Microamox - Scat 25kg

Dettagli:
Nome:Microamox - Scat 25kg
Codice Ministeriale:102474020
Principio attivo:Amoxicillina Triidrato
Codice ATC:J01CA04
Fascia:n/a
Prezzo:-2
Produttore:Tre I Industria It.Integratori
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile triplice copia (veterinaria)
Tipo prodotto:Premiscela medicata veterinaria
Forma:Polvere os
Contenitore:Scatola
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dall'umidità
Scadenza:24 mesi
Veterinario:

Denominazione

MICROAMOX

Formulazioni

Microamox - Scat 25kg

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici per uso sistemico - penicilline ad ampio spettro.

Principi attivi

Amoxicillina 300 g/kg (amoxicillina triidrato).

Eccipienti

Alcool cetilstearilico, mono e digliceridi (glicerolo monostearato 40-55), zinco stearato, etilcellulosa, butilidrossitoluene, metil p-idrossibenzoato sodico, propil p-idrossibenzoato sodico, acido stearico.

Indicazioni

Trattamento delle infezioni localizzate o setticemiche dei suini sostenute da germi Gram-positivi e Gram-negativi sensibili all'amoxicillina, ed in particolare sindromi respiratorie sostenute da Actinobacillus pleuropneumoniae e Pasteurella multocida. Streptococcosi da Streptococcus suis.

Controindicazioni / effetti secondari

Non somministrare agli animali in caso di ipersensibilita' nota alle penicilline, ad altri farmaci betalattamici o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non somministrare nei casi di accertata insufficienza renale. L'uso del prodotto e' controindicato dove sono noti casi di resistenza alle penicilline. Non somministrare a conigli, cavie, criceti, cincilla' e piccoli roditori in genere e a poligastrici con rumine funzionante.

Uso / Via di somministrazione

Orale.

Posologia

Somministrare il prodotto accuratamente miscelato al mangime in ragione di 1250 a 1500 g di premiscela medicata per tonnellata di mangime completo, in funzione del peso e del consumo di alimento, in modo da somministrare la dose di 15 mg di amoxicillina/kg p.v. Nei soggetti ad alimentazione razionata l'inclusione della premiscela nel mangime dovra'essere aumentata in funzione del peso e del consumo giornaliero di al imento. Consumo di alimento pari a 1%: 5 kg di premiscela per tonnellata di mangime finito; consumo di alimento pari a 3%: 1,66 kg di premiscela per tonnellata di mangime finito; consumo di alimento pari a 5%: 1 kg di premiscela per tonnellata di mangime finito. Durata del trattamento: 5 giorni.

Conservazione

Conservare in luogo asciutto. Richiudere la confezione dopo l'uso. Periodo di validita' del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 24 mesi. Periodo di validita' dopo prima apertura del condizionamento primario: 3 mesi. Periodo di validita' dopo miscelazione nel mangime: 6 mesi.

Avvertenze

L'assunzione del medicinale da parte degli animali puo' essere alterata a seguito della malattia. Per i soggetti che presentano un'assunzione ridotta di alimento, eseguire il trattamento per via parenterale, utilizzando un idoneo prodotto iniettabile su consiglio del medico veterinario. L'utilizzo ripetuto o protratto va evitato, migliorando le prassi di gestione mediante pulizia e disinfezione. L'utilizzo del prodotto dovrebbe essere basato su test di sensibilita' nei confronti dei batteri isolati dagli animali. Se cio' non fosse possibile la terapia dovrebbe essere basata su informazioni epidemiologiche locali (regionali, aziendali) circa la sensibilita' dei batteri target. L'uso impropriodel prodotto potrebbe incrementare la prevalenza di batteri resistent i all'amoxicillina e ridurre l'efficacia dei trattamenti con altri antimicrobici a causa della possibile comparsa di cross-resistenza. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il medicinale veterinario agli animali: l'amoxicillina puo' causarefenomeni di sensibilizzazione allergica nell'uomo in seguito ad inges tione, inalazione e contatto. Tali reazioni possono esitare in fenomeni di shock anafilattico grave. Il prodotto non deve essere maneggiato da soggetti con accertata sensibilita' ai beta lattamici. Il prodotto deve essere maneggiato con cautela, si devono evitare l'inalazione, l'ingestione ed il contatto indossando indumenti protettivi, maschera, guanti impermeabili ed occhiali. In caso di contatto accidentale lavareabbondantemente con acqua e sapone. Incompatibilita': in assenza di s tudi di compatibilita' non miscelare con altri medicinali veterinari. Sovradosaggio: l'amoxicillina risulta ben tollerata in seguito a somministrazione orale anche a dosi superiori a quelle prescritte. I fenomeni allergici che si manifestano in seguito a somministrazione in soggetti sensibilizzati, devono essere tempestivamente trattati con somministrazione di adrenalina e cortisonici.

Tempo di attesa

Carne, visceri: 7 giorni.

Specie di destinazione

Suini.

Interazioni

La somministrazione contemporanea di amoxicillina con antibiotici ad azione batteriostatica, quali tetracicline e macrolidi, deve essere evitata in quanto viene ridotta l'attivita' antibatterica dell'amoxicillina. Sinergismo d'azione si verifica quando l'amoxicillina viene somministrata contemporaneamente con cloxacillina, polimixine quali la colistina e aminoglicosidi quali streptomicina, neomicina, gentamicina e kanamicina. Insorge rapidamente resistenza crociata con le penicilline, specialmente con l'ampicillina. La combinazione con l'acido clavulanico determina potenziamento di azione.

Diagnosi e Prescrizione

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medico-veterinaria in triplice copia non ripetibile.

Effetti indesiderati

Disturbi gastrointestinali e reazioni di ipersensibilita' che variano da leggere orticarie a shock anafilattici letali. Puo' verificarsi allergia crociata con tutte le altre penicilline. L'uso prolungato del prodotto puo' indurre fenomeni di dismicrobismo intestinale e favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili.

Gravidanza e allattamento

Studi condotti su animali di laboratorio (topi, conigli) non hanno mostrato effetti teratogeni, embriotossici o maternotossici dell'amoxicillina. La sicurezza del prodotto nelle scrofe in gravidanza e allattamento non e' stata dimostrata, pertanto l'impiego durante la gravidanza e l'allattamento deve avvenire dopo valutazione del rapporto rischio/beneficio.