Noxafil - 24cpr Gastr 100mg

Dettagli:
Nome:Noxafil - 24cpr Gastr 100mg
Codice Ministeriale:037059021
Principio attivo:Posaconazolo
Codice ATC:J02AC04
Fascia:A
Prezzo:1106.48
Produttore:Msd Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse gastroresistenti
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

NOXAFIL 100 MG COMPRESSE GASTRORESISTENTI

Formulazioni

Noxafil - 24cpr Gastr 100mg

Categoria farmacoterapeutica

Antimicotici per uso sistemico, derivati del triazolo.

Principi attivi

Posaconazolo.

Eccipienti

Nucleo della compressa: ipromellosa acetato succinato, cellulosa microcristallina, idrossipropilcellulosa (E463), silice per uso dentale, croscarmellosa sodica, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: alcol polivinilico; macrogol 3350; titanio diossido (E171); talco; ferro ossido giallo (E172).

Indicazioni

Trattamento delle seguenti infezioni fungine negli adulti: - Aspergillosi invasiva in pazienti con malattia refrattaria ad amfotericina B o ad itraconazolo o in pazienti intolleranti a questi medicinali; - Fusariosi in pazienti con malattia refrattaria ad amfotericina B o in pazienti intolleranti ad amfotericina B; - Cromoblastomicosi e micetoma inpazienti con malattia refrattaria a itraconazolo o in pazienti intoll eranti ad itraconazolo; - Coccidioidomicosi in pazienti con malattia refrattaria ad amfotericina B, itraconazolo o fluconazolo o in pazientiintolleranti a questi medicinali. La refrattarieta' e' definita come progressione dell'infezione o assenza di miglioramento dopo un trattamento minimo di 7 giorni con dosi terapeutiche di una terapia antifungina efficace . Le compresse gastroresistenti sono indicate anche nella profilassi di infezioni fungine invasive nei seguenti pazienti: - Pazienti in chemioterapia per induzione della remissione di leucemia mieloblastica acuta (AML) o sindromi mielodisplastiche (MDS) per le quali si prevede una neutropenia prolungata e che sono ad alto rischio di sviluppare infezioni fungine invasive; - Soggetti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche (HSCT) in terapia immunosoppressiva ad alto dosaggio per malattia del trapianto contro l'ospite e che sonoad alto rischio di sviluppare infezioni fungine invasive.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Somministrazione in associazione con alcaloidi derivati dalla segale cornuta. Somministrazione in associazione con substrati di CYP3A4 quali terfenadina, astemizolo, cisapride, pimozide, alofantrina o chinidina poiche' puo' risultare in un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali, portando ad un prolungamento dell'intervallo QTc e a rari casi di torsione di punta. Somministrazione in associazione con gli inibitori della HMG-CoA reduttasi simvastatina, lovastatina e atorvastatina.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato da un medico esperto nel trattamento delle infezioni fungine o nella terapia di supporto in pazienti ad alto rischio per i quali e' indicata la profilassi con posaconazolo. Il prodotto e' anche disponibile in sospensione orale da 40 mg/mL e in concentrato per soluzione per infusione da 300 mg. Le compresse sono la formulazione preferita per ottimizzare le concentrazioni plasmatichee in genere forniscono esposizioni plasmatiche al farmaco piu' elevat e rispetto a sospensione orale. La compressa e la sospensione orale non vanno usate in modo intercambiabile a causa delle differenze nel dosaggio di ogni formulazione. La dose raccomandata e' indicata nella Tabella 1.Per infezioni fungine invasive refrattarie (IFI)/Pazienti con IFI intolleranti alla 1^a linea di trattamento: dose di carico di 300 mg (tre compresse da 100 mg) due volte al giorno il primo giorno, seguita da 300 mg (tre compresse da 100 mg) una volta al giorno successivamente. Ogni dose puo' essere assunta indipendentemente dall'assunzione di cibo. La durata della terapia deve essere basata sulla gravita' della malattia di base, sulla guarigione dalla immunosoppressione e sullarisposta clinica. Per profilassi di infezioni fungine invasive: dose di carico di 300 mg (tre compresse da 100 mg) due volte al giorno il primo giorno, seguita da 300 mg (tre compresse da 100 mg) una volta al giorno successivamente. Ogni dose puo' essere assunta indipendentemente dall'assunzione di cibo. La durata della terapia deve essere basata sulla guarigione dalla neutropenia o dalla immunosoppressione. In pazienti con leucemia mieloide acuta o sindromi mielodisplastiche, la profilassi con Noxafil deve iniziare parecchi giorni prima della prevista insorgenza di neutropenia e proseguire per 7 giorni dopo che la conta dei neutrofili e' salita sopra le 500 cellule per mm^3. Danno renale: non e' atteso un effetto del danno renale sulla farmacocinetica del posaconazolo e non e' raccomandato alcun aggiustamento della dose. Compromissione epatica: i dati limitati sull'effetto della compromissione epatica (compresa la classificazione Child-Pugh C della malattia epatica cronica) sulla farmacocinetica di posaconazolo, dimostrano un aumento dell'esposizione plasmatica rispetto ai soggetti con funzionalita' epatica normale, ma non suggeriscono che sia necessario un aggiustamento della dose. Si raccomanda di prestare cautela a causa del potenzialeaumento dell'esposizione plasmatica. Popolazione pediatrica: la sicur ezza e l'efficacia nei bambini di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non puo' essere fornita alcuna raccomandazione sulla dose. Non sono disponibili dati per la formulazione in compresse. Modo di somministrazione: compresse gastroresistenti per uso orale che possono essere prese con o senza cibo. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua e non devono essere frantumate, masticate o rotte.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Ipersensibilita': non sono disponibili informazioni riguardo la sensibilita' crociata fra posaconazolo e altri agenti antifungini azolici. Deve essere usata cautela quando viene prescritto a pazienti con ipersensibilita' ad altri azoli. Tossicita' epatica: reazioni epatiche (ad esempio da lieve a moderato innalzamento di ALT, AST, fosfatasi alcalina, bilirubina totale e/o epatite clinica) sono state riportate duranteil trattamento con posaconazolo. L'aumento dei parametri di funzional ita' epatica e' stato generalmente reversibile dopo interruzione dellaterapia e in qualche caso questi parametri si sono normalizzati senza interrompere la terapia. Reazioni epatiche piu' gravi con esito fatal e sono state riportate raramente. Posaconazolo deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione epatica, a causa di una limitataesperienza clinica e per il possibile aumento dei livelli plasmatici di posaconazolo in questi pazienti. Monitoraggio della funzionalita' epatica: i test di funzionalita' epatica devono essere valutati all'inizio e durante il corso della terapia con posaconazolo. I pazienti che sviluppano test di funzionalita' epatica anomali durante la terapia, devono essere monitorati di routine per lo sviluppo di un danno epaticopiu' grave. La gestione del paziente deve comprendere la valutazione dei parametri di laboratorio della funzionalita' epatica (in particolare test della funzionalita' del fegato e bilirubina). Deve essere presa in considerazione l'interruzione se i segni e sintomi clinici sono corrispondenti allo sviluppo di malattia epatica. Prolungamento dell'intervallo QTc: alcuni azoli sono stati associati ad un prolungamento dell'intervallo QTc.Il prodotto non deve essere somministrato con medicinali che sono substrati per CYP3A4 e che sono noti per il loro effettodi prolungare l'intervallo QTc. Il farmaco deve essere somministrato con cautela ai pazienti che presentano condizioni potenzialmente favorenti una aritmia quali: - Prolungamento congenito o acquisito dell'intervallo QTc; - Cardiomiopatia, soprattutto in presenza di insufficienza cardiaca; - Bradicardia sinusale - Preesistenti aritmie sintomatiche; - Uso concomitante di medicinali che notoriamente prolungano l'intervallo QTc. I disordini degli elettroliti, soprattutto quelli che coinvolgono i livelli di potassio, magnesio o calcio, devono essere monitorati e se necessario corretti prima e durante la terapia con posaconazolo. Posaconazolo e' un inibitore di CYP3A4 e deve essere usato solo inparticolari situazioni durante il trattamento con altri medicinali ch e vengono metabolizzati da CYP3A4. Disfunzioni gastrointestinali: sonodisponibili dati limitati di farmacocinetica nei pazienti con grave d isfunzione gastrointestinale (quali diarrea grave). I pazienti con diarrea grave o vomito devono essere attentamente monitorati per le infezioni fungine intercorrenti. Antibatterici a base di rifamicina (rifampicina, rifabutina), alcuni anticonvulsivanti (fenitoina, carbamazepina, fenobarbital, primidone) e efavirenz. Le concentrazioni di posaconazolo possono essere significativamente ridotte in combinazione; per questo motivo, l'uso concomitante con posaconazolo deve essere evitato a meno che il beneficio per il paziente superi il rischio. Midazolam e altre benzodiazepine metabolizzate da CYP3A4: a causa del rischio di una sedazione prolungata e di una possibile depressione respiratoria, lasomministrazione concomitante di posaconazolo con qualsiasi altra ben zodiazepina metabolizzata attraverso CYP3A4 (ad es. midazolam, triazolam, alprazolam) deve essere presa in considerazione solo se chiaramente necessaria. Va valutata l'opportunita' di un aggiustamento della dose di benzodiazepine metabolizzate da CYP3A4. Esposizione plasmatica: le concentrazioni plasmatiche di posaconazolo successive alla somministrazione di posaconazolo compresse sono in genere piu' alte rispetto a quelle ottenute con posaconazolo sospensione orale. Le concentrazioni plasmatiche di posaconazolo successive alla somministrazione di posaconazolo compresse posso aumentare con il passare del tempo in alcuni pazienti. I dati di sicurezza ottenuti ai massimi livelli di esposizionecon posaconazolo compresse sono al momento limitati.

