Novesina - 30fl 0,6ml 4mg/Ml

Dettagli:
Nome:Novesina - 30fl 0,6ml 4mg/Ml
Codice Ministeriale:009324029
Principio attivo:Oxibuprocaina Cloridrato
Codice ATC:S01HA02
Fascia:C
Prezzo:23.76
Produttore:Laboratoires Thea
SSN:Non concedibile
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Collirio soluzione
Contenitore:Contenitore monodose
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

NOVESINA 4 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE

Formulazioni

Novesina - 30fl 0,6ml 4mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Anestetici locali.

Principi attivi

Ossibuprocaina cloridrato 4 mg.

Eccipienti

Acido borico, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Tonometria con l'apparecchio di Schlotz, esami alle lenti di contatto.Estrazioni di corpi estranei dalla cornea, preparazione alle iniezion i sottocongiuntivali e retrobulbari. Puntura diagnostica della camera anteriore, piccoli interventi operatori (pterigi, calazi, escissione di piccoli tumori).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Tonometria con l'apparecchio di Schlotz, esami alle lenti di contatto Lasciare cadere una o due gocce della soluzione 4 mg/ml nel sacco congiuntivale. Attendere un minuto prima di applicare il tonometro. Estrazione di corpi estranei dalla cornea, preparazione alle iniezioni sottocongiuntivali e retrobulbari. Una goccia di soluzione 4 mg/ml per 2-3 volte nello spazio di 3 minuti. Puntura diagnostica della camera anteriore, piccoli interventi operatori (pterigi, calazi, escissione di piccoli tumori). Una goccia di soluzione 4 mg/ml ogni 30 secondi ripetutaper 5-10 volte con l'aggiunta di 1-2 gocce di adrenalina 1%.

Conservazione

Nessuna precauzione particolare. Dopo la prima apertura del contenitore monodose, il prodotto residuo non deve essere riutilizzato.

Avvertenze

Il farmaco deve essere somministrato solo dal medico, unicamente al momento della necessita'. L'uso ripetuto e incontrollato puo' causare danni alla cornea. Nell'anestesia della cornea e delle congiuntive oculari, questa concentrazione non provoca sensazione di bruciore ed evita quindi il blefarospasmo. Il prodotto non determina ne' midriasi, ne' iperemia delle congiuntive ed e' tollerata dall'epitelio corneale. Non provoca di norma fenomeni di sensibilizzazione, ne' lesioni epiteliali. In caso di applicazioni su superfici estese e in caso d'instillazione, la dose massima e' di 1,5 mg per kg di peso corporeo, cioe' per un adulto di 70 kg e' di 100 mg di ossibuprocaina cloridrato che corrispondono a 25 ml della soluzione 4 mg/ml sterile. Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lungo periodo a dosi eccessive, puo' determinare fenomeni tossici.

Interazioni

Incompatibile con il nitrato di argento, i sali di mercurio e le sostanze alcaline.

Effetti indesiderati

Lieve sensazione di bruciore subito dopo l'instillazione che, in genere, regredisce rapidamente. In casi isolati sono state osservate iperemia transitoria, reazioni allergiche congiuntivali, reazioni allergichedelle palpebre e della cute perioculare, lesioni dell'epitelio cornea le, erosioni corneali, infiltrati corneali stromali e cataratta. I fenomeni di sensibilizzazione dovuti agli anestetici possono presentarsi ad una seconda applicazione del prodotto. Possono verificarsi, a seguito di assorbimento attraverso mucose o cute danneggiata, anche reazioni sistemiche con fenomeni di eccitazione del sistema nervoso centrale,nausea, vomito e, talora, contemporaneamente depressione del sistema cardiocircolatorio con pallore, sudorazione, ipotensione; piu' raramente aritmie e metemoglobinemia. Pertanto, gli anestetici locali devono essere somministrati con ogni cautela in soggetti con funzionalita' epatica o cardiocircolatoria danneggiata. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.