Naropina - 5f Polyamp 50mg 10ml
Dettagli:
Nome:Naropina - 5f Polyamp 50mg 10mlCodice Ministeriale:032248217
Principio attivo:Ropivacaina Cloridrato Monoidrato
Codice ATC:N01BB09
Fascia:C
Prezzo:118.71
Glutine:Senza glutine
Produttore:Astrazeneca Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Anestetici locali.
Principi attivi
Ropivacaina cloridrato.
Eccipienti
Sodio cloruro; acido cloridrico per la regolazione del pH; sodio idrossido per la regolazione del pH; acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Il farmaco e' indicato negli adulti per: somministrazione intratecale in anestesia chirurgica. Negli infanti da 1 anno e nei bambini fino a 12 anni inclusi per il trattamento del dolore acuto (peri e post operatorio): blocco singolo dei nervi periferici.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' alla ropivacaina o ad altri anestetici locali di tipoammidico; bisogna tenere in considerazione le controindicazioni gener ali relative all'anestesia regionale, indipendentemente dall'anestetico locale usato; anestesia endovenosa regionale; anestesia paracervicale ostetrica; i blocchi dei nervi maggiori sono controindicati nei pazienti ipovolemici.
Posologia
Il medicinale deve essere utilizzato solo da medici esperti in anestesia regionale o sotto la loro supervisione. Somministrazione intratecale per anestesia chirurgica: la dose da utilizzare deve essere la piu' bassa richiesta per ottenere un blocco efficace. La dose da somministrare deve essere scelta basandosi sull'esperienza medica e sulla conoscenza dello stato clinico del paziente. >>Dosaggio per blocco intratecale negli adulti. Concentrazione 5,0 mg/ml; volume 3-5 ml; dose 15-25 mg; inizio attivita' 1-5 minuti; durata 2-6 ore. Possono tuttavia manifestarsi variazioni individuali relativamente ai tempi di inizio attivita' e durata. Popolazione pediatrica: la somministrazione intratecale non e' stata sperimentata ne' nei lattanti e infanti, ne' nei bambini.Metodo di somministrazione: per evitare l'iniezione intravascolare ac cidentale si raccomanda una accurata aspirazione prima e durante l'iniezione. L'aspirazione deve essere eseguita prima e durante la somministrazione della dose principale, che deve essere iniettata lentamente, alla velocita' di 25-50 mg/minuto, tenendo sotto stretta osservazione i parametri vitali del paziente e mantenendo il contatto verbale. Se si manifestassero sintomi di tossicita' l'iniezione deve essere immediatamente interrotta. L'iniezione intratecale deve essere effettuata dopo che lo spazio subaracnoideo e' stato identificato e il fluido cerebrospinale (FCS) fuoriesce limpido dall'ago spinale o viene rilevato attraverso aspirazione. >>Singola iniezione per blocco singolo dei nervi periferici. Popolazione pediatrica. >>Popolazione pediatrica da 1 annofino a 12 anni inclusi. Concentrazione 5,0 mg/ml; volume 0,5 - 0,6 ml /kg; dose 2,5 - 3,0 mg/kg. Possono essere necessarie variazioni individuali. In pazienti pediatrici con peso corporeo elevato e' spesso necessaria una graduale riduzione del dosaggio che deve essere basata sul peso ideale. I testi di riferimento devono essere consultati sia riguardo gli aspetti che influiscono sulle tecniche specifiche di blocco, sia riguardo le esigenze individuali del paziente. Le dosi per il blocco periferico negli infanti e nei bambini forniscono linee guida per l'uso in bambini senza malattie gravi. Dosi piu' conservative ed un attento monitoraggio sono raccomandate per bambini con malattie gravi. Il medicinale non e' approvato per l'uso in bambini di eta' inferiore ad 1 anno; l'uso di ropivacaina nei bambini prematuri non e' stato documentato. Modo di somministrazione: per evitare l'iniezione intravascolare si raccomanda una accurata aspirazione prima e durante l'iniezione. I parametri vitali del paziente devono essere tenuti sotto stretta osservazione durante l'iniezione. Se si manifestassero sintomi di tossicita' la somministrazione deve essere immediatamente interrotta. E' raccomandata una somministrazione graduale della dose calcolata di anestetico locale. Con le tecniche eco-guidate, spesso possono essere necessari dosaggi inferiori. Elevate concentrazioni plasmatiche totali sono state osservate quando la ropivacaina 5 mg/ml e' stata usata a dosi di 3,5 mg/kg (0,7 mg/ml) senza l'insorgenza di eventi tossici sistemici. Per i blocchi si raccomanda di usare concentrazioni inferiori di ropivacaina quando sono necessari alti volumi superiori a 3 mg/kg dose (0,6ml/kg) (ad es. blocco del compartimento della fascia iliaca).
