Megexia - 30cpr 160mg
Dettagli:
Nome:Megexia - 30cpr 160mgCodice Ministeriale:034104012
Principio attivo:Megestrolo Acetato
Codice ATC:L02AB01
Fascia:A
Prezzo:66.79
Rimborso:60.69
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Ph&t Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Ormoni e sostanze correlate.
Principi attivi
Ogni compressa contiene: megestrolo acetato 160 mg.
Eccipienti
Glicerol polietilenglicole ossistearato; cellulosa microcristallina; sodio croscarmellosio; lattosio; metilidrossipropilcellulosa; magnesio stearato.
Indicazioni
Il prodotto e' indicato nel trattamento palliativo del carcinoma dellamammella o dell'endometrio in fase avanzata, della sindrome anoressia -cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS.
Controindicazioni / effetti secondari
Come test diagnostico di gravidanza. Pazienti con ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.
Posologia
Carcinoma mammario: 1 compressa (160 mg) al giorno. Carcinoma dell'endometrio: 1-2 compresse (160-320 mg) al giorno. Per valutarne l'efficacia e' considerato in genere opportuno somministrare megestrolo acetatoper almeno 2 mesi di terapia ininterrotta. Anoressia/cachessia associ ata a neoplasia o in pazienti HIV positivi: iniziare con una compressa(160 mg) al giorno per almeno 15 giorni, poi aumentare il dosaggio in caso di non risposta fino ad un massimo di 800 mg/die. Negli studi ef fettuati, il dosaggio di 320 mg/die (2 compresse) si e' dimostrato efficace nella maggioranza dei casi. La durata del trattamento non dovrebbe superare i 90 giorni; sono possibili cicli di terapia.
Conservazione
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
Avvertenze
Si consiglia un'attenta e costante sorveglianza di tutti i pazienti trattati con tumore recidivante o metastatizzato. Usare con cautela in pazienti con storia di tromboflebite. Sebbene il farmaco sia indicato come palliativo solo nel trattamento del carcinoma della mammella e dell'endometrio, nel caso di anoressia e/o cachessia, puo' essere utilizzato in qualsiasi patologia neoplastica e in pazienti HIV positivi. Benche' gli agenti progestinici in passato siano stati somministrati durante il primo trimestre di gravidanza, nel tentativo di prevenire l'aborto ricorrente, o nel trattamento delle minacce di aborto, non esistono certezze di efficacia in tali patologie mentre vi sono evidenze di un potenziale danno fetale conseguente la somministrazione di questi farmaci durante i primi 4 mesi di gravidanza. Inoltre, nella maggior parte dei casi, l'aborto e' indotto da alterazioni ovulari che non risentono della somministrazione di agenti progestinici che, invece, potrebbero causare un ritardo nell'espulsione dell'aborto grazie alle loro proprieta' uterino-rilassanti. Da quanto detto, si sconsiglia l'uso di questi farmaci durante i primi 4 mesi di gravidanza. Numerosi studi riportano l'esistenza di una correlazione tra esposizione fetale intrauterina ad ormoni sessuali femminili ed anomalie congenite, comprese anomalie cardiache congenite e comparsa di arti focomelici. E' stato stimato che l'esposizione fetale intrauterina ad ormoni sessuali aumenta ilrischio di focomelia degli arti. E' stata riscontrata alterazione deg li organi genitali femminili e maschili fetali a seguito di somministrazione di farmaci progestinici durante i primi tre mesi di gravidanza.Non ci sono dati sufficienti per quantificare il rischio per i feti d i sesso femminile, ma e' consigliabile evitare la somministrazione di progestinici durante i primi tre mesi di gravidanza. La somministrazione di megestrolo acetato a cani femmina ha evidenziato un aumento di incidenza di tumori mammari sia benigni che maligni. Al contrario, in studi comparativi nei ratti e in studi nelle scimmie, l'incidenza tumorale non e' aumentata. Benche' la correlazione tra tumori canini e umani non sia ben nota, essa dovra' essere tenuta in considerazione sia per la valutazione del rapporto rischio/beneficio nella prescrizione delmedicinale che per il monitoraggio della paziente. Studi sulla riprod uzione e sulla fertilita' condotti con alte dosi di megestrolo sui ratti hanno mostrato, nei feti di sesso maschile, aumento reversibile degli ormoni femminili. La sicurezza e l'efficacia nei bambini non sono state stabilite.
Interazioni
Al momento, nessuna nota.
Effetti indesiderati
L'incremento ponderale e' un frequente effetto indesiderato. L'aumentodi peso e' stato associato ad aumento di appetito ma non necessariame nte a ritenzione idrica. Sono stati riportati fenomeni tromboembolici incluse tromboflebiti ed embolie polmonari (in alcuni casi fatali). Altri effetti indesiderati: nausea e vomito, edema, perdite ematiche vaginali, dispnea, insufficienza cardiaca, ipertensione, vampate di calore, cambiamenti d'umore, aspetto. Cushingoide, crescita tumorale (con osenza ipercalcemia) iperglicemia, alopecia, sindrome del tunnel carpa le e rash. A seguito di sospensione del trattamento e' stata raramenteosservata insufficienza surrenalica, pertanto dopo brusca interruzion e della terapia, dovra' essere controllata l'attivita' surrenalica delle pazienti.
Gravidanza e allattamento
L'uso di progestinici durante i primi 4 mesi di gravidanza e' sconsigliato. Se il farmaco deve essere somministrato durante i primi 4 mesi di gravidanza o se la paziente rimane incinta durante la terapia, questa dovra' essere informata dei rischi potenziali per il feto. Le donne in eta' fertile dovranno essere informate dell'opportunita' di evitarele gravidanze. L'allattamento dovra' essere interrotto durante la ter apia.