Loricin - Im 1f 1g+500mg+f 3,2ml

Dettagli:
Nome:Loricin - Im 1f 1g+500mg+f 3,2ml
Codice Ministeriale:026756039
Principio attivo:Ampicillina/Sulbactam
Codice ATC:J01CR01
Fascia:A
Prezzo:3.04
Rimborso:2.52
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sigmatau Ind.Farm.Riunite Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Formulazioni

Loricin - Im 1f 1g+500mg+f 3,2ml

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterico per uso sistemico.

Indicazioni

L'impiego del prodotto andra' limitato a: infezioni da germi divenuti ampicillino-resistenti attraverso la produzione di beta-lattamasi; infezioni gravi in cui si sospetti che il germe responsabile possa essere divenuto ampicillino-resistente attraverso la produzione di beta-lattamasi.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, alle penicilline o ad uno qualsiasi degli eccipienti (e verso la lidocaina, per le preparazioni che la contengono).

Posologia

Adulti: la dose totale giornaliera raccomandata per l'adulto varia entro un range di norma compreso tra i 3 e i 12 grammi e puo' essere refratta in somministrazioni uguali ogni 12, 8 o 6 ore. Il dosaggio massimo giornaliero che puo' essere raggiunto per il sulbactam e' di 4 g. La scelta del dosaggio e dello schema di somministrazione dipendera' dalla gravita' dell'infezione. Gravita' dell'infezione: lieve; dosaggio giornaliero di Sulbactam-Ampicillina IM/EV (g): 3 (IM). Gravita' dell'infezione: moderata; dosaggio giornaliero di Sulbactam-Ampicillina IM/EV (g): fino a 6 (IM/EV). Gravita' dell'infezione: grave; dosaggio giornaliero di Sulbactam-Ampicillina IM/EV (g): fino a 12 (IM/EV). Il dosaggio raccomandato per il trattamento ambulatoriale e' di un flacone da 1,5 g per via intramuscolare ogni 12 ore. In pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min.), il dosaggio dovra' essere monitorato, con somministrazioni meno frequenti, in accordo con cio' che usualmente viene fatto per l'ampicillina. Bambini: 150 mg/kg/die (corrispondenti a 50 mg/kg/die di sulbactam e 100 mg/kg/die di ampicillina), somministrati ogni 6-8 ore. Nei neonati durante la prima settimana di vita (soprattutto se prematuri), la dose raccomandata e' di 75 mg/kg/die (corrispondenti a 25mg/kg/die di sulbactam e 50 mg/kg/die di ampicillina) refratta in due dosi uguali ogni 12 ore. Sia nell'adulto che nel bambino, il trattamento viene di solito continuato per 48 ore dopo la scomparsa della febbre e dopo la risoluzione degli altri segni di infezione. La durata della terapia e' di solito compresa tra i 5 ed i 14 giorni, ma il periodo di trattamento puo' essere prolungato o puo' essere aggiunta una dose addizionale di ampicillina, in caso di infezione molto grave. Somministrazione intramuscolare: la fiala per uso intramuscolare va disciolta con la fiala di solvente (annessa alla confezione) contenente 3,2 ml di soluzione di lidocaina cloridrato allo 0,5%. Per preparare le soluzioni da iniettare per via intramuscolare si puo' utilizzare anche acqua sterile per iniezioni. La somministrazione va effettuata mediante iniezione intramuscolare profonda a livello di masse muscolari voluminose, quali i glutei o la faccia anteriore delle cosce. La soluzione concentrata per somministrazione intramuscolare dovrebbe essere usata entro un'ora dalla ricostituzione. Somministrazione endovenosa: per la somministrazione endovenosa, il farmaco deve essere ricostituito con acqua sterile per iniezioni (annessa fiala solvente da 3,2 ml) o con ogni altra soluzione compatibile e lasciato riposare fino a completa dissoluzione. La somministrazione endovenosa puo' essere fatta in iniezione diretta (bolo), in circa 3 minuti, o in infusione, usando maggiori diluizioni, in 15-30 minuti. E' fisicamente compatibile con le seguenti soluzioni: soluzione fisiologica, lattato di sodio, soluzione di Ringer lattato. E' meno stabile in soluzioni contenenti destrosio od altri carboidrati (la soluzione ricostituita va usata entro 2-4 ore dalla ricostituzione e non dovrebbe essere mescolata con emoderivati o idrolisati proteici). Nella terapia della gonorrea non-complicata, puo' essere usato in unica somministrazione da 1,5 g in associazione con 1 g di Probenecid per os (che aumenta l'emivita del sulbactam e dell'ampicillina).