Interazioni

Posaconazolo viene metabolizzato tramite la glucuronazione dell'UDP ede' un substrato per la p-glicoproteina (P-gp) in vitro. Per questo mo tivo, inibitori o induttori di questi processi di clearance possono aumentare o diminuire, rispettivamente, le concentrazioni plasmatiche diposaconazolo. Rifabutina (300 mg una volta al giorno) ha ridotto la C max e l'AUC di posaconazolo. L'uso concomitante di posaconazolo e rifabutina e analoghi induttori deve essere evitato. Efavirenz (400 mg unavolta al giorno) ha ridotto la Cmax e l'AUC di posaconazolo. L'uso co ncomitante di posaconazolo e efavirenz deve essere evitato. L'associazione di fosamprenavir con posaconazolo puo' portare a una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di posaconazolo. Se e' richiesta una co- somministrazione, si raccomanda uno stretto monitoraggio per le infezioni fungine intercorrenti. Fenitoina (200 mg una volta al giorno) haridotto la Cmax e l'AUC di posaconazolo. L'uso concomitante di posaco nazolo e fenitoina e analoghi induttori deve essere evitato. La somministrazione concomitante di posaconazolo e substrati di CYP3A4 puo' provocare un elevato aumento dell'esposizione ai substrati di CYP3A4. E' raccomandata cautela durante la somministrazione concomitante di posaconazolo e substrati di CYP3A4 somministrati per via endovenosa. Se posaconazolo viene usato in concomitanza con substrati di CYP3A4 somministrati per via orale e per i quali un aumento delle concentrazioni plasmatiche puo' essere associato a reazioni avverse inaccettabili, le concentrazioni plasmatiche del substrato di CYP3A4 e/o le reazioni avverse devono essere attentamente monitorate. Terfenadina, astemizolo, cisapride, pimozide, alofantrina e chinidina (substrati di CYP3A4): la somministrazione concomitante di posaconazolo e terfenadina, astemizolo, cisapride, pimozide, alofantrina o chinidina e' controindicata. La somministrazione concomitante puo' portare ad un prolungamento dell'intervallo QTc e ad un raro verificarsi di torsioni di punta. Alcaloidi derivati dalla segale cornuta: posaconazolo puo' aumentare la concentrazione plasmatica di alcaloidi derivati dalla segale cornuta (ergotamina e deidroergotamina), il che puo' provocare ergotismo. La somministrazione concomitante e' controindicata. Inibitori della HMG-CoA reduttasi metabolizzati attraverso CYP3A4: posaconazolo puo' aumentare notevolmente i livelli plasmatici degli inibitori di HMG-CoA reduttasi che vengono metabolizzati da CYP3A4. Il trattamento con questi inibitori di HMG-CoA reduttasi deve essere interrotto durante la somministrazione concomitante con posaconazolo poiche' l'aumento dei livelli e' stato associato a rabdomiolisi. Alcaloidi della vinca: posaconazolo puo' aumentare la concentrazione plasmatica degli alcaloidi della vinca. L'uso concomitante di posaconazolo e alcaloidi della vinca deve essere evitato.Rifabutina: posaconazolo ha aumentato la Cmax e l'AUC di rifabutina. L'uso concomitante di posaconazolo e rifabutina deve essere evitato a meno che il beneficio per il paziente superi il rischio. Sirolimus: lasomministrazione di una dose ripetuta di posaconazolo per via orale n ei soggetti sani (400 mg due volte al giorno per 16 giorni) ha aumentato rispettivamente la Cmax e l'AUC di sirolimus. La somministrazione concomitante di posaconazolo e sirolimus non e' raccomandata e deve essere evitata quando possibile. Nel caso la somministrazione concomitante venga considerata inevitabile, allora si raccomanda di ridurre ampiamente la dose di sirolimus al momento dell'inizio della terapia con posaconazolo e di monitorare molto frequentemente la concentrazione minima di sirolimus nel sangue intero. Le concentrazioni di sirolimus devono essere misurate all'inizio, durante la co-somministrazione e all'interruzione del trattamento con posaconazolo, con conseguente aggiustamento della dose di sirolimus. Va notato che la relazione fra concentrazione minima e AUC di sirolimus varia durante la co-somministrazione di posaconazolo. Di conseguenza, le concentrazioni minime di sirolimus che rientrano all'interno dell'abituale range terapeutico possono tradursi in livelli subterapeutici. Deve essere posta attenzione a segni esintomi clinici, parametri di laboratorio e biopsie tissutali. Ciclos porina: in pazienti sottoposti a trapianto di cuore trattati stabilmente con ciclosporina, posaconazolo alla dose di 200 mg una volta al giorno ha aumentato le concentrazioni di ciclosporina richiedendo riduzioni della dose. Tacrolimus: posaconazolo ha aumentato Cmax e AUC di tacrolimus. In studi di efficacia clinica sono state riportate interazioni clinicamente significative che hanno portato all'ospedalizzazione e/o all'interruzione di posaconazolo. Inibitori di HIV proteasi: poiche'gli inibitori di HIV proteasi sono substrati di CYP3A4, ci si aspetta che posaconazolo aumenti i livelli plasmatici di questi agenti antire trovirali. A seguito di somministrazione concomitante di posaconazolo per via orale (400 mg due volte al giorno) e atazanavir (300 mg una volta al giorno) per 7 giorni in soggetti sani, la Cmax e l'AUC di atazanavir sono aumentate. A seguito di somministrazione concomitante di posaconazolo per via orale (400 mg due volte al giorno) e atazanavir e ritonavir (300/100 mg una volta al giorno) per 7 giorni in soggetti sani, la Cmax e l'AUC di atazanavir sono aumentate. L'aggiunta di posaconazolo alla terapia con atazanavir o con atazanavir piu' ritonavir e' stata associata ad un aumento dei livelli plasmatici di bilirubina. Midazolam e altre benzodiazepine metabolizzate da CYP3A4: in uno studio in volontari sani, posaconazolo (200 mg una volta al giorno per 10 giorni) ha aumentato l'esposizione (AUC) di midazolam somministrato per via endovenosa (0,05 mg/kg). In un altro studio in volontari sani, la somministrazione di una dose ripetuta di posaconazolo per via orale (200mg due volte al giorno per 7 giorni) ha aumentato la Cmax e l'AUC di midazolam per via endovenosa (dose singola di 0,4 mg). A causa del rischio di una prolungata sedazione si raccomanda di prendere in considerazione aggiustamenti della dose in caso posaconazolo venga somministrato in concomitanza con tutte le benzodiazepine che vengono metabolizzate attraverso CYP3A4 (ad esempio: midazolam, triazolam, alprazolam). Calcio-antagonisti metabolizzati attraverso CYP3A4: durante la somministrazione concomitante con posaconazolo, si raccomanda un frequente monitoraggio delle reazioni avverse e della tossicita' correlate ai calcio-antagonisti. Digossina: la somministrazione di altri azolici e' stata associata ad un aumento dei livelli di digossina. Sulfaniluree: le concentrazioni di glucosio sono diminuite in alcuni volontari sani quando glipizide e' stata somministrata insieme a posaconazolo. Nei pazienti diabetici e' raccomandato il monitoraggio delle concentrazioni di glucosio.

