Novothirteen - Ev Fl 2500ui+fl
Dettagli:
Nome:Novothirteen - Ev Fl 2500ui+flCodice Ministeriale:043034014
Principio attivo:Catridecacog (Fattore Xiii Di Coagulazione, Ricombinante)
Codice ATC:B02BD11
Fascia:H
Prezzo:33274.19
Produttore:Novo Nordisk Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Denominazione
NOVOTHIRTEEN (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale)
Formulazioni
Novothirteen - Ev Fl 2500ui+fl
Categoria farmacoterapeutica
Antiemorragici, fattore XIII della coagulazione del sangue.
Principi attivi
Un flaconcino contiene nominalmente catridecacog (fattore di coagulazione XIII ricombinante) (rDNA): 2500 UI per 3 ml, dopo la ricostituzione corrispondente a una concentrazione di 833 UI/ml. L'attivita' specifica e' di circa 165 UI/mg di proteina.
Eccipienti
Polvere: cloruro di sodio, saccarosio, polisorbato 20, L-istidina, acido cloridrico (per l'aggiustamento del pH), idrossido di sodio (per l'aggiustamento del pH). Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Trattamento di profilassi a lungo termine delle emoragie in pazienti adulti e pediatrici con deficit congenito della subunita' A del fattoreXIII.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
Iniziare il trattamento sotto il controllo di un medico esperto nel trattamento dei disordini rari della coagulazione. Il deficit congenito della subunita' A del fattore XIII deve essere confermato da procedurediagnostiche che includono l'attivita' e la determinazione del titolo anticorpale del fattore XIII e la genotipizzazione se applicabile. La potenza di questo medicinale e' espressa in unita' internazionali (UI ). Sebbene espressa nelle stesse unita (UI), la posologia e' diversa dallo schema posologico degli altri prodotti contenenti fattore XIII. La dose raccomandata e' di 35 UI/kg di peso corporeo una volta al mese (ogni 28 giorni +/- 2 giorni), somministrata in bolo endovenoso. Sullabase dell'attuale concetrazione del farmaco, il volume della dose (in millilitri) da somministrare in pazienti che pesano almeno 24 kg puo' essere calcolato tramite la seguente formula: volume della dose in ml = 0,042 x peso corporeo del soggetto (kg). Un aggiustamento della dos e puo' essere considerato necessario dal medico in alcune situazioni in cui la prevenzione del sanguinamento non e' appropriatamente copertadalla dose raccomandata di 35 UI/kg/mese. Quest'aggiustamento della d ose deve essere basato sui livelli di attivita' del fattore XIII. Si raccomanda di monitorare i livelli di attivita' usando il test di attivita' standard per il fattore XIII. Quando il farmaco e' usato in pazienti in eta' pediatrica, nessun aggiustamento della dose e' necessario e deve essere usata la dose di 35 UI/kg di peso corporeo. Tuttavia, seil paziente in eta' pediatrica pesa meno di 24 kg, per gestire la dos e nei bambini piccoli, il farmaco ricostituito deve essere diluito con6,0 ml di cloruro di sodio per soluzione iniettabile allo 0,9%. Il vo lume della dose per il farmaco ricostituito diluito con 6,0 ml di cloruro di sodio per soluzione iniettabile allo 0,9% puo' essere calcolatoutilizzando la seguente formula: volume della dose in ml =0,117 x kil ogrammo di peso corporeo. Il calcolo del fattore di correzione 0,117 e' legato alla quantita' esatta del prodotto e non al valore nominale del prodotto. Modo di somministrazione: in seguito alla ricostituzione il prodotto deve essere somministrato separatamente e non miscelato con soluzioni infusionali o essere somministrato in flebo. La preparazione deve essere somministrata in bolo endovenoso lento a una velocita' massima di 2 ml/minuto.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non congelare.
Avvertenze
In pazienti con deficienza del fattore XIII, il farmaco non e' efficace se utilizzato per il trattamento di profilassi mensile delle emoragie nei pazienti con deficit congenito della subunita' B del fattore XIII. Il deficit della subunita' B del fattore XIII e' associato a un'emivita molto ridotta della subunita' A attiva somministrata farmacologicamente. Il deficit della subunita' dei pazienti deve essere determinato prima del trattamento con procedure diagnostiche appropriate inclusel'attivita' e la determinazione del titolo anticorpale del fattore XI II e, se applicabile, la genotipizzazione. Il trattamento on demand diemorragie acute o spotting con il farmaco non e' stato analizzato neg li studi clinici. In tali situazioni deve essere considerato un trattamento alternativo. Considerando che la posologia e la concentrazione del fattore XIII nel prodotto sono diverse dagli altri prodotti contenenti fattore XIII, particolare attenzione deve essere fatta nel calcolodell'appropriata dose per i singoli pazienti. Poiche' contiene una pr oteina ricombinante, puo' causare reazioni allergiche, incluse reazioni anafilattiche. I pazienti devono essere informati dei segni precoci di reazioni di ipersensibilita' (compresi orticaria generalizzata, senso di pesantezza al torace, sibilo, ipotensione) e anafilassi. Se si verificano reazioni allergiche o di tipo anafilattico, la somministrazione deve essere immediatamente interrotta e non si devono somministrare ulteriori trattamenti con il farmaco. Formazione di inibitori: la formazione di inibitori contro il medicinale non e' stata rilevata neglistudi clinici. Si possono sospettare inibitori in caso di assenza di risposta terapeutica che si osserva come emorragia o dimostrata tramite risultati di laboratorio inclusa l'attivita' del fattore XIII che non raggiunge i livelli previsti. Se si sospetta la presenza di inibitori e' necessario eseguire l'analisi degli anticorpi. I pazienti nei quali e' nota la presenza di anticorpi neutralizzanti contro il fattore XIII non devono essere trattati con il fattore XIII ricombinante senza un attento monitoraggio. Rischio tromboembolico: evitare la conservazione inappropriata del prodotto dopo la ricostituzione poiche' puo' determinare una perdita della sterilita' e livelli aumentati del farmaco attivato. Livelli aumentati del medicinale attivato possono aumentare il rischio di trombosi. In caso di predisposizione a trombosi, e' necessario prestare attenzione poiche' il prodotto ha un effetto stabilizzante sulla fibrina. Puo' verificarsi una stabilizzazione del trombo che determina un maggiore rischio di occlusioni dei vasi. I pazienti concompromissione della funzionalita' epatica non sono stati studiati. I l prodotto potrebbe non essere efficace nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica se questa e' tanto grave da comportare livelli ridotti delle subunita' B del fattore XIII. I livelli di attivita' del fattore XIII devono essere monitorati nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica. L'esperienza clinica nella somministrazione in pazienti anziani affetti da deficit congenito del fattore XIII e' limitata. I pazienti affetti da insufficienza renale che richiede la dialisi non sono stati esaminati negli studi clinici. Il medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per iniezione, indicando che e' essenzialmente "senza sodio".