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C; non congelare.
Avvertenze
Le procedure di anestesia regionale devono essere sempre effettuate inaree adeguatamente attrezzate e da personale qualificato. Inoltre dev ono essere a immediata disposizione gli strumenti ed i prodotti medicinali necessari al monitoraggio e alla rianimazione di emergenza. I pazienti sottoposti a blocco maggiore devono essere in condizioni ottimali e avere un catetere endovenoso inserito prima della procedura di blocco. Il clinico responsabile deve adottare le adeguate precauzioni perevitare una iniezione intravascolare e deve avere esperienza e conosc enze adeguate relativamente a diagnosi e trattamento degli effetti indesiderati, alla tossicita' sistemica e ad altre complicazioni. Dopo somministrazione intratecale, data la bassa dose somministrata, non si prevede il verificarsi di tossicita' sistemica. Una dose eccessiva somministrata nello spazio subaracnoideo puo' causare un blocco spinale totale. Cardiovascolare: i pazienti trattati con farmaci antiaritmici diclasse III (per es. amiodarone) devono essere attentamente controllat i e un monitoraggio ECG deve essere preso in considerazione poiche' gli effetti cardiaci possono essere additivi. Ipersensibilita': deve essere tenuta in considerazione la possibilita' di ipersensibilita' crociata con altri anestetici locali di tipo ammidico. Ipovolemia: i pazienti affetti da ipovolemia, dovuta a qualsiasi causa, possono essere soggetti ad improvvisa e grave ipotensione durante l'anestesia intratecale, indipendentemente dall'anestetico locale usato. Pazienti in condizioni generali precarie: i pazienti in condizioni generali precarie, a causa dell'eta' o di altri fattori di compromissione quali blocco parziale o completo della conduzione cardiaca, patologie epatiche in stadioavanzato o gravi alterazioni della funzionalita' renale, richiedono u na speciale attenzione, cio' nonostante l'anestesia regionale e' frequentemente indicata in questi pazienti. Pazienti con danni epatici e renali: la ropivacaina viene metabolizzata dal fegato e pertanto deve essere utilizzata con cautela in pazienti con grave insufficienza epatica. La somministrazione di dosi ripetute dovrebbe essere ridotta a causa del ritardo nell'eliminazione. Quando il medicinale viene utilizzatoin dose singola o per trattamenti a breve termine nei pazienti con ri dotta funzionalita' renale, normalmente non e' necessario modificarne la dose. L'acidosi e la diminuita concentrazione delle proteine plasmatiche, frequentemente osservate in pazienti con insufficienza renale cronica, possono aumentare il rischio di tossicita' sistemica. Porfiriaacuta: il farmaco soluzione iniettabile e' probabilmente porfirinogen ica e nei pazienti con porfiria acuta deve essere prescritta solo quando non sono disponibili alternative piu' sicure. Devono essere adottate precauzioni appropriate nei casi di pazienti vulnerabili, in accordoa quanto riportato nei testi standard di riferimento e/o consultandos i con esperti di questa malattia. Il medicinale contiene al massimo 3,5 mg di sodio per ml, cio' va tenuto in considerazione nei pazienti indieta controllata per il sodio. Somministrazione prolungata: una somm inistrazione prolungata di ropivacaina deve essere evitata in pazientitrattati contemporaneamente con forti inibitori di CYP1A2, quali fluv oxamina ed enoxacina. Popolazione pediatrica: la somministrazione per via intratecale nei lattanti, infanti e bambini, non e' stata documentata. La sicurezza e l'efficacia di ropivacaina 5 mg/ml per blocco dei nervi periferici non sono state stabilite per bambini di eta' inferiore ad 1 anno. Il medicinale non e' approvato per l'uso in bambini di eta' inferiore ad 1 anno. Particolare attenzione va posta ai neonati a causa dell'immaturita' delle vie metaboliche.Le ampie variazioni di concentrazioni plasmatiche di ropivacaina osservate negli studi clinici condotti nei neonati, suggeriscono che ci possa essere un aumentato rischio di tossicita' sistemica in questa fascia di eta'.
