Nexobrid - Polv 2g+gel 20g Fl+fl
Dettagli:
Nome:Nexobrid - Polv 2g+gel 20g Fl+flCodice Ministeriale:042539015
Principio attivo:Enzimi Proteolitici
Codice ATC:D03BA
Fascia:CN
Prezzo:962.87
Produttore:Mediwound Germany Gmbh
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Gel
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Denominazione
NEXOBRID 2 G (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale).
Formulazioni
Nexobrid - Polv 2g+gel 20g Fl+fl
Categoria farmacoterapeutica
Enzimi.
Principi attivi
Enzimi proteolitici.
Eccipienti
Polvere: solfato di ammonio; acido acetico. Gel: carbomer 980; fosfatodi disodio anidro; idrossido di sodio; acqua per preparazioni inietta bili.
Indicazioni
Il medicinale e' indicato per la rimozione dell'escara in adulti con ustioni termiche profonde a spessore parziale e completo.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, all'ananas o alla papaina, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
Applicare il medicinale esclusivamente da operatori sanitari addestrati in centri specializzati per il trattamento delle ustioni. Posologia:2 g di polvere in 20 g di gel devono essere applicati a una zona usti onata di 100 cm^2. Il farmaco non deve essere applicato a piu' del 15%della superficie corporea totale (TBSA). Il prodotto deve essere lasc iato a contatto con l'ustione per un periodo di 4 ore. Vi sono dati molto limitati sull'uso del medicinale su aree in cui l'escara non e' stata rimossa dopo la prima applicazione. Non e' raccomandata una successiva seconda applicazione. Compromissione renale: non vi sono dati disponibili sull'uso del medicinale in pazienti con compromissione renale. Compromissione epatica: non vi sono dati disponibili sull'uso del medicinale in pazienti con compromissione epatica. Pazienti anziani: l'esperienza con il farmaco in pazienti anziani (di eta' >65 anni) e' limitata. La valutazione rischio/beneficio deve tenere conto della maggiore frequenza di malattie concomitanti o di altre terapie farmacologiche nell'anziano. Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambinie negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite; ma non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardant e la posologia. L'uso del farmaco non e' indicato in pazienti di eta' inferiore a 18 anni. Modo di somministrazione: uso cutaneo. Prima dell'uso, la polvere deve essere miscelata con il gel per formare un gel uniforme. Il medicinale deve essere applicato a una ferita umida, pulita, priva di cheratina (da cui sono state rimosse le vesciche). I medicinali applicati per via topica (come l'argento sulfadiazina o il povidone-iodio) sulla ferita devono essere rimossi e la ferita deve essere pulita prima dell'applicazione del farmaco. Preparazione del paziente e dell'area della ferita: in ogni seduta puo' essere trattata con il medicinale un'area della ferita non superiore al 15% della TBSA. Almeno15 minuti prima dell'applicazione, si deve iniziare un trattamento de l dolore in base alle pratiche comuni per la sostituzione di medicazioni di grandi dimensioni. Pulire a fondo la ferita e rimuovere lo strato superficiale di cheratina o le vesciche dalla sua area, in quanto lacheratina isola l'escara dal contatto diretto con il farmaco e ne imp edisce la rimozione. Applicare per 2 ore una garza imbevuta di soluzione antibatterica. Rimuovere tutti i medicinali antibatterici applicatiper via topica prima di applicare il farmaco. I medicinali antibatter ici rimanenti possono interferire con l'attivita' del medicinale riducendone l'efficacia. Circondare l'area dalla quale si desidera rimuovere l'escara con una barriera adesiva formata da un unguento sterile a base di paraffina applicandolo alcuni centimetri all'esterno dell'area da trattare (usando un dispenser). Lo strato di paraffina non deve entrare in contatto con la zona da trattare per evitare di coprire l'escara, isolandola dal contatto diretto con il medicinale. Per impedire che la pelle abrasa si irriti attraverso il contatto involontario con ilfarmaco, queste aree possono essere protette con uno strato di un ung uento grasso sterile. Spruzzare una soluzione isotonica sterile di cloruro di sodio a 9 mg/ml (0,9%) sulla ferita da ustione. La ferita deveessere mantenuta umida durante tutta la procedura di applicazione. Ap plicazione del medicinale: entro 15 minuti dalla miscelazione, il farmaco deve essere applicato per via topica alla ferita da ustione umida,in uno spessore di 1,5-3 millimetri. La ferita deve quindi essere cop erta con una medicazione occlusiva in film sterile che aderisca alla barriera adesiva sterile applicata in base alle istruzioni precedenti. Il gel deve riempire l'intera medicazione occlusiva, sotto la quale non deve essere presente aria. Premendo delicatamente la medicazione occlusiva nel punto di contatto con la barriera adesiva si garantisce l'adesione tra il film occlusivo e la barriera adesiva sterile in modo che il prodotto sia incluso totalmente nell'area da trattare. La ferita medicata deve essere coperta da una medicazione soffice, spessa e non stretta, tenuta in posizione da una benda. La medicazione deve rimanere al suo posto per 4 ore. Rimozione: somministrare medicinali analgesici preventivi appropriati. Dopo 4 ore di trattamento, rimuovere la medicazione occlusiva con tecniche asettiche. La barriera adesiva deve essere rimossa usando uno strumento sterile a margini arrotondati (come un abbassalingua). Rimuovere l'escara dissolta dalla ferita eliminandola con uno strumento sterile a margini arrotondati. Pulire a fondo la ferita dapprima con una garza o un fazzoletto asciutti, sterili e di ampie dimensioni, in seguito con una garza o un fazzoletto sterili immersi in una soluzione isotonica sterile di cloruro di sodio a 9 mg/ml (0,9%). Strofinare l'area trattata fino alla comparsa di una superficierosea con puntini sanguinanti o di un tessuto biancastro. Lo strofina mento non rimuove l'escara aderente alle zone in cui non si e' dissolta. Applicare per altre 2 ore una garza imbevuta di soluzione antibatterica. Cura della ferita dopo lo sbrigliamento: coprire immediatamente l'area sbrigliata con medicazioni temporanee o permanenti per impedirel'essiccamento e/o la formazione di pseudoescare e/o infezioni. Prima di applicare una copertura cutanea permanente o un sostituto cutaneo a una zona sbrigliata di recente per via enzimatica, applicare una medicazione bagnata-asciutta. Prima di applicare trapianti o medicazioni primarie, pulire il letto sbrigliato e rinnovarlo spazzolandolo o raschiandolo per permettere l'adesione della medicazione. Le ferite che presentano aree con ustioni profonde e a spessore completo devono esseresottoposte ad autoinnesto il piu' rapidamente possibile dopo lo sbrig liamento con il medicinale. Si deve prendere in considerazione anche il posizionamento di coperture cutanee permanenti (ad es. un autotrapianto) su ferite profonde a spessore parziale subito dopo lo sbrigliamento con il prodotto. Ogni flaconcino, gel o gel ricostituito deve essere usato per un solo paziente.
Conservazione
Conservare e trasportare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C); conservare in posizione verticale per mantenere il gel sul fondo della bottiglia, nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce; non congelare.
Avvertenze
Il concentrato di enzimi proteolitici arricchiti con bromelina e' assorbito in modo sistemico dalle ferite da ustione. L'uso del medicinale non e' raccomandato in: ferite da ustione penetranti nelle quali materiali estranei e/o strutture vitali sono o possono essere esposti durante lo sbrigliamento; ferite da ustione chimica; ferite contaminate da sostanze radioattive o da altre sostanze pericolose, per evitare reazioni imprevedibili con il prodotto e ridurre il rischio di diffusione della sostanza nociva. Uso in pazienti con malattie cardiopolmonari e polmonari: il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con malattie cardiopolmonari e polmonari inclusi traumi polmonari da ustione e sospetti traumi polmonari da ustione. Quando si usa il medicinale sidevono seguire i principi generali di cura corretta delle ferite da u stione. Essi includono una copertura corretta della ferita per proteggere il tessuto esposto. Ustioni per le quali l'esperienza e' limitata o assente: non vi e' esperienza sull'uso del medicinale in ustioni perineali e genitali; ustioni elettriche. Vi sono dati limitati sull'uso del farmaco in ferite da ustione sul viso. Il prodotto deve essere usato con cautela in tali pazienti. Vi sono dati farmacocinetici limitatiin pazienti con una TBSA superiore al 15%. Alla luce di considerazion i sulla sicurezza, non applicare il farmaco a piu' del 15% della superficie corporea totale (TBSA). Prevenzione delle complicanze della ferita: in studi condotti sul farmaco, le ferite con residui dermici visibili sono state lasciate guarire mediante epitelizzazione spontanea. Indiversi casi non si verificata una guarigione adeguata ed e' stato ne cessario ricorrere a un autoinnesto in tempi successivi, con conseguente notevole