Metotrexato Sand - Fl 500mg 50ml
Dettagli:
Nome:Metotrexato Sand - Fl 500mg 50mlCodice Ministeriale:039845096
Principio attivo:Metotrexato
Codice ATC:L01BA01
Fascia:H
Prezzo:24.46
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Denominazione
METOTREXATO SANDOZ 10 MG/ML
Formulazioni
Metotrexato Sand - Fl 500mg 50ml
Metotrexato Sand - Fl 50mg 5ml
Categoria farmacoterapeutica
Antimetaboliti, analoghi dell'acido folico.
Principi attivi
Ogni ml di concentrato contiene 10 mg di metotrexato. Ogni flaconcino da 5 ml di concentrato contiene 50 mg di metotrexato. Ogni flaconcino da 50 ml di concentrato contiene 500 mg di metotrexato.
Eccipienti
Sodio cloruro, sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Trattamento di diverse patologie tumorali quali leucemia linfatica acuta (LLA) e carcinoma della mammella.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al metotrexato o ad uno qualsiasi degli eccipienti; insufficienza epatica; abuso di alcol; insufficienza renale (clearance della creatinina < 20 ml/minuto); discrasie ematiche preesistenti, quale ipoplasia midollare, leucopenia, trombocitopenia o significativa anemia; gravi infezioni acute o croniche quali tubercolosi e HIV; ulcerazioni del cavo orale e accertata ulcera gastrointestinale in fase attiva.
Posologia
Il trattamento con il metotrexato deve essere avviato direttamente o sotto la supervisione di un medico che abbia una consistente esperienzanell'utilizzo delle terapie citostatiche. Il metotrexato puo' essere somministrato per via intramuscolare, endovenosa, intrarteriosa o intratecale. La dose e' solitamente calcolata per m^2 di superficie corporea. La terapia di salvataggio con calcio folinato e' necessaria quandoil metotrexato e' somministrato a dosaggi superiori a 500 mg/m^2 di s uperficie corporea e deve essere presa in considerazione con la somministrazione di dosi pari a 100 mg-500 mg/m^2 di superficie corporea. Dinorma, la prima dose di calcio folinato e' di 15 mg (6-12 mg/m^2) da somministrare in 12-24 ore (24 ore al piu' tardi) dopo l'inizio dell'infusione di metotrexato. La stessa dose e' somministrata ogni 6 ore nell'arco di 72 ore. Dopo numerose dosi somministrate per via parenterale si puo' passare alla terapia per via orale. Quarantotto ore dopo l'avvio dell'infusione di metotrexato, e' necessario misurare il livello di metotrexato residuo. Qualora il livello di metotrexato residuo sia > 0,5 mcmol/l potrebbe essere necessario attuare un'intensificazione del regime del farmaco di salvataggio. Oltre alla somministrazione di calcio folinato, deve essere assicurata la pronta escrezione del metotrexato tramite il mantenimento di un'elevata diuresi e l'alcalinizzazione delle urine. La funzionalita' renale deve essere monitorata attraverso misurazioni quotidiane della creatinina sierica. Qualora si manifestino segni di leucopenia, si consiglia la sospensione temporanea del metotrexato. I regimi terapeutici elencati di seguito costituiscono unicamente degli esempi. Leucemia linfatica acuta. 3,3 mg/m^2 in associazione con altri agenti citostatici in monosomministrazione giornalieraper 4-6 settimane; 2,5 mg/kg ogni due settimane; terapia di mantenime nto con 30 mg/m^2 /settimana; 20 mg/m^2 in associazione con altri agenti citostatici una volta la settimana. Nei pazienti pediatrici sono state impiegate in maniera sequenziale dosi massime di 8000 mg/m^2 per via endovenosa (con successiva somministrazione di acido folinico) per il consolidamento della remissione e per la terapia di mantenimento. La terapia orale con dosi fino a 20 mg/m^2 /settimana e' impiegata insieme alla somministrazione endovenosa e la profilassi per via intratecale a livello del SNC come terapia di mantenimento. Nei pazienti adulti, la terapia di mantenimento con l'associazione POMP sequenziale (mercaptopurina, vincristina, metotrexato e prednisone) e la profilassi intratecale a livello del SNC (vedere sotto) con il metotrexato e' una pratica abituale. In caso di recidiva e' possibile tentare la terapia con metotrexato ad alto dosaggio. Cancro della mammella : - 40 mg/m^2 e.v. in associazione con altri agenti citostatici il giorno 1 oppure 1 e3 oppure 1 e 8 oppure 3 volte l'anno. Il metotrexato e' parte del reg ime chemioterapico CMF nell'ambito del quale e' somministrato abitualmente alla dose di 40 mg e.v. i giorni 1 e 8. Il trattamento e' poi ripetuto ad intervalli di 3 settimane. Il metotrexato deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. La dose deve essere corretta come segue. Clcr > 50 (ml/min): dose da somministrare 100%; clcr 20 - 50 ml/min: dose da somministrare 50%; clcr < 20 (ml/min): metotrexato non deve essere usato. Il metotrexato deve essere somministrato con grande cautela, se non evitato, nei pazienti con malattia epatica significativa, pregressa o in corso, specialmente se indotta dall'abuso di alcol. Il metotrexato e' controindicato in presenza di valori della bilirubina > 5 mg/dl (85,5 mcmol/l). Nei soggetti anziani deve essere considerata la possibilita' di una riduzione del dosaggio a causa della ridotta funzionalita' epatica e renale e della minore riserva di folati che accompagna l'invecchiamento.
