Losartan Id Ge - 28cpr 50+12,5mg
Dettagli:
Nome:Losartan Id Ge - 28cpr 50+12,5mgCodice Ministeriale:038318022
Principio attivo:Losartan Potassico/Idroclorotiazide
Codice ATC:C09DA01
Fascia:A
Prezzo:6.9
Rimborso:6.9
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Germed Pharma Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:24 mesi
Denominazione
LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE GERMED
Formulazioni
Losartan Id Ge - 28cpr 50+12,5mg
Losartan Id Ge - 28cpr 100+25mg
Categoria farmacoterapeutica
Antagonisti dell'angiotensina II e diuretici.
Principi attivi
Losartan potassico, idroclorotiazide.
Eccipienti
Nucleo: cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, lattosio monoidrato, magnesio stearato. Rivestimento: idrossipropilcellulosa, ipromellosa, diossido di titanio (E171), ossido di ferro giallo (E172).
Indicazioni
Compresse rivestite con film 50/12,5 mg: trattamento dell'ipertensioneessenziale in pazienti la cui pressione sanguigna non viene adeguatam ente controllata con idroclorotiazide o losartan in monoterapia. Compresse rivestite con film 100/12,5 mg: trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti la cui pressione sanguigna non viene adeguatamentecontrollata da losartan 50 mg e idroclorotiazide 12,5 mg una volta al giorno.
Controindicazioni / effetti secondari
Il farmaco e' controindicato nei seguenti casi: ipersensibilita' al losartan, all'idroclorotiazide, ad altri derivati sulfonamidici o ad unoqualsiasi degli eccipienti. Gravidanza e allattamento. Pazienti con a nuria, grave alterazione della funzionalita' renale (clearance della creatinina < 30 ml/min), grave alterazione della funzionalita' epatica.
Posologia
La compressa deve essere ingerita con una quantita' sufficiente di liquido. Losartan potassico/idroclorotiazide puo' essere somministrato con o senza cibo. Compresse rivestite con film 50/12,5 mg: si raccomanda, dove possibile, la titolazione con i singoli componenti (losartan e idroclorotiazide). Nei pazienti la cui pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata, puo' essere preso in considerazione, quando clinicamente appropriato, il passaggio dalla monoterapia con losartan 50 mg o con idroclorotiazide 12,5 mg alla terapia in associazione fissa. Il consueto dosaggio iniziale e di mantenimento, per la maggior parte dei pazienti, e' di 1 compressa una volta al giorno. Nei pazienti che non rispondono adeguatamente, la dose puo' essere aumentata a 2 compresse una volta al giorno. La dose massima e' di 2 compresse una volta al giorno. Generalmente, l'effetto antipertensivo viene raggiunto nell'arco di tre o quattro settimane dall'inizio della terapia. Compresse rivestite con film 100/12,5 mg: l'associazione 100 mg di losartan potassico/25 mg di idroclorotiazide non e' consigliata come terapia iniziale. Si consiglia una compressa di losartan potassico/idroclorotiazide una volta al giorno per quei pazienti che non rispondono adeguatamente all'associazione 50 mg losartan potassico/12,5 mg idroclorotiazide somministrata una volta al giorno. Generalmente, l'effetto antipertensivoe' ottenuto nell'arco di tre o quattro settimane dall'inizio della te rapia. Uso nei pazienti con alterata funzionalita' renale: non e' necessario un aggiustamento del dosaggio iniziale in pazienti con alteratefunzionalita' renali lievi o moderate (clearance della creatinina di 30-50 ml/min). Losartan potassico/idroclorotiazide non e' consigliato per pazienti in dialisi. E' controindicato in pazienti con alterata funzionalita' renale grave (clearance della creatinina <=30 ml/min). Usonei pazienti con deplezione del volume intravascolare: losartan potas sico/idroclorotiazide non deve essere usato in pazienti con deplezionedel volume intravascolare (es. quelli trattati con alti dosaggi di di uretici). Uso nei pazienti con alterata funzionalita' epatica: losartan potassico/idroclorotiazide non e' consigliato nei pazienti con alterata funzionalita' epatica. E' controindicato in pazienti con alterata funzionalita' epatica grave. Uso nei bambini e negli adolescenti (<18 anni): losartan potassico/idroclorotiazide non e' consigliato per l'uso nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni in quanto i dati sulla sicurezza e sull'efficacia non sono sufficienti.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
Avvertenze
