Manidipina My - 28cpr 10mg

Dettagli:
Nome:Manidipina My - 28cpr 10mg
Codice Ministeriale:039754015
Principio attivo:Manidipina Cloridrato
Codice ATC:C08CA11
Fascia:A
Prezzo:5.67
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Mylan Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

MANIDIPINA MYLAN GENERICS COMPRESSE

Formulazioni

Manidipina My - 28cpr 10mg
Manidipina My - 28cpr 20mg

Categoria farmacoterapeutica

Calcio-antagonisti selettivi con prevalente effetto vascolare.

Principi attivi

Manidipina cloridrato.

Eccipienti

Lattosio monoidrato, amido di mais, idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione, idrossipropilcellulosa, magnesio stearato, riboflavina.

Indicazioni

Ipertensione essenziale da lieve a moderata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo manidipina o ad altre diidropiridine o a uno qualsiasi degli eccipienti. Eta' pediatrica. Angina instabile ed infarto miocardico da meno di 4 settimane. Insufficienza cardiaca congestizia non trattata. Grave insufficienza renale (clearance della creatinina <10 ml/min). Insufficienza epatica da moderata a grave.

Posologia

La dose iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno. Dopo 2-4 settimane di trattamento, qualora l'effetto antipertensivo fosse insufficiente, si consiglia di aumentare il dosaggio alla dose abituale di mantenimento di 20 mg una volta al giorno. Uso negli anziani: in considerazione del rallentamento dei processi metabolici nei pazienti anziani, la dose raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno. Tale dosaggio risulta adeguato nella maggior parte dei pazienti anziani. Il rapporto rischio/beneficio di ogni incremento di dose richiede un'attenta valutazione su base individuale. Uso nei pazienti con compromissione della funzione renale o epatica: nei pazienti con compromissione renaleda lieve a moderata si deve usare cautela nell'incremento della dose da 10 mg a 20 mg una volta al giorno. Data l'ampia metabolizzazione a livello epatico della manidipina, nei pazienti con insufficienza epatica lieve non deve essere superata la dose di 10 mg una volta al giorno. Le compresse devono essere ingerite al mattino dopo colazione con poco liquido e senza masticarle.

Conservazione

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.

Avvertenze

Nei pazienti con compromissione epatica lieve, la somministrazione delmedicinale deve avvenire con cautela, poiche' l'effetto antipertensiv o potrebbe essere aumentato. In considerazione del rallentamento dei processi metabolici nei pazienti anziani, e' richiesta una riduzione della dose. La manidipina deve essere somministrata con cautela in pazienti con insufficienza ventricolare sinistra, in pazienti con ostruzione all'eiezione ventricolare sinistra, in pazienti con insufficienza cardiaca destra o con sindrome del nodo del seno (senza un pace-maker). Poiche' non sono disponibili studi su pazienti con patologia coronarica stabile, deve essere usata cautela in tali pazienti a causa della possibilita' di un aumentato rischio coronarico. Questo medicinale non deve essere somministrato ai pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da carenza di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio.

Interazioni

E' probabile che il metabolismo di manidipina sia catalizzato dal citocromo P450 3A4. Si deve usare cautela quando il farmaco viene somministrato assieme a farmaci che inibiscono l'enzima CYP 3A4, come ketoconazolo, itraconazolo o con farmaci che inducono il CYP 3A4, come fenitoina, carbamazepina, fenobarbital e rifampicina e se necessario la posologia di manidipina deve essere adattata. Altri farmaci antipertensivi:l'effetto antipertensivo della manidipina puo' essere potenziato dall a somministrazione concomitante di diuretici, beta-bloccanti ed in generale di ogni altro farmaco antipertensivo. Alcool: analogamente agli altri antipertensivi vasodilatatori, l'assunzione concomitante di alcool richiede estrema cautela in quanto potrebbe potenziarne l'effetto. Succo di pompelmo: il metabolismo delle diidropiridine puo' essere inibito dal succo di pompelmo, con conseguente aumento della loro biodisponibilita' sistemica ed aumento del loro effetto ipotensivo. Pertanto la manidipina non deve essere assunta contemporaneamente al succo di pompelmo. Ipoglicemizzanti orali: non sono stati identificati fenomeni di interazione con gli ipoglicemizzanti orali. Amifostina: aumento delrischio dell'effetto antipertensivo. Antidepressivi triciclici/antips icotici: aumento dell'effetto antipertensivo ed aumento del rischio diipotensione ortostatica. Baclofene: potenziamento dell'effetto antipe rtensivo. Se necessario monitoraggio della pressione sanguigna e dellafunzionalita' renale ed aggiustamento della dose di antipertensivo. C orticosteroidi, tetracosactide: riduzione dell'effetto antipertensivo (ritenzione di sali e liquidi causata dai corticosteroidi). Alfa bloccanti (prazosina, alfusozina, doxazosina, tamsulosina, terazosina): aumento dell'effetto antipertensivo ed aumento del rischio di ipotensioneortostatica.

Effetti indesiderati

Frequenza effetti indesiderati: molto comuni >=1/10; comuni >=1/100 e <1/10; non comuni >=1/1000 e <1/100; rari >=1/10.000 e <1/1000; molto rari <1/10.000, inclusi casi isolati. Gli effetti indesiderati comuni sono dose-dipendenti e di solito scompaiono successivamente durante iltrattamento. Esami diagnostici. Non comuni: aumenti reversibili di SG PT, SGOT, LDH, gamma-GT, fosfatasi alcalina, azotemia (BUN) e creatinina sierica. Patologie cardiache. Comuni: palpitazioni, edema; non comuni: tachicardia; rari: dolore toracico, angina; molto rari: infarto del miocardio e in casi isolati, in pazienti con angina pre-esistente, puo' verificarsi un aumento della frequenza, della durata e dell'intensita' di questi attacchi. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, capogiri e vertigini; non comuni: parestesia; rari: sonnolenza e torpore; frequenza non nota: sindrome extrapiramidale e' stata riportatacon alcuni calcio-antagonisti. Patologie respiratorie, toraciche e me diastiniche. Non comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Non comuni: nausea, vomito, stipsi, secchezza delle fauci, disordini digestivi; rari: gastralgia, dolori addominali; molto rari: gengiviti ed iperplasia gengivale che generalmente cessano all'interruzione della terapia ma richiedono attente cure odontoiatriche. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: eruzione cutanea, eczema; rari: eritema, prurito. Patologie vascolari. Comuni: vampate di calore; non comuni: ipotensione; rari: ipertensione. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: astenia; rari: irritabilita'.

Gravidanza e allattamento

Non risultano disponibili dati clinici sull'uso di questo medicinale in donne in gravidanza. Gli studi effettuati con la manidipina nell'animale non hanno fornito informazioni sufficienti sullo sviluppo fetale.Poiche' altri medicinali diidropiridinici sono risultati teratogeni n ell'animale ed il rischio clinico potenziale non e' noto, la manidipina non deve essere somministrata in gravidanza. La manidipina ed i suoimetaboliti sono escreti in elevate quantita' nel latte di femmina di ratto. Non e' noto se la manidipina sia escreta o meno nel latte umano. L'uso della manidipina deve essere evitato durante l'allattamento. Se il trattamento con la manidipina e' necessario, l'allattamento al seno deve essere interrotto. In alcuni pazienti trattati con calcio-antagonisti, sono state riportate alterazioni biochimiche reversibili della testa degli spermatozoi che possono alterare la fecondazione.