Loramyc - Fl 14cpr Buccali 50mg

Dettagli:
Nome:Loramyc - Fl 14cpr Buccali 50mg
Codice Ministeriale:038371011
Principio attivo:Miconazolo
Codice ATC:A01AB09
Fascia:A
Prezzo:71.2
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Therabel Gienne Pharma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse mucoadesive
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

LORAMYC 50 MG COMPRESSE BUCCALI MUCO-ADESIVE

Formulazioni

Loramyc - Fl 14cpr Buccali 50mg

Categoria farmacoterapeutica

Antinfettivi e antisettici per il trattamento orale locale.

Principi attivi

Ciascuna compressa contiene 50 mg di miconazolo.

Eccipienti

Ipromellosa 2208, concentrato di proteine del latte, amido di mais, lattosio monoidrato, sodio laurilsolfato, magnesio stearato, talco.

Indicazioni

Trattamento della candida orofaringea (OPC) in pazienti immunodepressi.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Allergie al latte o ai suoi derivati. In pazienti con disfunzioni epatiche. Somministrazione concomitante di anticoagulanti, sulfonammidi ipoglicemizzanti, cisapride o pimozide, alcaloidi dell'ergot: ergotamina, diidroergotamina.

Posologia

Uso gengivale. Solo per adulti. Applicazione di una compressa muco-adesiva buccale una volta al giorno per 7-14 giorni secondo la risposta del paziente. E' preferibile applicare la compressa al mattino dopo aver lavato i denti, dato che durante la notte il flusso salivare e' menoimportante. Il medicinale puo' essere assunto senza cibo e bevande. I n caso di guarigione clinica completa (completa scomparsa dei segni e dei sintomi del disturbo) dopo 7 giorni di trattamento, l'uso puo' essere interrotto. In caso di lesioni OPC confluenti/estese (gravi), il trattamento deve essere continuato fino a guarigione clinica o fino a 14 giorni. Modo di somministrazione: il farmaco deve essere applicato sulla gengiva superiore, proprio sopra gli incisivi: una volta tolta lacompressa dal flacone, questa deve essere usata immediatamente. Notar e che la compressa ha un lato arrotondato e un lato piatto. Il lato arrotondato della compressa deve essere applicato sulla gengiva superiore sopra un dente incisivo. Tenere la compressa in loco per 30 secondi esercitando una leggera pressione con il dito sopra il labbro superiore. Se la compressa non aderisce in modo appropriato deve essere riposizionata. Se la compressa cade entro le prime 6 ore ma non viene inghiottita, essa deve essere immediatamente sostituita. Nel caso in cui siaaccidentalmente inghiottito, si raccomanda di bere un bicchiere d'acq ua. Se viene inghiottito entro le prime 6 ore dopo l'applicazione, la compressa deve essere sostituita solo una volta. In ciascuna applicazione, la compressa deve essere applicata ai lati alterni della gengiva superiore. Anziani: il farmaco puo' essere usato dagli anziani. Non visono esperienze nei bambini.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidita'.

Avvertenze

La somministrazione con l'alofantrina non e' raccomandata. Il medicinale non deve essere somministrato a pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio. Dopo l'applicazionesono state raramente osservate irritazioni locali. Possono verificarsi reazioni di ipersensibilita'. Dato che deve essere applicato sulla gengiva superiore, proprio sopra gli incisivi: deve essere evitata qualsiasi condizione che interferisca con l'aderenza della compressa, incluso l'atto di toccare opremere la compressa gia' posizionata. Evitare le gomme da masticare. La compressa non deve essere succhiata, masticata o inghiottita. In c aso di lavaggio dei denti durante la giornata, evitare di toccare la compressa e sciacquare la bocca con cautela. Se la bocca e' secca, si raccomanda di inumidire la gengiva prima di applicare la compressa mucoadesiva buccale. Puo' verificarsi ingestione accidentale del prodotto.In caso di ingestione accidentale del medicinale si raccomanda di ber e un bicchiere d'acqua. Il prodotto ha mostrato un tasso di guarigioneclinica piu' ridotto in pazienti con OPC estese o confluenti.

Interazioni

Il miconazolo e' un inibitore di CYP2C9 e CYP3A4. Non sono stati eseguiti studi di interazione con il farmaco. Sebbene l'assorbimento sistemico osservato con il prodotto sia stato valutato in modo insufficiente, la somministrazione di medicinali con stretto indice terapeutico e che vengono metabolizzati dal CYP2C9 e CYP3A4 e' controindicata a causadi un'aumentata esposizione. Uso concomitante controindicato. Anticoa gulanti orali: sanguinamento imprevedibile che puo' eventualmente essere grave. Cisapride: aumentato rischio di aritmia ventricolare, ad es:torsione di punta. Pimozide: aumentato rischio di aritmia ventricolar e, ad es: torsione di punta. Alcaloidi dell'ergot: ergotamina, diidroergotamina Rischio di ergotismo con necrosi delle estremita'. Sulfonammidi ipoglicemizzanti: possibile verificarsi di sintomi di ipoglicemia,anche coma. Uso concomitante non raccomandato. Alofantrina: aumentato rischio di aritmia ventricolare, ad es: torsione di punta Uso concomi tante che richiede precauzioni per l'uso. Fenitoina (e fosfenitoina per estrapolazione): aumentate concentrazioni plasmatiche di fenitoina che possono raggiungere livelli tossici a causa di una inibizione del metabolismo epatico della fenitoina. Si raccomanda un rigoroso monitoraggio clinico.

Effetti indesiderati

I piu' gravi eventi avversi segnalati con maggiore frequenza hanno incluso disturbi gastrointestinali. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da >=1/1000 a <1/100); raro (da >=1/10 000 a <1/1000); molto raro (<1/10 000), non nota. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, diarrea, dolore addominale, vomito, bocca secca, disagio orale, dolore gengivale; non comune: glossodinia, prurito gengivale, ulcerazione della bocca. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, disgeusia, ageusia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, eruzioni cutanee. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: irritazione nel sito di applicazione, affaticamento,dolore. Infezioni e infestazioni. Non comune: infezione del tratto re spiratorio superiore. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Noncomune: anoressia. Patologie vascolari; non comune: vampate di calore . Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati disponibili sull'uso di miconazolo in donne in gravidanza. Studi su animali non indicano effetti teratogeni, ma sono stati registrati altri effetti sulla riproduzione. Il rischio sull'uomo non e' noto. Il miconazolo deve essere usato in gravidanza solo se necessario. Non vi sono dati disponibili sulla secrezione di miconazolo nel latte umano. Pertanto deve essere esercitata cautela nella prescrizionea madri che allattano. Se il neonato o il bambino allattato al seno a ssume cisapride, la somministrazione alla madre di miconazolo e' controindicata come misura di sicurezza, a causa dei potenziali rischi di interazione del medicinale nel bambino (torsione di punta).