Vi e' un aumento del rischio di grave ipotensione e di insufficienza renale quando pazienti con stenosi dell'arteria renale bilaterale o constenosi unilaterale, in caso di rene singolo, vengono trattati con pr odotti che influiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone. L'iperkalemia puo' presentarsi durante il trattamento con prodotti che influiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone. I fattori di rischio per lo sviluppo di iperkalemia includono insufficienza renale e/o insufficienza cardiaca e diabete mellito. I diuretici risparmiatoridi potassio, gli integratori di potassio o i sostituti del sale da cu cina che contengono potassio vanno somministrati con cautela in concomitanza con losartan potassico/idroclorotiazide. I livelli di potassio e l'equilibrio elettrolitico devono essere monitorati durante il trattamento dei pazienti a rischio di iperkalemia. E' necessaria una particolare attenzione in pazienti che soffrono di stenosi aortica e mitralica, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono ai prodotti medicinali antipertensivi che agiscono inibendo il sistema renina-angiotensina. Pertanto, l'uso di losartan potassico/idroclorotiazide non e' consigliato. Nei pazienti in cui il tono vascolare e la funzionalita' renale dipendono prevalentemente dall'attivita' del sistema renina-angiotensina-aldosterone, il trattamento con altri prodotti medicinali che influiscono su questo sistema e' stato associato con ipotensione acuta, i'perazotemia, oliguria o raramente insufficienza renale acuta. Differenze etniche: il Losartan potassico sembra essere meno efficace nell'abbassare la pressione nella popolazione di colore, forse a causa di una maggiore prevalenza di stati di bassa renina nella popolazione di colore ipertesa. Un'eccessiva riduzione della pressione sanguigna nei pazienti con cardiopatia ischemica o malattia ischemica cardiovascolare puo' portare ad infarto miocardico o ictus. In questi pazienti, losartan potassico idroclorotiazide deve essere somministrato sotto stretto controllo medico. Gli AIIRA non devono essere iniziati durante la gravidanza.A meno che la continuazione della terapia con gli AIIRA non sia consi derata essenziale, le pazienti che hanno in progetto una gravidanza devono passare a trattamenti antipertensivi alternativi, che abbiano un profilo di sicurezza stabilito per l'uso in gravidanza. Quando viene accertata la gravidanza, il trattamento con gli AIIRA va interrotta immediatamente, e, se indicato, va iniziata una terapia alternativa. Idroclorotiazide, disfunzioni renali e trapianto renale: si raccomanda il controllo periodico dei livelli sierici del potassio, della creatininae dell'acido urico. Nei pazienti con disfunzioni renali puo' presenta rsi azotemia associata a tiazide. L'idroclorotiazide va usato con cautela nei pazienti con disfunzione epatica o con malattia epatica progressiva, dato che puo' causare colestasi intraepatica, e poiche' lievi alterazioni dell'equilibrio elettrolitico e dei fluidi possono precipitare il coma epatico. La terapia con tiazidici puo' indebolire la tolleranza al glucosio. Nei pazienti diabetici, puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio dell'insulina o degli agenti ipoglicemici orali. Durante la terapia con tiazidici, il diabete mellito latente puo'diventare manifesto. Aumenti dei livelli del colesterolo e dei trigli ceridi sono stati associati alla terapia diuretica con tiazidici. In alcuni pazienti la terapia con tiazidici puo' far precipitare iperuricemia e gotta. In alcuni pazienti puo' manifestarsi ipotensione sintomatica. Cio' e' stato osservato raramente in pazienti ipertesi senza complicazioni, ma con maggior probabilita' in presenza di deplezione dei fluidi o squilibrio elettrolitico. Pertanto, una periodica determinazione degli elettroliti nel siero e della creatinina deve essere eseguitaad intervalli adeguati. I tiazidici, incluso l'idroclorotiazide, poss ono causare squilibri dei fluidi e degli elettroliti. Segni d'avvertimento di uno squilibrio dei fluidi e degli elettroliti sono secchezza delle fauci, sete, debolezza, letargia, sonnolenza, irrequietezza, dolori o spasmi muscolari, stanchezza muscolare, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali, come nausea o vomito. Il rischio di ipokalemia e' alto nei pazienti con cirrosi epatica, nei pazienti che hanno una diuresi vivace, nei pazienti che non ricevono un'adeguata assunzione orale di elettroliti e nei pazienti che ricevono una concomitante terapia con corticosteroidi o ACTH. I tiazidici possono diminuire l'escrezione urinaria di calcio e produrre aumenti lievi e intermittenti del calcio sierico in assenza di noti disturbi del metabolismo del calcio. Un'ipercalcemia marcata puo' essere la prova di un iperparatiroidismo non diagnosticato. I tiazidici devono essere sospesi prima di effettuare esami per la funzionalita' paratiroidea. E' stato osservato che i tiazidici aumentano l'escrezione urinaria del magnesio, che puo' avere come risultato una ipomagnesiemia. Reazioni di ipersensibilita' all'idroclorotiazide possono manifestarsi nei pazienti con o senza storia di allergia o asma