ritardo nella chiusura della ferita, associato a un aumento del rischio di complicanze correlate alla ferita stessa. Le ferite che presentano aree con ustioni profonde e a spessore completo, quindi,devono essere sottoposte ad autoinnesto il piu' rapidamente possibile dopo lo sbrigliamento con il medicinale. Si deve anche prendere in co nsiderazione il posizionamento di coperture cutanee permanenti su ferite profonde a spessore parziale subito dopo lo sbrigliamento con il farmaco. Come nel caso dello sbrigliamento chirurgico del letto di una ferita, per impedire l'essiccamento e/o la formazione di pseudoescare e/o infezioni, l'area sbrigliata deve essere coperta immediatamente consostituiti cutanei temporanei o permanenti o con medicazioni. Quando si applica una copertura cutanea permanente (ad es. un autotrapianto) o un sostituto cutaneo temporaneo (ad es. un allotrapianto) a una zonasbrigliata di recente per via enzimatica, si deve prestare attenzione a pulire e rinnovare il letto sbrigliato spazzolandolo o raschiandolo per permettere l'adesione della medicazione. Il contatto diretto con gli occhi deve essere evitato. Se vi sono rischi di contatto con gli occhi, essi devono essere protetti con un unguento oftalmico oleoso. Incaso di esposizione degli occhi, irrigarli con abbondanti quantita' d 'acqua per almeno 15 minuti. Reazioni di ipersensibilita', esposizionecutanea: vi sono dati clinici limitati sulla valutazione del potenzia le di sensibilizzazione del medicinale. Sono state segnalate in letteratura reazioni allergiche alla bromelina (incluse reazioni anafilattiche e altre reazioni di tipo immediato con manifestazioni quali broncospasmo, angioedema, orticaria e reazioni mucosali e gastrointestinali).E' stata segnalata una sospetta sensibilizzazione in seguito a esposi zione orale e a esposizione occupazionale ripetuta delle vie aeree. E'stata anche segnalata una reazione cutanea allergica di tipo ritardat o (cheilite) dopo esposizione dermica a lungo termine (collutorio). Lapossibilita' che il farmaco (un prodotto proteico) causi sensibilizza zione deve essere presa in considerazione quando si espongono in un momento successivo pazienti a prodotti contenenti bromelina. L'utilizzo del prodotto in ferite da ustione successive non e' raccomandato. In caso di esposizione cutanea, il medicinale deve essere lavato via con acqua per ridurre la probabilita' di sensibilizzazione cutanea. Sensibilita' crociata: in letteratura e' stata segnalata sensibilita' crociata tra la bromelina, la papaina, le proteine del lattice (nota come sindrome lattice-frutta), il veleno d'ape e il polline di olivo. Coagulopatia: non e' noto se l'applicazione del prodotto abbia effetti clinicamente rilevanti sull'emostasi. In seguito a somministrazione orale di bromelina, in letteratura sono stati riportati come possibili effetti un aumento della frequenza cardiaca (inclusa tachicardia), una riduzione dell'aggregazione piastrinica e dei livelli plasmatici di fibrinogeno e un moderato aumento del tempo di tromboplastina parziale e di protrombina. I dati in vitro e su animali suggeriscono che la bromelina possa anche promuovere la fibrinolisi. Durante lo sviluppo clinico del medicinale non vi sono state indicazioni di un aumento della tendenza al sanguinamento o di sanguinamento nel sito di sbrigliamento. Il farmaco deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con disturbi dellacoagulazione, basse conte piastriniche e aumento del rischio emorragi co per altre cause, come ulcere peptiche e sepsi. I pazienti devono essere sottoposti a monitoraggio per identificare possibili segni di anomalie della coagulazione. Oltre al monitoraggio abituale dei pazienti ustionati (che include segni vitali, stato di volume/acqua/elettroliti, conta ematica completa, livello di albumina sierica e di enzimi epatici), i pazienti trattati con il farmaco devono essere monitorati per identificare: aumento della temperatura corporea; segni di processi infiammatori e infettivi locali e sistemici; condizioni che potrebbero essere precipitate o aggravate dalla premedicazione analgesica o dalla profilassi antibiotica; segni di reazioni allergiche locali o sistemiche; effetti possibili sull'emostasi. Rimozione dei medicinali antibatterici applicati per via topica prima dell'applicazione del farmaco: tutti i medicinali antibatterici applicati per via topica devono essere rimossi prima di applicare il prodotto. I medicinali antibatterici rimanenti possono interferire con l'attivita' del farmaco riducendone l'efficacia.
Interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione con il farmaco. In seguito a somministrazione orale di bromelina sono stati riportati come possibili effetti una riduzione dell'aggregazione piastrinica e dei livelli plasmatici di fibrinogeno e un moderato aumento del tempo di tromboplastina parziale e di protrombina. I dati in vitro e su animali suggeriscono che labromelina possa anche promuovere la fibrinolisi. E' quindi necessario prestare attenzione ed eseguire un monitoraggio quando si prescrivono medicinali concomitanti che influiscono sulla coagulazione. Il medicinale, una volta assorbito, inibisce i citocromi P 450 2C8 (CYP2C8) e P450 29 (CYP2C9). Si deve tenere conto di questo fatto quando il prodotto viene utilizzato in pazienti che ricevono substrati del CYP2V8 (tra cui amiodarone, amodiachina, clorochina, fluvastatina, paclitaxel, pioglitazone, repaglinide, rosiglitazone, sorafenib e torasemide) e substrati del CYP2C9 (tra cui ibuprofene, tolbutamide, glipizide, losartan, elocoxib, warfarin e fenitoina). I medicinali antibatterici applicati per via topica (ad es. l'argento sulfadiazina o il povidone-iodio) possono ridurre l'efficacia del farmaco. La bromelina puo' stimolare l'azione del fluorouracile e della vincristina. La bromelina puo' stimolare l'effetto ipotensivo degli ACE-inibitori, causando una riduzione della pressione arteriosa superiore al previsto. La bromelina puo' aumentare la sonnolenza causata da alcuni medicinali (ad es.benzodiazepine, barbiturici, narcotici e antidepressivi).
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse segnalate piu' frequentemente in relazione all'usodel farmaco sono dolore locale e piressia/ipertermia transitoria. Qua ndo il medicinale e' stato usato in un regime che includeva l'analgesia preventiva raccomandata utilizzata abitualmente in caso di sostituzione di medicazioni di grandi dimensioni in pazienti ustionati e il trattamento con un antibatterico dell'area ustionata prima e dopo l'applicazione del farmaco, e' stato riferito dolore nel 3,6% dei pazienti e piressia/ipertermia nel 19,1% dei pazienti. La frequenza di dolore e piressia/ipertermia era superiore in assenza di queste misure cautelative. Le seguenti definizioni si applicano alla terminologia relativa alla frequenza utilizzata qui di seguito: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. La frequenza delle reazioniavverse presentate di seguito e' relativa all'uso del prodotto per la rimozione dell'escara di ustioni profonde a spessore parziale o compl eto in un regime che prevede profilassi antibatterica locale, analgesia raccomandata e copertura per 4 ore dell'area della ferita dopo applicazione del farmaco con una medicazione occlusiva per il contenimento del farmaco sulla ferita. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezionedella ferita. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo/Traumat ismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: complicanze della ferita. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia/ipertermia; comune: dolore locale. Piressia/ipertermia: in studi che hanno previsto un trattamento con antibatterico, secondo la pratica abituale, dell'area ustionata prima e dopo l'applicazione del medicinale sono state segnalate piressiao ipertermia nel 19,1% dei pazienti trattati con il farmaco e nel 15, 8% dei pazienti di controllo trattati con la terapia standard. Dolore:in studi in cui il trattamento con il medicinale includeva l'analgesi a preventiva raccomandata utilizzata abitualmente in caso di sostituzione di medicazioni di grandi dimensioni in pazienti ustionati, e' stato segnalato dolore locale nel 3,6% dei pazienti trattati con il farmaco e nel 4,0% dei pazienti di controllo trattati con la terapia standard. Complicanze della ferita: in studi clinici di fase II e III, alcunitipi di complicanze delle ferite sono stati riportati piu' frequentem ente nel gruppo trattato con il farmaco rispetto al gruppo trattato con la terapia standard (SOC- Standard of Care ) dei centri di studio. Questi eventi comprendevano: aumento della profondita' o essiccamento (decomposizione) della ferita in 5 pazienti con il medicinale e 0 con SOC e fallimento (parziale) del trapianto in 6 pazienti (2,9%) con il farmaco e 2 (1,6%) con SOC. Infezioni generali: in studi clinici di fase II e III sono state segnalate infezioni generali (non correlate allaferita, ad es. infezioni del trattato urinario e infezioni virali) pi u' frequentemente nel gruppo trattato con il prodotto (0,147 eventi per paziente) rispetto al gruppo trattato in base alla SOC (0,079 eventiper paziente). Popolazione pediatrica: i dati sulla sicurezza d'impie go nella popolazione pediatrica sono limitati. Sulla base di questi dati, si prevede che il profilo globale di sicurezza nei bambini di piu'di 4 anni di eta' e negli adolescenti sia simile al profilo negli adu lti. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificanodopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permett e un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non ci sono dati relativi all'uso del medicinale in donne in gravidanza. Gli studi su animali non sono sufficienti a dimostrare adeguatamente la possibilita' che il farmaco interferisca con lo sviluppo embrionale/fetale. Il medicinale non e' raccomandato durante la gravidanza in quando non e' stata stabilita la sicurezza del suo impiego in tale periodo. Non e' noto se il concentrato di enzimi proteolitici arricchiti con bromelina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. L'allattamentodeve essere interrotto per almeno 4 giorni dopo l'applicazione del pr odotto. Non sono stati effettuati studi per stabilire gli effetti del farmaco sulla fertilita'.