Neoborocillina Tosse - 20pastl

Dettagli:
Nome:Neoborocillina Tosse - 20pastl
Codice Ministeriale:027081049
Principio attivo:Destrometorfano Bromidrato/Diclorofenilcarbinolo
Codice ATC:R05DA20
Fascia:C
Prezzo:5.2
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Alfa Wassermann Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Pastiglie
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:48 mesi

Denominazione

NEO BOROCILLINA TOSSE 10 MG + 1,2 MG PASTIGLIE

Formulazioni

Neoborocillina Tosse - 20pastl
Neoborocillina Tosse - 16pastl
Neoborocillina Tosse - 18pastl

Categoria farmacoterapeutica

Antitosse, escluse le associazioni con espettoranti.

Principi attivi

Destrometorfano bromidrato; 2,4-Diclorobenzil alcool.

Eccipienti

Aroma freshflavor, ammonio glicirrizinato, magnesio stearato, aspartame (E 951), zucchero comprimibile.

Indicazioni

Sedativo della tosse ed antisettico del cavo orofaringeo.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; asma bronchiale, BPCO, polmonite, difficolta' respiratorie, depressione respiratoria, malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo, diabete, glaucoma, ipertrofia prostatica, stenosi dell'apparato gastroenterico ed urogenitale, epilessia, gravi malattie epatiche; non somministrare nei bambini di eta' inferiore ai 12 anni; non usare contemporaneamente o nelle due settimane successive a trattamento con farmaci antidepressivi inibitori delle MAO; poiche' il prodotto contiene aspartame, fonte di fenilalanina, esso e' controindicato nei soggetti affetti da fenilchetonuria; contiene, inoltre, zucchero, pertanto e' controindicato in caso di intolleranza ereditaria al fruttosio, nella sindrome di malassorbimento glucosio/galattosio e nella deficienza di sucrasi/isomaltasi; gravidanza, in particolare nel primo trimestre, allattamento.

Posologia

Adulti e ragazzi sopra i 12 anni: sciogliere lentamente in bocca una pastiglia ogni 2-3 ore, fino ad un massimo giornaliero di 8 pastiglie. Non superare le dosi consigliate.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore ai 30 gradi C.

Avvertenze

In caso di tosse irritante con una notevole produzione di muco (ad es.nei pazienti affetti da patologie quali bronchiettasia e fibrosi cist ica) oppure nei pazienti affetti da malattie neurologiche associate a una marcata riduzione del riflesso della tosse (come ictus, malattia di Parkinson e demenza), il trattamento con il farmaco come sedativo della tosse dovrebbe essere somministrato con particolare cautela e solodopo un'attenta valutazione del rischio-beneficio. Vi sono informazio ni limitate sull'uso del destrometorfano nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica o renale. Pertanto, il medicinale deve essere somministrato con cautela in tali pazienti, specialmente nei pazienti con compromissione grave. A causa del potenziale rilascio di istamina, si dovrebbe evitare l'uso del prodotto in caso di mastocitosi.Una tosse cronica puo' essere un sintomo precoce di asma e quindi il farmaco non e' indicato per la soppressione della tosse cronica, in particolare nei bambini. Il medicinale deve essere usato con cautela neipazienti che assumono farmaci serotoninergici (diversi dai farmaci in ibitori delle MAO), quali inibitori selettivi della ricaptazione dellaserotonina (SSRI) (per es. fluoxetina, paroxetina) o farmaci antidepr essivi triciclici. L'impiego, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso e' necessario interrompere il trattamento e consultare il medico aifini della istituzione di eventuale terapia idonea. Il prodotto conti ene zucchero, di cio' si deve tener conto in caso di diabete o di diete ipocaloriche. Il prodotto contiene aspartame, fonte di fenilalanina.E' sconsigliabile durante la terapia l'assunzione di alcool. Il destr ometorfano puo' dare una modesta assuefazione. A seguito di un uso prolungato (per es. eccedendo il periodo di trattamento raccomandato), i pazienti possono sviluppare tolleranza al medicinale, cosi' come dipendenza mentale e fisica. I pazienti con tendenza all'abuso o alla dipendenza devono assumere il farmaco per brevi periodi. Sono stati riportati casi di abuso di destrometorfano, prevalentemente negli adolescenti.

Interazioni

Il destrometorfano possiede deboli proprieta' serotoninergiche. Il destrometorfano puo' quindi portare a un aumento del rischio di tossicita' serotoninergica (sindrome serotoninergica), specialmente se assunto insieme ad altri agenti serotoninergici, quali farmaci inibitori delleMAO o SSRI o antidepressivi triciclici. Soprattutto il pre- trattamen to o il trattamento concomitante con farmaci che compromettono il metabolismo della serotonina, quali farmaci antidepressivi del tipo inibitori delle MAO, puo' indurre lo sviluppo di una sindrome serotoninergica con i seguenti sintomi caratteristici: iperattivita' neuromuscolare (per es. tremore, spasmo clonico, mioclono, aumento della risposta riflessa e rigidita' di origine piramidale), iperattivita' del sistema nervoso autonomo (per es. diaforesi, febbre, tachicardia, tachipnea, midriasi) e stato mentale alterato (per es. agitazione, eccitazione, confusione). La cosomministrazione di farmaci con un effetto inibitorio sul sistema nervoso centrale quali ipnotici, sedativi o ansiolitici, o l'assunzione di alcool, possono portare ad effetti additivi. La cosomministrazione di farmaci, quali amiodarone, chinidina, fluoxetina, aloperidolo, paroxetina, propafenone, tioridazina, cimetidina, ritonavir, berberina, bupropione, cinacalcet, flecainide e terbinafina, che inibiscono il sistema enzimatico del citocromo P450-2D6 nel fegato, e quindi, il metabolismo del destrometorfano, puo' portare ad un aumento dellaconcentrazione plasmatica del destrometorfano. Anche se al momento no n vengono piu' assunti, tali effetti possono verificarsi se questi medicinali sono stati assunti di recente. Se il destrometorfano viene utilizzato in combinazione con mucolitici in pazienti con preesistenti malattie delle vie respiratorie, quali fibrosi cistica e bronchiettasia,affetti da ipersecrezione di muco, la riduzione del riflesso della to sse puo' portare ad un (grave) accumulo di muco.

Effetti indesiderati

Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza deglieffetti elencati. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipers ensibilita' (compresa reazione anafilattica, angioedema, orticaria, prurito, rash ed eritema) Disturbi del metabolismo e della nutrizione, riduzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici: allucinazioni, abuso e dipendenza da destrometorfano. Patologie del sistema nervoso: sonnolenza. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: depressione respiratoria. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, disturbi gastrointestinali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Il medicinale non deve essere usato durante i primi tre mesi di gravidanza; nei mesi successivi il farmaco deve essere somministrato solo incaso di effettiva necessita'. Poiche' non e' nota l'escrezione del fa rmaco nel latte materno e non puo' essere escluso un effetto di depressione respiratoria sul neonato, il medicinale e' controindicato durante l'allattamento.