Levodopa Car Ent Tec - 50mg+12,5
Dettagli:
Nome:Levodopa Car Ent Tec - 50mg+12,5Codice Ministeriale:043284013
Principio attivo:Levodopa/Carbidopa/Entacapone
Codice ATC:N04BA03
Fascia:A
Prezzo:57.86
Produttore:Tecnigen Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi
Denominazione
LEVODOPA/CARBIDOPA/ENTACAPONE TECNIGEN 50 MG/12,5 MG/200 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Formulazioni
Levodopa Car Ent Tec - 50mg+12,5
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci antiparkinsoniani, dopa e suoi derivati.
Principi attivi
Ciascuna compressa contiene 50 mg di levodopa, 12,5 mg di carbidopa e 200 mg di entacapone.
Eccipienti
Compressa: croscarmellosa sodica, magnesio stearato, amido di mais, mannitolo, povidone K 30. Rivestimento: glicerolo, ipromellosa 3 cp, magnesio stearato, polisorbato 80, ossido di ferro rosso (E172), saccarosio, titanio diossido (E171), ossido di ferro giallo (E172).
Indicazioni
Levodopa/carbidopa/entacapone e' indicato per il trattamento dei pazienti adulti con morbo di Parkinson che presentano fluttuazioni motorie di "fine dose" che non sono stabilizzati con il trattamento a base di levodopa/inibitori della dopa decarbossilasi (DDC).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Compromissione epatica grave. Glaucoma ad angolo chiuso. Feocromocitoma. Somministrazione concomitante di levodopa/carbidopa/entacapone con un inibitore non-selettivo delle monoaminossidasi (MAO-A e MAO-B) (ad es. fenelzina, tranilcipromina). Somministrazione concomitante conun inibitore selettivo delle MAO-A e con un inibitore selettivo delle MAO-B. Storia precedente di Sindrome Neurolettica Maligna (NMS) e/o r abdomiolisi di origine non traumatica.
Posologia
La dose giornaliera ottimale deve essere determinata dopo un attento aggiustamento della levodopa per ciascun paziente. La dose giornaliera deve essere ottimizzata preferibilmente utilizzando uno dei quattro dosaggi disponibili per il prodotto. I pazienti devono essere istruiti aprendere una sola compressa di Levodopa/carbidopa/entacapone per ogni somministrazione. I pazienti che ricevono un dosaggio di carbidopa in feriore a 70-100 mg al giorno hanno una probabilita' maggiore di accusare nausea e vomito. Mentre l'esperienza utilizzando una dose giornaliera complessiva di carbidopa superiore a 200 mg e' limitata, la dose massima raccomandata per entacapone e' di 2000 mg, quindi la dose massima e' di 10 compresse al giorno per i dosaggi di Levodopa/carbidopa/entacapone 50 mg/12,5 mg/200 mg, 100 mg/25 mg/200 mg, 150 mg/37,5 mg/200mg. Dieci compresse di Levodopa/carbidopa/entacapone 150 mg/37,5 mg/2 00 mg corrispondono a 375 mg di carbidopa al giorno. Sulla base di tale dose giornaliera di carbidopa, la dose massima raccomandata per Levodopa/carbidopa/entacapone 200 mg/50 mg/200 mg e' di 7 compresse al giorno. In generale, il farmaco deve essere utilizzato nei pazienti trattati con dosi corrispondenti di preparazioni a rilascio standard a basedi levodopa/inibitori della dopa decarbossilasi ed entacapone. Come m odificare la terapia da preparazioni a base di levodopa/inibitori della DDC (carbidopa o benserazide) e compresse di entacapone a levodopa/carbidopa/entacapone. Ai pazienti in corso di trattamento con entacapone e con preparazioni a rilascio standard a base di levodopa/carbidopa in dosi pari ai dosaggi corrispondenti di levodopa/carbidopa/entacapone possono essere somministrate direttamente le compresse di levodopa/carbidopa/entacapone con dosaggio corrispondente. Quando si inizia la terapia con levodopa/carbidopa/entacapone in pazienti in corso di trattamento con entacapone e levodopa/carbidopa in dosi non corrispondenti alle compresse di levodopa/carbidopa/entacapone 50 mg/12,5 mg/200 mg, la dose di levodopa/carbidopa/entacapone deve essere regolata con attenzione per una risposta clinica ottimale. All'inizio, levodopa/carbidopa/entacapone dev'essere regolato in modo da corrispondere il piu' vicino possibile alla dose giornaliera complessiva in corso d'uso. Quandosi inizia la terapia con levodopa/carbidopa/entacapone