Levetiracetam Sun - 10fl500mg 5m
Dettagli:
Nome:Levetiracetam Sun - 10fl500mg 5mCodice Ministeriale:041660010
Principio attivo:Levetiracetam
Codice ATC:N03AX14
Fascia:C
Prezzo:396
Produttore:Sun Pharmaceuticals Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Evitare il congelamento
Scadenza:36 mesi
Denominazione
LEVETIRACETAM SUN 100 MG/ML CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Formulazioni
Levetiracetam Sun - 10fl500mg 5m
Categoria farmacoterapeutica
Antiepilettici.
Principi attivi
Levetiracetam.
Eccipienti
Sodio acetato triidrato; acido acetico glaciale; sodio cloruro; acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Levetiracetam e' indicato come monoterapia nel trattamento delle crisiad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti ed adolescenti a partire dai 16 anni di eta' con epilessia di nuova d iagnosi; indicato quale terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisiad esordio parziale con o senza secondaria generalizzazione in adulti , adolescenti e bambini a partire dai 4 anni di eta' con epilessia neltrattamento delle crisi miocloniche in adulti ed adolescenti a partir e dai 12 anni di eta' con Epilessia Mioclonica Giovanile; nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie in adulti ed adolescenti a partire dai 12 anni di eta' con Epilessia Generalizzata Idiopatica; levetiracetam concentrato e' una alternativa per i pazienti quando non e' temporaneamente possibile la somministrazione orale.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad altri derivati pirrolidonicio ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.
Posologia
Monoterapia per adulti ed adolescenti a partire dai 16 anni di eta': la dose iniziale raccomandata e' di 250 mg due volte al giorno che dovrebbe essere incrementata fino ad una dose terapeutica iniziale di 500 mg due volte al giorno dopo due settimane. La dose puo' essere ulteriormente aumentata di 250 mg due volte al giorno ogni due settimane sulla base della risposta clinica. La dose massima e' di 1.500 mg due volte al giorno. Terapia aggiuntiva per adulti (? 18 anni) ed adolescenti (da 12 a 17 anni) del peso di 50 kg o Superiore: la dose terapeutica iniziale e' di 500 mg due volte al giorno. Questa dose puo' essere iniziata dal primo giorno di trattamento. Sulla base della risposta clinica e della tollerabilita', la dose giornaliera puo' essere aumentata fino ad un massimo di 1.500 mg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 500 mg due volte al giorno ogni due fino a quattro settimane. Durata del trattamento: non c'e' alcuna esperienza relativa alla somministrazione endovenosa di levetiracetam per un periodo superiore ai 4 giorni. Anziani (dai 65 anni in poi): si raccomanda un aggiustamento della posologia nei pazienti anziani con ridotta funzionalita' renale. Insufficienza renale: la dose giornaliera deve essere personalizzata in base alla funzionalita' renale. Per i pazienti adulti, fare riferimento alla posologia successiva e modificare la posologia come indicato. >>Aggiustamento posologico per pazienti adulti ed adolescenti di peso superiore a 50 kg con funzionalita' renale alterata. Clcr normale >80 ml/min/1,73 m^2: da 500 a 1500 mg due volte al di'; clcr lieve 50-79 ml/min/1,73 m^2: da 500 a 1000 mg due volte al di'; clcr moderata 30-49 ml/min/1,73 m^2:da 250 a 750 mg due volte al di'; clcr grave <30 ml/min/1,73 m^2: da 250 a 500 mg due volte al di'; Pazienti con malattia renale allo stadio finale (ESRD) sottoposti a dialisi (una dose di carico pari a 750 mge' raccomandata nel primo giorno di trattamento con levetiracetam): d a 500 a 1000 mg una volta al di' (dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500 mg). Per i bambini con ridottafunzionalita' renale, la dose di levetiracetam deve essere adattata s ulla base della