Macrozit - 3cpr Riv 500mg
Dettagli:
Nome:Macrozit - 3cpr Riv 500mgCodice Ministeriale:039123017
Principio attivo:Azitromicina Diidrato
Codice ATC:J01FA10
Fascia:A
Prezzo:6.32
Rimborso:6.32
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:S.F.Group Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Macrolidi, lincosamidi e streptogramine.
Principi attivi
Azitromicina.
Eccipienti
Calcio idrogeno fosfato anidro, amido pregelatinizzato, sodio laurilsolfato, croscarmellosa sodica, carmellosa sodica, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa (E464), titanio diossido (E171), triacetina (E1518), lattosio monoidrato.
Indicazioni
Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all'azitromicina; infezioni delle alte vie respiratorie (incluse otiti medie, sinusiti, tonsilliti e faringiti); infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e polmoniti); infezioni odontostomatologiche; infezioni della cute e dei tessuti molli; uretriti non gonococciche (da Chlamydia trachomatis); ulcera molle (da Haemophilus ducreyi).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' all'azitromicina, all'eritromicina, ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
>>Adulti. Per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli e delle infezioni odontostomatologiche: 500 mg al giorno in un'unica somministrazione, per tre giorni consecutivi. Per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, causate da ceppi sensibili di Chlamydia trachomatis o di Haemophilus ducreyi: 1000 mg, assunti una sola volta, in un'unica somministrazione orale. Anziani: il medesimo schema posologico puo' essere applicato al paziente anziano. Dal momento che gli anziani possono essere pazienti con condizioni pro-aritmiche in atto, si raccomanda particolarecautela a causa del rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta. Bambini: per i bambini dal peso pari o superiore a 45 kg pu o' essere usato lo stesso dosaggio dell'adulto (500 mg/die per tre giorni consecutivi). La dose totale massima consigliata per qualsiasi terapia pediatrica e' di 1500 mg. Il farmaco deve essere sempre somministrato in dose singola giornaliera. Il farmaco compresse puo' essere assunto indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. L'assunzione dicibo prima della somministrazione del prodotto puo' attenuare gli eve ntuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati dall'azitromicina. Le compresse devono essere deglutite intere. L'azitromicinaintravenosa non deve essere somministrata in bolo o per via intramusc olare. Alterata funzionalita' renale: non e' richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con alterazione della funzionalita' renale da lieve a moderata (GFR 10 - 80 ml/min.) mentre bisogna avere cautela in quelli con grave compromissione (GFR < 10 ml/min). Alterata funzionalita' epatica: nei pazienti con alterazione della funzionalita' epatica da lieve a moderata puo' essere usato lo stesso dosaggio dei pazienti con funzionalita' epatica normale.
Conservazione
Nessuna particolare condizione di conservazione.
Avvertenze
Come con l'eritromicina e altri macrolidi sono state raramente riportate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale). Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno comportato recidive e richiedono un periodo prolungato di osservazione e trattamento. Poiche' il fegato e' la principale via di eliminazione dell'azitromicina, il suo impiego nei pazienti con patologie epatiche significative deve essere intrapreso con cautela. Con azitromicina sono stati segnalati casi di epatite fulminante, potenzialmente causa di insufficienza epatica tale da costituire rischio per la vita. Alcuni pazienti possono aver avuto una malattia epatica pre-esistente o possono aver preso altri medicinali epatotossici. Nei casi in cui si sviluppano segni e sintomi di compromissione della funzionalita' epatica, quali astenia a comparsa rapida associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, si devono eseguire immediatamente analisi/esami diagnostici per la funzionalita' epatica. La somministrazione di Azitromicina deve essere interrotta se emerge disfunzione epatica. In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co- somministrazione di alcuni antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla possibilita' un'interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilita' teorica di ergotismo, azitromicina ed ergotamina non devono essere somministrate contemporaneamente. Cosi' come con ogni altra preparazione antibiotica, e' raccomandata una particolare osservazione per l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi. Con l'uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l'azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravita' puo' variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile. Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilita' e mortalita', poiche' queste infezioni sono in genere refrattarie alla terapia antibatterica e richiedono spesso una colectomia. Bisogna considerare la possibilita' di diarrea associata a C. difficile in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. E' inoltrenecessaria un'attenta anamnesi poiche' i casi di diarrea associata a C. difficile sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici. Nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale (GFR < 10 ml/min.), e' stato osservato un aumentodel 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina. Nel trattamento con altri macrolidi, inclusa l'azitromicina, e' stato riscontrato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, conil rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta. Pertan to, poiche' le seguenti situazioni possono portare ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (compresa la torsione di punta) che possono condurre ad arresto cardiaco, l' azitromicina deve essere usata con cautela nei pazienti con condizioni proaritmiche in corso (soprattutto donne e anziani), come ad esempio i pazienti: con prolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT; in corso di trattamento con altri principi attivi che prolungano l'intervallo QT, quali antiaritmici delle classi IA (chinidina e procainamide) e III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina, farmaci antipsicotici comepimozide, antidepressivi come citalopram e fluorochinoloni come moxif loxacina e levofloxacina; con alterazioni degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassiemia e ipomagnesemia; con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o insufficienza cardiaca grave. Neipazienti in terapia con azitromicina sono stati riportate esacerbazio ne dei sintomi della miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica. Non sono state stabilite la sicurezza e l'efficacia di azitromicina intravenosa per il trattamento di infezioni nei bambini. Nonsono state stabilite la sicurezza e l'efficacia per la prevenzione o il trattamento di MAC (Mycob a cterium Avium Complex) nei bambini. Le compresse contengono lattosio.