Interazioni
Il medicinale deve essere utilizzato con cautela nei pazienti in trattamento con altri anestetici locali o sostanze strutturalmente correlate agli anestetici locali di tipo ammidico, per esempio certi antiaritmici, come lidocaina e mexiletina, in quanto gli effetti tossici sistemici sono additivi. L'uso contemporaneo del medicinale con anestetici generali o oppiacei potrebbe determinare un reciproco potenziamento deirispettivi effetti (avversi). Studi specifici di interazione con ropi vacaina e farmaci antiaritmici di classe III (per es. amiodarone) non sono stati condotti, ma viene raccomandata cautela. Il citocromo P450 (CYP) 1A2 e' coinvolto nella formazione del maggior metabolita di ropivacaina, la 3-idrossi ropivacaina. In vivo , la clearance plasmatica della ropivacaina viene ridotta fino al 77% durante la somministrazionecontemporanea di fluvoxamina, un inibitore selettivo e potente di CYP 1A2. Di conseguenza, forti inibitori di CYP1A2, come fluvoxamina ed enoxacina, possono interagire con la ropivacaina se dati in concomitanzadurante una prolungata somministrazione del farmaco. La somministrazi one prolungata del prodotto deve essere evitata in pazienti trattati contemporaneamente con forti inibitori del CYP1A2. In vivo, la clearance plasmatica della ropivacaina viene ridotta del 15% durante la somministrazione contemporanea di ketoconazolo, un inibitore selettivo e potente di CYP3A4. Tuttavia, l'inibizione di questo isoenzima non sembra avere rilevanza clinica. In vitro, la ropivacaina e' un inibitore competitivo di CYP2D6, ma alle concentrazioni plasmatiche raggiunte in clinica non sembra inibire questo isoenzima.
Effetti indesiderati
Il profilo delle reazioni avverse del farmaco e' simile a quello deglialtri anestetici locali di tipo ammidico a lunga durata d'azione. Le reazioni avverse devono essere distinte dagli effetti fisiologici conseguenti al blocco del nervo, ad esempio ipotensione e bradicardia durante l'anestesia intratecale ed effetti provocati da lesione da ago (adesempio ematoma spinale, cefalea da puntura postdurale, meningite e a scesso epidurale). Molte delle reazioni avverse piu' frequentemente riportate, come nausea, vomito ed ipotensione, sono in generale molto frequenti durante l'anestesia e gli interventi chirurgici e non e' possibile distinguere quelle causate dalla situazione clinica da quelle imputabili al medicinale o al blocco. Come per tutti gli anestetici locali, se una dose epidurale viene inavvertitamente somministrata per via intratecale oppure se una dose eccessivamente elevata viene somministrata per via intratecale, puo' verificarsi un blocco totale spinale. Reazioni avverse sistemiche e locali da farmaco solitamente si verificano a causa di un dosaggio eccessivo, di un rapido assorbimento, oppure di una somministrazione intravascolare accidentale. Tuttavia, poiche' si utilizzano basse dosi per l'anestesia intratecale, non si prevedonoreazioni tossiche sistemiche. Le frequenze utilizzate sono: molto com une (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100);raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000). Disturbi psichia trici. Non comune: ansieta'. Patologie del sistema nervoso. Comune: parestesia, vertigini, mal di testa; non comune: sintomi di tossicita' del sistema nervoso centrale (convulsioni, attacchi di grande male, stordimento mentale, parestesia periorale, ipoestesia della lingua, iperacusia, tinnito, disturbi della vista, disartria, spasmo muscolare, tremori), ipoestesia. Patologie cardiache. Comune: bradicardia, tachicardia; raro: arresto cardiaco, aritmie cardiache. Patologie vascolari. Molto comune: ipotensione; comune: ipertensione; non comune: sincope. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: vomito. Patologie renali e urinarie. Comune: ritenzione urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. comune: rialzo della temperatura, brivido, mal di schiena; non comune: ipotermia;raro: reazioni allergiche (reazioni anafilattiche, edema angioneuroti co e orticaria). Complicazioni neurologiche: indipendentemente dall'anestetico locale utilizzato, sono state associate all'anestesia regionale neuropatie e alterazioni del midollo spinale (per es. sindrome dell'arteria spinale anteriore, aracnoidite, sindrome della cauda equina),che in rari casi possono causare sequele permanenti . Blocco spinale totale: il blocco spinale totale si puo' manifestare quando viene somministrata un'eccessiva dose intratecale. Tossicita' sistemica acuta: le reazioni sistemiche tossiche coinvolgono primariamente il sistema nervoso centrale (SNC) e il sistema cardiovascolare (SCV). Queste reazioni sono causate da un'alta concentrazione ematica di anestetico localeche puo' essere provocata da un'iniezione intravascolare (accidentale ), dal sovradosaggio o da un assorbimento eccezionalmente rapido da aree molto vascolarizzate. Le reazioni del SNC sono simili per tutti glianestetici locali di tipo ammidico, mentre le reazioni cardiache sono maggiormente dipendenti dal farmaco, sia in termini quantitativi, sia qualitativi. Tossicita' del sistema nervoso centrale: la tossicita' d el sistema nervoso centrale si manifesta gradualmente con sintomi e segni di severita' crescente. Inizialmente si rilevano sintomi quali: disturbi visivi o uditivi, ipoestesia periorale, capogiro, confusione mentale, vellichio e parestesia. Disartria, rigidita' muscolare e spasmomuscolare sono effetti piu' seri e possono precedere l'instaurarsi di convulsioni generalizzate. Questi sintomi non devono essere confusi c on comportamento nevrotico. Possono seguire incoscienza e crisi convulsive da grande male che possono durare da pochi secondi a diversi minuti. Durante le convulsioni, a causa dell'aumentata attivita' muscolaree della interferenza con la respirazione, insorgono rapidamente iposs ia e ipercapnia. In casi gravi si puo' manifestare anche apnea. L'acidosi respiratoria e metabolica aumenta e prolunga gli effetti tossici degli anestetici locali. Il ritorno del paziente alle condizioni cliniche iniziali, e' conseguente alla ridistribuzione del principio attivo dal sistema nervoso centrale e al successivo metabolismo ed escrezione. Il recupero puo' essere rapido se non sono state somministrate grandi quantita' di medicinale. Tossicita' del sistema cardiovascolare: la tossicita' cardiovascolare e' indice di una situazione piu' grave. Come risultato di elevate concentrazioni sistemiche di anestetici locali si possono generare ipotensione, bradicardia, aritmia ed anche arrestocardiaco. Nei volontari l'infusione endovenosa di ropivacaina ha indo tto una diminuzione della conduttivita' e della contrattilita'. Gli effetti tossici cardiovascolari sono generalmente preceduti da segni di tossicita' del sistema nervoso centrale, a meno che il paziente non stia ricevendo un anestetico generale o sia pesantemente sedato con medicinali come benzodiazepine o barbiturici. Popolazione pediatrica: frequenza, tipo e gravita' delle reazioni avverse nei bambini si presuppone siano uguali a quelle negli adulti ad eccezione dell'ipotensione chesi verifica meno spesso nei bambini (<1 su 10) e del vomito che si ve rifica piu' spesso nei bambini (> 1 su 10). Nei bambini i primi segni di tossicita' da anestetico locale possono essere difficili da individuare dal momento che possono non essere in grado di esprimerli verbalmente. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Tranne che per la somministrazione epidurale in ostetricia, non ci sono sufficienti dati sull'utilizzo della ropivacaina nella donna in gravidanza. Gli studi sperimentali condotti sull'animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti riguardo la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. Non sono disponibili dati sull'escrezione di ropivacaina nel latte materno.