Novomix 70 - Flex 5pen 3ml 100u/
Dettagli:
Nome:Novomix 70 - Flex 5pen 3ml 100u/Codice Ministeriale:035563194
Principio attivo:Insulina Aspart Solubile/Insulina Aspart Protamino Cristallizzata
Codice ATC:A10AD05
Fascia:A
Prezzo:52.36
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Novo Nordisk Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Sospensione iniettabile
Contenitore:Cartuccia
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Denominazione
NOVOMIX 70 FLEXPEN 100 UNITA'/ML SOSPENSIONE INIETTABILE IN PENNA PRERIEMPITA
Formulazioni
Novomix 70 - Flex 5pen 3ml 100u/
Categoria farmacoterapeutica
Insuline ed analoghi.
Principi attivi
Insulina aspart solubile/insulina aspart protamino-cristallizzata.
Eccipienti
Glicerolo; fenolo; metacresolo; zinco cloruro; sodio fosfato dibasico diidrato; sodio cloruro; protamina solfato; acido cloridrico (per aggiustamento del pH); sodio idrossido (per aggiustamento del pH); acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Trattamento del diabete mellito in adulti.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
La potenza degli analoghi dell'insulina, compresa l'insulina aspart, e' espressa in unita', mentre la potenza dell'insulina umana e' espressa in unita' internazionali. Il dosaggio e' determinato sulla base delle necessita' individuali dei pazienti. Per raggiungere un controllo glicemico ottimale si raccomandano il monitoraggio della glicemia e gli aggiustamenti della dose di insulina. Il fabbisogno individuale di insulina e' compreso in genere tra 0,5 e 1,0 unita'/Kg/giorno. Il farmacopuo' interamente o parzialmente soddisfare tale richiesta. Nei pazien ti con diabete tipo 2, il medicinale puo' essere somministrato in monoterapia o in associazione con metformina, quando la glicemia non e' controllata in maniera adeguata con la sola metformina. L'aggiustamento del dosaggio puo' essere necessario se i pazienti cambiano la loro dieta. L'attivita' fisica puo' ridurre il fabbisogno di insulina. Nei pazienti piu' anziani (>= 65 anni) e in pazienti con disfunzioni epaticheo renali, occorre intensificare il monitoraggio glicemico e aggiustar e il dosaggio dell'insulina aspart su base individuale. L'insufficienza renale o epatica puo' ridurre il fabbisogno di insulina del paziente. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambini al di sotto dei 18 anni di eta' non e' ancora stata stabilita.Non sono disponibili dati. Trasferimento da altri medicinali insulini ci: il trasferimento al farmaco da altri preparati insulinici puo' richiedere aggiustamenti del dosaggio e dell'orario di somministrazione. Si raccomanda uno stretto monitoraggio della glicemia durante tutto ilperiodo della transizione e nelle prime settimane successive. Metodo di somministrazione: il prodotto e' una sospensione bifasica di un analogo dell'insulina (insulina aspart). La sospensione contiene insulinaaspart ad azione rapida e insulina aspart ad azione inermedia nel rap porto di 70/30. Il farmaco e' da somministrare esclusivamente per via sottocutanea. Il medicinale e' somministrato per via sottocutanea nella coscia o nella parete addominale. Si puo' utilizzare la regione glutea o deltoidea, se considerate piu' idonee. Ruotare sempre le sedi di iniezione all'interno della stessa regione per ridurre il rischio di lipodistrofia. L'influenza di differenti sedi di iniezione sull'assorbimento del medicinale non e' stata studiata. La durata di azione varia in base alla dose, alla sede di iniezione, al flusso ematico, alla temperatura e al livello di attivita' fisica. Il farmaco inizia ad agire piu' rapidamente dell'insulina umana bifasica e deve essere somministrato generalmente prima dei pasti Quando necessario, il medicinale puo'essere somministrato subito dopo i pasti. Somministrazione con FlexPe n: il farmaco FlexPen e' una penna pre-riempita, progettata per essereusata con gli aghi NovoFine o NovoTwist. FlexPen somministra da 1 a 6 0 unita' con incrementi di 1 unita'.
Conservazione
Prima dell'apertura: conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C); tenere lontano da elementi refrigeranti; non congelare. Durante l'uso o nel trasporto come scorta: conservare sotto 30 gradi C; non conservare in frigorifero; non congelare; tenere il cappuccio sulla FlexPen per conservarla al riparo dalla luce.