funzionalita' renale dal momento che la clearance del levetiracetam e' correlata alla funzionalita' renale. Questa raccomandazione si basa su uno studio eseguito con pazienti adulti con ridotta funzionalita' renale. >>Aggiustamento posologico per bambini ed adolescenti di peso inferiore ai 50 kg con funzionalita' renale alterata. Bambini da 4 anni di eta' ed adolescenti di peso inferiore ai 50 kg. Clcr normale >80 ml/min/1,73 m^2: da 10 a 30 mg/kg (da 0,10 a 0,30 ml/kg)due volte al giorno; clcr lieve 50-79 ml/min/1,73 m^2: da 10 a 20 mg/ kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) due volte al giorno; clcr moderata 30-49 ml/min/1,73 m^2: da 5 a 15 mg/kg (da 0,05 a 0,15 ml/kg) due volte al giorno; clcr grave < 30 ml/min/1,73 m^2: da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg) due volte al giorno; pazienti con malattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi: da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) unavolta al giorno (si raccomanda una dose di carico di 15 mg/kg (0,15 m l/kg) il primo giorno di trattamento con levetiracetam. Dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg)). Insufficienza epatica: non e' richiesto adeguamento posologico nei pazienti con insufficienza epatica di grado da lieve a moderato. In pazienti con grave insufficienza epatica, la clearance della creatinina puo' far sottostimare il grado di insufficienza renale. Pertanto quando la clearance della creatinina e' < 60 ml/min/1,73 m? si raccomanda una riduzione del 50 % della dose di mantenimento giornaliera. Popolazione pediatrica: occorre prescrivere la forma farmaceutica e ildosaggio piu' appropriati in base all'eta', al peso e alla dose. Mono terapia: la sicurezza e l'efficacia di Levetiracetam somministrato in monoterapia a bambini ed adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni non sono state stabilite. Non vi sono dati disponibili. Terapia aggiuntivaper bambini da 4 a 11 anni di eta' ed adolescenti (da 12 a 17 anni) d i peso inferiore ai 50 kg: la dose terapeutica iniziale e' di 10 mg/kgdue volte al giorno. Sulla base della risposta clinica e della toller abilita', la dose puo' essere aumentata fino a 30 mg/kg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane. Deve essere usata la dose efficace piu' bassa. La dose in bambini di 50 kg o piu' e' la stessa degli adulti. >>Dose raccomandata per bambini ed adolescenti. Dose iniziale: 10 mg/kg due volte al giorno. Peso 15 kg: 150 mgdue volte al giorno; 20 kg: 200 mg due volte al giorno; 25 kg: 250 mg due volte al giorno; da 50 kg: 500 mg due volte al giorno. Dose massi ma: 30 mg/kg due volte al giorno. Peso 15 kg: 450 mg due volte al giorno; 20 kg: 600 mg due volte al giorno; 25 kg: 750 mg due volte al giorno; da 50 kg: 1500 mg due volte al giorno. I bambini del peso di 25 kgo inferiore devono preferibilmente iniziare il trattamento con una so luzione orale. La dose in bambini ed adolescenti del peso di 50 kg o superiore e' la stessa degli adulti. Terapia aggiuntiva per infanti e bambini al di sotto dei 4 anni: la sicurezza e l'efficacia di Levetiracetam SUN concentrato per soluzione per infusione in infanti e bambini di eta' inferiore ai 4 anni non sono state stabilite. Modo di somministrazione: la terapia con Levetiracetam puo' essere iniziata con la somministrazione endovenosa oppure orale. La conversione alla somministrazione endovenosa da quella orale o viceversa, puo' essere fatta direttamente senza titolazione. Devono essere mantenute la dose totale giornaliera e la frequenza di somministrazione. Levetiracetam concentrato e' destinato soltanto all'uso endovenoso e la dose raccomandata deve essere diluita in almeno 100 ml di un diluente compatibile e somministrata per via endovenosa come infusione endovenosa di 15 minuti.
Conservazione
Non refrigerare o congelare.
