Levetiracetam Kr - 60cpr 500mg

Dettagli:
Nome:Levetiracetam Kr - 60cpr 500mg
Codice Ministeriale:043306101
Principio attivo:Levetiracetam
Codice ATC:N03AX14
Fascia:A
Prezzo:37.67
Produttore:Krka D.D.Novo Mesto
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi
Scadenza:60 mesi

Denominazione

LEVETIRACETAM KRKA 500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Levetiracetam Kr - 60cpr 500mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici.

Principi attivi

Levetiracetam.

Eccipienti

Nucleo: amido di mais; silice colloidale anidra; copovidone; crospovidone; magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa; talco; titanio diossido (E 171); macrogol; ossido di ferro giallo (E 172).

Indicazioni

Levetiracetam e' indicato come monoterapia nel trattamento delle crisiad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti e adolescenti a partire dai 16 anni di eta' con epilessia di nuova di agnosi. Levetiracetam e' indicato quale terapia aggiuntiva: nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza secondaria generalizzazione in adulti, adolescenti, bambini e neonati a partire da 1 mese di eta' con epilessia; nel trattamento delle crisi miocloniche in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di eta' con Epilessia Mioclonica Giovanile; nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzateprimarie in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di eta' con Ep ilessia Generalizzata Idiopatica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad altri derivati pirrolidonicio ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