Interazioni
Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non e' stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilita' dell'azitromicina. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. La cosomministrazione di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche ne' alterazioni significative dell'intervallo QT. E' stato osservato che la cosomministrazione di un regime di 5 giorni di azitromicina 1200 mg/die e didanosina 400 mg/die in 6 pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto alplacebo. Alcuni antibiotici macrolidi possono compromettere in alcuni pazienti il metabolismo microbico della digossina a livello intestina le. I pazienti che assumono contemporaneamente azitromicina e digossina, dovranno tenere conto del possibile aumento dei livelli di digossina. La cosomministrazione di antibiotici macrolidi, tra cui l'azitromicina, con i substrati della P-glicoproteina, come la digossina, puo' provocare un aumento del livello sierico del substrato della P-glicoproteina. Pertanto, se l'azitromicina e il substrato della P-gp, come la digossina vengono cosomministrati, si dovra' tener conto del possibile aumento delle concentrazioni sieriche del substrato. La somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina non ha sostanzialmente modificato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolitaglucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determi nato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suometabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleat e. L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citocromo P450. Non si ritiene che sia coinvolta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina, infatti, non si verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso dei suoi metaboliti. A causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina e' sconsigliato. La cosomministrazione di atorvastatina (10 mg/die) e azitromicina (500 mg/die) non ha causato alterazioni delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (basata sulla attivita' HMG CoA reduttasica). Nel corso di uno studio di interazione condotto su volontari sani, non e' stato osservato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina. Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina. Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani e'stato osservato che l'azitromicina non modifica l'effetto anticoagula nte di una singola dose di warfarin da 15 mg. Per quanto riguarda l'uso concomitante di azitromicina e di altri farmaci che agiscono sulla coagulazione, poiche' non sono stati condotti studi specifici di interazione, si consiglia un attento monitoraggio di quei pazienti che assumono i suddetti farmaci in associazione. In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori C max e AUC 0-5 della ciclosporina. Pertanto, l'eventuale cosomministrazione dei due farmaci richiede cautela. La cosomministrazione di una dose singola giornaliera di azitromicina(600 mg) e di efavirenz (400 mg) per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative. La cosomministrazione di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Iltempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono st ate influenzate dalla cosomministrazione di fluconazolo, mentre e' stata osservata una diminuzione della C max (18%) clinicamente irrilevante. La cosomministrazione di una dose singola di azitromicina (1200 mg)non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sulla far macocinetica dell'indinavir somministrato tre volte al giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg. Uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che l'azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone. La cosomministrazione di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi della farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam 15 mg. La cosomministrazione diazitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre vol te al giorno) ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell'azitromicina. Non sono state osservate reazioni avverse clinicamente significative e non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio. La cosomministrazione di azitromicina e rifabutina non modifica le concentrazioni sieriche dei due farmaci. Nei volontari sani di sesso maschile non sono stati riscontrati effetti di azitromicina (500 mg/die per 3 giorni) sulle AUC e C max del sildenafil o del suo principale metabolita in circolo. La cosomministrazione di azitromicina e teofillina a volontari sani non ha evidenziato un'interazione clinicamente significativa tra i due farmaci. Gli studi di farmacocinetica non hanno evidenziato interazioni tra azitromicina e terfenadina. La cosomministrazione di azitromicina 500 mg il primo giorno e 250 mg il secondo giorno e di triazolam0,125 mg al secondo giorno non ha avuto effetti significativi sulle v ariabili farmacocinetiche del triazolam rispetto al triazolam e al placebo. Dopo cosomministrazione per 7 giorni di trimetoprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) e di azitromicina (1200 mg), al settimo giorno none' stato riscontrato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di picco, sul tempo di esposizione o sull'escrezione urinaria sia del trimetoprim che del sulfametoxazolo. Le concentrazioni sieriche di az itromicina sono simili a quelle riscontrate in altri studi.
