Lincocin - Im Iv F 2ml 600mg
Dettagli:
Nome:Lincocin - Im Iv F 2ml 600mgCodice Ministeriale:020601035
Principio attivo:Lincomicina Cloridrato
Codice ATC:J01FF02
Fascia:A
Prezzo:2.38
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Macrolidi, lincosamidi e streptogramine.
Principi attivi
Lincomicina.
Eccipienti
Capsule: talco, magnesio stearato, lattosio monoidrato. Costituenti della capsula: gelatina, titanio biossido, E132, E172. Una fiala contiene: alcool benzilico; acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Il medicinale e' indicato nelle infezioni gravi causate da ceppi di stafilococchi, pneumococchi e streptococchi sensibili alla sua azione. Il suo impiego dovrebbe essere riservato a pazienti allergici alla penicillina o a pazienti per i quali, la penicillina non sia indicata. In considerazione della possibile insorgenza di gravi coliti, prima di iniziare una terapia, bisogna valutare attentamente, anche in relazione alla natura dell'infezione da trattare, la possibilita' di utilizzare in alternativa farmaci meno tossici. Il farmaco si e' dimostrato efficace nel trattamento di infezioni sostenute da stafilococchi resistentiad altri antibiotici: poiche' pero' sono stati isolati ceppi di stafi lococchi resistenti al farmaco, in corso di terapia con questo antibiotico, dovrebbero essere eseguiti dei test di sensibilita'. Il farmaco puo' essere somministrato insieme ad altri antibiotici se necessario.
Controindicazioni / effetti secondari
Non deve essere somministrato ai pazienti ipersensibili alla lincomicina e alla clindamicina; non e' indicato nel trattamento delle infezioni batteriche banali o delle infezioni virali.
Posologia
>>Via orale. Adulti. Infezioni gravi: 500 mg ogni 8 ore. Infezioni molto gravi: 500 mg ogni 6 ore. Per un assorbimento ottimale, si raccomanda di non ingerire nulla all'infuori di acqua per 1-2 ore sia prima che dopo la somministrazione del farmaco. >>Via intramuscolare. Adulti. Infezioni gravi: 600 mg (2 ml) ogni 24 ore. Infezioni molto gravi: 600mg (2 ml) ogni 12 ore o piu' frequentemente, in relazione alla gravit a' dell'infezione. >>Bambini. Infezioni gravi: 10 mg/kg/die per iniezione intramuscolare. Infezioni molto gravi: 10 mg/kg ogni 12 ore o piu'frequentemente. >>Via endovenosa. Adulti: 600 mg (2 ml) per via endov enosa ogni 8-12 ore. In caso di infezioni molto gravi, la dose puo' essere aumentata. Bambini: 10-20 mg/kg/die divisi in 2-3 infusioni ogni 12-8 ore. Il farmaco deve essere diluito ad una concentrazione non superiore a 600 mg/100 ml e somministrato per infusione lenta della durata di non meno di 1 ora. Gravi reazioni a livello cardio-polmonare si sono verificate quando questo farmaco e' stato somministrato a concentrazioni e velocita' di somministrazione superiori a quelle consigliate.In caso di infezioni da streptococco b-emolitico, il trattamento deve essere continuato per almeno 10 giorni per diminuire la probabilita' di insorgenza di malattia reumatica o glomerulonefrite. Pazienti con alterazioni della funzionalita' renale: quando si rende necessaria la terapia con lincomicina in pazienti con funzionalita' renale gravementecompromessa, somministrare dosi corrispondenti al 25-30% di quelle ra ccomandate per i pazienti con funzionalita' renale normale. Compatibilita': la lincomicina e' fisicamente compatibile per 24 ore a temperatura ambiente a meno che diversamente indicato con: soluzioni per infusione destrosio in acqua, sol. 5% e 10%; destrosio in soluzione salina, sol. 5% e 10%; soluzione di ringer; lattato di sodio 1/6 molare; Travert 10%-elettrolita N. 1; destrano in soluzione salina 6% peso/volume. Vitamine in soluzioni per infusione: complesso B; complesso B con acido ascorbico. Antibiotici in soluzioni per infusione: penicillina G sodica (soddisfacente per 4 ore); cefalotina; cefaloridina; tetraciclina HCl; colistimetato (soddisfacente per 4 ore); ampicillina; meticillina; cloramfenicolo; polimixina B solfato. Si deve sottolineare che le determinazioni di compatibilita' ed incompatibilita' sono solo osservazioni fisiche e non determinazioni chimiche. Non e' stata effettuata unavalutazione clinica adeguata della sicurezza e dell'efficacia di ques te combinazioni.
