare nel flacone di vaccino ed agitare fino a che il liofilizzato sia completamente disciolto. Prelevare poi la soluzione di vaccino dal flacone e reintrodurla nel flacone contenente il restante solvente ed agitare bene. Fare molta attenzione a non generare un aerosol. Adottare adeguate misure veterinarie e fitosanitarie per evitare la diffusione alle specie sensibili.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2-8 gradi C). Proteggere dalla luce. Non congelare. Periodo di validita' dopo la diluizione: 2 ore.
Avvertenze
Chlamydophila abortus e' solo una delle cause di aborto nelle pecore. Se il tasso di aborto rimane invariato in gruppi di animali che sono stati vaccinati con questo vaccino, deve essere richiesta una rivalutazione del veterinario ai fini di approfondimenti diagnostici. L'infezione da Chlamydophila abortus puo' avere un lungo periodo di incubazione. I dati provenienti dagli studi di campo indicano che la vaccinazionedelle pecore con l'infezione in incubazione riduce l'incidenza degli aborti, anche se una certa percentuale potrebbe abortire nonostante lavaccinazione. In tali casi di aborto, gli operatori devono prestare a ttenzione in quanto a rischio di contrarre l'infezione. Una buona risposta immunitaria dipende sia dall'agente immunogeno, sia da un sistemaimmunitario competente. L'efficacia della vaccinazione puo' essere co mpromessa da modalita' di conservazione o di somministrazione inappropriate, mentre l'immunocompetenza degli animali puo' essere compromessada vari fattori, tra cui condizioni di salute, stato nutrizionale, fa ttori genetici, terapie concomitanti e stress. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: il prodotto puo' essere patogeno per l'uomo e puo' provocare aborto. Esso deve essere maneggiatocon opportuna cautela da donne in eta' fertile e non deve essere somm inistrato da donne in stato di gravidanza e da soggetti immunodepressi(a causa di malattie da immunodeficienza, trattamento con chemioterap ici o farmaci immunodepressivi). In caso di qualsiasi dubbio, consultare un medico. Gli operatori devono indossare guanti quando manipolano il vaccino. Occorre fare attenzione al fine di evitare di inoculare ilvaccino a se stessi, ma se questo dovesse accadere, occorre avvisare immediatamente un medico informandolo che si e' verificata un'auto-inoculazione di un vaccino vivo contenente Chlamydiophila (mostrare il foglietto illustrativo del prodotto). La terapia a base di tetracicline e' il trattamento attualmente riconosciuto per la clamidiosi nell'uomo. Sovradosaggio: nessun sintomo particolare e' stato riscontrato ad undosaggio di 10 volte la dose, ad eccezione di un transitorio rialzo t ermico non dissimile da quello osservato dopo la somministrazione di una dose singola. Incompatibilita': in assenza di studi di compatibilita' non miscelare con altri medicinali veterinari.
Tempo di attesa
Carne, visceri: 7 giorni. Latte: zero giorni.
Specie di destinazione
Ovini (pecore da riproduzione).
Interazioni
Gli altri vaccini vivi non devono essere somministrati entro 4 settimane dalla somministrazione di questo vaccino. Non vaccinare le pecore che sono state trattate con antibiotici, in modo particolare con tetracicline. Non sono disponibili informazioni sulla sicurezza ed efficaciadi questo vaccino quando utilizzato con altri medicinali veterinari. Pertanto la decisione di utilizzare questo vaccino prima o dopo un altro medicinale veterinario deve essere valutata caso per caso.
Diagnosi e Prescrizione
Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile.
Effetti indesiderati
In casi molto rari, a seguito della vaccinazione possono verificarsi reazioni anafilattiche caratterizzate da edema, dispnea e cianosi dellemucose. In tali casi va instaurato un trattamento sintomatico. Dopo l a vaccinazione si puo' verificare un leggero e transitorio aumento della temperatura corporea (per un massimo di 5 giorni) e puo' essere osservato un lieve ingrossamento dei linfonodi regionali per 1-10 giorni.In casi molto rari, a seguito della vaccinazione possono verificarsi reazioni anafilattiche caratterizzate da edema, dispnea e cianosi delle mucose. In tali casi va instaurato un trattamento sintomatico. Le analisi molecolari, condotte su campioni di placenta provenienti da pecore vaccinate che avevano abortito, hanno rivelato la possibile presenza del ceppo vaccinale 1B. L'incidenza di questi casi risulta rara e non e' stata stabilita una precisa relazione causale per mancanza di unadiagnosi differenziale completa. Questo dato deve essere tenuto in co nsiderazione nella scelta dell'utilizzo del vaccino negli allevamenti di pecore, specialmente in aree a bassa pressione infettante. Il veterinario deve pertanto effettuare una valutazione del bilancio rischio/ beneficio nella prescrizione del vaccino e deve sempre approfondire ladiagnosi eziologica negli eventuali episodi di aborto in animali vacc inati.
Gravidanza e allattamento
Non vaccinare le pecore gravide.