Livial - 30cpr 2,5mg
Dettagli:
Nome:Livial - 30cpr 2,5mgCodice Ministeriale:028035018
Principio attivo:Tibolone
Codice ATC:G03CX01
Fascia:A
Prezzo:14.28
Rimborso:11.28
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Msd Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inf. a +25, in confezione originale
Scadenza:24 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Estrogeni.
Principi attivi
Ciascuna compressa contiene 2,5 mg di tibolone.
Eccipienti
Amido di patate, magnesio stearato, ascorbilpalmitato, lattosio.
Indicazioni
Trattamento dei sintomi da deficit di estrogeni nelle donne in postmenopausa, dopo piu' di un anno dalla menopausa. Prevenzione dell'osteoporosi in donne in postmenopausa, ad alto rischio di future fratture chepresentano intolleranze o controindicazioni ad altri medicinali autor izzati per la prevenzione dell'osteoporosi. Per tutte le donne, la decisione di prescrivere il tibolone deve essere basata su una valutazione dei rischi individuali complessivi della paziente, in particolare nelle donne di eta' superiore ai 60 anni si deve tenere in considerazione il rischio di ictus.
Controindicazioni / effetti secondari
Gravidanza ed allattamento. Cancro della mammella pregresso, sospetto o accertato. In uno studio controllato con placebo, tibolone ha aumentato il rischio di recidiva del cancro alla mammella. Tumori maligni estrogeno-dipendenti sospetti o accertati (es. carcinoma endometriale). Sanguinamento genitale non diagnosticato. Iperplasia endometriale non trattata. Tromboembolia venosa idiopatica in atto o pregressa (es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare). Storia di malattia tromboembolica arteriosa (ad es. angina, infarto del miocardio, ictus o attacco ischemico transitorio). Epatopatia acuta o storia di epatopatia, finche' gli esami di funzionalita' epatica non siano tornati nella norma.Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualunque degli eccipie nti. Porfiria.
Posologia
La posologia e' di una compressa al giorno. Nelle pazienti anziane none' necessario alcun aggiustamento della posologia. Le compresse devon o essere ingerite con un bicchiere d'acqua o altra bevanda, preferibilmente alla stessa ora del giorno. Per iniziare e continuare il trattamento dei sintomi della postmenopausa, deve essere usata la dose minimaefficace, per il minor tempo possibile. Al trattamento non deve esser e aggiunto un progestinico. Le donne con menopausa spontanea devono iniziare il trattamento con il farmaco almeno 12 mesi dopo l'ultimo ciclo mestruale spontaneo. Nel caso di menopausa indotta (chirurgicamente), il trattamento con il medicinale puo' iniziare immediatamente. Primadi iniziare deve essere effettuata una valutazione di qualsiasi sangu inamento vaginale irregolare o inatteso, sia nell'ambito della TOS cheal di fuori di essa, per il quale non vi sia una causa accertata. Se la donna proviene da una TOS con un preparato sequenziale, il trattamento deve iniziare il giorno dopo il completamento della terapia precedente. Se la donna proviene da una TOS con un preparato combinato-continuo, il trattamento puo' iniziare in qualunque momento. Una compressa dimenticata deve essere presa non appena ci si ricordi di farlo, a meno che non siano trascorse piu' di 12 ore dall'ora in cui di solito si prende il farmaco. In quest'ultima circostanza, la dose dimenticata non deve essere presa e la compressa successiva deve essere assunta comedi consueto. La dimenticanza di una compressa puo' aumentare la possi bilita' di emorragia da rottura e spotting.
Conservazione
Conservare nella confezione originale alla temperatura di 2-25 gradi C.
Avvertenze
Per il trattamento dei sintomi postmenopausali, iniziare solo se i sintomi influenzano sfavorevolmente la qualita' della vita. Valutare il rapporto rischio-beneficio almeno annualmente e continuare solo fino a quando il beneficio sia superiore al rischio. Valutare il rischio di ictus, cancro della mammella e, nelle donne non isterectomizzate, di cancro dell'endometrio tenendo in considerazione la frequenza e le caratteristiche di entrambe le forme di cancro e dell'ictus, in termini di responsivita' al trattamento, morbilita' e mortalita'. Prima di iniziare o riprendere una TOS eseguire un'anamnesi familiare e personale completa e una visita generale (incluso l'esame di pelvi e seno). Duranteil trattamento eseguire controlli periodici. Riferire ogni cambiament o nel seno. Eseguire indagini cliniche, inclusa la mammografia. Nel caso una delle seguenti condizioni sia presente, o sia stata presente inpassato, e/o sia stata aggravata dalla gravidanza o da un precedente trattamento ormonale, seguire la paziente, considerando che possono ripresentarsi o aggravarsi nel trattamento: leiomioma (fibromi uterini) o endometriosi, anamnesi o fattori di rischio per malattie tromboemboliche, fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, ipertensione, epatopatie, diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare, colelitiasi, emicrania o cefalea (grave), lupus eritematoso sistemico, anamnesi positiva per iperplasia endometriale, epilessia, asma bronchiale, otosclerosi. Sospendere il trattamento in caso di controindicazione o di ittero, deterioramento della funzione epatica, aumento significativo della pressione arteriosa, insorgenza di cefalea di tipo emicranico. Le donne alle quali e' prescritto il tibolone nella pratica clinica normale presentano un rischio aumentato di diagnosi di cancro dell'endometrio, che aumenta con la durata d'uso. Il tibolone aumenta lo spessore della parete dell'endometrio, misurato con ecografia trans vaginale. Nei primi mesi di trattamento possono verificarsi emorragia da rottura e spotting. Riferire qualunque emorragia da rottura o spotting che fosse ancora presente dopo 6 mesi di trattamento, che cominci dopoquesto periodo o che continui una volta che il trattamento e' stato i nterrotto. Eseguire un controllo ginecologico che includa, possibilmente, la biopsia dell'endometrio per escluderne forme maligne. L'evidenza rispetto al rischio di cancro della mammella in associazione con il tibolone non e' conclusiva. Il rischio di cancro alla mammella aumentasignificativamente in associazione all'impiego di una dose di 2,5 mg. Il rischio e' divenuto apparente entro pochi anni dall'uso ed e' aume ntato con la durata dell'assunzione, tornando invece ai valori di basenell'arco di qualche anno (al massimo 5), dopo l'interruzione. La TOS a base di estrogeni o estro-progestinici e' associata ad un maggior r ischio relativo di sviluppare tromboembolia venosa, cioe' trombosi venosa profonda od embolia polmonare. Nelle donne che utilizzavano una TOS il rischio aumenta di 2-3 volte rispetto alle donne che non la utilizzavano. Questo evento e' piu' probabile nel primo anno. Fattori di rischio di tromboembolia venosa includono storia familiare o personale, obesita' grave e lupus eritematoso sistemico. Pazienti con una storiadi tromboembolia venosa o stati trombofilici accertati hanno un maggi or rischio di tromboembolia venosa. La TOS puo' aumentare questo rischio. Una storia personale o una storia familiare fortemente positiva ditromboembolia o di aborto spontaneo ricorrente dovrebbe essere indaga ta per escludere una predisposizione alla trombofilia. Finche' non siastata effettuata una valutazione completa dei fattori trombofilici, o iniziato un trattamento anticoagulante, l'uso della TOS in tali pazie nti e' controindicato. Le donne gia' in trattamento con anticoagulantirichiedono un accertamento accurato del rapporto rischio-beneficio de lla TOS. Il rischio di tromboembolia venosa puo' aumentare temporaneamente in caso di prolungata immobilizzazione, traumi maggiori o chirurgia maggiore. Porre attenzione alle misure profilattiche per prevenire gli episodi di tromboembolia venosa postoperatoria. Se si prevede un'immobilizzazione prolungata a seguito di interventi di chirurgia elettiva, particolarmente di chirurgia addominale o ortopedica degli arti inferiori, considerare la sospensione