Avvertenze
Il medicinale non deve essere somministrato per via endovenosa, poiche' cio' puo' provocare gravi ipoglicemie. La somministrazione intramuscolare deve essere evitata. Il farmaco non va usato nei microinfusori. E' necessario consultare il medico prima di effettuare viaggi in paesicon un diverso fuso orario poiche' questo puo' significare che il paz iente deve assumere insulina e pasti in orari diversi. Iperglicemia: una posologia inadeguata o l'interruzione del trattamento, specialmentenei diabetici di tipo 1, puo' portare ad iperglicemia e a chetoacidos i diabetica. I primi sintomi dell'iperglicemia in genere compaiono gradualmente nell'arco di alcune ore o giorni. Questi includono sete, poliuria, nausea, vomito, sonnolenza, pelle secca ed arrossata, xerostomia, perdita di appetito ed alito acetonemico. Nei diabetici di tipo 1, le iperglicemie non trattate possono condurre a chetoacidosi diabetica, evento potenzialmente letale. Ipoglicemia: l'omissione di un pasto oun'imprevista intensa attivita' fisica puo' portare all'ipoglicemia. L'ipoglicemia puo' verificarsi se la dose di insulina e' troppo alta rispetto al fabbisogno insulinico del paziente. In caso di ipoglicemia o sospetta ipoglicemia il farmaco non deve essere somministrato. Dopo la stabilizzazione della glicemia nel paziente, un aggiustamento delladose dovrebbe essere preso in considerazione. I pazienti che hanno ri scontrato un notevole miglioramento del controllo della glicemia, ad esempio utilizzando il trattamento insulinico intensivo, devono essere informati che potrebbero andare incontro ad una ridotta capacita' di avvertire i sintomi iniziali dell'ipoglicemia. I comuni sintomi iniziali possono non comparire nei pazienti con diabete di lunga data. Poiche' il farmaco deve essere somministrato nella immediata vicinanza di unpasto, la rapidita' con la quale il farmaco agisce deve essere tenuta in debita considerazione in presenza di malattie o di trattamenti che rallentano l'assorbimento del cibo. Le malattie concomitanti, special mente le infezioni e gli stati febbrili, aumentano in genere il fabbisogno di insulina del paziente. Malattie concomitanti del rene, del fegato o che interessano la ghiandola surrenale, l'ipofisi o la tiroide possono richiedere modifiche del dosaggio di insulina. Quando i pazienti vengono trasferiti tra differenti tipi di prodotti insulinici i sintomi iniziali della ipoglicemia possono cambiare o essere meno pronunciati rispetto a quelli accusati durante il trattamento precedente. Trasferimento da altri medicinali insulinici: il trasferimento di un paziente ad un altro tipo o ad una nuova marca di insulina deve essere effettuato sotto stretto controllo medico. I cambiamenti della concentrazione, marca (produttore), tipo, origine (insulina animale, insulina umana o analogo dell'insulina) e/o del metodo di produzione (DNA ricombinante rispetto a insulina di origine animale) possono rendere necessarie modifiche di dosaggio. I pazienti trasferiti al farmaco da un altro tipo di insulina possono aver bisogno di un aumento del numero di iniezioni quotidiane o una modifica del dosaggio rispetto a quello adottato con il prodotto medicinale insulinico da loro precedentemente usato.Se e' necessario effettuare un aggiustamento del dosaggio, questo puo ' essere effettuato con la prima dose o durante le prime settimane o iprimi mesi. Reazioni nel sito di reazione: si possono verificare reaz ioni intorno al sito di iniezione che comprendono dolore, arrossamento, orticaria, infiammazione, livido, gonfiore e prurito. La rotazione continua del sito di iniezione entro la stessa area riduce il rischio di sviluppare queste reazioni. Le reazioni di solito si risolvono nell'arco di pochi giorni o poche settimane. In rare occasioni, le reazionial sito di iniezione possono richiedere l'interruzione del trattament o con il medicinale. Combinazione del medicinale con pioglitazone: sono stati riportati casi di insufficienza cardiaca durante l'uso di pioglitazone in combinazione con insulina, soprattutto in pazienti con fattori di rischio di insufficienza cardiaca. Questo deve essere tenuto presente quando si considera un trattamento di pioglitazone e il farmaco in combinazione. Se il trattamento combinato e' utilizzato, i pazienti devono essere monitorati per la comparsa di segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso ed edema. Pioglitazone deve esseresospeso nel caso in cui si verifichi un peggioramento dei sintomi. An ticorpi anti-insulina: la somministrazione di insulina puo' causare laformazione di anticorpi anti-insulina. In rari casi la presenza di ta li anticorpi anti-insulina puo' richiedere un aggiustamento della dosedi insulina al fine di correggere una tendenza all'iperglicemia o all 'ipoglicemia.