Conservazione
Conservare il farmaco nella confezione originale per proteggerlo dallaluce. Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.
Avvertenze
I soggetti in terapia devono essere adeguatamente monitorati in modo che possano essere individuati e valutati con la massima tempestivita' gli eventuali segni di un effetto tossico del farmaco o eventuali eventi avversi. Deve essere considerato che i dosaggi superiori a 20 mg/settimana possono associarsi ad un significativo aumento della tossicita' e in particolare della soppressione midollare. E' stato documentato che nell'uomo il metotrexato e' causa d'infertilita', oligospermia, alterazioni del ciclo mestruale e amenorrea sia durante la terapia che per un breve periodo dopo la conclusione della stessa e puo' inoltre avere effetti embriotossici ed indurre aborti e malformazioni fetali. Prima dell'avvio della terapia o alla ripresa della stessa dopo un periodo d'interruzione: esame emocromocitometrico completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica, enzimi epatici, bilirubina, albumina sierica, radiografia del torace e test di funzionalita' renale. Seclinicamente indicato, escludere tubercolosi ed epatite. Se il farmac o viene somministrato ad un dosaggio piu' elevato, valutare la possibilita' d'intensificare il monitoraggio. Ispezione della cavita' orale edella gola per eventuali alterazioni mucosali. Esame emocromocitometr ico completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica. La soppressione dell'emopoiesi indotta dal metotrexato puo' manifestarsi in maniera improvvisa e a dosaggi apparentemente sicuri. Nell'eventualita' di qualsiasi calo significativo della conta piastrinica o leucocitaria, e' necessario interrompere immediatamente il trattamento e instaurare una terapia di supporto adeguata. Ai pazienti deve inoltre essere indicato di riferire la comparsa di tutti gli eventuali segni e sintomi che facciano sospettare la presenza di un'infezione. Nei soggetti sottoposti a concomitante terapia ematotossica devono essere effettuati attenti controlli della conta ematica e piastrinica. E' necessario prestare particolare attenzione all'instaurarsi di un'eventuale tossicita' epatica. Il trattamento non deve essere iniziato o deve essere interrotto nel caso in cui si riscontrino, o si sviluppino in corso di terapia, alterazioni dei risultati degli esami della funzionalita' epatica o della biopsia epatica. Tali alterazioni dovrebbero rientrare nei parametri di normalita' entro due settimane, dopodiche' il trattamentopuo' essere ripreso a discrezione del merito curante. Sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire se i test ematochimici epatici ripet uti o il propeptide del collagene di tipo III siano in grado di individuare un'eventuale epatotossicita'. Questa valutazione deve distinguere i pazienti senza fattori di rischio dai pazienti con fattori di rischio. Sono stati segnalati aumenti transitori delle transaminasi a livelli due o tre volte superiori al limite di normalita'. Nell'eventualita' di un incremento costante degli enzimi epatici, e' necessario considerare la possibilita' di una riduzione del dosaggio o di un'interruzione della terapia. A causa dei potenziali effetti tossici a carico delfegato, durante la terapia con metotrexato non devono essere somminis trati altri farmaci che possono compromettere la funzionalita' epaticaa meno che non siano chiaramente necessari e deve inoltre essere evit ato o fortemente ridotto il consumo di alcol. Nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci epatotossici e' necessario effettuare un controllo piu' rigoroso degli enzimi epatici. Le medesime precauzioni devono essere prese nel caso di somministrazione di concomitantiterapie ematotossiche. La funzionalita' renale deve essere monitorata attraverso analisi delle urine e test della funzionalita' dei reni. I n presenza di un'insufficienza renale e' prevedibile un aumento delle concentrazioni che puo' produrre gravi effetti indesiderati. Nei casi suscettibili di compromissione renale e' necessario effettuare un monitoraggio piu' ravvicinato e cio' vale, in particolare, nell'eventualita' della co-somministrazione di farmaci caratterizzati da un effetto sull'eliminazione del metotrexato, che possono causare un danno renale o che possono potenzialmente indurre alterazioni ematopoietiche. Anchela disidratazione puo' potenziare la tossicita' del metotrexato. Si r accomanda l'alcalinizzazione delle urine e l'induzione di una diuresi elevata. Puo' manifestarsi polmonite interstiziale acuta o cronica, sovente associata a eosinofilia ematica; sono stati inoltre segnalati decessi. Dispnea, tosse e febbre costituiscono la sintomatologia tipica della patologia, per la quale i pazienti devono essere controllati ad ogni visita di follow-up. I pazienti devono inoltre essere informati del rischio di polmonite ed avvisati di contattare immediatamente il medico in caso di comparsa di tosse persistente o dispnea. Nei soggetti con sintomi a carico dei polmoni, il metotrexato deve essere sospeso edevono essere effettuate delle indagini complete per escludere la pre senza d'infezioni. Se si sospetta l'insorgenza di una malattia polmonare indotta dal farmaco, deve essere avviato un trattamento con cortisonici e la somministrazione del metotrexato non deve essere ripresa. Lasintomatologia polmonare richiede una diagnosi rapida e l'interruzion e del trattamento con metotrexato. A causa dell'effetto sul sistema immunitario, il metotrexato puo' compromettere la risposta alle vaccinazioni e alterare i risultati dei test immunologici. La vaccinazione concomitante con vaccini vivi, pertanto, non deve essere effettuata. Nei pazienti che assumono bassi dosaggi di metotrexato possono manifestarsi linfomi maligni, nel qual caso la terapia deve essere interrotta. Seil linfoma non regredisce in maniera spontanea, e' necessario avviare una terapia citotossica. I versamenti pleurici e le asciti devono ess ere drenati prima dell'inizio della terapia con metotrexato. La diarrea e la stomatite ulcerativa possono essere effetti tossici del farmacoe richiedono l'interruzione della terapia, in caso contrario possono verificarsi enterite emorragica e decesso per perforazione intestinale. I preparati vitaminici e altri prodotti contenenti acido folico, acido folinico o loro derivati possono diminuire l'efficacia del metotrexato. A causa del rischio di fototossicita' il paziente deve evitare l'esposizione alla luce del sole e alle lampade solari. Durante la terapia ad alto dosaggio deve essere somministrato contemporaneamente acidofolinico. La concentrazione sierica di metotrexato e' un valido indic atore di quanto debba essere protratta la terapia con acido folinico. Quarantotto ore dopo l'avvio dell'infusione di metotrexato, e' necessario misurare il livello di metotrexato residuo. Se il livello di metotrexato residuo e' < 0,5 mcmol/l non e' necessario alcun trattamento aggiuntivo con acido folinico. Questo medicinale ha un contenuto di sodio inferiore a 1 mmol (23 mg) per ml.
Interazioni
Metotrexato e' abitualmente utilizzato in associazione con altri farmaci citostatici. Si puo' prevedere una tossicita' aggiuntiva durante lachemioterapia d'associazione con farmaci caratterizzati dallo stesso effetto farmacologico, soprattutto per quanto concerne l'inibizione midollare e la tossicita' renale, gastrointestinale e polmonare. Negli esperimenti animali, gli agenti antinfiammatori non steroidei (FANS), tra i quali anche l'acido salicilico, hanno ridotto la secrezione tubulare di metotrexato, aumentandone, di conseguenza, la tossicita'. Tuttavia, negli studi clinici in cui FANS e acido salicilico sono stati somministrati come terapia concomitante ai pazienti affetti da artrite reumatoide, non e' stato osservato alcun aumento delle reazioni avverse.Il trattamento dell'artrite reumatoide con tali farmaci, quindi, puo' essere continuato anche in corso di terapia. Il consumo regolare di a lcol e la somministrazione di altri farmaci epatotossici aumenta la probabilita' di effetti epatotossici di metotrexato. I pazienti in trattamento con farmaci potenzialmente epatotossici durante la terapia (ad esempio leflunomide, azatioprina, sulfasalazina e retinoidi) devono essere sottoposti a rigorosa sorveglianza per via di un potenziale aumento dell'epatotossicita'. E' indispensabile, inoltre, che durante la somministrazione sia evitato il consumo di alcolici. E' necessario tenere conto delle interazioni di carattere farmacocinetico tra il metotrexato, farmaci anticonvulsivanti (riduzione dei livelli ematici del farmaco) e 5-fluorouracile (aumento dell'emivita del 5-fluorouracile). Farmaci quali salicilati, fenilbutazone, fenitoina, barbiturici, tranquillanti, contraccettivi orali, tetracicline, derivati dell'amidopirina, sulfonamidi e acido p-aminobenzoico rimpiazzano il metotrexato nel legame con l'albumina sierica, accrescendone in tal modo la biodisponibilita' (incremento indiretto della dose). Anche il probenecid e gli acidi organici deboli possono ridurre la secrezione tubulare di metotrexato con conseguente innalzamenti indiretti della dose. Gli antibiotici come penicilline, glicopeptidi, sulfonamidi, ciprofloxacina e cefalotina possono, in casi singoli, ridurre la clearance renale del farmaco e pertanto indurre un aumento della concentrazione sierica del farmaco con la possibile contemporanea manifestazione di tossicita' ematologicae gastrointestinale. Gli antibiotici orali quali tetracicline, cloram fenicolo, come pure gli antibiotici ad ampio spettro non assorbibili possono ridurre l'assorbimento intestinale di metotrexato o interferirecon la circolazione enteroepatica attraverso l'inibizione della flora intestinale o la soppressione del metabolismo batterico. In caso di ( pre-)trattamento con farmaci con potenziali effetti avversi sul midollo osseo (ad esempio sulfonamidi, trimetoprim/sulfametoxazolo, cloramfenicolo, pirimetamina), si deve considerare il rischio di marcate compromissioni del sistema emopoietico durante la terapia. La somministrazione concomitante di farmaci che provocano carenza di folati (ad esempio sulfonamidi, trimetoprim/sulfametoxazolo) puo' accrescere la tossicita', per cui il farmaco deve essere usato con particolare cautela nei pazienti con deficit accertato di acido folico. D'altro canto, la somministrazione contemporanea di farmaci contenenti acido folinico o di preparati vitaminici a base di acido folico o suoi derivati puo' ridurre l'efficacia. In generale, durante la somministrazione concomitante del farmaco e terapie di base (ad esempio, composti a base di oro, penicillamina, idrossiclorochina, sulfasalazina, azatioprina, ciclosporina), non e' prevedibile un aumento della tossicita'. Inibitori della pompa protonica: La somministrazione contemporanea di inibitori della pompa protonica come omeprazolo o pantoprazolo puo' comportare delle interazioni: la co-somministrazione del farmaco e omeprazolo ha indotto unritardo dell'eliminazione renale di metotrexato. In associazione con il pantoprazolo, invece, si e' registrata in un caso un'inibizione dell'eliminazione renale del metabolita 7-idrossimetotrexato con comparsadi mialgia e tremore o. Benche' l'uso concomitante di sulfasalazina p ossa accrescere l'efficacia del farmaco giacche' la sulfasalazina inibisce la sintesi dell'acido folico con conseguente aumento del rischio di effetti indesiderati, questi sono stati osservati soltanto in singoli pazienti in numerosi studi. Il metotrexato puo' ridurre la clearance della teofillina, per cui in caso di trattamento concomitante, e' bene tenere sotto controllo la concentrazione ematica della teofillina. Durante la terapia e' necessario evitare un consumo eccessivo di bevande contenenti caffeina o teofillina (caffe', bevande a base di caffeina, te' nero), poiche' l'efficacia puo' essere ridotta dalle possibili interazioni tra il farmaco e le metilxantine a livello dei recettori dell'adenosina. L'uso combinato del farmaco e leflunomide puo' accrescere il rischio di pancitopenia. Il metotrexato induce, inoltre, un aumento dei livelli plasmatici di mercaptopurine, pertanto, l'uso concomitante di tali sostanze potrebbe richiedere un aggiustamento del dosaggio. Soprattutto in caso d'interventi di chirurgia ortopedica, in cui ilrischio d'infezioni e' elevato, si impone cautela nell'associazione d i metotrexato con agenti immunomodulanti. E' necessario, inoltre, considerare la possibilita' di un ritardo della clearance nell'associazione con altri agenti citostatici. In conseguenza del possibile impatto sul sistema immunitario, il metotrexato puo' alterare gli esiti delle vaccinazioni e dei test immunologici (procedure immunologiche per il rilevamento della reazione immunitaria): durante la terapia, quindi, nondevono essere effettuate vaccinazioni con vaccini vivi.
