Multaq - 60cpr Riv 400mg

Dettagli:
Nome:Multaq - 60cpr Riv 400mg
Codice Ministeriale:039589039
Principio attivo:Dronedarone Cloridrato
Codice ATC:C01BD07
Fascia:A
Prezzo:100.09
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Sanofi Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

MULTAQ 400 MG

Formulazioni

Multaq - 60cpr Riv 400mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiaritmici.

Principi attivi

Ogni compressa contiene 400 mg di dronedarone (come cloridrato).

Eccipienti

Nucleo delle compresse: ipromellosa (E464), amido di mais, crospovidone (E1202), poloxamer 407, lattosio monoidrato, silice colloidale anidra, magnesio stearato (E572). Rivestimento/lucidante delle compresse: ipromellosa (E464), macrogol 6000, titanio diossido (E171), cera carnauba (E903).

Indicazioni

Il prodotto e' indicato in pazienti adulti clinicamente stabili con anamnesi di fibrillazione atriale (FA) oppure con FA non permanente in corso, per prevenire una recidiva di FA o per diminuire la frequenza ventricolare.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado o malattia del nodo del seno (a meno che il farmaco non venga usato in combinazione con un pacemaker funzionante). Bradicardia < 50 battiti al minuto (bpm). Pazienti in condizioni emodinamiche instabili inclusi i pazienti consintomi di insufficienza cardiaca a riposo o al minimo sforzo (corris pondente alla classe New York Heart Association, NYHA, IV e pazienti instabili di classe III). Somministrazione concomitante di inibitori potenti del citocromo P 450 (CYP) 3A4 quali ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo, posaconazolo, telitromicina, claritromicina, nefazodone e ritonavir. Medicinali in grado di indurre "torsioni di punta" quali fenotiazina, cisapride, bepridil, antidepressivi triciclici, terfenadina e alcuni macrolidi orali, farmaci antiaritmici di classe I e III. Intervallo QTc (formula di Bazett) >= 500 millisecondi. Insufficienza epatica grave. Insufficienza renale grave (CrCl < 30 ml/min).

Posologia

Il trattamento con il prodotto puo' essere iniziato in ambiente ambulatoriale. Negli adulti, la dose raccomandata e' di 400 mg due volte al giorno. Si consiglia di assumere una compressa durante la colazione e una compressa durante la cena. Non si deve assumere succo di pompelmo contemporaneamente al farmaco. Se viene dimenticata una dose, il paziente deve prendere la dose successiva nel momento della giornata in cuila assume abitualmente e non deve assumere una dose doppia. Il tratta mento con farmaci antiaritmici di classe I o III (quali flecainide, propafenone, chinidina, disopiramide, dofetilide, sotalolo, amiodarone) deve essere interrotto prima di iniziare il trattamento con il prodotto. Non c'e' esperienza nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 annidi eta'. Pertanto, non e' raccomandato in questa popolazione. L'effic acia e la sicurezza del farmaco sono risultate comparabili sia nei pazienti anziani sia in quelli piu' giovani. Sebbene in uno studio di farmacocinetica condotto su soggetti sani l'esposizione plasmatica nei soggetti anziani di sesso femminile sia risultata piu' elevata, l'aggiustamento della dose non e' considerato necessario. A causa della mancanza di dati, il prodotto e' controindicato nei pazienti con insufficienza epatica grave. Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti affetti da insufficienza epatica lieve o moderata. Il medicinale e' controindicato in pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina (CrCl) < 30 ml/min). Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose negli altri pazienti con insufficienza renale.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