temporanea della TOS, se possibile, 4-6 settimane prima dell'intervento. La TOS non dovrebbe essere ripresa fino a completa mobilizzazione della paziente. Se si sviluppa una tromboembolia venosa dopo l'inizio della terapia, sospendere il farmaco. Riguardo alla patologia cardiaca coronarica, gli studi non evidenziano alcun beneficio cardiovascolare con l'uso di estrogeni combinati con medrossiprogesterone acetato (MPA). Studi clinici hanno evidenziatoun possibile aumento di morbilita' cardiovascolare nel primo anno di terapia e nessun beneficio globalmente. Per altri prodotti per la TOS ci sono solo dati limitati provenienti da studi randomizzati controllati riguardanti gli effetti su morbilita' e mortalita' cardiovascolare.Il tibolone aumenta il rischio di ictus ischemico dal primo anno di t rattamento. Il rischio di base di ictus e' correlato all'eta' e quindil'effetto del tibolone e' maggiore con l'aumentare dell'eta'. In alcu ni studi epidemiologici una TOS di lunga durata (almeno 5-10 anni) consoli estrogeni in donne isterectomizzate risulta associata ad un aume ntato rischio di carcinoma ovarico. Non e' certo se una TOS di lunga durata con prodotti combinati presenti un rischio diverso da quello rilevato con estrogeni da soli. Conitene lattosio. Non usare a scopo contraccettivo. Il trattamento mostra una marcata diminuizione dose-dipendente dei livelli di colesterolo- HDL. Anche i livelli di trigliceridi totali e lipoproteine sono ridotti. La diminuizione dei livelli di colesterolo totale e colesterolo VLDL-C non e' risultata dose dipendente.I livelli di LDL-C sono risultati immodificati. Gli estrogeni possono causare ritenzione idrica, osservare pazienti con disfunzione renale o cardiaca. Seguire le donne con preesistente ipertrigliceridemia durante la terapia con estrogeni da soli o con la TOS. Rari casi di pancreatite conseguente ad un notevole aumento dei trigliceridi plasmatici sono stati riportati in donne con preesistente ipertrigliceridemia sottoposte a terapia con solo estrogeni. Il trattamento con il farmaco diminuisce la tireoglobulina (TBG) e del T4 totale; i livelli di T3 risultano inalterati. Inoltre riduce i livelli di globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG), ma non influenza quelli della globulina legante l'ormone corticoide (CBG) e il cortisolo circolante. Non c'e' evidenza conclusiva di miglioramento della funzione cognitiva. Aumenta il rischio di probabile demenza in donne che hanno iniziato un trattamento combinato con estrogeni coniugati + MPA dopo i 65 anni.
Interazioni
Poiche' il prodotto puo' aumentare l'attivita' fibrinolitica del sangue, esso puo' aumentare l'effetto degli anticoagulanti. Questo effetto e' stato dimostrato con il warfarin. Pertanto, l'uso simultaneo con anticoagulanti deve essere effettuato con cautela. Soprattutto quando siinizia o si interrompe un trattamento concomitante con il prodotto, l a dose di warfarin deve essere opportunamente adeguata. Uno studio in vivo ha mostrato che il trattamento concomitante con tibolone influenza moderatamente la farmacocinetica del substrato midazolam 3A4 del citocromo P450. Sulla base di questo dato, ci si puo' aspettare un'interazione con altri substrati CYP3A4, tuttavia la rilevanza clinica di cio' dipende dalle proprieta' farmacodinamiche e farmacocinetiche del substrato interessato.
Effetti indesiderati
Vengono descritti gli effetti indesiderati registrati durante 21 studicontrollati verso placebo (incluso lo studio LIFT), effettuati su 407 9 donne alle quali sono state somministrate dosi terapeutiche di tibolone (1,25 o 2,5 mg) e 3476 donne alle quali e' stato somministrato placebo. La durata di questi trattamenti variava dai 2 mesi ai 4.5 anni. Sono di seguito riportati gli effetti indesiderati che si sono verificati piu' frequentemente in modo statisticamente significativo, duranteil trattamento con tibolone rispetto al placebo. Le frequenze degli e venti avversi sono: comune (>1%, <10%) o non comune (>0,1%, <1%). Disturbi gastro-intestinali. Comuni: dolore addominale basso. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: crescita anormale dei capelli. Molto comune: acne. Patologie dell'apparato riproduttivo. Comuni: secrezione vaginale, ispessimento della parete dell'endometrio, emorragia postmenopausale, dolorabilita' mammaria, prurito genitale, candidiasi della vagina, emorragia vaginale, dolore pelvico, displasi dellacervice, secrezione genitale, vulvovaginite. Non comune: fastidio mam mario, infezione micotica, micosi della vagina, dolore al capezzolo. Esami diagnostici. Comuni: aumento del peso corporeo, striscio cervicale anormale (nella maggior parte dei casi si e' trattato di modificazioni benigne). Non e' stato riscontrato aumento delle patologie della cervice (carcinoma della cervice) nelle donne trattate con tibolone rispetto al placebo. Nel comune uso terapeutico altri effetti indesideratiosservati includono: vertigini, rash cutaneo, prurito, dermatosi sebo rroica, cefalea, emicrania, disturbi del visus (compresa la visione offuscata), disturbi gastrointestinali, depressione, edema, effetti sulla muscolatura scheletrica quali artralgia o mialgia e variazioni dei parametri di funzionalita' epatica. >>Cancro della mammella. Lo studio MWS ha mostrato che, in confronto alle donne che non hanno mai usato la TOS, l'uso di vari tipi di TOS combinata estrogeno + progestinico era associato ad un piu' elevato rischio di cancro della mammella (RR = 2.00, 95%CI: 1.88-2.12) rispetto all'uso di estrogeni da soli (RR = 1.30, 95%CI: 1.21-1.40) o all'uso di 2,5 mg di tibolone (RR = 1.45, 95%CI: 1.25-1.68). Il MWS ha stimato, dall'incidenza media nota di cancro della mammella nei paesi sviluppati, che: Per le donne che non usano la TOS o il tibolone, ci si attende che circa 32 donne ogni 1000 abbiano diagnosticato un tumore al seno tra i 50 e i 64 anni. Per 1000 donneche usano o hanno usato di recente la TOS, il numero di casi addizion ali durante il corrispondente periodo sara', per le utilizzatrici di terapia sostitutiva a base di soli estrogeni, tra 0 e 3 (miglior stima = 1.5) per 5 anni di uso e tra 3 e 7 (miglior stima = 5) per 10 anni di uso. Per le utilizzatrici di TOS combinata estrogeno + progestinico,invece, sara' tra 5 e 7 (miglior stima = 6) per 5 anni di uso e tra 1 8 e 20 (miglior stima = 19) per 10 anni di uso. Per le donne che usanoil tibolone, il numero dei casi addizionali di cancro mammario era co nfrontabile con quello per le donne che usano l'estrogeno da solo. >>Cancro dell'endometrio. Lo studio clinico randomizzato controllato verso placebo che includeva donne mai sottoposte a screening di base per anomalie dell'endometrio, e che, quindi, rifletteva la pratica clinica,ha individuato il rischio piu' alto di cancro dell'endometrio (studio LIFT, eta' media 68 anni). In questo studio non sono stati diagnostic ati casi di cancro nel gruppo placebo (n=1773) dopo 2,9 anni, rispettoa 4 casi di cancro dell'endometrio diagnosticati nel gruppo trattato con tibolone (n=1746). Questo corrisponde ad una diagnosi di 0.8 casi addizionali di cancro dell'endometrio ogni 1000 donne che in questo studio hanno usato il tibolone per un anno. >>Ictus. Uno studio randomizzato controllato di 2,9 anni ha stimato un incremento di 2.2 volte delrischio di ictus nelle donne (eta' media 68 anni) che usavano 1,25 mg di tibolone (28/2249), rispetto al placebo (13/2257). La maggior part e degli ictus (80%) era di tipo ischemico. Il rischio di base di ictuse' fortemente dipendente dall'eta'. Pertanto, l'incidenza di base in un periodo di 5 anni e' stimata pari a 3 per 1000 donne di 50-59 anni e 11 per 1000 donne di 60-69 anni di eta'. Per le donne che usano il tibolone per 5 anni, il numero di casi addizionali attesi dovrebbe essere di circa 4 per 1000 donne di 50-59 anni e 13 per 1000 donne di 60-69 anni di eta'. Sono state riportate altre reazioni avverse in associazione al trattamento con estrogeni e progestinici: neoplasie estrogeno-dipendenti benigne e maligne (come cancro dell'endometrio), colecistopatie, disturbi della cute e della sottocute (cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare), probabile demenza, tromboembolia venosa (come trombosi venosa profonda degli arti inferiori e pelvica ed embolia polmonare) che e' piu' frequente tra le donne che assumono una TOS rispetto a quelle che non la assumono.
Gravidanza e allattamento
E' controindicato in gravidanza. In caso di gravidanza durante il trattamento con il farmaco, interrompere immediatamente la terapia. Non visono dati clinici sull'impiego nelle donne in gravidanza. Studi negli animali hanno mostrato una certa tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale nella specie umana e' sconosciuto. E' controindicato durante l'allattamento.