Interazioni
Numerosi medicinali sono noti influenzare il metabolismo del glucosio.Le seguenti sostanze possono ridurre il fabbisogno di insulina del pa ziente: i medicinali antidiabetici orali, gli inibitori delle monoamminoossidasi (IMAO), i beta-bloccanti, gli inibitori degli enzimi convertitori dell'angiotensina (ACE-inibitori), i salicilati, gli steroidi anabolizzanti e le sulfonamidi. Le seguenti sostanze possono aumentare il fabbisogno di insulina del paziente: i contraccettivi orali, i tiazidi, i glucocorticoidi, gli ormoni tiroidei, i farmaci simpaticomimetici, l'ormone della crescita e il danazolo. I beta-bloccanti possono mascherare i sintomi dell'ipoglicemia. Octreotide e lanreotide possono sia aumentare sia ridurre il fabbisogno insulinico. L'alcool puo' intensificare o ridurre l'effetto ipoglicemizzante dell'insulina.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse osservate nei pazienti che usano il farmaco sono per lo piu' dovute all'effetto farmacologico dell'insulina aspart. L'ipoglicemia e' la reazione avversa osservata piu' di frequente. Le frequenze dell'ipoglicemia variano con la popolazione dei pazienti, il dosaggio e il livello del controllo glicemico. All'inizio della terapia con insulina possono verificarsi anomalie di rifrazione, edema e reazioni al sito di iniezione (dolore, arrossamento, orticaria, infiammazione, livido, gonfiore e prurito nel sito di iniezione). Queste reazioni di solito sono transitorie. Una rapida riduzione della glicemia puo' essere associata a neuropatia acuta dolorosa, che di norma ha carattere transitorio. L'intensificarsi della terapia insulinica con una brusca riduzione della glicemia puo' essere associata ad un peggioramento della retinopatia diabetica, mentre un miglioramento graduale del controllo della glicemia diminuisce il rischio della progressione della retinopatia diabetica. Le reazioni avverse elencate di seguito sono basate su dati clinici e classificate in base alla frequenza MedDRA e alla Classificazione Sistemica Organica. Le categorie di frequenza sono definite secondo la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 a <1/10); non comune (>=1/1.000 a <1/100); raro (>=1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non noto. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: orticaria, rash, eruzioni; molto raro: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune:ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Rara: neuropatia periferi ca (neuropatia dolorosa). Patologie dell'occhio. Non comune: alterazione della rifrazione; non comune: retinopatia diabetica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: lipodistrofia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema; non comune: reazioni al sito di iniezione. Reazioni anafilattiche: il verificarsi di reazioni di ipersensibilita' generalizzata (includendo rash cutaneo generalizzato, prurito, sudorazione, disturbi gastrointestinali, edema angioneurotico, difficolta' nella respirazione, palpitazioni e ipotensione) e' molto raro, ma possono potenzialmente mettere a rischio la vita. Ipoglicemia: l'ipoglicemia e' la reazione avversa osservata piu' di frequente. Essa puo' sopraggiungere se la dose di insulina e' troppo alta in relazione alla richiesta insulinica. L'ipoglicemia grave puo' indurre perdita della coscienza e/o convulsioni e puo' portare a un danno cerebrale temporaneo o permanente o anche al decesso. I sintomi dell'ipoglicemia si manifestano all'improvviso. Possono comprendere sudorazione fredda, pelle fredda e pallida, affaticamento, nervosismo o tremore, ansia, stanchezza e debolezza inusuali, confusione, difficolta' a concentrarsi, sonnolenza, fame eccessiva, disturbi visivi, cefalea, nausea e palpitazioni. Durante le sperimentazioni cliniche, la frequenza dell'ipoglicemia varia con la popolazione dei pazienti, il dosaggio e il livello del controllo glicemico. Durante le sperimentazioni cliniche, il numero totale di ipoglicemie non differisce tra i pazienti trattati con insulina aspart e quelli coninsulina umana. Lipodistrofia: la lipodistrofia (incluso lipoipertrof ia e lipoipotrofia) puo' verificarsi nel sito di iniezione. Una continua rotazione del sito di iniezione all'interno della particolare area di iniezione riduce il rischio di sviluppo di queste reazioni. d. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del prodotto in bambinial di sotto dei 18 anni di eta' non e' stata stabilita. Nessun dato d isponibile. Nell'utilizzo nel mercato e nelle sperimentazioni cliniche, la frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse osservatenei pazienti piu' anziani e in pazienti con insufficienza renale o ep atica non indica alcuna differenza rispetto alla piu' ampia esperienzanella popolazione generale. La segnalazione delle reazioni avverse so spette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Vi e' una limitata esperienza clinica con il medicinale durante la gravidanza. Studi condotti sulla riproduzione animale non hanno evidenziato alcuna differenza tra insulina aspart e insulina umana per quanto riguarda l'embriotossicita' e gli effetti teratogeni. In generale, si raccomanda un intensificato controllo della glicemia ed un attento monitoraggio delle donne diabetiche sia durante la gravidanza che durante la sua pianificazione. Il fabbisogno di insulina di solito diminuisce nel primo trimestre e aumenta successivamente nel secondo e terzo trimestre. Dopo il parto, il fabbisogno di insulina ritorna rapidamente ailivelli che precedono la gravidanza. Non esistono limitazioni per la terapia con il farmaco durante l'allattamento. La terapia insulinica nella donna che allatta non implica rischi per il bambino. Tuttavia, potrebbe essere necessario adeguare il dosaggio del medicinale. Studi sulla riproduzione animale non hanno rilevato alcuna differenza tra l'insulina aspart e l'insulina umana per quanto riguarda la fertilita'.