Metronidazolo Kabi - Iv 1fl500mg
Dettagli:
Nome:Metronidazolo Kabi - Iv 1fl500mgCodice Ministeriale:038669014
Principio attivo:Metronidazolo
Codice ATC:J01XD01
Fascia:A
Prezzo:4.98
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Fresenius Kabi Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:36 mesi
Denominazione
METRONIDAZOLO KABI 500 mg/100 ml SOLUZIONE PER INFUSIONE
Formulazioni
Metronidazolo Kabi - Iv 1fl500mg
Metronidazolo Kabi - Iv 20fl500m
Categoria farmacoterapeutica
Antibatterici, derivati imidazolici.
Principi attivi
Metronidazolo.
Eccipienti
Sodio cloruro, sodio fosfato bibasico diidrato, acido citrico monoidrato, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 100 ml.
Indicazioni
Trattamento di infezioni gravi sostenute da batteri anaerobi, particolarmente Bacteroides fragilis, altre specie di Bacteroides ed altri anaerobi sui quali il metronidazolo esercita azione battericida, come Fusobacteria, Eubacteria, Clostridia e Cocchi gram-positivi anaerobi. Il metronidazolo e' stato impiegato con risultati favorevoli nelle setticemie, batteriemie, ascessi cerebrali, polmonite necrotizzante, osteomielite, febbre puerperale, ascessi pelvici, peritoniti e piaghe post-operatorie, nelle quali erano stati isolati uno o piu' dei batteri anaerobi citati. Prevenzione delle infezioni post operatorie causate da batteri anaerobi, particolarmente Bacteroides e cocchi gram positivi anaerobi.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; soggetti con discrasie ematiche o con malattie del sistema nervosocentrale in fase attiva; gravidanza accertata o presunta; allattament o.
Posologia
Utilizzare soltanto per infusione endovenosa lenta. Tale tipo di somministrazione e' particolarmente utile nei casi di emergenza ed e' indicato nei pazienti chirurgici quando: in fase pre-operatoria sia presente o si sospetti una infezione da anaerobi ad es. setticemia, peritonite, ascesso subfrenico o pelvico; durante l'intervento compaiano i segni di uno stato settico causato da germi anaerobi; durante l'interventovi sia la possibilita' di una contaminazione da anaerobi provenienti dal tubo gastro-enterico, dalle vie genitali femminili, dall'orofaringe. Nei soggetti gia' sottoposti a terapie infusionali il medicamento puo' essere diluito con volumi adeguati di soluzione fisiologica, soluzione isotonica di destrosio, soluzione di destrosio al 5% o potassio cloruro (20 mmoli/l e 40 mmoli/l). Evitare l'aggiunta di altri farmaci nella soluzione da infondere. >>Trattamento. Adulti e bambini sopra i 12 anni: 100 ml per infusione endovenosa (alla velocita' di 5 ml al minuto) ogni 8 ore. Nella maggioranza dei pazienti sono sufficienti 7 giorni di terapia, ma in taluni casi (regioni inaccessibili al drenaggio, nuova contaminazione, ecc.) e' necessario proseguire piu' a lungo iltrattamento. Bambini sotto i 12 anni: infusione di 1,5 ml/kg di peso (7,5 mg di metronidazolo/kg di peso) ogni 8 ore. >>Profilassi. Adulti e bambini sopra i 12 anni: 100 ml per infusione immediatamente prima, durante o dopo l'intervento, seguiti dalla stessa dose ogni 8 ore. Bambini sotto i 12 anni: come negli adulti, ma con infusione alla dose di1,5 ml/kg di peso (7,5 mg di metronidazolo/kg di peso) ogni 8 ore. Og ni flacone va usato per una sola somministrazione; eventuali rimanenzenon devono essere piu' utilizzate.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Tenere nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
Il metronidazolo ha dimostrato proprieta' cancerogene negli animali inparticolari condizioni sperimentali. Tenere al riparo dalla luce. Si consiglia di effettuare regolari controlli clinici e biologici se il trattamento viene proseguito per oltre 10 giorni. Se si decide di utilizzare il medicinale per periodi piu' lunghi di quelli raccomandati (trattamento di forme croniche), considerare il possibile beneficio rispetto al rischio della comparsa di neuropatia periferica. I pazienti coninsufficienza renale tollerano generalmente bene il metronidazolo. Tu ttavia, in presenza di gravi alterazioni della funzionalita' renale, e' opportuno ridurre la dose giornaliera del farmaco. I pazienti con malattie epatiche severe metabolizzano lentamente il metronidazolo con un risultante accumulo sia di metronidazolo sia dei suoi metaboliti nelplasma; in questi pazienti pertanto e' opportuno ridurre la dose gior naliera del farmaco.
Interazioni
Evitare le bevande alcoliche durante il trattamento in quanto l'associazione con metronidazolo puo' dare origine ad una sindrome disulfiram-simile con nausea, vomito e crampi addominali. Il metronidazolo potenzia l'attivita' del warfarin e di altri anticoagulanti orali, dei qualie' opportuno modificare le dosi in casi di pazienti trattati contempo raneamente con tali farmaci e metronidazolo. La somministrazione simultanea di farmaci che inducono enzimi microsomiali epatici (es. fenitoina, fenobarbiatal) possono accelerare l'eliminazione del metronidazolocon conseguente riduzione dei livelli ematici di farmaco. Il metronid azolo non dovrebbe essere somministrato a pazienti che hanno assunto disulfiram nelle due settimane precedenti.
Effetti indesiderati
Occasionalmente sensazione sgradevole di gusto metallico, lingua saburrale, anoressia, nausea, vomito, turbe gastro-intestinali. Molto raramente sono stati segnalati sonnolenza, vertigini, cefalea, atassia, febbre, eruzioni cutanee, prurito, incoordinazione dei movimenti ed urinedi colore scuro (dovute ad un metabolita del metronidazolo), nonche' disuria, cistite, poliuria, piurita, diminuzione della libido, superinfezioni da Candida. Durante trattamenti intensivi e prolungati sono stati riportati alcuni casi di neuropatie periferiche, in genere con evoluzione favorevole dopo la sospensione del trattamento o la riduzione del dosaggio. In qualche soggetto e' stata riscontrata una modesta leucopenia, in genere normalizzatasi durante o dopo il termine del trattamento. Crisi epilettiche transitorie sono state segnalate in rari casi. La comparsa di sintomi neurologici impone l'interruzione del trattamento.
Gravidanza e allattamento
E' controindicato nelle donne in stato di gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento.