Neoborocillina Inf Raf - 10bs 4g

Dettagli:
Nome:Neoborocillina Inf Raf - 10bs 4g
Codice Ministeriale:041652013
Principio attivo:Paracetamolo/Acido Ascorbico/Fenilefrina Cloridrato
Codice ATC:N02BE51
Fascia:C
Prezzo:-2
Produttore:Alfa Wassermann Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Polvere per soluzione orale
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

NEO BOROCILLINA INFLUENZA E RAFFREDDORE POLVERE PER SOLUZIONE ORALE

Formulazioni

Neoborocillina Inf Raf - 10bs 4g

Categoria farmacoterapeutica

Analgesici/Paracetamolo, associazioni.

Principi attivi

Ogni bustina contiene: paracetamolo 600 mg, acido ascorbico 40 mg e fenilefrina cloridrato 10 mg.

Eccipienti

Saccarosio, acido citrico anidro, sodio citrato, amido di mais, silicecolloidale anidra, sodio ciclamato, saccarina sodica, aroma limone, a roma miele, aroma caramello.

Indicazioni

Trattamento sintomatico dell'influenza, del raffreddore e degli stati febbrili e dolorosi ad essi correlati, con azione decongestionante sulle prime vie aeree superiori.

Controindicazioni / effetti secondari

Bambini di eta' inferiore ai 12 anni. Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti che assumono beta-bloccanti, inibitori delle monoaminoossidasi e antidepressivi triciclici. Pazienti affetti da insufficienza renale, diabete, ipertiroidismo, ipertensione e malattie cardiovascolari.

Posologia

Adulti e bambini al di sopra dei 12 anni: 1 bustina ogni 4-6 ore e fino ad un massimo di 3 bustine nelle 24 ore. Sciogliere 1 bustina in mezzo bicchiere di acqua molto calda e, a piacere, diluire con acqua fredda per raffreddare e dolcificare come si desidera.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiche' se il paracetamolo e' assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. I prodotti a base di paracetamolo devonoessere somministrati con cautela a pazienti con insufficienza epatoce llulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave, epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalita' epatica, carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia emolitica. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. E' sconsigliato l'uso del prodotto se il paziente e' in trattamento con antiinfiammatori. Non somministrare per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Contiene saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

L'effetto epatotossico del paracetamolo puo' essere potenziato dall'assunzione di altri farmaci attivi sul fegato. Usare con estrema cautelae sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Il paracetamolo aumenta l'emivita del cloramfenicolo. Il prodotto assunto in dosi elevate puo' potenziare l'effettodegli anticoagulanti cumarinici. La fenilefrina puo' antagonizzare l' effetto dei farmaci beta-bloccanti ed antiipertensivi e puo' potenziare l'azione degli inibitori delle monoaminoossidasi. Interferenze con alcuni test di laboratorio: la somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

Effetti indesiderati

Con l'uso del paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravita': in casi molto rari sono state segnalate reazioni cutanee gravi, inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di StevensJohnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di iper sensibilita' quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria),reazioni gastrointestinali e vertigini. Con i simpaticomimetici (feni lefrina) possono manifestarsi occasionalmente stati di irritazione cutanea, tachicardia, ipertensione e molto piu' raramente nausea, vomito o anoressia.

Gravidanza e allattamento

L'uso durante la gravidanza non e' controindicato ma richiede cautela;la somministrazione del preparato in gravidanza e nell'allattamento d eve avvenire sotto il diretto controllo del medico ed in caso di effettiva necessita'.