Effetti indesiderati
La comparsa di effetti indesiderati e la loro entita' dipendono dal dosaggio e dalla frequenza con cui il metotrexato e' somministrato. Tuttavia, giacche' effetti indesiderati severi possono insorgere anche a dosaggi ridotti, e' imperativo sottoporre i pazienti a controlli mediciregolari a intervalli ravvicinati. Nella maggior parte dei casi gli e ffetti indesiderati, se riconosciuti tempestivamente, sono transitori.Nell'eventualita' della comparsa di tali effetti, in ogni caso, e' ne cessario ridurre il dosaggio o sospendere la terapia e devono essere prese contromisure adeguate. La terapia deve essere quindi ripresa con cautela valutando attentamente la necessita' del trattamento e rivolgendo una maggiore attenzione alla possibilita' di una ricomparsa della tossicita'. La frequenza degli eventi avversi riportata nella tabella e' determinata utilizzando le seguenti definizioni convenzionali: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 a <1/10), non comuni (>=1/1.000 a <1/100), rari (>=1/10.000 a <1/1.000) e molto rari (<1/10.000), non noti. Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi sono i seguenti: dopo la somministrazione del metotrexato per via intramuscolare, talvolta possono manifestarsi localmente effetti indesiderati (sensazione di bruciore) o lesioni (formazione di ascesso sterile, distruzione del tessuto adiposo), in corrispondenza del sito di iniezione. Infezioni ed infestazioni. Molto rari: sepsi, infezioni opportunistiche (talvoltafatali), infezioni causate dal citomegalovirus. Patologie cardiache. Rari: pericardite, effusione pericardica, tamponamento cardiaco. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: leucocitopenia, trombocitopenia, anemia; non comuni: pancitopenia, agranulocitosi, patologie emopoietiche; rari: anemia megaloblastica; molto rari: decorso severo della depressione midollare, anemia aplastica, linfadenopatia, disturbi linfoproliferativi (parzialmente reversibili), eosinofilia e neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: immunosoppressione ipogammaglobuline. Disturbi psichiatrici. Molto rari: insonnia. Patologiedel sistema nervoso. Comuni: cefalea, stanchezza, sonnolenza; non com uni: vertigini, confusione, depressione, convulsioni; rari: disturbi visivi gravi, alterazione dell'umore; molto rari: dolore, astenia muscolare o parestesia degli arti, alterazioni del gusto (sapore metallico), meningismo (paralisi, vomito), meningite asettica acuta. Patologie dell'occhio. Rari: disturbi della vista; molto rari: congiuntivite, retinopatia. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comuni: casi singoli di linfoma, in un certo numero di casi regrediti una volta sospeso il trattamento. In uno studio recente non e' stato possibile stabilire se la terapia accresca l'incidenza deilinfomi. Patologie vascolari. Rari: ipotensione, episodi tromboemboli ci (ivi incluse trombosi arteriosa e cerebrale, tromboflebite, trombosi venosa profonda, trombosi venosa retinica, embolia polmonare). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: complicanze polmonari dovute a polmonite/alveolite interstiziale e decessi correlati (indipendentemente dalla dose e dalla durata della terapia). Sintomi tipici possono essere: malessere generale, tosse secca, irritativa, affanno fino a dispnea in condizione di riposo, dolore toracico, febbre. In caso di sospetta insorgenza di tali complicanze, il trattamento deveessere sospeso immediatamente e deve essere esclusa la presenza di in fezioni (compresa la polmonite); non comuni: fibrosi polmonare; rari: faringite, apnea, asma bronchiale; molto rari: polmonite da Pneumocystis carinii, affanno, malattia ostruttiva cronica polmonare, infezioni,inclusa polmonite, effusione pleurica. Patologie gastrointestinali. M olto comuni: perdita d'appetito, nausea, vomito, dolore addominale, infiammazione e ulcerazione delle mucose del cavo orale e della gola (soprattutto entro le prime 24-48 ore dalla somministrazione), stomatite,dispepsia; comuni: diarrea (soprattutto durante le prime 24-48 ore da lla somministrazione); non comuni: ulcere ed