Effetti indesiderati
Nel seguente paragrafo sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione degli studi clinici e nel corso della sorveglianza post-marketing, suddivise in base alla classificazione sistemico-organica e alla frequenza. Le reazioni avverse identificate nel corso della sorveglianza post-marketing sono riportate in corsivo. La frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: molto comune (>=1/10); comune (>= 1/100 to <1/10); non comune (>=1/1.000 to <1/100); raro(>= 1/10.000 to <1/1.000); molto raro (< 1/10.000); e non nota. >>Rea zioni avverse con correlazione possibile o probabile all'azitromicina sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Non comune: candidiasi, infezioni vaginali, polmonite, infezioni fungine, infezioni batteriche, faringite, gastroenterite, patologia respiratoria, rinite, candidiasi orale; non nota: colite Pseudomembranosa. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia, eosinofilia; non nota: trombocitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: angioedema, ipersensibilita'; non nota: reazione anafilattica.Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia. D isturbi psichiatrici. Non comune: irritazione, insonnia; raro: agitazione; non nota: agitazione, aggressivita', ansia, delirio, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa; non comune: capogiri, sonnolenza, disgeusia, parestesia; non nota: sincope, convulsioni, ipoestesia, iperattivita' psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, miastenia grave. Patologie dell'occhio. Non comune: compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: disturbi uditivi, vertigini; non nota: perdita della funzionalita' uditivainclusi sordita' e/o tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpit azioni; non nota: torsioni di punta, aritmia compresa tachicardia ventricolare, prolungato intervallo QT all'elettrocardiogramma. Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; non nota: ipotensione. Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, epistassi. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea; comune: vomito, dolore addominale, nausea; non comune: costipazione, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, secchezza dellefauci, eruttazione, ulcerazioni della bocca, ipersecrezione salivare; non nota: pancreatite, scolorimento della lingua. Patologie epatobili ari. Raro: funzionalita' epatica anormale, ittero colestatico; non nota: insufficienza epatica (che raramente si e' risolta nella morte), epatite fulminante, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash cutaneo, prurito, orticaria, dermatite,pelle secca, iperidrosi; raro: reazione di fotosensibilita'; non nota : sindrome di Steven Johnson, necrosi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: osteoartrite, mialgia, mal di schiena e dolore al collo; non nota: artralgia. Patologie renali ed urinarie. Non comune: disuria, dolore renale; non nota: insufficienza renale, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: metrorragia, patologia testicolare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministra zione. Comune: dolore nel sito diiniezione, infiammazione nel sito di iniezione (Soltanto per polvere per soluzione per infusione); non comune: edema, miastenia, malessere , stanchezza, edema facciale, dolore al petto, piressia, dolore, edemaperiferico. Esami diagnostici. Comune: diminuzione della conta linfoc itaria, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione del bicarbonato nel sangue, aumento dei basofili, monociti, neutrofili; non comune: aumento dell'aspartame aminotransferasi, aumento dell' alanina aminotransferasi, aumento della bilirubina ematica, aumento dell'urea nel sangue, aumento della creatinina nel sangue, alterazioni del potassio nel sangue, aumento fosfatasi alcalina nel sangue, cloruro aumentato, glucosio aumentato, piastrine aumentate, riduzione dell'ematocrito, alterazioni del sodio, aumento del bicarbonato. Traumi ed avvelenamenti. Non comune: complicazione post procedurale. >>Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile alla profilassi e al trattamento del Mycobacterium Avium Complex sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate per le formulazioni a rilascio immediato e prolungato, sia per la tipologia che per la frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Patologie del sistema nervoso. Comune: vertigini, mal di testa, parestesia, disgeusia; non comune: ipoestesia. Patologie dell'occhio. Comune: compromissione dellavista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: sordita'; non comune: udito compromesso, tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, disturbi addominali, feci liquide. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash cutaneo, prurito; non comune: sindrome di Steven Johnson, reazione di fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia.Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazi one. Comune: stanchezza; non comune: astenia, malessere. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di azitromicina in donne in gravidanza. Negli studi di tossicita' riproduttiva sugli animali l'azitromicina ha dimostrato di attraversare la placenta, ma non sono stati osservati effetti teratogeni. La sicurezza di azitromicina non e' stata confermata per quanto riguarda l'impiego della sostanza attiva durante la gravidanza. Pertanto l'azitromicina deve essere usata in gravidanza solo se i benefici superano i rischi. E' stato segnalato escrezione di azitromicina nel latte materno, ma non ci sono studi clinici adeguati e ben controllati in donne in allattamento che hanno caratterizzato la farmacocinetica dell'escrezione di azitromicina dal latte materno umano. Negli studi sulla fertilita' condotti nel ratto, e' stato evidenziato un ridotto numero di gravidanze dopo la somministrazione di azitromicina. La rilevanza di questi risultati per l'uomo e' sconosciuta.