Posologia

Prescrivere la forma farmaceutica, la presentazione e il dosaggio piu'appropriati in base al peso e alla dose. Per dosi al di sotto dei 250 mg e per i pazienti che non sono in grado di ingerire le compresse de ve essere utilizzata una soluzione orale. Monoterapia per adulti ed adolescenti a partire dai 16 anni di eta': 250 mg due volte al giorno che deve essere incrementata fino ad una dose terapeutica iniziale di 500 mg due volte al giorno dopo due settimane. La dose puo' essere ulteriormente aumentata di 250 mg due volte al giorno ogni due settimane sulla base della risposta clinica. La dose massima e' di 1500 mg due volte al giorno. Terapia aggiuntiva per adulti (? 18 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) del peso di 50 kg o superiore: 500 mg due volte al giorno. Questa dose puo' essere iniziata dal primo giorno di trattamento. Sulla base della risposta clinica e della tollerabilita', la dose giornaliera puo' essere aumentata fino ad un massimo di 1.500 mg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 500 mg due volte al giorno ogni due fino a quattro settimane. Anziani (dai 65 anni in poi): si raccomanda un aggiustamento della posologia nei pazienti anziani con ridotta funzione renale. Compromissione renale: la dose giornaliera deve essere personalizzata in base alla funzione renale. >>Aggiustamento posologico per pazienti adulti e adolescenti di peso superiore a 50 kg con funzione renale compromessa. Clcr normale > 80 ml/min/1,73 m^2: da 500 a 1.500 mg due volte al di'; clcr lieve 50-79 ml/min/1,73 m^2: da 500 a 1.000 mg due volte al di'; clcr moderato 30-49 ml/min/1,73 m^2: da 250 a 750 mg duevolte al di'; clcr grave < 30 ml/min/1,73 m^2: da 250 a 500 mg due vo lte al di'. Pazienti con malattia renale allo stadio finale sottopostia dialisi: da 500 a 1.000 mg una volta al di'. Per i bambini con comp romissione renale, la dose di levetiracetam deve essere adattata sullabase della funzione renale dal momento che la clearance del levetirac etam e' correlata alla funzione renale. Questa raccomandazione si basasu uno studio eseguito in pazienti adulti con ridotta funzione renale . >>Aggiustamento posologico per neonati, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg con funzione renale compromessa. Clcr normale > 80 ml/min/1,73 m^2. Neonati da 1 mese a meno di 6 mesi: da 7 a 21 mg/kgdue volte al giorno; infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg: da 10 a 30 mg/kg due volte al giorno. Clcr l ieve 50-79 ml/min/1,73 m^2. Neonati da 1 mese a meno di 6 mesi: da 7 a14 mg/kg due volte al giorno; infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adole scenti di peso inferiore ai 50 kg: da 10 a 20 mg/kg due volte al giorno. Clcr moderato 30-49 ml/min/1,73 m^2. Neonati da 1 mese a meno di 6 mesi: da 3,5 a 10,5 mg/kg due volte al giorno; infanti da 6 a 23 mesi,bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg: da 5 a 15 mg/kg due volte al giorno. Clcr grave < 30 ml/min/1,73 m^2. Neonati da 1 mese a meno di 6 mesi: da 3,5 a 7 mg/kg due volte al giorno; infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg: da 5 a 10 mg/kg due volte al giorno. Pazienti sottoposti a dialisi con malattia renale allo stadio terminale. Neonati da 1 mese a meno di 6 mesi: da 7 a 14 mg/kg una volta al giorno; infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg: da 10 a 20 mg/kg una volta al giorno. Compromissione epatica: non e' richiesto adeguamento posologico nei pazienti con compromissione epatica di grado da lieve a moderato. Inpazienti con grave compromissione epatica, la clearance della creatin ina puo' far sottostimare il grado di insufficienza renale. Pertanto quando la clearance della creatinina e' < 60 ml/min/1,73 m^2 si raccomanda una riduzione del 50 % della dose di mantenimento giornaliera. Popolazione pediatrica: prescrivere la forma farmaceutica, la presentazione e il dosaggio piu' appropriati in base all'eta', al peso e alla dose. La formulazione in compressa non e' adatta per l'uso nei neonati e nei bambini al di sotto dei 6 anni. Una soluzione orale e' la formulazione preferita per l'uso in questa popolazione. In aggiunta, la dose disponibile delle compresse non e' appropriata per il trattamento iniziale nei bambini che pesano meno di 25 kg, per i pazienti non in grado di deglutire le compresse o per la somministrazione di dosi inferiori a 250 mg. In tutti i casi riportati, deve essere usata la soluzione orale. Monoterapia: la sicurezza e l'efficacia di Levetiracetam Krka somministrato in monoterapia a bambini e adolescenti di eta' inferiore ai16 anni non sono state stabilite. Non vi sono dati disponibili. Terap ia aggiuntiva per infanti da 6 a 23 mesi di eta', bambini (da 2 a 11 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso inferiore ai 50 kg: la soluzione orale e' la formulazione preferita per l'uso negli infanti e nei bambini al di sotto dei 6 anni di eta'. La dose terapeutica iniziale e' di 10 mg/kg due volte al giorno. Sulla base della risposta clinica e della tollerabilita', la dose puo' essere aumentata fino a 30 mg/kg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane. Deve essere usata la dose efficace piu' bassa. La dose in bambini di 50 kg o piu' e' la stessa degli adulti. >>Dosaggi raccomandati per infanti a partire da 6 mesi di eta', bambini ed adolescenti. Peso 6 kg. Dose iniziale: 60 mg due volte al giorno; dose massima: 180 mg duevolte al giorno. Peso10 kg. Dose iniziale: 100 mg due volte al giorno ; dose massima: 300 mg due volte al giorno. Peso 15 kg. Dose iniziale:150 mg due volte al giorno; dose massima: 450 mg due volte al giorno. Peso 20 kg. Dose iniziale: 200 mg due volte al giorno; dose massima: 600 mg due volte al giorno. Peso 25 kg. Dose iniziale: 250 mg due volte al giorno; dose massima: 750 mg due volte al giorno. Peso da 50 kg. Dose iniziale: 500 mg due volte al giorno; dose massima: 1.500 mg due volte al giorno. I bambini del peso di 25 kg o inferiore devono preferibilmente iniziare il trattamento con la soluzione orale. La dose in bambini e adolescenti del peso di 50 kg o superiore e' la stessa degli adulti. Terapia aggiuntiva per neonati da 1 mese a meno di 6 mesi di eta': la soluzione orale e' la formulazione da utilizzare nei neonati. Modo di somministrazione: le compresse rivestite con film devono essere somministrate per via orale, ingerite con una sufficiente quantita' di liquido e possono essere prese con o senza cibo. La dose giornaliera va somministrata in due dosi uguali.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.

Avvertenze

In accordo con la pratica clinica corrente, se si deve interrompere iltrattamento con Levetiracetam si raccomanda una sospensione graduale (ad es . negli adulti e negli adolescenti di peso superiore a 50 kg: diminuzione di 500 mg due volte al giorno ad intervalli di tempo compresi tra due e quattro settimane; negli infanti di eta' superiore ai 6 mesi, nei bambini e negli adolescenti di peso inferiore a 50 kg: la diminuzione della dose non deve superare i 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane; nei neonati (di eta' inferiore ai 6 mesi): la diminuzione della dose non deve superare i 7 mg/kg due volte al giorno ognidue settimane). Insufficienza renale: la somministrazione di levetira cetam in pazienti con compromissione renale puo' richiedere un aggiustamento posologico. In pazienti con funzione epatica gravemente compromessa si raccomanda di valutare la funzione renale prima di stabilire la posologia. Casi di suicidio, tentato suicidio, ideazione e comportamento suicida sono stati riportati in pazienti trattati con antiepilettici (incluso levetiracetam). Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con medicinali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non e' noto. Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o ideazione e comportamento suicida, e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati che, nel caso incui emergano segni di depressione e/o ideazione o comportamento suici da, e' necessario consultare un medico. Popolazione pediatrica: la formulazione in compresse non e' adatta per l'uso negli infanti e nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni. Dai dati disponibili nei bambini nonsi evince una influenza sulla crescita e sulla puberta'. Tuttavia, gl i effetti a lungo termine sull'apprendimento, l'intelligenza, la crescita, la funzione endocrina, la puberta' e sul potenziale riproduttivo nei bambini non sono noti. La sicurezza e l'efficacia di levetiracetamnon sono state valutate accuratamente negli infanti di eta' inferiore ad 1 anno con epilessia. Negli studi clinici, sono stati esposti solo 35 infanti di eta' inferiore ad 1 anno con crisi a insorgenza parzial e, di cui solo 13 erano di eta' < 6 mesi.