bronchiale, ma e' piu' probabile nei pazienti con tale storia. E' stata riferita l'esacerbazione o l'attivazione del lupus eritematoso sistemico con l'uso di diuretici tiazidici.L'idroclorotiazide puo' produrre un risultato analitico positivo al t est antidoping. Pazienti con un'anamnesi di angioedema (gonfiore al volto, labbra, gola e/o lingua) devono essere tenuti sotto stretta osservazione. Disfunzione epatica e renale: losartan potassico/idroclorotiazide non e' consigliato nei pazienti con disfunzioni epatiche o renalilievi o moderate (clearance della creatinina 30-50 ml/min). E' contro indicato nei pazienti con gravi disfunzioni epatiche o renali. La combinazione di litio e di losartan potassico/idroclorotiazide non e' consigliata. Puo' manifestarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose, nei pazienti con volume deplezione e/o sodio deplezionedovuta ad una energica terapia diuretica, limitazioni del sale nella dieta, diarrea o vomito. Tale condizione deve essere corretta prima disomministrare losartan potassico/idroclorotiazide. Il farmaco contien e lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp o malassorbimento del glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.
Interazioni
Uso concomitante non consigliato: litio. Aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e dei suoi effetti tossici sono stati riscontrati durante la somministrazione contemporanea di litio con inibitori dell'enzima convertitore dell'angiotensina. Sono stati riportati casi molto rari anche con gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II. Inoltre, la clearance renale del litio viene ridotta dai tiazidici. Di conseguenza, con losartan potassico/idroclorotiazide il rischio di tossicita' da litio puo' aumentare. Uso concomitante che richiede cautela. Baclofene: puo' verificarsi un potenziamento dell'effetto antipertensivo. Farmaci antinfiammatori non steroidei(FANS): quando gliantagonisti dell'angiotensina II sono somministrati simultaneamente c on FANS, si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di antagonisti dell'angiotensina II e FANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzionalita' renale, che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico, specialmente in pazienti con preesistente compromessa funzionalita' renale. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggiodella funzionalita' renale all'inizio della terapia concomitante, e, da allora in poi, periodicamente. Amifostina: puo' verificarsi un potenziamento dell'effetto antipertensivo. Altri agenti antipertensivi: l'effetto antipertensivo di losartan potassico/idroclorotiazide puo' essere aumentato con l'uso concomitante di altri agenti antipertensivi. Alcool, barbiturici, narcotici o antidepressivi: puo' verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Uso concomitante sconsigliato: prodotti medicinali che possono aumentare i livelli di potassio o indurre iperkalemia. Se questi prodotti medicinali devono essere prescritti insieme all'associazione losartan potassico/idroclorotiazide, si raccomanda di monitorare i livelli plasmatici di potassio. Sulla base dell'esperienza nell'uso di altri prodotti medicinali che inibiscono il sistema renina-angiotensina, l'uso concomitante dei sopracitati prodotti medicinali puo' comportare un innalzamento del potassio sierico. Interazioni da prendere in considerazione: Citocromo P450 2C9. Il Losartan viene metabolizzato prevalentemente dal citocromo P450 (CYP) 2C9 nel metabolita acido carbossilico attivo. In uno studio clinico si e' osservato che il fluconazolo (inibitore del CYP2C9) diminuisce l'esposizione al metabolita attivo di circa il 50%. Si e' osservato che il trattamento concomitante con losartan e rifampicina porta ad una riduzione del 40% delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo. Usoconcomitante sconsigliato: medicinali associati con perdita di potass io e ipokalemia. Se questi agenti devono essere prescritti con l'associazione losartan potassico/idroclorotiazide, si raccomanda il monitoraggio dei livelli plasmatici di potassio. Questi medicinali possono potenziare l'effetto dell'idroclorotiazide sul potassio sierico. Pertantotali combinazioni non sono consigliate. Uso concomitante che richiede cautela: sali di calcio. I diuretici tiazidici possono aumentare i li velli sierici di calcio, a causa della diminuita escrezione. Se devonoessere prescritti integratori di calcio, si devono monitorare i livel li sierici di calcio e la dose di calcio va aggiustata di conseguenza.Colestiramina e colestipolo: l'assorbimento dell'idroclorotiazide vie ne diminuito in presenza di resine a scambio anionico. L'ipokalemia o l'ipomagnesiemia indotte dai tiazidici favoriscono l'insorgenza di aritmie cardiache indotte da digitale. Si raccomanda il monitoraggio periodico del potassio sierico ed un ECG quando losartan potassico/idroclorotiazide viene somministrato con agenti influenzati da disturbi del potassio sierico, in quanto l'ipokalemia e' un fattore predisponente letorsioni di punta: antiaritmici di classe Ia, antiaritmici di classe III, alcuni antipsicotici, altri agenti. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da possibile insufficienza della funzionalita' renale associata all'idroclorotiazide. Puo' essere necessario riaggiustare il dosaggio della terapia antidiabetica. L'effetto iperglicemico dei beta-bloccanti e del diazossido puo' essere accresciuto dai tiazidici. L'effetto delle amine pressorie puo' essere ridotto. L'effetto dei rilassanti della muscolatura scheletrica non depolarizzanti puo' essere potenziato dall'idroclorotiazide. Puo' essere necessario riaggiustare il dosaggio dei farmaci uricosurici, in quanto l'idroclorotiazide puo' aumentare i livelli sierici di acido urico. Puo' essere necessario aumentare il dosaggio di probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione contemporanea con tiazidici puo' aumentare l'incidenza delle reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. I tiazidici possono aumentare il rischio di reazioni avverse causate dall'amantadina. I tiazidici possono ridurre l'escrezione renale degli agenti citotossici e potenziare i loro effetti mielosoppressori. Il trattamento concomitante con ciclosporina puo' aumentare ilrischio di iperuricemia e complicazioni di tipo gottoso. La concomita nte somministrazione di tetracicline e tiazidici aumenta il rischio diinnalzamento dei livelli di urea, indotto da tetraciclina. Questa int erazione probabilmente non riguarda la dossiciclina. La clearance della chinidina puo' essere ridotta quando idroclorotiazide e chinidina vengono somministrati in concomitanza. A causa del loro effetto sul metabolismo del calcio, i tiazidici possono interferire con i test per la valutazione della funzionalita' paratiroidea.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati elencati di seguito sono raggruppati per organi/sistema e classificati in base alla frequenza. Negli studi clinici con losartan potassico e idroclorotiazide, non si sono osservati effetti indesiderati peculiari di questa associazione di sostanze. Gli effetti indesiderati si sono limitati a quelli gia' osservati con losartanpotassico e/o idroclorotiazide. In studi clinici controllati per l'ip ertensione essenziale, il capogiro e' stato l'unico effetto indesiderato, riferito come dipendente dalla sostanza, che si e' manifestato conun'incidenza maggiore rispetto al placebo nei pazienti trattati con l osartan e idroclorotiazide. Oltre a questi effetti indesiderati, dopo l'immissione sul mercato, sono state riportate le seguenti reazioni avverse. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia, porpora di Henoch-Schonlein, ecchimosi, emolisi. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche, angioedema. Patologie vascolari. Non comune: vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea. Patologie epatobiliari. Raro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: orticaria. Esami diagnostici. Raro: iperkaliemia, innalzamento delle ALT. Altri effetti indesiderati che sono stati osservati con uno dei singoli componenti e che possono essere effetti indesiderati con losartan potassico/idroclorotiazide sono i seguenti. Losartan. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia, porpora di Henoch-Schonlein, ecchimosi, emolisi. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia, gotta. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia; non comune: ansia, disturbi d'ansia, disturbi da panico, confusione mentale, depressione, sogni anomali, disturbo del sonno, sonnolenza, indebolimento della memoria. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa, capogiro; non comune: nervosismo, parestesia, neuropatia periferica, tremore, emicrania, sincope. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini, tinnito. Patologie cardiache. Non comune: ipotensione, ipotensione ortostatica, sternalgia, angina pectoris, blocco AV di II grado, accidente cerebrovascolare, infarto del miocardio, palpitazioni, aritmia (fibrillazioni atriali, bradicardia sinusale, tachicardia, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare). Patologie vascolari. Noncomune: vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse, infezione delle vie respiratorie superiori, congestion e nasale, sinusite, alterazioni sinusali; non comune: disturbi faringei, faringite, laringite, dispnea, bronchite, epistassi, rinite, congestione respiratoria. Patologie gastrointestinali. Comune: dolori