Conservazione
Non sono richieste.
Avvertenze
A seguito della somministrazione del medicinale sono stati segnalati casi di diarrea di modesta entita' che possono regredire alla semplice sospensione dell'antibiotico. Sono anche stati riportati alcuni casi di diarrea persistente e grave. Associata a questa diarrea e' stata riscontrata, a volte, la presenza di sangue e muco nelle feci e in qualche caso la diarrea e' esitata in colite acuta anche ad esito infausto. La comparsa di colite da antibiotici si e' verificata durante o anche due-tre fino a parecchie settimane dopo la somministrazione dell'antibiotico. Alcuni studi hanno evidenziato la presenza di una o piu' tossine elaborate da clostridi, che e' /sono una delle cause primarie di colite provocata da antibiotici. La colite e' solitamente caratterizzatada diarrea grave e persistente e da forti crampi addominali, e si puo ' riscontrare la presenza di sangue e muco nelle feci. Se non curata puo' esitare in peritonite, shock e megacolon tossico. L'esame endoscopico puo' rivelare la presenza di colite pseudomembranosa. Nei casi di sospetta colite, e' raccomandato un esame rectosigmoidoscopico. La presenza della malattia puo' venire ulteriormente confermata da esami colturali delle feci con ricerca di Clostridium difficile su terreno selettivo e esame del campione per la ricerca della tossina (e) del Clostridium difficile. Casi di colite di modesta entita' possono regredire alla sola sospensione della terapia con lincomicina. Casi da moderati agravi devono essere tempestivamente trattati con somministrazione di fluidi e soluzioni di elettroliti e di proteine (se indicato). Gli antiperistaltici, quali gli oppiacei e il difenoxilato con atropina, possono prolungare e/o peggiorare la situazione. La vancomicina si e' mostrata efficace nel trattamento della colite pseudomembranosa causata daClostridium difficile. La dose solitamente impiegata nell'adulto e' d i 0,5 g - 2 g/die di vancomicina per via orale, suddivisa in tre o quattro somministrazioni per 7-10 giorni. Le resine di colestiramina e colestipolo sono in grado di legare la vancomicina "in vitro". Nel caso si debbano somministrare in terapia concomitante sia una resina che lavancomicina, si consiglia di separare i tempi di somministrazione di ciascun farmaco. Dovrebbero comunque essere prese in considerazione tutte le altre cause responsabili dell'insorgenza di una colite. I dati finora disponibili mettono in luce che i pazienti anziani o debilitatipossono tollerare meno bene la diarrea; qualora questi pazienti doves sero essere trattati con il farmaco, prestare particolare attenzione alle variazioni della frequenza dell'evacuazione. Il prodotto deve essere prescritto con cautela negli individui con anamnesi positiva per malattie gastrointestinali, particolarmente coliti, e negli individui atopici. Durante una terapia prolungata si devono effettuare esami periodici della funzionalita' epatica e renale ed esami emocromocitometrici. L'emivita sierica della lincomicina aumenta nei pazienti con alterazioni della funzionalita' epatica o renale. In tali pazienti si deve prendere in considerazione una diminuzione della frequenza di somministrazione della lincomicina. In particolare, non essendo ancora disponibili adeguati dati clinici al riguardo, sarebbe raccomandabile evitare l'uso del medicinale in pazienti con preesistenti malattie epatiche, a meno che la situazione clinica non faccia ritenere tale uso indispensabile. Benche' sembri che la lincomicina si diffonda nel liquido cefalo-rachidiano, i suoi livelli nel liquido cefalo-rachidiano possono essere inadeguati per il trattamento della meningite. Percio', il farmaco non deve essere usato per il trattamento della meningite. La lincomicina ha dimostrato di possedere proprieta' di blocco neuromuscolare che puo' potenziare l'azione di altri agenti aventi una azione di questo tipo. Percio' la lincomicina deve essere somministrata con cautela in pazienti che siano gia' in trattamento con tali farmaci. La lincomicinanon deve essere somministrata per bolo endovenoso, bensi' per infusio ne. L'uso di antibiotici puo' provocare la crescita di germi non sensibili all'azione dell'antibiotico stesso, particolarmente di lieviti. Qualora dovesse manifestarsi una superinfezione, andranno intraprese adeguate misure terapeutiche. Se un paziente affetto da moniliasi deve essere trattato con il medicinale, somministrare contemporaneamente un farmaco antimonilia. E' stato dimostrato antagonismo tra lincomicina eeritromicina "in vitro". Data la possibile rilevanza clinica di quest o fatto, questi due farmaci non dovrebbero venire somministrati contemporaneamente. Il medicinale al pari degli altri farmaci deve essere usato con cautela in pazienti con precedenti di asma o altre significative manifestazioni allergiche. Per la presenza di alcool benzilico, il farmaco nella sua forma iniettabile non deve essere somministrato ai bambini al di sotto dei 2 anni.
