Mucosolvan - 20cps 75mg Rp

Dettagli:
Nome:Mucosolvan - 20cps 75mg Rp
Codice Ministeriale:024428068
Principio attivo:Ambroxolo Cloridrato
Codice ATC:R05CB06
Fascia:C
Prezzo:13.9
Produttore:Boehringer Ingelheim It.Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Capsule rigide rilascio prolungato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

MUCOSOLVAN 75 MG CAPSULE RIGIDE A RILASCIO PROLUNGATO

Formulazioni

Mucosolvan - 20cps 75mg Rp

Categoria farmacoterapeutica

Espettoranti, escluse le associazioni con antitosse.

Principi attivi

Ambroxolo cloridrato.

Eccipienti

Alcool stearilico, cera carnauba, crospovidone, magnesio stearato; opercolo: gelatina, titanio biossido, ferro ossido giallo, ferro ossido rosso.

Indicazioni

Trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni broncopolmonari acute e croniche.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; gravi alterazioni epatiche e renali; il medicinale non deve esseresomministrato ai bambini.

Posologia

Si consigliano i seguenti dosaggi salvo diversa prescrizione medica. Adulti: 2 capsule al giorno, da assumersi al mattino dopo la colazione per 8 giorni (terapia d'attacco). Successivamente la posologia sara' ridotta ad 1 capsula al giorno, da assumersi al mattino, fino al termine del trattamento. Le capsule non devono essere aperte o masticate, mavanno deglutite intere con abbondante acqua o altri liquidi. Il farma co in capsule puo' essere assunto indipendentemente dai pasti. Somministrabile a pazienti con diabete. L'eventuale presenza nelle feci degliinvolucri dei granuli che veicolano il principio attivo non ha alcun significato poiche' essi hanno gia' rilasciato il farmaco durante il passaggio attraverso il sistema digerente. Le capsule non devono essereimpiegate nei bambini. Nelle affezioni respiratorie acute, rivolgersi al medico se i sintomi non migliorano o peggiorano durante il trattam ento con il prodotto.

Conservazione

Non conservare sopra i 30 gradi C.

Avvertenze

L'ambroxolo cloridrato deve essere somministrato con cautela nei pazienti portatori di ulcera peptica. In pochissimi casi, contemporaneamente alla somministrazione di espettoranti quali l'ambroxolo, sono state osservate gravi lesioni della cute quali la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi epidermica tossica (NET). La maggior parte di queste potrebbe essere spiegata dalla gravita' di malattie sottostanti o da altri farmaci concomitanti. Inoltre nella fase iniziale della sindrome di Stevens Johnson o della necrolisi epidermica tossica (NET), i pazienti potrebbero inizialmente avvertire dei sintomi non specifici similia quelli dell'influenza, come per esempio febbre, brividi, rinite, to sse e mal di gola. A causa di questi sintomi fuorvianti e' possibile che venga intrapreso un trattamento sintomatico con una terapia per la tosse e il raffreddore. Se si verificano nuove lesioni della cute o delle mucose consultare il medico immediatamente ed interrompere precauzionalmente il trattamento con ambroxolo cloridrato. In caso di funzione renale compromessa, il farmaco puo' essere usato solo dopo consulto medico.

Interazioni

A seguito della somministrazione di ambroxolo le concentrazioni di antibiotici (amoxicillina, cefuroxima, eritromicina) nelle secrezioni broncopolmonari e nella saliva risultano incrementate. Non sono state riportate interazioni con altri medicinali.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, <1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non n ota. Disturbi del sistema i mmunitario. Non nota: reazioni anafilattiche incluso shock anafilattico, angioedema e altre reazioni di ipersensitivita'. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rara: rash,orticaria; non nota: prurito. Patologie gastrointestinali. Comune: na usea; non comune: diarrea, dolore addominale, vomito, dispepsia. E' stata segnalata anche pirosi.

Gravidanza e allattamento

Ambroxolo cloridrato attraversa la barriera placentare. Studi preclinici non hanno evidenziato effetti direttamente o indirettamente dannosiper la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo svilu ppo post-natale. Nonostante gli studi preclinici e la vasta esperienzaclinica non abbiano evidenziato alcun effetto dannoso per il feto dop o la 28a settimana di gestazione, si consiglia di adottare le normali precauzioni sull'assunzione di farmaci in gravidanza. Specialmente durante il primo trimestre non e' consigliata l'assunzione del medicinale. Ambroxolo cloridrato viene escreto nel latte materno. Sebbene non siano previsti effetti indesiderati nei bambini allattati al seno, l'impiego del farmaco non e' consigliato durante l'allattamento. Studi preclinici non hanno evidenziato effetti direttamente o indirettamente dannosi per la fertilita'.