>>Pazienti con insufficienza cardiaca stabile classe NYHA III o con FEVS < 35%. A causa dei risultati inspiegati dello studio ANDROMEDA, l'uso di dronedarone in pazienti instabili con insufficienza cardiaca di classe NYHA III e IV e' controindicato. A causa della limitata esperienza, l'uso del farmaco non e' raccomandato in pazienti stabili con insufficienza cardiaca di classe NYHA III recente (1-3 mesi) o con frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS) < 35%. >>Gestione dell'aumento della creatininemia. Si raccomanda di misurare i valori di creatinina plasmatica 7 giorni dopo l'inizio del trattamento con dronedarone. Nei soggetti sani e nei pazienti e' stato osservato un aumento dellacreatininemia in seguito a somministrazione di 400 mg di dronedarone due volte al giorno. Questo aumento si manifesta subito dopo l'inizio della terapia e raggiunge un plateau dopo 7 giorni. Se si osserva un aumento della creatininemia, questo valore deve essere utilizzato come nuovo valore di riferimento iniziale tenendo conto che tale aumento potrebbe essere atteso dopo somministrazione di dronedarone. Un incremento della creatininemia non deve portare necessariamente alla sospensione del trattamento con ACE inibitori o Antagonisti dei Recettori dell'Angiotensina II (sartani). >>Pazienti con insufficienza renale. Il prodotto e' controindicato in pazienti con CrCl < 30 ml/min. >>Squilibriodegli elettroliti. Poiche' i farmaci antiaritmici possono essere inef ficaci o aritmogeni nei pazienti affetti da ipopotassiemia, qualsiasi carenza di potassio o magnesio deve essere corretta prima dell'inizio e durante il trattamento con dronedarone. >>Allungamento del tratto QT. L'attivita' farmacologica del dronedarone puo' indurre un allungamento moderato del QTc calcolato con formula di Bazett (circa 10 millisecondi) correlato a ripolarizzazione prolungata. Queste variazioni sono legate all'effetto terapeutico di dronedarone e non ne riflettono la tossicita'. Si raccomanda, durante il trattamento, di effettuare un follow-up, che includa l'ECG (elettrocardiogramma). Il trattamento con dronedarone deve essere sospeso se l'intervallo QTc (formula di Bazett) e' >= 500 millisecondi. Sulla base dell'esperienza clinica, dronedarone ha dimostrato un effetto proaritmico basso ed una riduzione della morte aritmica nello studio ATHENA. Tuttavia, gli effetti proaritmici possono verificarsi in particolari situazioni come con l'uso concomitante di specialita' medicinali che favoriscono aritmia e/o alterazioni degli elettroliti. >>Pazienti con intolleranza al galattosio. A causa della presenza di lattosio in questo medicinale, i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit della Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco. >>Interazioni. Non e' raccomandato l'uso di induttori potenti del CYP 3A4 come rifampicina, fenobarbitale, carbamazepina, fenitoina o erba di S. Giovanni (iperico). La somministrazione di dronedaroneai pazienti in terapia con digossina potra' portare ad un aumento del le concentrazioni plasmatiche di digossina e quindi far peggiorare i sintomi e i segni associati alla tossicita' della digossina. Si raccomanda un monitoraggio clinico, biologico e ECG e e di dimezzare la dose di digossina. Inoltre, e' possibile che si manifesti un effetto sinergico sulla frequenza cardiaca e sulla conduzione atrio-ventricolare. Lasomministrazione concomitante di beta bloccanti o di calcio antagonis ti che possiedono un effetto depressivo sul nodo del seno e sul nodo atrio-ventricolare deve essere effettuata con cautela. Questi farmaci devono essere somministrati inizialmente a basse dosi e l'incremento del dosaggio deve essere effettuato solo dopo valutazione mediante ECG. Si raccomanda di effettuare un ECG e di aggiustare il dosaggio, se necessario, nei pazienti gia' in corso di trattamento con calcio antagonisti o beta bloccanti prima dell'inizio del trattamento con dronedarone. Le statine devono essere utilizzate con cautela. Si devono prendere in considerazione dosi iniziali e dosi di mantenimento piu' basse per le statine e si devono monitorare i pazienti per segni clinici di tossicita' muscolare. I pazienti devono essere avvertiti di evitare bevande contenenti succo di pompelmo durante la somministrazione di dronedarone.