Effetti indesiderati

I dati relativi alla sicurezza derivano principalmente da studi condotti con la sospensione orale. La durata massima dell'esposizione al concentrato per soluzione per infusione e' stata inferiore a quella con la sospensione orale. L'esposizione plasmatica ottenuta con la soluzione per infusione e' stata piu' elevata rispetto a quella osservata con la sospensione orale. Non e' possibile escludere una maggiore incidenza di reazioni avverse. Riassunto del profilo di sicurezza Sicurezza diposaconazolo concentrato per soluzione per infusione Negli studi iniz iali condotti su volontari sani, la somministrazione di una dose singola di posaconazolo mediante infusione nell'arco di 30 minuti con catetere venoso periferico e' stata associata a un'incidenza del 12 % di reazioni in sede di infusione (incidenza del 4 % per la tromboflebite). Dosi ripetute di posaconazolo somministrate mediante catetere venoso periferico sono state associate a tromboflebite. Pertanto, negli studi successivi, posaconazolo e' stato somministrato mediante catetere venoso centrale. Quando un catetere venoso centrale non era prontamente disponibile, i pazienti potevano ricevere un'infusione singola nell'arcodi 30 minuti mediante catetere venoso periferico. Un tempo di infusio ne periferica superiore ai 30 minuti porta ad una maggiore incidenza di reazioni in sede di infusione e di tromboflebite. Negli studi clinici la sicurezza di posaconazolo concentrato per soluzione per infusionee' stata valutata in 268 pazienti. I pazienti sono stati arruolati in uno studio non comparativo di farmacocinetica e di sicurezza su posac onazolo concentrato per soluzione per infusione somministrato come profilassi antifungina (studio 5520). Undici pazienti hanno ricevuto una dose singola da 200 mg di posaconazolo concentrato per soluzione per infusione, 21 pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera di 200 mg per un tempo mediano di 14 giorni e 237 pazienti hanno ricevuto una dosegiornaliera di 300 mg per un tempo mediano di 9 giorni. Non sono disp onibili dati sulla sicurezza per un periodo di somministrazione superiore ai 28 giorni. I dati di sicurezza nell'anziano sono limitati. La reazione avversa segnalata con maggiore frequenza (>25 %) con insorgenza durante la fase di somministrazione endovenosa di posaconazolo alla dose di 300 mg una volta al giorno e' stata la diarrea (32 %). La reazione avversa piu' comune (>1 %) che ha portato alla sospensione del trattamento con posaconazolo concentrato per soluzione per infusione alla dose di 300 mg una volta al giorno e' stata l'AML (1 %). All'internodella classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate in base alla frequenza utilizzando le seguenti categorie: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: neutropenia; non comune: trombocitopenia, leucopenia, anemia, eosinofilia, linfadenopatia, infarto della milza; raro: sindrome uremica emolitica, porpora trombotica trombocitopenica, pancitopenia, coagulopatia, emorragia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione allergica; raro: reazionida ipersensibilita'. Patoloie endocrine. Raro: insufficienza surrenal ica, diminuzione della gonadotropina ematica. Disturbi del metabolismoe della nutrizione. Comune: squilibrio elettrolitico, anoressia, dimi nuzione dell'appetito, ipopotassiemia, ipomagnesiemia; non comune: iperglicemia, ipoglicemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: sogni anormali, stato confusionale, disturbi del sonno; raro: disturbi psicotici,depressione. Patologie del sistema nervoso. Comune: parestesia, capog iro, sonnolenza, cefalea, disgeusia; non comune: convulsioni, neuropatia, ipoestesia, tremore, afasia, insonnia; raro: accidente cerebrovascolare, encefalopatia, neuropatia periferica, sincope. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata, fotofobia, acuita' visiva ridotta; raro: diplopia, scotoma. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: compromissione dell'udito. Patologie cardiache. Non comune: sindrome del QT lungo, elettrocardiogramma anormale, palpitazioni, bradicardia, extrasistoli sopraventricolari, tachicardia; raro: torsione di punta, morte improvvisa, tachicardia ventricolare, arresto cardio-respiratorio, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio. Patologi vascolari. Comune: ipertensione; non comune: ipotensione, tromboflebite, vasculite; raro: embolia polmonare, trombosi venosa profonda. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse, epistassi, singhiozzo, congestione nasale, dolore pleuritico, tachipnea; raro: ipertensione polmonare, polmonite interstiziale, polmonite. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia, bocca secca, flatulenza, stipsi, disturbo anorettale; non comune: pancreatite, distensione addominale, enterite, disturbo epigastrico, eruttazione, malattia da reflusso gastroesofageo, edema della bocca; raro: emorragia astrointestinale, ileo. Patologie epatobiliari. Comune: test di funzionalita' epatica elevati (aumenti di ALT, AST, bilirubina, fosfatasi alcalina, GGT); non comune: danno epatocellulare, epatite, ittero, epatomegalia, colestasi, tossicita' epatica, funzionalita' epatica anormale; raro: insufficienza epatica, epatite colestatica, epatosplenomegalia, dolorabilita' epatica, asterissi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, prurito; non comune: ulcerazione della bocca, alopecia, dermatite, eritema, petecchie; raro: sindrome di Stevens Johnson, rash vescicolare. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: dolore alla schiena, dolore al collo, dolore muscoloscheletrico, dolore alle estremita'. Patologie renali ed urinarie. Non comune: insufficienza renale acuta, insufficienza renale, aumento della creatinina ematica; raro: acidosi tubulare renale, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disturbi mestruali; raro: dolore mammario. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: piressia (febbre), astenia, affaticamento; non comune: edema, dolore, brividi, malessere, fastidio al torace, intolleranza al farmaco, senso di nervosismo,dolore in sede di infusione, flebite in sede di infusione, trombosi i n sede di infusione, infiammazione della mucosa; raro: edema della lingua, edema della faccia. Esami diagnostici. Non comune: alterazione dei livelli di medicinale, diminuzione del fosforo ematico, radiografia del torace anormale.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono sufficienti informazioni sull'uso di posaconazolo in donnein gravidanza. Gli studi effettuati su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Le donne in eta' fertile devono fare uso di un contraccettivo efficace durante il trattamento. Posaconazolo non deve essere usatodurante la gravidanza a meno che il beneficio per la madre superi chi aramente il potenziale rischio per il feto. Posaconazolo e' escreto nel latte di ratti che allattano. L'escrezione di posaconazolo nel lattematerno umano non e' stata studiata. L'allattamento deve essere inter rotto prima di iniziare il trattamento con posaconazolo. Posaconazolo non ha effetti sulla fertilita' nei ratti maschi a dosi fino a 180 mg/kg (3,4 volte superiore alla dose da 300 mg in compresse, in base alleconcentrazioni plasmatiche allo stato stazionario nei pazienti) o rat ti femmine a dosi fino a 45 mg/kg (2,6 volte superiore alla dose da 300 mg in compresse, in base alle concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario nei pazienti). Non c'e' esperienza clinica che valuti l'impatto di posaconazolo sulla fertilita' nell'uomo.