Livin - 20cpr Riv 150mg

Dettagli:
Nome:Livin - 20cpr Riv 150mg
Codice Ministeriale:035502018
Principio attivo:Ranitidina Cloridrato
Codice ATC:A02BA02
Fascia:A
Prezzo:4.11
Rimborso:3.29
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Pantafarm Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

LIVIN

Formulazioni

Livin - 20cpr Riv 150mg
Livin - 10cpr Riv300mg
Livin - 20cpr Riv 300mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiulcera peptica e malattia da reflusso gastroesofagea.

Principi attivi

Ranitidina cloridrato.

Eccipienti

Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, polimetacrilato, polietilenglicole 6000, idrossipropilmetilcellulosa, talco, titanio diossido (E171).

Indicazioni

Farmaco da 150 mg: per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione acida gastrica, ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti. Il trattamento a lungo termine e' indicato nei pazienti con anamnesi di ulcere recidivanti. Esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger - Ellison. Farmaco da 300 mg: per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione gastrica, ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger - Ellison.Il farmaco non e' indicato per il trattamento dei disturbi addominali lievi come crampi e distonie neurovegetative a carico dello stomaco.

Controindicazioni / effetti secondari

Il farmaco non deve essere somministrato ai pazienti con nota ipersensibilita' al principio attivo, ranitidina cloridrato, o agli altri eccipienti. Casi isolati hanno indicato una coerenza tra l'inizio di una porfiria acuta intermittente e la somministrazione di ranitidina cloridrato. Pertanto i pazienti con anamnesi di porfiria acuta intermittentenon devono essere trattati con questo farmaco.

Posologia

Negli adulti con funzione renale normale devono essere rispettati i seguenti dosaggi: ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna 2 compresse, 150 mg ( = 300 mg ranitidina ) o 1 compressa da 300 mg ( = 300 mg ranitidina ) dopo cena o prima di coricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg due volte al giorno, la mattina e la sera. La durata dellaterapia deve essere di 4 settimane. I pazienti la cui ulcera non sia guarita completamente dopo le 4 settimane di trattamento, devono continuare la terapia per altre 4 settimane allo stesso dosaggio. Nei pazienti che reagivano alla suddetta terapia a breve termine ed in particolare quelli con anamnesi di ulcere recidivanti potrebbe essere necessario continuare la terapia per 12 mesi con 1 compressa da 150 mg al giorno prima di coricarsi come profilassi contro la recidiva. I pazienti devono essere sottoposti regolarmente ad esame endoscopico. Nella esofagite da reflusso 2 compresse da 150 mg (= 300 mg ranitidina) o 1 compressa da 300 mg (= 300 mg ranitidina) dopo cena o prima di coricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg due volte al giorno (se necessario, 4 al giorno = 600 mg di Ranitidina al giorno) presa la mattina e la sera per un periodo massimo di 8 settimane (se necessario 12 settimane). I pazienti con elevata secrezione acida gastrica, vale a dire la sindrome di Zollinger-Ellison, devono essere inizialmente trattati conuna compressa da 150 mg 3 volte al giorno (= 450 mg di ranitidina al giorno). Se necessario la dose puo' essere aumentata a 600-900 mg di ranitidina (2-3 compresse da 300 mg) al giorno. I pazienti possono essere stabilizzati alle dosi massime, se la misurazione dell'acidita' gastrica ne conferma la necessita'. Sono state somministrate dosi giornaliere di ranitidina fino a 6 g. Le dosi possono essere somministrate indipendentemente dai pasti. Bambini: somministrare il farmaco solo se strettamente necessario, e per un breve periodo. La dose giornaliera per il trattamento della ulcera duodenale o gastrica e dell'esofagite dareflusso e' di 2-4 mg di ranitidina per ogni kg di peso corporeo due volte al giorno, fino ad un massimo di 300 mg di ranitidina al giorno divisa in due dosi singole. A seconda dei valori di clearance della ranitidina (ml/min) o di creatinina sierica (mg/100 ml) si raccomandano i seguenti dosaggi: clearance della creatinina (ml/min) fino a 30, creatinina sierica (mg/100) superiore a 2,6, dose giornaliera 150 mg ranitidina; clearance della creatinina (ml/min) superiore a 30, creatininasierica (mg/100) inferiore a 2,6, dose giornaliera 300 mg ranitidina. I valori di creatinina sierica sono approssimativi, non indicano lo s tesso grado di riduzione in tutti i pazienti con funzionalita' renale ridotta. Cio' puo' essere osservato soprattutto nei pazienti anziani nei quali le funzioni renali a volte risultano sopravvalutate attraverso la creatinina sierica. La seguente formula puo' essere utilizzata per valutare la clearance della creatinina sulla base della concentrazione della creatinina sierica misurata (mg/100 ml), eta' (in anni) e peso corporeo (in Kg). Per le donne e' necessario moltiplicare il risultato per il coefficiente 0.85. Clearance della creatinina (ml/min)(140-eta') x peso corporeo/72 creatinina sierica. La ranitidina e' eliminabile con la dialisi. L'emodialisi riduce la concentrazione di ranitidinanel sangue. Per tale ragione i pazienti in dialisi devono ricevere la dose di ranitidina sopra indicata dopo aver terminato la dialisi. Le compresse rivestite con film devono essere inghiottite intere con liquido sufficiente. La somministrazione delle compresse rivestite con film nei bambini puo' avvenire sciogliendo le compresse in acqua o spezzettandole in piccole parti. E' possibile scegliere anche un altro modo di somministrazione che risulti piu' adatto a tali pazienti.