in pazienti gi a' in corso di trattamento con entacapone e levodopa/benserazide in una formulazione a rilascio standard, e' opportuno interrompere la somministrazione di levodopa/benserazide la sera precedente ed iniziare la somministrazione di levodopa/carbidopa/entacapone il mattino successivo. La dose iniziale di levodopa/carbidopa/entacapone deve contenere lamedesima quantita' di levodopa o una quantita' leggermente (5-10%) su periore. Come fare passare i pazienti non trattati con entacapone a levodopa/carbidopa/entacapone: la terapia puo' essere avviata con un dosaggio corrispondente a quello della terapia in corso in alcuni pazienti con morbo di Parkinson che presentano fluttuazioni motorie di "fine dose" che non sono stabilizzati con il trattamento a base di levodopa/inibitori della DDC a rilascio standard. Tuttavia, il passaggio diretto da levodopa/inibitori della DDC a levodopa/carbidopa/entacapone non e' consigliato per i pazienti che presentano discinesia o che assumonouna dose giornaliera di levodopa superiore a 800 mg. In tali pazienti e' consigliabile introdurre il trattamento con entacapone come tratta mento a parte (compresse di entacapone) e quindi aggiustare la dose dilevodopa se necessario, prima di passare a levodopa/carbidopa/entacap one. Entacapone potenzia gli effetti della levodopa. Percio' puo' essere necessario, specialmente nei pazienti che presentano discinesia, ridurre la dose della levodopa del 10-30% nei primi giorni o nelle primesettimane dopo l'inizio del trattamento con levodopa/carbidopa/entaca pone. La dose giornaliera di levodopa puo' essere ridotta, prolungandol'intervallo tra le dosi e/o riducendo la quantita' di levodopa ad og ni somministrazione, tenendo in considerazione le condizioni cliniche del paziente. Aggiustamento della dose durante il trattamento Quando si rende necessaria una maggiore quantita' di levodopa, deve essere preso in considerazione un aumento della frequenza della somministrazionee/o l'uso di un dosaggio diverso di levodopa/carbidopa/entacapone , n ei limiti delle dosi consigliate. Quando si rende necessaria una quantita' minore di levodopa, la dose giornaliera complessiva di levodopa/carbidopa/entacapone deve essere diminuita o riducendo la frequenza delle somministrazioni prolungando l'intervallo tra le dosi, o diminuendoil dosaggio di levodopa/carbidopa/entacapone ad una somministrazione. In caso di uso concomitante di levodopa/carbidopa/entacapone e di alt ri medicinali a base di levodopa, e' necessario seguire le raccomandazioni relative alla dose massima. Interruzione della terapia con levodopa/carbidopa/entacapone: s e si interrompe il trattamento con levodopa/carbidopa/entacapone e si fa passare il paziente ad una terapia con levodopa/inibitore della DDC senza entacapone, occorre aggiustare il dosaggio delle altre terapie antiparkinson per raggiungere un sufficiente controllo dei sintomi parkinsoniani. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di levodopa/carbidopa/entacapone nei bambini al disotto dei 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati d isponibili. Pazienti anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose di levodopa/carbidopa/entacapone per i pazienti anziani. Pazienti con compromissione epatica: si consiglia di somministrare levodopa/carbidopa/entacapone con cautela nei pazienti con compromissione epatica di grado da lieve a moderato. Puo'essere necessario ridurre il dosaggio. Pazienti con danno renale: il danno renale non influisce sullafarmacocinetica dell'entacapone. Non sono stati riportati studi parti colari sulla farmacocinetica di levodopa e carbidopa in pazienti con insufficienza renale, quindi la terapia con levodopa/carbidopa/entacapone deve essere somministrata con cautela nei pazienti con grave danno renale, compresi quelli in dialisi. Modo di somministrazione: ciascunacompressa deve essere assunta per via orale con o senza cibo. Una com pressa contiene una dose per il trattamento e deve essere somministrata soltanto intera.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.