Avvertenze

In caso di reazione allergica grave, si deve interrompere la terapia ed istituire un trattamento idoneo (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, un immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza (ossigeno, respirazione assistita, ivi inclusa l'intubazione, ecc.). Come con altri antibiotici, e' importante effettuare un attento monitoraggio del paziente trattato con il farmaco onde cogliere l'insorgenza di eventuali sovrainfezioni da organismi resistenti, inclusi i miceti. In caso di sovrainfezione, il farmaco dovra' essere interrotto ed un'appropriata terapia verra' istituita. Come per ogni altro potente farmaco per uso sistemico, e' consigliabile, in corso di terapie prolungate con il farmaco, monitorare periodicamente la funzionalita' dei principali sistemi ed apparati, ivi inclusi quello renale, quello epatico ed il sistema ematopoietico. Tale monitoraggio e' particolarmente importante nei neonati, specie se prematuri, e nelle altre eta' pediatriche. Prima di iniziare una terapia antibiotica con una penicillina, bisogna raccogliere un'anamnesi accurata onde evidenziare eventuali reazioni precedenti di ipersensibilita' nei confronti di penicilline, cefalosporine o altri farmaci. Infatti, gravi e talora fatali reazioni di ipersensibilita' sono state riferite in pazienti sottoposti a terapia con penicilline, inclusa l'associazione sulbactam sodico/ampicillina sodica. Queste reazioni insorgono piu' facilmente in soggetti con precedenti di ipersensibilita' alle penicilline e/o ad altri allergeni. Sono stati segnalati casi di pazienti con un'anamesi positiva per ipersensibilita' alle penicilline, che hanno presentato gravi reazioni quando trattati con cefalosporine. L'insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento e l'istituzione di un'appropriata terapia. In pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min.), le cinetiche di eliminazione di sulbactam e ampicillina appaiono essere similmente influenzate, per cui il rapporto delle concentrazioni plasmatiche dei due antibiotici rimane costante. Il dosaggio del prodotto in questi pazienti dovrebbe essere monitorato con somministrazioni meno frequenti, in accordo con cio' che usualmente si fa con l'ampicillina. Quando si trattano pazienti che debbano assumere quantita' ristrette di sodio, bisognera' tenere presente che 1.500 mg del prodotto contengono circa 115 mg (5 millimoli) di sodio. Il farmaco va somministrato dopo la seduta dialitica. Essendo la mononucleosi infettiva una malattia virale, il farmaco non ne deve costituire il trattamento. In un'alta percentuale di pazienti affetti da mononucleosi infettiva, trattati con ampicillina, si assiste alla comparsa di rash cutaneo.

Interazioni

Il sulbactam sodico e' compatibile con la maggior parte delle soluzioni endovenose, ma l'ampicillina sodica, e quindi anche il prodotto e' meno stabile in soluzioni contenenti glucosio e altri carboidrati e non dovrebbe essere mescolata con emoderivati o idrolisati proteici. Allopurinolo: rispetto alla somministrazione della sola ampicillina, la somministrazione concomitante di allopurinolo e ampicillina incrementa in modo sostanziale l'incidenza delle reazioni cutanee di tipo esantematico. Aminoglicosidi: il miscelamento dell'ampicillina con aminoglicosidi in vitro ha portato all'inattivazione reciproca dei due medicinali. Nel caso in cui i due medicinali debbano essere somministrati contemporaneamente, e' necessario che la somministrazione avvenga in due sedi di inoculo differenti e dopo un intervallo di tempo di almeno un'ora. Anticoagulanti: le penicilline somministrate per via parenterale possono produrre alterazioni nell'aggregazione piastrinica e nei test di coagulazione. Questi effetti possono sommarsi all'azione degli anticoagulanti. Medicinali ad azione batteriostatica (cloramfenicolo, eritromicina, sulfonamidi e tetracicline): i medicinali ad azione batteriostatica possono interferire con l'attivita' battericida delle penicilline; e' consigliabile pertanto evitarne la somministrazione concomitante. Contraccettivi orali contenenti estrogeni: in donne in terapia con ampicillina, si sono verificati casi di ridotta efficacia contraccettiva che hanno portato a gravidanze non programmate. Sebbene l'associazione non sia del tutto chiara, durante la terapia con ampicillina, possono essere adottate misure contraccettive alternative o addizionali. Metotressato: l'uso concomitante di penicilline e metotressato ha comportato una riduzione della clearance del metotressato e della sua tossicita'. I pazienti devono essere sottoposti ad un attento monitoraggio. Puo' essere necessario aumentare le dosi di acido folinico e prolungarne il tempo di somministrazione. Probenecid: la cosomministrazione di probenecid, diminuisce la secrezione di ampicillina e sulbactam da parte dei tubuli renali; questo effetto comporta un aumento ed un prolungamento delle concentrazioni sieriche, un prolungamento del tempo di emivita ed un aumento dei rischi di tossicita'. Interazioni nei test di laboratorio: nell'analisi delle urine, un risultato falso positivo per la glicosuria puo' essere ottenuto utilizzando il reattivo di Benedict, il reattivo di Fehling ed il Clinitest. In seguito alla somministrazione di ampicillina a donne in stato di gravidanza e' stata osservata una diminuzione transitoria delle concentrazioni plasmatiche di estriolo coniugato, estriolo-glucuronide, estrone coniugato ed estradiolo. Questo effetto puo' anche verificarsi con l'associazione sulbactam sodico/amicillina sodica.

Effetti indesiderati

Come con altri antibioticiper via parenterale, il principale effetto collaterale e' la dolenzia in sede di inoculo dopo somministrazione intramuscolare. In un numero limitato di pazienti, a seguito di somministrazione endovenosa si sono verificate flebite o reazioni in sede di infusione. Disturbi gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, enterocolite e colite psudomembranosa. Disturbi del sangue e del sistema linfatico: in corso di terapia con sulbactam sodico-ampicillina sodica, sono stati segnalati casi di anemia, anemia emolitica, trombocitopenia, leucopenia ed eosinofilia. Queste reazioni sono reversibili con l'interruzione della terapia e vanno considerate come sintomi di sensibilita' al medicinale. Disturbi epatobiliari: bilirubinemia, alterata funzionalita' epatica e ittero. Disturbi della cute e degli annessi cutanei: rash, prurito ed altre reazioni cutanee. Eruzioni maculo papulose e orticaria. Rari casi di sindrome Stevens-Johnson, necrolisi epidermica ed eritema multiforme. Disturbi del sistema immunitario: reazione anafilattoide e shock anafilattico. Disturbi del sistema nervoso: rari casi di convulsioni, torpore e cefalea. Disturbi dell'apparato urogenitale: rari casi di nefrite interstiziale. Esami di laboratorio: possibile aumento transitorio di AST (SGOT) e ALT (SGPT). Altri: febbre, raramente osservate astenia, aumento dell'azotemia e della creatininemia. Le reazioni secondarie associate con l'uso dell'ampicillina da sola, possono essere osservate con il prodotto l'associazione sulbactam sodico/ampicillina sodica.

Gravidanza e allattamento

Benche' negli esperimenti sugli animali di laboratorio non si siano osservati effetti teratogeni, non e' dimostrato che il farmaco puo' essere utilizzato in tutta sicurezza in gravidanza e durante l'allattamento. Pertanto, nelle donne in stato di gravidanza, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico. Il sulbactam attraversa la barriera placentare. Il sulbactam e l'ampicillina sono reperibili in concentrazioni ridotte nel latte materno. Il prodotto e' stato somministrato con successo nei pazienti in eta' pediatrica. Mentre nei bambini di 1 anno di eta' o piu' ha dimostrato di possedere caratteristiche farmacocinetiche assimilabili a quelle dell'adulto, nei neonati e nei prematuri (probabilmente per l'immaturita' della funzionalita' renale nei primi giorni di vita) l'emivita di entrambi i principi attivi e' prolungata con una media di 7,9 ore per il sulbactam e di 9,4 ore per l'ampicillina. In tali soggetti, il farmaco dovrebbe essere somministrato in due dosi uguali giornaliere, una ogni 12 ore, in accordo con la pratica seguita usualmente per l'ampicillina.