Nerisona - Crema Idrof 30g 0,1%

Dettagli:
Nome:Nerisona - Crema Idrof 30g 0,1%
Codice Ministeriale:023722022
Principio attivo:Diflucortolone Valerato
Codice ATC:D07AC06
Fascia:C
Prezzo:9.9
Produttore:Bayer Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Crema dermatologica
Contenitore:Tubetto
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:60 mesi

Denominazione

NERISONA

Formulazioni

Nerisona - Crema Idrof 30g 0,1%
Nerisona - Ung 30g 0,1%
Nerisona - Crema 30g 0,1%
Nerisona - Sol Cut 30ml 0,1%

Categoria farmacoterapeutica

Corticosteroidi, associazioni con antisettici.

Principi attivi

Diflucortolone valerato.

Eccipienti

Crema: macrogol stearato, alcool stearilico, paraffina liquida, vaselina bianca, edetato disodico, acido poliacrilico, sodio idrossido, metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, acqua depurata. Crema idrofoba: cera d'api bianca, paraffina liquida, vaselina bianca, esteri alifatici ad alto peso molecolare, acqua depurata. Unguento: paraffina liquida, vaselina bianca, cera microcristallina, olio di ricino idrogenato. Soluzione cutanea: etanolo 96%, glicerolo 85%, povidone,acqua depurata.

Indicazioni

Tutte le dermopatie sensibili a trattamento corticoideo locale quali: dermatite da contatto, eczema da contatto, eczema professionale, eczema volgare, nummulare, degenerativo e seborroico, eczema atopico del capillizio, eczema del condotto uditivo esterno, eczema disidrosico, eczema da varici (comunque non direttamente sull'ulcera), eczema anale, eczema dei bambini, neurodermite (eczema endogeno, dermatite atopica), psoriasi, lichen ruber planus e verrucosus, eritematoide cronico discoide, ustioni di primo grado, eritema solare, punture d'insetti. Pitiriasi secca e in particolare quello stato seborroico con desquamazione grassa del cuoio capelluto comunemente riconosciuto col nome di forfora.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Presenza nella zona da trattare di: affezioni cutanee di origine tubercolare o luetica; patologie virali (ad es. varicella, herpes zoster), rosacea, dermatite periorale e reazioni cutanee post-vacciniche.

Posologia

Salvo diversa prescrizione medica, iniziare spalmando il preparato nella forma piu' idonea alla situazione cutanea, in strato sottile 2-3 volte al giorno. Ottenuto il miglioramento, e' sufficiente una sola applicazione al giorno. Lattanti, bambini e adulti non devono essere trattati piu' a lungo di 3 settimane. Il prodotto e' disponibile in quattroforme farmaceutiche: crema, crema idrofoba, unguento e soluzione cuta nea. Queste forme farmaceutiche possono essere utilizzate a seconda delle caratteristiche cutanee di ogni singolo caso. La crema nelle formesecernenti; la crema idrofoba in condizioni cutanee ne' umide ne' tro ppo secche; l'unguento in presenza di cute molto secca; la soluzione cutanea per le aree ricoperte da peli. Crema: per il suo elevato contenuto in acqua e basso livello di grassi e' elettiva per le dermatosi secernenti dove contribuisce all'allontanamento delle secrezioni, ottenendone una rapida diminuzione e un essiccamento della cute. La crema e'anche indicata per l'applicazione sulle parti scoperte del corpo, su quelle coperte da peli e sulle aree umide. Crema idrofoba: per l'equilibrato rapporto tra acqua e grassi contenuti nel veicolo trova possibile impiego in condizioni cutanee ne' umide ne' troppo secche. Il preparato assicura alla cute un appropriato apporto lipidico senza bloccaregli scambi di calore o la traspirazione. Delle forme di medicinale, l a crema idrofoba e' quella che garantisce una piu' ampia possibilita' d'uso. Unguento: grazie al suo eccipiente completamente anidro, si presta in modo particolare al trattamento di forme secche e stadi cronici. La base dell'unguento esercita un effetto occlusivo che favorisce ilprocesso di guarigione. Soluzione cutanea: il veicolo idroalcolico la rende particolarmente indicata nelle dermatosi del cuoio capelluto, d elle parti ricoperte da peli e su cute assai grassa o sensibile ai grassi, consentendo un'omogenea distribuzione e di conseguenza penetrazione del principio attivo. Bendaggio occlusivo: in casi particolari resistenti alla terapia il medico puo' prescrivere un trattamento sotto bendaggio occlusivo. La zona cutanea malata trattata col preparato verra' ricoperta da una pellicola di materiale impermeabile che va fissata alla cute sana circostante mediante adesivo plastico. Per l'occlusionealle mani possono essere usati guanti di plastica. La durata dell'occ lusione sara' fissata dal medico, ma non deve essere superiore alle 24ore. Il bendaggio occlusivo puo' essere eventualmente ripetuto piu' v olte sostituendolo ogni 12 ore. Se nel corso del trattamento dovesserocomparire processi infettivi sara' necessario interrompere il trattam ento occlusivo.

