Lipsin - 20cps 200mg

Dettagli:
Nome:Lipsin - 20cps 200mg
Codice Ministeriale:029257019
Principio attivo:Fenofibrato
Codice ATC:C10AB05
Fascia:A
Prezzo:4.15
Rimborso:3.45
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:I.B.N. Savio Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

LIPSIN 200 MG CAPSULE RIGIDE

Formulazioni

Lipsin - 20cps 200mg

Categoria farmacoterapeutica

Sostanze modificatrici dei lipidi, non associate.

Principi attivi

Fenofibrato.

Eccipienti

Lattosio, magnesio stearato, amido pregelatinizzato, sodio laurilsolfato, crospovidone.

Indicazioni

In aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione ponderale) per: trattamento dell'ipertrigliceridemia grave con o senza bassi livelli di colesterolo HDL; iperlipidemia mista, quando una statina e' controindicata o non tollerata; iperlipidemia mista nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare, in aggiunta a una statina, quando i livelli di trigliceridi e di colesterolo HDL non sono adeguatamente controllati.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; insufficienza epatica (compresa la cirrosi biliare) e persistenti anormalita' della funzionalita' epatica di natura non chiara; insufficienza renale; fotoallergia nota o reazioni di fototossicita' durante il trattamento con fibrati o ketoprofene; malattia della colecisti; pancreatite acuta o cronica ad eccezione della pancreatite acuta dovuta agrave ipertrigliceridemia; gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento. Il prodotto non deve essere impiegato in eta' pediatrica, non essendo ancora disponibile un'esperienza sufficiente.

Posologia

La dose consigliata e' di 1 capsula al giorno. Durante la terapia vanno rispettate le necessarie misure dietetiche. Funzionalita' renale: nell'insufficienza renale puo' essere necessario ridurre la dose di fenofibrato, in base alla clearance della creatinina. Una riduzione deve essere presa in considerazione in pazienti anziani con funzione renale compromessa.

Conservazione

Conservare le capsule nella loro confezione originale. Non conservare al di sopra dei 30 gradi C.

Avvertenze

Prima di ricorrere all'impiego del prodotto e' consigliabile saggiare l'efficacia di un trattamento dietetico ipolipemizzante. Se dopo diversi mesi di somministrazione di fenofibrato (da 3 a 6 mesi) i livelli lipidici sierici non si sono ridotti in modo soddisfacente, dovrebbero essere prese in considerazione misure terapeutiche complementari o differenti. Funzionalita' renale: il trattamento deve essere interrotto in caso di aumento dei livelli di creatinina maggiori del 50% rispetto al limite superiore di normalita' (ULN). Si raccomanda di controllare la creatinina nei primi 3 mesi successivi all'inizio del trattamento, e dopo periodicamente. Funzionalita' epatica: come per altri farmaci ipolipemizzanti, sono stati riportati, in alcuni pazienti, aumenti dei livelli delle transaminasi. Nella maggioranza dei casi questo aumento e' stato di carattere transitorio, lieve ed asintomatico. Si raccomanda di effettuare frequenti controlli delle prove di funzionalita' epatica (in particolare monitorare i livelli di transaminasi ogni 3 mesi durante i primi 12 mesi di trattamento), e dopo periodicamente, dei tassi ematici, dei lipidi ed esami emocromocitometrici. Attenzione deve essere riservata ai pazienti che sviluppano un aumento dei livelli di transaminasi e il trattamento deve essere interrotto se i livelli di ASTe ALT aumentano piu' di 3 volte rispetto al limite superiore dei valo ri normali. In presenza di eventuali sintomi indicativi di un'epatite (ad es. ittero, prurito), devono essere condotti opportuni esami di laboratorio e, se necessario, il trattamento con fenofibrato deve essereinterrotto. Nel caso che la risposta al farmaco non sia soddisfacente o in presenza di persistente anormalita' delle prove di funzionalita' epatica, si consiglia di sospendere il trattamento. Da usare con caut ela con un'anamnesi di epatopatia. Pancreatite: come per altri fibrati, sono stati segnalati casi di pancreatite in pazienti che assumono fenofibrato. Cio' puo' rappresentare una mancata efficacia in pazienti con ipertrigliceridemia severa, un effetto diretto del farmaco o un fenomeno secondario a formazione di calcoli o depositi sabbiosi nel tratto biliare con ostruzione del dotto biliare. Sistema muscolare: a seguito di somministrazione di fibrati o di altri agenti ipolipemizzanti, sono stati segnalati casi di tossicita' muscolare, compresi rarissimi casi di rabdomiolisi. L'incidenza di questi effetti aumenta in caso di ipoalbuminemia e pregressa insufficienza renale. La tossicita' muscolare deve essere sospettata nei pazienti che presentano una mialgia diffusa, miosite, crampi muscolari, debolezza e/o un aumento marcato dellaCPK (livelli superiori di 5 volte i valori normali). In questi casi i l trattamento con fenofibrato deve essere interrotto. Il rischio di tossicita' muscolare puo' essere aumentato se il farmaco viene somministrato con un altro fibrato o con un inibitore della HMG-CoA reduttasi, particolarmente nei casi di preesistente malattia muscolare. Conseguentemente, la co-prescrizione di fenofibrato con una statina deve essereriservata ai pazienti con dislipidemia combinata grave ed elevato ris chio cardiovascolare senza una storia pregressa di miopatia e monitorando attentamente l'insorgenza di segni e/o sintomi di tossicita' muscolare. Cautela deve essere usata nel trattamento di soggetti con bassi livelli sierici di albumina per la possibile insorgenza di mialgie, crampi muscolari e rabdomiolisi con aumento dei livelli di creatininkinasi. Da usare con cautela in soggetti con ulcera peptica poiche' quest'ultima potrebbe riattivarsi. Per pazienti iperlipidemici che assumono estrogeni o contraccettivi contenenti estrogeni deve essere accertato se si tratti di iperlipidemia di natura primaria o secondaria (possibile aumento dei valori lipidici causato da estrogeni assunti per via orale). Le capsule rigide contengono lattosio non sono quindi adatte peri soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malasso rbimento di glucosio/galattosio.