emorragie gastrointestinali; rari: enterite, melena, gengivite, malassorbimento; molto rari: ematemesi, megacolon tossico. Patologie epatobiliari. Molto comuni: Innalzamento degli enzimi epatici (ALT, AST, fosfatasi alcalina e bilirubina); non comuni: sviluppo di atosi, fibrosi e cirrosi epatiche (si manifestano frequentemente nonostante enzimi epatici, controllati periodicamente, entro i limiti di normalita'), metabolismo di tipo diabetico,diminuzione dell'albumina sierica; rari: epatite acuta e epatotossici t?; molto rari: riattivazione di un'epatite cronica, degenerazione epatica acuta. Sono state osservate, inoltre, epatite da herpes simplex einsufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutane o. Comuni: esantema, eritema, prurito; non comuni: orticaria, fotosensibilita', iperpigmentazione della cute, caduta dei capelli, aumento dei noduli reumatici, herpes zoster, lesioni dolorose delle placche psoriasiche, reazioni tossiche severe: vasculite, eruzione cutanea erpetiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell); rari: marcate modificazioni pigmentarie delle unghie, acne, petecchie, ecchimosi, eritema multiforme, eruzioni cutanee eritematose; molto rari: paronichia acuta, foruncolosi, telangiectasia, nocardiosi, istoplasma e micosi criptococcica, ed herpes simplex disseminato, vasculite allergica, idroadenite. Ossa, tessuto connettivo e apparato muscolo-scheletrico. Non comuni: artralgia, mialgia, osteoporosi; rari: fratture da stress. Patologie renali e urinarie. Non comuni: infiammazione e ulcere della vescica (talvolta con ematuria), disuria; rari: insufficienza renale, oliguria, anuria, azotemia; molto rari: proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: reazioni allergiche gravi che evolvono in shock anafilattico; molto rari: febbre, alterazione del processo riparativo delle ferite. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: infiammazione e ulcerazione vaginale; molto rari: perdita della libido, impotenza, oligospermia, alterazioni del ciclo mestruale, perdite vaginali, infertilita'.
Gravidanza e allattamento
La somministrazione e' controindicata in gravidanza. Negli studi suglianimali, metotrexato ha evidenziato tossicita' riproduttiva, soprattu tto durante il primo trimestre di gestazione. Metotrexato ha dimostrato un effetto teratogeno nell'uomo e sono stati inoltre segnalati casi di morte fetale e/o anomalie congenite. L'esposizione di un numero limitato di donne in stato di gravidanza (42) ha fatto registrare un'aumentata incidenza (1:14) delle malformazioni (craniche, cardiovascolari e a carico delle estremita'), mentre quando la somministrazione e' stata interrotta prima del concepimento, le gravidanze hanno avuto un decorso normale. Nelle donne in eta' fertile la possibilita' di una gravidanza in atto deve essere esclusa con certezza tramite l'impiego di misure adeguate, ad esempio l'esecuzione di un test di gravidanza prima dell'inizio della terapia. E' necessario pertanto che durante la somministrazione di metotrexato le pazienti di sesso femminile evitino il concepimento e che tutti i soggetti in eta' fertile (maschi e femmine) facciano uso di efficaci metodi contraccettivi durante e per almeno 6 mesi dopo la conclusione del trattamento. Qualora, tuttavia, si verifichi una gravidanza durante il periodo di trattamento, occorre consultare un medico sui possibili rischi di effetti dannosi per il bambino associati alla terapia. Poiche' metotrexato puo' essere genotossico, e' consigliabile che tutte le donne che desiderano avviare una gravidanza, effettuino un consulto presso un centro di consulenza genetica, possibilmente gia' prima dell'inizio del trattamento, mentre i soggetti disesso maschile devono valutare la possibilita' di conservazione dello sperma prima dell'inizio della terapia. Poiche' metotrexato passa nel latte materno e puo' avere effetti tossici sul lattante, la sua sommi nistrazione e' controindicata per tutto il periodo dell'allattamento. Qualora si renda necessario somministrare metotrexato durante l'allattamento, questo deve essere interrotto prima dell'avvio della terapia.