Avvertenze
Interruzione del trattamento: in accordo con la pratica clinica corrente, se si deve interrompere il trattamento con levetiracetam si raccomanda una sospensione graduale (ad es . negli adulti e negli adolescenti di peso superiore a 50 kg: diminuzione di 500 mg due volte al giornoad intervalli di tempo compresi tra due e quattro settimane; nei bamb ini e negli adolescenti di peso inferiore a 50 kg: la diminuzione della dose non deve superare i 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane). Insufficienza renale: la somministrazione di levetiracetam in pazienti con compromissione renale puo' richiedere un aggiustamento posologico. In pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa si raccomanda di valutare la funzionalita' renale prima di stabilire la posologia. Suicidio: casi di suicidio, tentato suicidio, ideazione ecomportamento suicida sono stati riportati in pazienti trattati con a ntiepilettici (incluso levetiracetam). Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con medicinali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non e' noto. Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o ideazione e comportamento suicida, eun trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I paz ienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati che, nel caso in cui emergano segni di depressione e/o ideazione o comportamento suicida, e' necessario consultare un medico. Popolazione pediatrica: dai dati disponibili nei bambini non si evince una influenza sullacrescita e sulla puberta'. Tuttavia, gli effetti a lungo termine sull 'apprendimento, l'intelligenza, la crescita, la funzione endocrina, lapuberta' e sul potenziale riproduttivo nei bambini non sono noti. Que sto medicinale contiene 2,5 mmol (oppure 57 mg) di sodio per singola dose massima (0,8 mmol (o 19 mg) per flaconcino). Questo deve essere tenuto in considerazione nei pazienti sottoposti a dieta iposodica.
Interazioni
Medicinali antiepilettici: i dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che levetiracetam non influenza le concentrazioni sieriche degli antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di levetiracetam. Come negli adulti, nei pazienti pediatrici acui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetiraceta m, non c'e' evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali. Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche, in bambini ed adolescenti affetti da epilessia (da 4 a 17 anni), ha confermato che la terapia aggiuntiva con levetiracetam somministrato per via orale non aveva influenzato le concentrazioni sieriche allo steady-state di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneamente. Tuttavia i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetam del 20% piu' elevata nei bambini che assumono medicinali antiepilettici con un effetto di induzione enzimatica. Non e' richiesto un adattamento della dose. Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostrato di inibirela clearance renale del metabolita primario ma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa. E' prevedibile che altri medicinali escreti con secrezione tubulare attiva possano ridurre la clearance renale del metabolita. L'effetto di levetiracetam sul probenecid non e' stato studiato e l'effetto di levetiracetam su altri medicinali secreti con meccanismo attivo, ad es . FANS, sulfamidici e metotrexato, e' sconosciuto. Contraccettivi orali e altre interazioni farmacocinetiche: levetiracetam 1000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2000 mg al giornonon ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i temp i di protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di levetiracetam. Alcol: non sono disponibili dati sulla interazione di levetiracetam con alcol.
Effetti indesiderati
Il profilo degli eventi avversi di seguito presentato si basa sull'analisi degli studi clinici controllati verso placebo aggregati, relativia tutte le indicazioni studiate, per un totale di 3416 pazienti tratt ati con levetiracetam. Questi dati sono integrati con l'uso di levetiracetam in corrispondenti studi di estensione in aperto, cosi' come dall'esperienza post-marketing. Le reazioni avverse piu' frequentemente riportate sono state rinofaringite, sonnolenza, cefalea, affaticamento e capogiro. Il profilo di sicurezza del levetiracetam e' generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di eta' (pazienti adulti e pediatrici) e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Dal momento che l'esposizione a levetiracetam per uso endovenoso e' limitata e poiche' la formulazione orale e quella endovenosa sono bioequivalenti, le informazioni sulla sicurezza di levetiracetam per uso endovenoso si basano su quelle di levetiracetam per uso orale. Le reazioniavverse segnalate nel corso di studi clinici (adulti, adolescenti, ba mbini ed infanti di eta' superiore ad 1 mese) e nell'esperienza post-marketing sono elencate nella seguente tabella in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. La frequenza e' cosi' definita: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000). Infezioni ed infestazioni. Molto comune: rinofaringite; raro: infezione.Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia, neutropenia, agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia; non comune: perdita di peso, aumento di peso; raro:iponatremia. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, ostilita'/ag gressivita', ansia, insonnia, nervosismo/irritabilita'; non comune: tentato suicidio, idea suicida, disturbo psicotico, comportamento anormale, allucinazioni, collera, stato confusionale, attacco di panico, labilita' affettiva/sbalzi d'umore, agitazione; raro: suicidio riuscito, disturbo della personalita', pensiero anormale. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, cefalea; comune: convulsione, disturbo dell'equilibrio, capogiro, letargia, tremore; non comune: amnesia,compromissione della memoria, coordinazione anormale/atassia, pareste sia, alterazione dell'attenzione; raro: coreoatetosi, discinesia, ipercinesia. Patologie dell'occhio. Non comune: diplopia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, vomito, nausea; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: testdella funzionalita' epatica anormali; raro: insufficienza epatica, ep atite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: alopecia, eczema, prurito; raro: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens- Johnson, eritema multiforme. Patologie del sistema musculoscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: debolezza muscolare, mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia/affaticamento. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: traumatismo.Il rischio di anoressia e' piu' elevato quando il topiramato e' co-so mministrato con levetiracetam. In numerosi casi di alopecia, e' stata osservata guarigione dopo la sospensione del trattamento con levetiracetam. In alcuni dei casi di pancitopenia e' stata identificata soppressione del midollo osseo. Popolazione pediatrica: in pazienti di eta' compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, un totale di 190 pazienti e' stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo ed in studi di estensione in aperto. Sessanta (60) di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In pazienti di eta' compresa tra 4 e 16 anni, un totale di 645 pazienti e' stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo ed instudi di estensione in aperto. 233 di questi pazienti sono stati trat tati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In entrambi questi intervalli di eta' pediatrica, questi dati sono integrati con l'esperienza post marketing relativa all'uso di levetiracetam. Il profilo di eventi avversi del levetiracetam e' generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di eta' e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Negli studi clinici controllati con placebo, i risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza di levetiracetam negli adulti, ad eccezionedelle reazioni avverse comportamentali e psichiatriche che sono state piu' comuni nei bambini rispetto che negli adulti. Nei bambini e negl i adolescenti di eta' compresa tra 4 e 16 anni, sono stati riportati piu' frequentemente che in altri gruppi di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo vomito (molto comune), agitazione (comune), sbalzi d'umore (comune), labilita' affettiva (comune), aggressivita' (comune), comportamento anormale (comune) e letargia (comune). In infanti e bambini di eta' compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, sono state riportate piu' frequentemente che in altri gruppi di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo irritabilita' (molto comune) e coordinazione anormale(comune). Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto s econdo un disegno di non inferiorita', in doppio cieco e controllato verso placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuro-psicologici dilevetiracetam in bambini da 4 a 16 anni di eta' con crisi ad esordio parziale. Levetiracetam si e' dimostrato non differente (non inferiore) rispetto al placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto ai subtest "Attenzione e Memoria" della scala di Leiter-R nella popolazione per-protocol. I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento validato (CBCL - Achenbach Child Behavior Checklist).Tuttavia, i soggetti che hanno assunto levetiracetam nello studio in aperto di follow-up a lungo termine non hanno manifestato, mediamente,un peggioramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; i n particolare, le valutazioni dell'aggressivita' nei comportamenti nonsono peggiorate rispetto al basale. La segnalazione delle reazioni av verse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Dati post-marketing di diversi registri prospettici di gravidanza hanno documentato i risultati della esposizione a levetiracetam in monoterapia in piu' di 1000 donne durante il primo trimestre di gravidanza. Nel complesso, questi dati non suggeriscono un sostanziale aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori, sebbene un rischio teratogeno non possa essere completamente escluso. La terapia con piu' farmaci antiepilettici e' associata ad un piu' alto rischio di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia e pertanto la monoterapia deve essere presa in considerazione. Studi su animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Levetiracetam non e' raccomandato, se non clinicamente necessario, durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non utilizzano metodi contraccettivi. Come per altri medicinali antiepilettici, le alterazioni fisiologiche associate con la gravidanza possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Durante la gravidanza, e' stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Questa riduzione e' piu' pronunciata durante il terzo trimestre (fino al 60 % della concentrazione basale prima della gravidanza). Le donne in gravidanza trattate con levetiracetam devono essere accuratamente seguite dal punto di vista clinico. L'interruzione dei trattamenti antiepilettici puo' comportare una esacerbazione della malattia che puo' essere nociva per la madre e per il feto. Levetiracetam e' escreto nel latte materno umano. Pertanto, l'allattamento con latte materno non e' raccomandato. Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam si rendesse necessario durante l'allattamento,il rapporto rischio/beneficio del trattamento deve essere valutato, t enendo in considerazione l'importanza dell'allattamento con latte materno. Non e' stato rilevato alcun impatto sulla fertilita' negli studi sugli animali. Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo e' sconosciuto.