Interazioni

Anticoagulanti orali: il fenofibrato aumenta l'effetto degli anticoagulanti orali e puo' aumentare il rischio di sanguinamento. Si raccomanda di ridurre la dose di anticoagulanti di circa un terzo all'inizio del trattamento e successivamente di aggiustarla gradualmente, se necessario, in base all'INR (International Normalised Ratio). Ciclosporina: alcuni casi severi di alterazione reversibile della funzionalita' renale sono stati riportati durante l'assunzione concomitante di fenofibrato e ciclosporina. La funzionalita' renale in questi pazienti deve percio' essere strettamente monitorata e il trattamento con fenofibrato interrotto in caso di gravi alterazioni dei parametri di laboratorio. Enzimi del citocromo P450: studi in vitro con microsomi epatici umani indicano che il fenofibrato e l'acido fenofibrico non sono inibitori delle isoforme CYP3A4, CYP2D6, CYP2E1, o CYP1A2 del citocromo (CYP) P450. Essi sono deboli inibitori del CYP2C19 e CYP2A6, e inibitori lievi-moderati del CYP2C9 alle concentrazioni terapeutiche. I pazienti che assumono fenofibrato e farmaci metabolizzati dal CYP2C19, CYP2A6 e specialmente dal CYP2C9 e che hanno un ristretto indice terapeutico, devonoessere attentamente monitorati e, se necessario, si raccomanda di agg iustare la dose di questi farmaci.

Effetti indesiderati

Frequenze reazioni avverse: comuni (>1/100, < 1/10); non comuni (>1/1.000, < 1/100); rari (> 1/10.000, < 1/1.000); molto rari (<1/10.000 incluse segnalazioni isolate). Disturbi del sistema sanguigno e linfatico. Rari: riduzione dell'emoglobina, riduzione della conta leucocitaria.Disturbi del sistema immunitario. Rari: ipersensibilita'. Disturbi de l sistema nervoso. Non comuni: cefalea; rari: fatica e vertigini. Malattie vascolari. Non comuni: tromboembolia (embolia polmonare, trombosivenosa profonda). Disturbi gastrointestinali. Comuni: segni e sintomi gastrointestinali (dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, flatul enza); non comuni: pancreatite. Disturbi epatobiliari. Comuni: aumentodelle transaminasi; non comuni: colelitiasi; rari: epatite. Disturbi della cute e degli annessi sottocutanei. Non comuni: ipersensibilita' cutanea; rari: alopecia, reazioni di fotosensibilita'. Disturbi muscolo scheletrici e del tessuto connettivo. Non comuni: disturbi muscolari(es mialgia, miosite, aumento della CPK, spasmi muscolari e debolezza ). Disturbi dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: disfunzione sessuale. Esami diagnostici. Non comuni: aumento della creatinina; rari: aumento dell'urea.

Gravidanza e allattamento

Non usare in gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento.