Mestinon - 20cpr 60mg

Dettagli:
Nome:Mestinon - 20cpr 60mg
Codice Ministeriale:009286016
Principio attivo:Piridostigmina Bromuro
Codice ATC:N07AA02
Fascia:A
Prezzo:4.65
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Meda Pharma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

MESTINON

Formulazioni

Mestinon - 20cpr 60mg
Mestinon - 50cpr 180mg Rp

Categoria farmacoterapeutica

Parasimpaticomimetici.

Principi attivi

Piridostigmina bromuro.

Eccipienti

>>Compresse: silice precipitata 51 mg; amido 183,5 mg; talco 7 mg; magnesio stearato 0,5 mg; lattosio q.b. a 350 mg. >>Compresse a rilascio prolungato: cera carnauba 150 mg; silice precipitata 40 mg; zeina 115 mg; magnesio stearato 15 mg; calcio fosfato tribasico 100 mg.

Indicazioni

Miastenia grave. Le compresse 60 mg possono essere utilizzate anche nel trattamento dell'atonia intestinale.

Controindicazioni / effetti secondari

Non somministrare in caso di occlusioni meccaniche dell'apparato gastrointestinale e delle vie urinarie ed in tutte le patologie riconducibili ad ipertonia della muscolatura bronchiale come ad esempio bronchitespastica, asma bronchiale ed ipersensibilita' nota agli anticolineste rasici, ai bromuri o verso uno qualsiasi dei componenti del prodotto. Nel caso di ulcera gastrica, tireotossicosi, insufficienza cardiaca, infarto miocardico bisogna considerare scrupolosamente i rischi dovuti al trattamento. Nei pazienti con funzione epatica compromessa sono necessari controlli periodici delle prove di funzionalita' epatica. Non somministrare in associazione con miorilassanti depolarizzanti come il sussametonio. E' necessario prestare particolare attenzione nei pazienti con bradicardia, diabete mellito o che abbiano subito interventi chirurgici all'apparato gastrointestinale. Non sono disponibili dati soddisfacenti sull'impiego durante la gravidanza. La piridostigmina puo' essere secreta dalle ghiandole mammarie ed essere contenuta nel latte materno. Per questo motivo non si puo' allattare durante il trattamento.

Posologia

>>Compresse. Miastenia grave: 1-3 compresse da 60 mg, 2-4 volte al giorno, da aumentare nelle forme piu' gravi. Atonia intestinale: una compressa da 60 mg ogni 4 ore. >>Compresse a rilascio prolungato: da una atre compresse due volte al giorno. E' importante ricordare che il dos aggio e la frequenza della somministrazione giornaliera e' in relazione alla gravita' della malattia ed alla risposta del paziente al trattamento. I dosaggi citati devono pertanto servire come riferimento e necessitano dell'adattamento individuale alle singole necessita' del paziente. Il dosaggio citato puo' essere inferiore (e' possibile l'assunzione di mezza compressa a rilascio prolungato) o in casi specifici essere aumentato. Durante il passaggio dalle compresse allea compresse a rilascio prolungato bisogna considerare che quest'ultimo non e' piu' potente, bensi' soltanto ad azione prolungata (6-8 ore, in alcuni casi anche oltre, invece di 2-4 ore). Il numero di compresse assunte come singola dose rimane uguale, mentre le compresse a rilascio prolungato vengono assunte ad intervalli piu' lunghi nell'arco delle ventiquattro ore. (Esempio: un paziente che finora ha assunto sei volte al giorno tre compresse da 60 mg di principio attivo (6x3x60 mg = 1080 mg/die) riceve soltanto due volte al giorno tre compresse a rilascio prolungato da 180 mg (2x3x180 mg = 1080 mg/die). L'uso di test diagnostici adeguati e' indispensabile per adattare il dosaggio delle compresse a rilascio prolungato alle condizioni patologiche piu' gravi. In qualche caso e' consigliabile effettuare l'adattamento della posologia in condizionistabili. Infezioni o altri fattori aggravanti possono richiedere un m utamento del fabbisogno delle compresse a rilascio prolungato necessario al controllo della patologia. Le compresse a rilascio prolungato vengono assunte con una certa quantita' di liquido ed hanno un solco centrale che ne consente la frattura per l'eventuale assunzione di meta' compressa. La compressa a rilascio prolungato non deve essere frazionata ulteriormente, perche' altrimenti verrebbe compromesso il rilascio ritardato del principio attivo. Per compensare un intervallo di somministrazione troppo breve o per un immediato fabbisogno, e' possibile associare le compresse a rilascio prolungato alle compresse. (Esempio: un paziente deve assumere l'ultima somministrazione alle 22.00 per garantirsi un sonno indisturbato durante la notte. Le compresse a rilascioprolungato assunte durante il giorno (8.00 - 22.00) hanno efficacia s oltanto fino alle 18.00. L'intervallo di tempo dalle 18.00 alle 22.00 viene coperto con le compresse da 60 mg).

Conservazione

Compresse a rilascio prolungato: conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C e proteggere dall'umidita'.

Avvertenze

Usare con prudenza nell'asma bronchiale. Per la possibilita' di occasionali manifestazioni dovute ad ipersensibilita' individuale, dovrebbero essere sempre prontamente disponibili preparazioni anti-shock o fiale di atropina.

Interazioni

L'azione di derivati della morfina e barbiturici puo' essere potenziata durante il trattamento. Il concomitante uso di alcuni antibiotici ingenere aminoglicosidici o di alcuni anestetici, in particolare l'eter e, puo' contrastare l'azione antagonista nei confronti dei farmaci curarizzanti non depolarizzanti.

Effetti indesiderati

Potrebbero insorgere ipersudorazione, scialorrea, lacrimazione, ipersecrezione bronchiale, nausea, vomito, diarrea, crampi addominali (aumentata peristalsi), urgenza della minzione, fascicolazione, tremori e crampi o ipotonia muscolare, disturbi dell'accomodazione oppure, dopo assunzione di dosi elevate, bradicardia. La terapia, in caso di intossicazione acuta (insorgenza di effetti parasimpaticomimetici) e' la seguente: atropina solfato s.c., orale o im. In casi rari e' stata riferitala comparsa di eruzioni cutanee che scompaiono spontaneamente sospend endo la somministrazione del farmaco. In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita'. Non sono disponibili dati sulla somministrazione in pazienti portatori di lenti a contatto.

Gravidanza e allattamento

Dato che non sono disponibili dati soddisfacenti sull'impiego durante la gravidanza, bisogna valutare scrupolosamente il rischio connesso almancato trattamento della malattia in confronto a quello dell'assunzi one del preparato in gravidanza. La piridostigmina puo' essere secretadalle ghiandole mammarie ed essere contenuta nel latte materno. Per q uesto motivo non si puo' allattare durante il trattamento.