Interazioni

Dronedarone e' principalmente metabolizzato dal CYP 3A4, e' un inibitore moderato del CYP 3A4 e del CYP 2D6 ed un potente inibitore delle P-glicoproteine (P-gp). Dronedarone non possiede un effetto potenziale significativo sull'inibizione di substrati CYP 1A2, CYP 2C9, CYP 2C19, CYP 2C8 e CYP 2B6. Ci si puo' attendere un'interazione farmacodinamicapotenziale con beta-bloccanti, calcio antagonisti e digitale. I medic inali in grado di indurre "torsioni di punta" sono controindicati per il potenziale rischio di sviluppare proaritmia. Prestare cautela nellasomministrazione concomitante di beta-bloccanti o digitale. >>Effetto di altri medicinali. Dosi giornaliere ripetute di 200 mg di ketoconaz olo hanno determinato un aumento di 17 volte dell'esposizione a dronedarone. Pertanto, l'uso concomitante di ketoconazolo e di altri potentiinibitori del CYP 3A4 e' controindicato. I calcio antagonisti, diltia zem e verapamil, sono substrati e/o inibitori moderati del CYP 3A4. Inoltre, in considerazione della loro azione bradicardizzante, verapamile diltiazem possono interagire con dronedarone dal punto di vista far macodinamico. Dosi ripetute di diltiazem (240 mg due volte al giorno),verapamil (240 mg una volta al giorno) e nifedipina (20 mg due volte al giorno) hanno aumentato l'esposizione a dronedarone di 1,7, 1,4 e 1,2 volte rispettivamente. Dronedarone (400 mg due volte al giorno) ha anche aumentato l'esposizione ai calcio antagonisti (verapamil 1,4 volte e nisoldipina 1,5 volte). Non si e' osservato un aumento del rischio di ipotensione, bradicardia e insufficienza cardiaca con i calcio antagonisti. In generale, usare i calcio antagonisti con effetto depressivo sul nodo del seno e sul nodo atrio-ventricolare con cautela in associazione con dronedarone. Somministrare questi farmaci inizialmente abasse dosi ed effettuare l'incremento del dosaggio solo dopo valutazi one mediante ECG. Effettuare un ECG ed aggiustare il dosaggio del calcio antagonista, se necessario, nei pazienti gia' in corso di trattamento con calcio antagonisti prima dell'inizio della terapia con dronedarone. Anche altri inibitori moderati del CYP3A4 come l'eritromicina sono probabilmente in grado di aumentare l'esposizione a dronedarone. Rifampicina (600 mg una volta al giorno) riduce dell'80% l'esposizione a dronedarone senza modificare in maniera sostanziale l'esposizione al suo metabolita attivo. Pertanto, la somministrazione concomitante di rifampicina e di altri potenti induttori del CYP 3A4 non e' raccomandatapoiche' essi riducono l'esposizione a dronedarone. >>Effetti su altri medicinali. Dronedarone puo' aumentare l'esposizione delle statine ch e sono substrati del CYP 3A4 e/o della P-gp. Dronedarone (400 mg due volte al giorno) aumenta l'esposizione alla simvastatina e alla simvastatina acida di 4 volte e di 2 volte rispettivamente. Si suppone inoltre che dronedarone possa aumentare l'esposizione di lovastatina e atorvastatina entro lo stesso range della simvastatina acida. Le interazioni di dronedarone con statine trasportate da OATP, come fluvastatina e rosuvastatina, non sono state studiate. Gli studi clinici non hanno evidenziato problemi relativi alla sicurezza quando dronedarone veniva somministrato in associazione con le statine metabolizzate dal CYP 3A4.Poiche' alte dosi di statine aumentano il rischio di miopatia, se ne deve considerare con cautela l'uso concomitante. Considerare dosi iniziali e dosi di mantenimento piu' basse e monitorare i pazienti per segni clinici di tossicita' muscolare. Dronedarone potrebbe aumentare le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus e sirolimus. Monitorare le concentrazioni plasmatiche e aggiustare in modo appropriato il dosaggio in caso di associazione con dronedarone. Non sono state osservate riduzioni dei livelli di etinilestradiolo e levonorgestrel nei soggetti sani in trattamento con dronedarone (800 mg due volte al giorno) in associazione con contraccettivi orali. L'esposizione ai beta-bloccanti chesono metabolizzati dal CYP 2D6 puo' essere aumentata dal dronedarone. Inoltre, i beta-bloccanti possono interagire con dronedarone dal punt o di vista farmacodinamico. Dronedarone, somministrato alla dose di 800 mg al giorno, aumenta l'esposizione al metoprololo di 1,6 volte ed al propranololo di 1,3 volte (cioe' molto inferiore alla differenza di 6 volte osservata tra i metabolizzatori scarsi ed i metabolizzatori estensivi del CYP 2D6). Episodi di bradicardia sono stati osservati piu'frequentemente negli studi clinici in associazione con beta-bloccanti . A causa delle interazioni farmacocinetiche e delle possibili interazioni farmacodinamiche, usare i beta-bloccanti con cautela in associazione con dronedarone. Somministrare questi medicinali inizialmente a basse dosi ed effettuare l'incremento del dosaggio solo dopo valutazionemediante ECG. Effettuare un ECG e aggiustare il dosaggio dei beta blo ccanti, se necessario, nei pazienti gia' in corso di trattamento con beta bloccanti prima dell'inizio della terapia con dronedarone. Poiche'dronedarone e' un inibitore debole del CYP 2D6 nell'uomo, si suppone che l'interazione con i farmaci antidepressivi metabolizzati dal CYP 2D6 sia limitata. Dronedarone (400 mg due volte al giorno) aumenta l'esposizione alla digossina di 2,5 volte inibendo la funzione di trasporto della P-gp. Inoltre, la digitale puo' interagire con dronedarone dalpunto di vista farmacodinamico. E' possibile che venga riscontrato un effetto sinergico sulla frequenza cardiaca e sulla conduzione atrio-v entricolare. Negli studi clinici sono stati osservati un aumento dei livelli di digitale e/o disturbi gastrointestinali indicatori di tossicita' da digitale quando dronedarone veniva somministrato in associazione con digitale. Ridurre il dosaggio di digossina di circa il 50%, monitorare strettamente i livelli sierici di digossina ed effettuare un monitoraggio clinico e mediante ECG. Dronedarone (600 mg due volte al giorno) aumenta l'esposizione all'S-warfarin di 1,2 volte senza alterazioni a carico dell'R warfarin e con solo un aumento dell'InternationalNormalized Ratio (INR) soltanto di 1,07 volte. Nessuna interazione e' stata osservata tra dronedarone e losartan e non si prevedono interaz ioni tra dronedarone e gli altri AIIRA (Antagonisti dei Recettori dell'Angiotensina-II). Dronedarone somministrato alla dose di 400 mg due volte al giorno non aumenta l'esposizione alla teofillina allo steady-state. Pantoprazolo (40 mg una volta al giorno), un farmaco che aumentail pH gastrico senza esercitare alcun effetto sul CYP, non interagisc e significativamente sulla farmacocinetica di dronedarone. Dosi ripetute di 300 ml di succo di pompelmo tre volte al giorno hanno aumentato di 3 volte l'esposizione a dronedarone. Pertanto, evitare bevande a base di succo di pompelmo durante la somministrazione di dronedarone.