Avvertenze
Levodopa/carbidopa/entacapone non e' raccomandato per il trattamento delle reazioni extrapiramidali indotte da farmaci. La terapia con levodopa/carbidopa/entacapone deve essere somministrata con attenzione nei pazienti con cardiopatia ischemica, malattia cardiovascolare o polmonare di grave, asma bronchiale, malattia renale o endocrina, o con una storia di ulcera peptica o convulsioni. Nei pazienti con una storia di infarto del miocardio, che presentano aritmie residue nel nodo atrialeo ventricolari: e' necessario controllare attentamente la funzione ca rdiaca durante il primo periodo di aggiustamento della dose. Tutti i pazienti devono essere controllati attentamente per lo sviluppo di alterazioni psichiche, depressione con propositi suicidi ed altri gravi comportamenti antisociali. I pazienti con episodi di psicosi nel passatoo in atto devono essere trattati con cautela. La co-somministrazione di farmaci antipsicotici con proprieta' bloccanti dei recettori dopaminergici, specialmente gli antagonisti dei recettori D2, deve essere eseguita con cautela ed il paziente deve essere osservato attentamente per la perdita dell'effetto antiparkinsoniano o per l'aggravamento dei suoi sintomi. I pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto possonoessere trattati con levodopa/carbidopa/entacapone con cautela purche' la pressione intraoculare sia ben controllata ed il paziente sia segu ito attentamente per eventuali variazioni nella pressione intraoculare. Puo' provocare ipotensione ortostatica. Quindi deve essere somministrato con cautela ai pazienti che stanno assumendo altri medicinali chepossono causare ipotensione ortostatica. Entacapone in associazione c on levodopa e' stato associato a sonnolenza e ad episodi di attacchi di sonno improvviso in pazienti con morbo di Parkinson. Pertanto si deve usare cautela durante la guida o l'uso di macchinari. Negli studi clinici, le reazioni avverse di tipo dopaminergico sono risultati piu' frequenti nei pazienti in trattamento con entacapone e agonisti dopaminergici, selegilina o amantadina, rispetto a quelli in trattamento con placebo e la stessa combinazione. Potrebbe essere necessario aggiustare le dosi delle altre terapie antiparkinson quando si inizia il trattamento con levodopa/carbidopa/entacapone in pazienti non in corso di trattamento con entacapone. In pazienti con morbo di Parkinson si e' osservata raramente l'insorgenza di rabdomiolisi secondaria a gravi discinesie o a sindrome neurolettica maligna (NMS). Quindi qualsiasi bruscariduzione della dose o sospensione del trattamento con levodopa deve essere osservata con attenzione, specialmente nei pazienti trattati contemporaneamente con neurolettici. La NMS, compresa la rabdomiolisi e l'ipertermia, e' caratterizzata da sintomi motori (rigidita', mioclonia, tremore), cambiamenti dello stato mentale (es. agitazione, confusione, coma), ipertermia, disfunzioni del sistema nervoso autonomo (tachicardia, instabilita' della pressione sanguigna) ed elevati livelli sierici di creatinfosfochinasi. In casi particolari, solo alcuni di questi segni e/o sintomi possono risultare manifesti. La diagnosi precoce e' importante per una cura appropriata della NMS. Dopo l'interruzione brusca degli agenti antiparkinsoniani, e' stata descritta una sindrome che assomiglia alla sindrome neurolettica maligna e che comprende rigidita' muscolare, innalzamento della temperatura corporea, alterazioni dello stato mentale ed aumento della creatinfosfochinasi nel siero. Negli studi clinici controllati in cui entacapone e' stato interrotto improvvisamente, non sono stati riportati casi ne' di NMS ne' di rabdomiolisi in associazione al trattamento con entacapone. In associazione al trattamento con entacapone sono stati riportati casi isolati di NMS,specialmente dopo una brusca riduzione o interruzione di entacapone e di altri farmaci dopaminergici concomitanti. Quando necessario, la so stituzione di levodopa/carbidopa/entacapone con levodopa e inibitore della DDC senza entacapone o altri medicinali dopaminergici deve avvenire progressivamente e potrebbe essere necessario un incremento della dose della levodopa. In caso di necessita' di anestesia generale, la terapia con levodopa/carbidopa/entacapone puo' essere continuata fino a quando il paziente potra' assumere liquidi e medicinali per bocca. In caso di necessita' di sospensione temporanea della terapia, il trattamento con levodopa/carbidopa/entacapone puo' essere ripreso con la medesima dose non appena il paziente sara' nuovamente in grado di prenderemedicinali per via orale. Durante una terapia prolungata con levodopa /carbidopa/entacapone, e' consigliabile un controllo periodico della funzione epatica, ematopoietica, cardiovascolare e renale. Nei pazientiche abbiano manifestato episodi di diarrea si raccomanda il monitorag gio del peso corporeo per evitare perdita eccessiva di peso. La diarrea persistente o prolungata che appare durante l'uso di entacapone, puo' essere un segno di colite. In caso di diarrea persistente o prolungata, si deve sospendere il medicinale e prendere in considerazione l'eventualita' di procedere con indagini e una terapia medica appropriata.I pazienti devono essere monitorati regolarmente per lo sviluppo di d isturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e chi si prende cura di loro devono essere consapevoli che nei pazienti trattati con dopamino-agonisti e/o altri trattamenti dopaminergici, contenenti levodopa incluso levodopa/carbidopa/entacapone, possono verificarsi sintomi comportamentali da disturbi del controllo degli impulsi, comprendenti giocod'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata e alimentazione compulsiva. Se si sviluppano questi sintomi, si raccomanda di rivedere il trattamento. Per i pazienti che manifestano anoressia progressiva, astenia e diminuzione di peso in un arco di tempo relativamente breve, si deve prendere in considerazione l'eventualita' di effettuare un controllo medico generale, incluso il controllo della funzionalita' epatica.La combinazione di levodopa/carbidopa puo' essere responsabile di ris ultati falsi positivi al test per i chetoni urinari mediante dipstick.Tale reazione non cambia portando ad ebollizione il campione di urina . L'uso di metodi con glucosio-ossidasi puo' provocare risultati falsinegativi per la glicosuria. Contiene saccarosio.