Interazioni

Medicinali antiepilettici: i dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che levetiracetam non influenzava le concentrazioni sieriche degli antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di levetiracetam. Come negli adulti, nei pazienti pediatricia cui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetirace tam, non c'e' evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali. Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche in bambini e adolescenti affetti da epilessia (da 4 a 17 anni) ha confermato che la terapia aggiuntiva con levetiracetam somministrato per via orale non aveva influenzato le concentrazioni sieriche allo steady-state di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneamente. Tuttavia i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetam del 20% piu' elevata nei bambini che assumono medicinali antiepilettici con un effetto di induzione enzimatica. Non e' richiesto un adattamento della dose. Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante la secrezione tubulare renale, ha mostrato inibire la clearance renale del metabolita primario ma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa. E' prevedibileche anche altri medicinali escreti con secrezione tubulare attiva pos sano ridurre la clearance renale del metabolita. L'effetto di levetiracetam sul probenecid non e' stato studiato e l'effetto di levetiracetam su altri medicinali secreti con meccanismo attivo, ad es . FANS, sulfamidici e metotrexato, e' sconosciuto. Contraccettivi orali e altre interazioni farmacocinetiche: levetiracetam 1.000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2.000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i tempi di protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di levetiracetam. Antiacidi: non sono disponibili dati sull'influenza degli antiacidi sull'assorbimento di levetiracetam. Lassativi: sono stati segnalati casi isolati di ridotta efficacia con levetiracetam quando il lassativo osmotico macrogol e' stato somministrato in concomitanza con levetiracetam per via orale. Pertanto si deve evitare l'assunzione di macrogol per via orale per un'ora prima edopo aver preso levetiracetam. Cibo e alcool: il grado di assorbiment o di levetiracetam non e' stato modificato dal cibo, ma la quota di assorbimento era lievemente ridotta. Non sono disponibili dati sulle interazioni di levetiracetam con alcool.