Effetti indesiderati

Il profilo di sicurezza di dronedarone, alla dose di 400 mg due volte al giorno, somministrato a pazienti con fibrillazione atriale (FA) o flutter atriale (FLA), si basa su 5 studi controllati con placebo nei quali sono stati randomizzati un totale di 6.285 pazienti (3.282 pazienti trattati con dronedarone 400 mg due volte al giorno e 2.875 pazienti trattati con placebo). L'esposizione media negli studi e' stata di 13 mesi. Nello studio ATHENA, il follow-up massimo e' stato di 30 mesi.La valutazione dei fattori intrinseci quali genere o eta' sull'incide nza di qualsiasi reazione avversa emersa durante il trattamento ha mostrato un interazione con il genere (pazienti donne) per l'incidenza diqualsiasi reazione avversa e di reazioni avverse gravi. Negli studi c linici, l'interruzione precoce del trattamento dovuta a reazioni avverse si e' verificata nell'11,8% dei pazienti trattati con dronedarone enel 7,7% del gruppo trattato con placebo. Le ragioni piu' comuni che hanno determinato un'interruzione della terapia con il prodotto sono state i disturbi gastrointestinali (3,2% dei pazienti trattati con dronedarone verso 1,8% del gruppo trattato con placebo). Le reazioni avverse piu' frequentemente osservate nei 5 studi effettuati con dronedarone alla dose di 400 mg due volte al giorno sono state diarrea, nausea evomito, stanchezza e astenia. Sono di seguito elencate le reazioni av verse associate al trattamento con dronedarone alla dose di 400 mg duevolte al giorno in pazienti con FA e FLA classificate per sistemi e o rgani e in ordine decrescente di frequenza. Le frequenze sono cosi' definite: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Patologie del sistema nervoso. Non comune: disgeusia. Raro: ageusia. Patologie cardiache. Comune: bradicardia. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea,vomito, nausea, dolori addominali, dispepsia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash cutanei (inclusi rash generalizzato, rash maculare, rash maculopapulare), prurito. Non comune: eitema(inclusi eritema e rash eritematoso), eczema, fotosensibilizzazione, dermatiti allergiche, dermatiti. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza, astenia. Esami diagnostici Molto comune: aumento della creatininemia (>= 10% 5 giorni dopo l'inizio della terapia), allungamento del QTc (formula di Bazett, > 450 ms. maschi > 470 ms. femmine).

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati sull'uso di dronedarone in donne in gravidanza. Gli studi condotti negli animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Dronedarone non e' raccomandato durante la gravidanza. Le donne in eta' fertile devono fare uso di un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento con il prodotto. Non e' noto se dronedarone venga escreto nel latte umano. Studi sull'animale hanno mostrato l'escrezione di dronedarone e dei suoi metaboliti nel latte materno. Sideve tenere conto dei benefici derivanti dall'allattamento al seno pe r il bambino e di quelli derivanti dal trattamento per la madre prima di decidere se continuare/sospendere l'allattamento al seno o continuare/sospendere il trattamento con il medicinale. Studi sull'animale nonhanno mostrato alterazioni della fertilita' imputabili a dronedarone.