Interazioni
Altri medicinali antiparkinson: ad oggi non vi e' alcuna indicazione di interazioni che possano precludere l'uso dei medicinali standard antiparkinson in concomitanza con levodopa/carbidopa/entacapone. In dosi elevate, l'entacapone puo' interferire con l'assorbimento della carbidopa. Tuttavia, non e' stata osservata alcuna interazione con il regimedi trattamento raccomandato (200 mg di entacapone fino a 10 volte al giorno). Le interazioni fra entacapone e selegilina sono state investigate in studi con dosi ripetute in pazienti con morbo di Parkinson trattati con levodopa/inibitore della DDC. Non e' risultata alcuna interazione. Se associata a levodopa/carbidopa/entacapone, la dose giornaliera della selegilina non deve superare i 10 mg. E' necessario prestare particolare attenzione con la somministrazione concomitante dei seguenti farmaci e la terapia con levodopa. Antiipertensivi: si puo' verificare ipotensione posturale sintomatica se la levodopa viene aggiunta altrattamento di pazienti che gia' ricevono antiipertensivi. Puo' esser e necessario aggiustare la dose dell'agente antiipertensivo. Antidepressivi: raramente sono state riportate reazioni fra cui ipertensione e discinesia con l'uso concomitante di agenti antidepressivi triciclici e levodopa/carbidopa. Negli studi a dosi singole in volontari sani, sono state studiate le interazioni tra entacapone e imipramina, e tra entacapone e moclobemide. Non si e' osservata alcuna interazione farmacodinamica. Un numero significativo di pazienti con morbo di Parkinson e' stato trattato con l'associazione levodopa, carbidopa ed entacapone e parecchi altri farmaci, tra cui gli inibitori delle MAO-A, gli antidepressivi triciclici, gli inibitori del reuptake della noradrenalina, come desipramina, maprotilina e venlafaxina, i medicinali che vengono metabolizzati dalle COMT (es. composti contenenti un gruppo catecolico, paroxetina). Non si e' osservata alcuna interazione farmacodinamica.Tuttavia, si deve prestare particolare attenzione quando questi medic inali vengono associati a levodopa/carbidopa/entacapone. Altri farmaci: gli antagonisti dei recettori dopaminici, la fenitoina e la papaverina possono fare diminuire l'effetto terapeutico di levodopa. I pazienti trattati con tali prodotti in concomitanza con levodopa/carbidopa/entacapone devono essere seguiti attentamente per la perdita della risposta terapeutica. A causa dell'affinita' dimostrata in vitro nei confronti del citocromo P450 2C9, levodopa/carbidopa/entacapone puo' potenzialmente interferire con i farmaci il cui metabolismo dipende da questoisoenzima, quali ad esempio l'isomero S-warfarin. Tuttavia, in uno st udio di interazione effettuato nei volontari sani, entacapone non ha modificato i livelli plasmatici di S-warfarin, mentre il valore dell'AUC per l'isomero R-warfarin e' aumentato in media del 18% [CI90 11-26%]. I valori di INR sono aumentati in media del 13% [CI90 6-19%]. Pertanto, nei pazienti in trattamento con warfarin, si raccomanda di effettuare i controlli del valore di INR quando si inizia la somministrazionedi levodopa/carbidopa/entacapone. Altre forme d'interazione: poiche' la levodopa compete con alcuni aminoacidi, l'assorbimento di levodopa/carbidopa/entacapone puo' essere deficitario in alcuni pazienti in regime dietetico altamente proteico. Levodopa ed entacapone possono formare chelati con il ferro nel tratto gastrointestinale. Pertanto levodopa/carbidopa/entacapone e le preparazioni a base di ferro devono essereassunti a distanza almeno di 2-3 ore. Dati in vitro: entacapone si le ga al sito di legame II dell'albumina umana a cui si legano anche parecchi altri medicinali, inclusi diazepam e ibuprofene. Considerando glistudi in vitro, non si prevedono spiazzamenti significativi a concent razioni terapeutiche dei medicinali. Inoltre, ad oggi non e' risultataalcuna indicazione di interazioni di questo tipo.
Effetti indesiderati
Frequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>=1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: trombocitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: perdita di peso, diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, allucinazioni, stato confusionale, sogni anomali, ansia, insonnia; non comune: psicosi, agitazione; non nota: comportamento suicidario. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: discinesia; comune: peggioramento del parkinsonismo (per es. lentezza nei movimenti), tremore, fenomeno dell' 'on-off', distonia, alterazione mentale (per es. compromissione della memoria, demenza), sonnolenza, capogiro, cefalea; non nota: sindrome neurolettica maligna. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata. Patologie cardiache. Comune: eventi ischemici diversi dall'infarto del miocardio (per es. angina pectoris), irregolarita' del ritmo cardiaco; non comune: infarto del miocardio. Patologie vascolari. Comune: ipotensione ortostatica, ipertensione; non comune: emorragia gastrointestinale. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea; comune: stitichezza, vomito, dispepsia, dolore e fastidio addominali, bocca secca; non comune: colite, disfagia. Patologie epatobiliari. Non comune: valori anomali dei test di funzionalita' epatica; non nota: epatite principalmente di tipo colestatico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, iperidrosi non comune: scolorimento diverso da quello urinario (es. Di pelle, unghie, capelli o sudore); raro: angioedema; non nota: orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolori muscolari,muscoloscheletrici e del tessuto connettivo. Comune: crampi muscolari , artralgia; non nota: rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie. Molto comune: cromaturia; comune: infezione delle vie urinarie; non comune: ritenzione urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative allasede di somministrazione. Comune: dolore toracico, edema periferico, cadute, anomalie dell'andatura, astenia, affaticamento; non comune: malessere. Alcune di queste reazioni avverse sono correlate ad un'aumentata attivita' dopaminergica (per es. discinesia, nausea e vomito) e siverificano piu' comunemente all'inizio della terapia. La riduzione de lla dose di levodopa riduce la severita' e la frequenza di tali reazioni dopaminergiche. Qualche reazione avversa e' notoriamente attribuibile al principio attivo entacapone, tra cui diarrea ed una colorazione delle urine marrone-rossastra. Talvolta, anche entacapone puo' determinare un'alterazione del colore, per es. della pelle, delle unghie, deicapelli e del sudore. Raramente si sono verificate convulsioni con le vodopa/carbidopa; tuttavia non e' stata stabilita una relazione causale con la terapia con levodopa/carbidopa. Disturbi del controllo degli impulsi: nei pazienti trattati con dopamino-agonisti e/o altri trattamenti dopaminergici, contenenti levodopa incluso levodopa/carbidopa/entacapone, possono verificarsi gioco d'azzardo patologico, aumento dellalibido, ipersessualita', spese o acquisti compulsivi, alimentazione i ncontrollata e alimentazione compulsiva. Entacapone combinato con levodopa e' stato associato a casi isolati di eccessiva sonnolenza diurna e episodi di attacchi di sonno improvviso. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso dell'associazione levodopa/carbidopa/entacapone in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva dei singoli componenti. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Non usare durante la gravidanza a meno che i possibili benefici per la madre non siano superiori al possibile rischio per il feto. La levodopa vieneescreta nel latte umano. Esistono prove che l'allattamento viene inib ito durante il trattamento con levodopa. In studi in animali, carbidopa ed entacapone sono stati escreti nel latte, ma non e' noto se tali prodotti siano escreti anche nel latte umano. Non e' nota la sicurezza di Levodopa/carbidopa/entacapone nei neonati. Le donne non devono allattare durante il trattamento. In studi preclinici separati condotti suentacapone, carbidopa o levodopa non sono state osservate reazioni av verse sulla fertilita'. Non sono stati condotti studi di fertilita' suanimali riguardanti la combinazione entacapone, levodopa e carbidopa.