Conservazione

Non conservare ad una temperatura superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

L'esistenza di patologie di natura maligna deve essere esclusa mediante appropriate prove diagnostiche, soprattutto prima del trattamento diulcere gastriche poiche' il trattamento con il farmaco potrebbe nasco ndere i sintomi legati al carcinoma dello stomaco. In caso di assunzione contemporanea di ranitidina e teofillina, il livello di teofillina nel plasma deve essere controllato e se necessario ne deve essere regolato il dosaggio. E' necessario ridurre la dose in pazienti con funzione renale alterata).

Interazioni

A dosi elevate del farmaco si puo' riscontrare una riduzione nella escrezione di procainamide and N-acetilprocainamide provocata dall'inibizione della secrezione tubulare. Poiche' l'assorbimento di ranitidina nel tratto gastrointestinale potrebbe essere ridotto dalla somministrazione contemporanea di antiacidi o sucralfato, il farmaco deve essere somministrato circa 2 ore prima di tali farmaci. Studi clinici non hanno dimostrato una diminuzione nella scomposizione della teofillina e/o aumento del livello di teofillina nel plasma causato dalla ranitidina.Comunque, esistono casi isolati di pazienti nei quali si sono verific ati un aumento del loro livello di teofillina nel plasma e segni e sintomi di un'overdose da teofillina durante il trattamento contemporaneocon il farmaco e teofillina. Pertanto le concentrazioni di teofillina nel plasma devono essere controllate nel caso di terapia contemporane a con farmaco e teofillina. Se necessario regolare la dose di teofillina. La combinazione di ranitidina e ketoconazolo deve essere evitata. In caso di somministrazione contemporanea di farmaci ad assorbimento dipendente dal pH, quali ketoconazolo, deve essere tenuto in considerazione l'assorbimento modificato di tali farmaci. Nel trattamento contemporaneo con ranitidina e glipizide la concentrazione del glipizide nelplasma potrebbe essere aumentata. Gli effetti di una piccola quantita ' di alcool potrebbero essere potenziati dall'assunzione del farmaco.

Effetti indesiderati

La frequenza degli effetti indesiderati comuni e' inferiore al 2%. Cefalea, affaticamento e lievi disturbi gastrointestinale sono stati gli effetti indesiderati piu' comunemente riportati, e di norma, l'interruzione del trattamento non si e' reso necessario. >>Alterazioni del sangue e sistema linfatico (non comuni, rari): leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, pancitopenia. >>Alterazioni del sistema immunitario(rari): reazioni di ipersensibilita', edema angioneurotico, febbre, s hock anafilattico. >>Disturbi psichiatrici (rari): confusione (in particolare in soggetti anziani con riduzione de?la funzionalita' epatica e renale), depressione, allucinazioni (tutte reversibili). >>Alterazioni del sistema nervoso (comuni): cefalea, vertigini, stanchezza. >>Disturbi oculari (rari): ridotta accomodazione, reversibile. >>Alterazioni cardiache (rari): bradicardia, blocco atrio-ventricolare. >>Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino (rari): broncospasmo. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale (comune, rare): diarrea, pancreatite acuta. >>Alterazioni del sistema epatobiliare(non comuni e rari): alterazione della funzionalita' epatica, reversi bile, epatite con o senza ittero. >>Alterazioni della cute e del tessuto subcutaneo (comuni e rari): rash cutanei, eritema multiforme, alopecia, orticaria. >>Alterazioni del tessuto muscoloscheletrico e tessutoconnettivo (rari): mialgia, artralgia. >>Alterazioni dell'apparato ri produttivo e della mammella (rari): ginecomastia reversibile, impotenza reversibile.

Gravidanza e allattamento

Il farmaco deve essere utilizzato durante la gravidanza solo se strettamente necessario poiche' esistono solo pochi studi sull'uomo e nessuno relativo al primo trimestre. Prove sugli animali non hanno dimostrato alcuna teratogenicita'. Il principio attivo e' secreto nel latte materno. Il trattamento con la ranitidina durante l'allattamento deve essere evitato dal momento che non vi e' esperienza sull'effetto della ranitidina nei neonati e che non puo' essere esclusa una riduzione dellasecrezione acida gastrica.