Nerisona C - Crema 0,1%+1% 30g

Dettagli:
Nome:Nerisona C - Crema 0,1%+1% 30g
Codice Ministeriale:024378022
Principio attivo:Diflucortolone Valerato/Clorchinaldolo
Codice ATC:D07BC04
Fascia:C
Prezzo:10.8
Produttore:Bayer Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Crema dermatologica
Contenitore:Tubetto
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:60 mesi

Denominazione

NERISONA C 0,1% + 1% CREMA

Formulazioni

Nerisona C - Crema 0,1%+1% 30g

Categoria farmacoterapeutica

Corticosteroidi, associazioni con antisettici.

Principi attivi

100 g contengono: diflucortolone valerato 0,1 g; clorchinaldolo 1 g. eccipienti: alcool stearilico.

Eccipienti

Macrogol stearato, alcool stearilico, paraffina liquida, vaselina bianca, edetato disodico, acido poliacrilico, sodio idrossido, acqua depurata.

Indicazioni

Trattamento locale delle dermopatie infiammatorie ed allergiche sensibili all'azione dei corticosteroidi, causate o complicate da una componente batterica e/o micotica. Manifestazioni eczematose con superinfezione microbica e/o micotica e reazioni diffuse quali: eczema nummulare,seborroico, disidrosico; eczema da stasi o varicoso (tuttavia non dir ettamente sull'ulcera), bacteride, eczematide. Dermatiti batteriche (con manifestazioni pustolose o crostose) quali piodermite (impetigine, follicoliti), eritrasma. Dermatomicosi con prevalente componente flogistica o con eczematizzazione secondaria quali tigne, candidosi, pityriasis versicolor. Profilassi delle superinfezioni batteriche e/o micotiche nelle dermopatie infiammatorie ed allergiche.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Presenza nella zona da trattare di affezioni cutanee di origine tubercolare o luetica; patologie virali (varicella, herpes zoster), rosacea, dermatite periorale e reazioni cutanee post-vacciniche.

Posologia

Spalmare un sottile strato di crema sulla zona da trattare. Salvo diversa prescrizione medica, e' consigliabile iniziare il trattamento con 2, eventualmente 3, applicazioni al giorno. Appena il quadro clinico mostrera' segni di miglioramento, sara' sufficiente proseguire il trattamento con una sola applicazione giornaliera. Lattanti, bambini ed adulti non devono essere trattati per piu' di 3 settimane.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

Lattanti, bambini ed adulti non devono essere trattati per periodi superiori a 3 settimane. In particolare, nei lattanti e nei bambini si consiglia di non protrarre la terapia oltre i 5 - 7 giorni, se le zone da trattare sono coperte da pannolini o mutandine di plastica. In caso di lesioni estese e' opportuno trattare in successione, una alla volta, aree parziali. L'uso prolungato del prodotto puo' favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili al chemioterapico presente nel preparato stesso. In tale evenienza devono essere adottate opportune misure terapeutiche. L'impiego dei corticosteroidi su ampie superfici corporee o per prolungati periodi di tempo, in particolare sotto bendaggio occlusivo, aumenta significativamente il rischio di effetti collaterali. L'applicazione percutanea di corticosteroidi nel trattamento di dermatosi estese e/o per lunghi periodi di tempo, puo' determinare fenomeni secondari di assorbimento sistemico (sindrome di Cushing, inibizione dell'asse ipotalamo-ipofisario). Tale evenienza e' piu' frequente nei bambini. Nell'uso pediatrico le pieghe cutanee e il pannolino possono fungere da bendaggio occlusivo. Pertanto, nel trattamento di affezioni croniche che richiedano terapie prolungate, qualora sia stato raggiunto un favorevole effetto terapeutico, sara' opportuno ridurre il dosaggio e la frequenza delle applicazioni al minimo necessario per controllare i sintomi ed evitare le recidive, sospendendo l'uso del preparato appena possibile. In caso di applicazione al viso, evitare che il preparato venga a contatto con gli occhi. Con l'impiego dei corticosteroidi topici e' possibile la comparsa di glaucoma. Se la pelle si seccatroppo in condizioni di utilizzo prolungato del prodotto deve essere applicato in aggiunta o in alternativa una formulazione neutra grassa (Neribase pomata). Il medicinale contiene alcool stearilico: puo' causare reazioni localizzate sulla pelle (ad es. dermatite da contatto).

Interazioni

Non sono note ne' prevedibili interazioni tra il prodotto e altri farmaci.

Effetti indesiderati

Sintomi locali quali prurito, bruciore, eritema o vescicolazione possono verificarsi in casi isolati durante il trattamento con il farmaco. In rari casi possono intervenire, follicolite, aumentata crescita di peli corporei (ipertricosi), dermatite periorale, decolorazione cutanea, reazioni allergiche cutanee (dermatite allergica da contatto) ad unoqualsiasi dei componenti della formulazione. Nel corso del trattament o di estese aree cutanee (circa il 10% e piu' della superficie corporea) e/o di impiego prolungato (oltre le 3 settimane) non si possono escludere le seguenti reazioni concomitanti, proprie del resto di tutti icortisonici topici: atrofie cutanee, teleangectasie, strie, manifesta zioni acneiformi e sintomi sistemici da riassorbimento cutaneo di corticosteroidi quali soppressione reversibile dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA). I sintomi clinici includono Sindrome di Cushing, iperglicemia e glicosuria. Una maggiore incidenza si puo' osservare con l'uso di farmaci corticosteroidi su una superficie di grandi dimensioni, l'uso prolungato, l'aggiunta del bendaggio occlusivo, coesistenti ad insufficienza epatica. Dopo la sospensione del farmaco, il recupero dell'asse HPA e' pronta e completa. Nei trattamenti occlusivi si tenga presente che le pellicole usate per il bendaggio possono essere esse stesse causa di fenomeni di sensibilizzazione.

Gravidanza e allattamento

Come regola generale, le preparazioni topiche contenenti corticosteroidi non devono essere applicate durante il primo trimestre di gravidanza. L'indicazione clinica per il trattamento con il farmaco nelle donnein gravidanza e in allattamento deve essere attentamente esaminata e deve essere valutato se i benefici giustifichino i potenziali rischi per il feto. In particolare, l'uso su zone estese o per un periodo prolungato devono essere evitati. Alcuni studi epidemiologici suggerisconoche ci potrebbe essere un aumentato rischio di palatoschisi nei neona ti da donne che sono state trattate con corticosteroidi sistemici durante il primo trimestre di gravidanza. Effetti indesiderati non possonoessere esclusi in neonati le cui madri sono state trattate su aree es tese o per periodi prolungati durante la gravidanza o l'allattamento (per esempio, si puo' produrre una riduzione della funzione surrenalicaa seguito di applicazione nelle ultime settimane di gravidanza). Le d onne in allattamento non devono essere trattate sul seno.