Interazioni
Non sono disponibili dati clinici sull'interazione tra il prodotto e altri medicinali. Sulla base dello studio pre-clinico si consiglia di non combinare il medicinale ed rFVIIa.
Effetti indesiderati
Le categorie di frequenza sono definite in base alla seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a <1/10), non comune (>=1/1.000 a <1/100), raro (>= 1/10.000 a <1/1.000), molto rare (<1/10.0 00), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: leucopenia aggravata. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore agli arti. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore nel sito di iniezione. Esami diagnostici. Comune: anticorpi non neutralizzanti, aumento del D-dimero della fibrina. Un paziente con neutropenia preesistente ha manifestato un lieve peggioramento della neutropenia e leucopenia durante il trattamento. In seguito all'interruzione la conta dei neutrofili e' tornata ailivelli simili a quelli precedenti al trattamento. Gli anticorpi non neutralizzanti sono stati osservati in 4 dei 56 pazienti esposti affetti da deficit congenito del fattore XIII. I quattro eventi di anticorpi non neutralizzati si sono verificati in pazienti di eta' inferiore a18 anni (8, 8, 14 e 16 anni). Tali anticorpi sono stati rilevati all' inizio del trattamento. A tutti e 4 i pazienti sono state somministrate almeno 2 dosi del farmaco. 3 dei pazienti hanno interrotto lo studioe sono tornati al loro precedente trattamento. Uno ha continuato il t rattamento con rFXIII e il livello degli anticorpi e' sceso sotto il limite di rilevazione. Gli anticorpi non hanno mostrato azione inibitoria e i pazienti non hanno manifestato eventi avversi o emorragie in associazione a questi anticorpi. La presenza degli anticorpi e' stata transitoria in tutti i pazienti. Un soggetto sano ha sviluppato anticorpi non neutralizzanti transitori a basso titolo dopo aver assunto la prima dose del medicinale. Gli anticorpi non hanno svolto un'attivita' inibitoria e il soggetto non ha manifestato eventi avversi o emorragie in associazione con questi anticorpi. Gli anticorpi sono scomparsi al follow-up a 6 mesi. Durante gli studi clinici, le reazioni avverse sono state piu' frequentemente riportate in pazienti di eta' compresa tra6 e meno di 18 anni rispetto agli adulti. Reazioni avverse gravi si s ono verificate in 4 pazienti (25%) di eta' compresa tra 6 e 18 anni rispetto alle reazioni avverse gravi verificatesi in 3 pazienti sopra 18anni (8,5%). Quattro segnalazioni di anticorpi non neutralizzanti sen za eventi avversi o episodi emorragici associati sono stati segnalati all'inizio del trattamento in pazienti da 6 a 18 anni. 3 di questi pazienti hanno interrotto lo studio per reazione avversa. In pazienti al di sotto di 6 anni, non sono stati riportati sviluppo di anticorpi anti-rFXIII, eventi avversi tromboembolici o altri problemi di sicurezza.Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazi onale di segnalazione.
Gravidanza e allattamento
Non esistono dati clinici riguardanti l'uso in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicita'riproduttiva poiche' il medicinale non e' ancora stato studiato su an imali in gravidanza. Il rischio per gli esseri umani non e' noto. Tuttavia, sulla base delle esigenze terapeutiche, l'uso come terapia sostitutiva puo' essere considerato durante la gravidanza. Non e' noto se sia escreto nel latte materno. L'escrezione di sostanze contenenti fattore XIII nel latte non e' stata studiata negli animali. Si deve decidere se continuare/interrompere l'allattamento o continuare/interromperela terapia con il farmaco tenendo in considerazione il beneficio dell 'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia con il prodotto per la madre. Non sono stati osservati effetti sugli organi riproduttivi negli studi pre-clinici. Non esistono dati sul potenziale effetto sulla fertilita' negli esseri umani.