Interazioni
La lincomicina puo' potenziare l'effetto di blocco neuromuscolare dei farmaci specifici per questa azione. "In vitro" e' stato dimostrato unantagonismo fra lincomicina ed eritromicina. E' nota una reattivita' crociata fra clindamicina e lincomicina.
Effetti indesiderati
Gastrointestinali: glossiti, stomatiti, nausea, vomito, diarrea persistente, enterocolite, prurito anale e, con le preparazioni per via orale, esofagite. Sistema ematopoietico: sono stati riferiti casi di neutropenia, leucopenia, agranulocitosi, porpora trombocitopenica. Si sono verificati rari casi di anemia aplastica e pancitopenia, per i quali non e' stato possibile escludere il ruolo svolto dalla lincomicina. Reazioni di ipersensibilita': sono state riferite reazioni di ipersensibilita' quali: edema angioneurotico, malattia da siero e anafilassi; alcuni di questi casi si sono verificati in pazienti notoriamente sensibili alla penicillina. Rari casi di eritema multiforme, alcuni tipo sindrome di Stevens-Johnson, sono stati associati alla somministrazione del farmaco. Se si dovessero manifestare reazioni allergiche, la terapiadovrebbe venire interrotta e dovrebbero essere instaurate le usuali t erapie di emergenza (adrenalina, corticosteroidi, antistaminici). Pelle e mucose: prurito, esantemi cutanei, orticaria, vaginiti e rari casidi dermatiti esfoliative e vescicolo- bollose. Fegato: durante la ter apia con lincomicina, sono stati osservati ittero ed alterazioni degliesami della funzionalita' epatica (in particolare un aumento delle tr ansaminasi). Reni: sebbene non sia stata stabilita una relazione diretta tra terapia con lincomicina e danno renale e' stata osservata in rare occasioni disfunzione renale evidenziata da aumento dell'azotemia, oliguria e/o proteinuria. Sistema cardiovascolare: a seguito di somministrazione parenterale, particolarmente dopo somministrazione troppo rapida, sono stati riferiti casi di ipotensione. Rari casi di arresto cardio-polmonare sono stati riferiti dopo somministrazione endovenosa troppo rapida. Organi di senso: occasionalmente sono stati riferiti casi di vertigine ed acufeni. Reazioni locali: solitamente i pazienti hanno dimostrato una eccellente tollerabilita' locale a seguito della somministrazione del farmaco. Sono stati notati, a seguito di iniezione intramuscolare, casi di irritazione locale, dolore, indurimento ed ascesso sterile. A seguito di iniezione endovenosa sono stati riferiti casi di tromboflebite. Queste reazioni possono essere minimizzate mediante iniezione intramuscolare profonda ed evitando l'utilizzo di cateteriendovenosi permanenti.
Gravidanza e allattamento
Non essendone stata accertata la sicurezza d'impiego, il prodotto non andra' impiegato nelle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento. La lincomicina e' secreta nel latte materno.