Effetti indesiderati

Il profilo degli eventi avversi presentato sotto e' basato sull'analisi dei dati complessivi derivati da studi clinici controllati con placebo con tutte le indicazioni studiate, con un totale di 3,416 pazienti trattati con levetiracetam. Questi dati sono stati integrati con i dati ottenuti con l'uso di levetiracetam in studi di estensione in aperto, nonche' con quelli ottenuti dall'esperienza post-marketing. Le reazioni avverse piu' frequentemente riportate sono rinofaringite, sonnolenza, emicrania, fatica e capogiro. Il profilo di sicurezza di levetiracetam e' generalmente simile nei gruppi di eta' (adulto e pazienti pediatrici) e tra le indicazioni approvate per l'epilessia. Le reazioni avverse riportate negli studi clinici (adulti, adolescenti, bambini ed infanti > 1 mese) e dall'esperienza post-marketing sono elencate nella seguente tabella per Classificazione per sistemi e organi e per frequenza. La frequenza e' definita come segue: molto comune (1/10); comune (>=1/100, < 1/10); non comune (>=1/1000, < 1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000) e molto raro (< 1/10.000). Infezioni ed infestazioni. Molto c omune: rinofaringite; raro: infezione. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia, neutropenia, agranulocitosi. Disordini del sistema immunitario. Raro: reazione avversa con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Disordini del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia; non comune: diminuzione di peso, aumento di peso; raro: iponatriemia. Disordini psichiatrici. Comune: depressione, ostilita', aggressione, ansia, insonnia, nervosismo/irritabilita'; non comune: tentativo di suicidio, idea suicida, disturbi psicotici, comportamento anormale, allucinazione, collera, stato confusionale, attacco di panico, labilita' emotiva/sbalzi di umore, agitazione; raro: suicidio completato, disturbo della personalita', alterazioni del pensiero. Patologie del sistema nervoso. Moltocomune: sonnolenza, cefalea; comune: convulsioni, disturbi dell'equil ibrio, capogiro, letargia, tremore; non comune: amnesia, compromissione della memoria, coordinazione anormale/atassia, parestesia, disturbi dell'attenzione; raro: coreoatetosi, discinesia, ipercinesia. Patologie dell'occhio. Non comune: diplopia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse. Patologie gastrointestinali.Comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, vomito, nausea; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: test di funzionalita'epatica anormali; raro: insufficienza epatica, epatite. Patologie del la pelle e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea; non comune: alopecia, eczema, prurito; raro: necrolisi epidermica tossica, Sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: debolezza muscolare, mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, affaticamento. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: lesione. Il rischiodi anoressia e' piu' alto quando con il levetiracetam viene somminist rato il topiramato. In molti casi di alopecia, e' stata osservata guarigione quando il levetiracetam e' stato interrotto. In alcuni dei casidi pancitopenia e' stata identificata soppressione del midollo osseo. Popolazione pediatrica: in pazienti di eta' compresa tra 1 mese e men o di 4 anni, un totale di 190 pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo e in studi di estensione. Sessanta di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studicontrollati con placebo. In pazienti con eta' compresa tra i 4 e i 16 anni, un totale di 645 pazienti e' stato trattato con levetiracetam i n studi controllati con placebo e in studi di estensione. 233 di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In entrambe le fasce di eta' pediatrica, questi dati sonostati integrati con quelli derivati dall'esperienza post-marketing de ll'uso di levetiracetam. Il profilo degli eventi avversi di levetiracetam e' generalmente simile tra i gruppi di eta' e tra le indicazioni approvate per l'epilessia. I risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici in studi clinici controllati con placebo sono stati coerenti con il profilo di sicurezza del levetiracetam negli adulti ad eccezionedelle reazioni avverse comportamentali e psichiatriche che sono state piu' comuni nei bambini che negli adulti. In bambini ed adolescenti c on eta' compresa tra i 4 e 16 anni, il vomito (molto comune), l'agitazione (comune), gli sbalzi d'umore (comune), la labilita' emotiva (comune), l'aggressione (comune), il comportamento anormale (comune), e la letargia (comune) sono stati riportati piu' frequentemente che in altre fasce di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo. Nei neonati e nei bambini con un'eta' compresa tra 1 mese e meno di 4 anni sono state piu' frequentemente riportate irritabilita' (molto comune) e coordinazione anormale (comune) che negli altri gruppi di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo. Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto secondo un disegno di non inferiorita', in doppio cieco e controllato verso placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuro-psicologici di levetiracetam in bambini da 4 a 16 anni di eta' con crisi ad esordio parziale. Si e' concluso che levetiracetam non era differente (non inferiore) dal placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto nei subtest "Attenzione e Memoria" della scala di Leiter-R (Memory Screen Composite score) nella popolazione per-protocol. I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in manierastandardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento validat o (CBCL). Tuttavia, i soggetti che hanno assunto levetiracetam nello studio in aperto di follow-up a lungo termine non hanno manifestato, mediamente, un peggioramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; in particolare, le valutazioni dell'aggressivita' nei comportamenti non sono peggiorate rispetto al basale. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

I dati post-marketing provenienti da numerosi registri prospettici relativi alla gravidanza hanno documentato l'esito in oltre 1.000 donne esposte alla monoterapia con levetiracetam durante il primo trimestre di gravidanza. Globalmente, questi dati non suggeriscono un aumento sostanziale del rischio di malformazioni congenite maggiori, anche se nonpuo' essere del tutto escluso un rischio teratogeno. La terapia con m edicinali antiepilettici multipli e' associata ad un maggiore rischio di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, che deve pertanto essere presa in considerazione. Studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Levetiracetam non e' raccomandato, se non strettamente necessario, durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non utilizzano metodi contraccettivi. Le alterazioni fisiologiche associate con la gravidanza possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Durante la gravidanza, e' stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Questa riduzione e' piu' pronunciata durante il terzo trimestre (fino al 60 %della concentrazione basale prima della gravidanza). Le donne in grav idanza trattate con levetiracetam devono essere accuratamente seguite dal punto di vista clinico. L'interruzione dei trattamenti antiepilettici puo' comportare una esacerbazione della malattia che puo' essere nociva per la madre e per il feto. Levetiracetam e' escreto nel latte materno umano. Pertanto, l'allattamento con latte materno non e' raccomandato. Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam si rendesse necessario durante l'allattamento, il rapporto rischio/beneficio del trattamento deve essere valutato, tenendo in considerazione l'importanza dell'allattamento con latte materno. Non e' stato rilevato alcun impattosulla fertilita' negli studi sugli animali. Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo e' sconosciuto.