addominali, nausea, diarrea, dispepsia; non comune: stitichezza, mal di denti, secchezza delle fauci, flatulenza, gastrite, vomito. Patologie epatobiliari. Non nota: anomalie della funzionalita' epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: alopecia, dermatite, secchezza cutanea, eritema, rossore, fotosensibilita', prurito, eruzione cutanea, orticaria, sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari, dolore allaschiena, dolori alle gambe, mialgia; non comune: dolori alle braccia, gonfiore delle articolazioni, dolori alle ginocchia, dolori muscolosc heletrici, dolori alle spalle, rigidita', artralgia, artrite, coxalgia, fibromialgia, debolezza muscolare. Patologie renali e urinarie. Non comune: nicturia, frequenza urinaria, infezioni del tratto urinario. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: diminuzione della libido, impotenza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, stanchezza, dolore al torace; non comune: edema facciale, febbre. Esami diagnostici. Comune: iperkaliemia, lieve riduzione dell'ematocrito e dell'emoglobina; non comune: lieve innalzamento dell'urea e dei livelli di creatininasierica; molto raro: innalzamento degli enzimi epatici e della biliru bina. Idroclorotiazide. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia, iperglicemia, iperuricemia, ipokaliemia, iponatriemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalgia. Patologie dell'occhio. Non comune: transitoria visione offuscata, xantopsia. Patologie vascolari. Non comune: angite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: difficolta' respiratorie incluse polmonite ed edema polmonare. Patologie gastrointestinali. Non comune: sialoadenite, spasmi, irritazione dello stomaco, nausea, vomito,diarrea, stitichezza. Patologie epatobiliari. Non comune: ittero (col estasi intraepatica), pancreatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: fotosensibilita', orticaria, necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie.Non comune: glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzione renale, in sufficienza renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: febbre, capogiro, irrequietezza, debolezza. Esami diagnostici. Raro: innalzamento delle ALT.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: l'uso degli AIIRA non e' consigliato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli AIIRA e' controindicato nel corso del2^o e del 3^o trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica rela tiva al rischio di teratogenicita' in seguito all'esposizione agli ACEinibitori nel corso del primo trimestre di gravidanza non e' stata co nclusiva; comunque un lieve aumento del rischio non puo' essere escluso. Mentre non esistono dati epidemiologici controllati sul rischio congli Inibitori del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA), per questa classe di farmaci possono esistere rischi similari. A meno che la continuazione della terapia ARB non sia considerata essenziale, le pazienti che hanno in progetto una gravidanza devono passare a trattamenti antipertensivi alternativi che abbiano un profilo di sicurezza stabilitoper l'uso in gravidanza. Quando viene accertata la gravidanza, il tra ttamento con gli AIIRA va interrotta immediatamente, e, se indicato, va iniziata una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione alla terapia con AIIRA durante il secondo e terzo trimestre causa, nell'uomo, tossicita' per il fetoe tossicita' neonatale. In caso di esposizione agli AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si consiglia un controllo con ultrasuoni della funzionalita' renale e del cranio. I bambini le cui madri hanno assunto AIIRA devono essere tenuti sotto stretto controllo per ipotensione. L'idroclorotiazide puo' ridurre sia il volume del plasma che il flusso sanguigno utero-placentare. I tiazidici attraversano la barriera placentare e sono presenti nel sangue del cordone ombelicale. Possono causare disturbi elettrolitici fetali e forse altre reazioni che sono state osservate negli adulti. Sono stati riferiti casi di trombocitopenia nei neonati e ittero fetale o neonatale dopo il trattamento delle madri con tiazidici. Sulla base delle informazionisopra riportate, losartan potassico/idroclorotiazide e' controindicat o in gravidanza. Se viene accertata una gravidanza durante il trattamento, losartan potassico/idroclorotiazide deve essere interrotto. Allattamento: non e' noto se il losartan viene secreto nel latte umano. Comunque, il losartan viene secreto nel latte dei ratti. Il tiazide passanel latte umano e puo' inibire la lattazione. A causa dei possibili e ffetti indesiderati sul bambino allattato, il losartan potassico/idroclorotiazide e' controindicato durante l'allattamento.