Conservazione

Crema, crema idrofoba: non conservare al di sopra di 25 gradi C. Unguento: non conservare al di sopra di 30 gradi C. Soluzione cutanea: nessuna particolare condizione di conservazione.

Avvertenze

Lattanti, bambini e adulti non devono essere trattati per periodi superiori a 3 settimane. In particolare, nei lattanti e nei bambini si consiglia di non protrarre la terapia oltre i 5 - 7 giorni, se le zone datrattare sono coperte da pannolini o mutandine di plastica. In caso d i lesioni estese e' opportuno trattare in successione, una alla volta,aree parziali. Nelle malattie cutanee accompagnate da infezioni batte riche o micotiche e' opportuno associare un trattamento specifico locale. L'applicazione percutanea di corticosteroidi nel trattamento di dermatosi estese e/o per lunghi periodi di tempo, puo' determinare fenomeni secondari di assorbimento sistemico (sindrome di Cushing, inibizione dell'asse ipotalamo-ipofisario). Tale evenienza e' piu' frequente nei bambini e in caso di bendaggio occlusivo. Nell'uso pediatrico le pieghe cutanee e il pannolino possono fungere da bendaggio occlusivo. Pertanto, nel trattamento di affezioni croniche che richiedano terapie prolungate, qualora sia stato raggiunto un favorevole effetto terapeutico, sara' opportuno ridurre il dosaggio e la frequenza delle applicazioni al minimo necessario per controllare i sintomi ed evitare le recidive, sospendendo l'uso del preparato appena possibile. Se la pelle si secca troppo in condizioni di utilizzo prolungato del farmaco in cremao soluzione cutanea, il paziente deve passare ad una forma farmaceuti ca ad eccipiente piu' grasso (crema idrofoba o unguento). In caso di applicazione al viso evitare che il preparato venga a contatto con gli occhi. In presenza di rosacea o dermatite periorale, il medicinale nondeve essere applicato al viso. Cosi' come e' noto per i corticosteroi di sistemici, anche con l'impiego dei corticosteroidi topici e' possibile la comparsa di glaucoma (ad esempio dopo l'impiego di dosi eccessive o su aree estese per periodi prolungati, con tecniche di bendaggio occlusivo o dopo l'applicazione sulla cute intorno agli occhi). L'uso,specie se prolungato, dei medicinali corticosteroidi per uso topico p uo' dar origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia adeguata. La cremacontiene alcool stearilico: puo' causare reazioni localizzate sulla p elle (ad es. dermatite da contatto). La crema contiene metile para-idrossibenzoato e propile para-idrossibenzoato: possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).

Interazioni

Non sono note ne' prevedibili interazioni tra il prodotto ed altri farmaci.

Effetti indesiderati

Sintomi locali quali prurito, bruciore, eritema o vescicolazione possono verificarsi in casi isolati durante il trattamento con il medicinale. In rari casi possono intervenire reazioni allergiche cutanee (dermatite allergica da contatto), follicolite, decolorazione cutanea, dermatite periorale, aumentata crescita di peli corporei (ipertricosi). Nelcorso di trattamento di estese aree cutanee (circa il 10% e piu' dell a superficie corporea) e/o di impiego prolungato (oltre le 3 settimane) specie sotto bendaggio occlusivo o uso dell'unguento, non si possonoescludere le seguenti reazioni concomitanti, proprie del resto di tut ti i cortisonici topici: atrofie cutanee, decolorazione cutanea, teleangectasie, strie, manifestazioni acneiformi, dermatite periorale, aumentata crescita di peli corporei (ipertricosi) e sintomi sistemici da riassorbimento cutaneo di corticosteroidi quali soppressione reversibile dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA). I sintomi clinici includono Sindrome di Cushing, iperglicemia e glicosuria. Una maggiore incidenza si puo' osservare con l'uso di farmaci corticosteroidi su una superficie di grandi dimensioni, l'uso prolungato, l'aggiunta del bendaggio occlusivo, coesistenti ad insufficienza epatica. Dopo la sospensionedel farmaco, il recupero dell'asse HPA e' pronto e completo. Nei trat tamenti occlusivi si tenga presente che le pellicole usate per il bendaggio possono essere esse stesse causa di fenomeni di sensibilizzazione. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Come regola generale, le preparazioni topiche contenenti corticosteroidi non devono essere applicate durante il primo trimestre di gravidanza. L'indicazione clinica per il trattamento con il medicinale nelle donne in gravidanza e in allattamento deve essere attentamente esaminatae valutato se i benefici giustificano i potenziali rischi per il feto . In particolare, l'uso su zone estese o per un periodo prolungato devono essere evitati. Alcuni studi epidemiologici suggeriscono che ci potrebbe essere un aumentato rischio di palatoschisi nei neonati da donne che sono state trattate con corticosteroidi sistemici durante il primo trimestre di gravidanza. Effetti indesiderati non possono essere esclusi in neonati le cui madri sono state trattate su aree estese o perperiodi prolungati durante la gravidanza o l'allattamento (per esempi o, si puo' produrre una riduzione della funzione surrenalica a seguitodi applicazione nelle ultime settimane di gravidanza). Le donne in al lattamento non devono essere trattate sul seno.