Levetiracetam Eg - 30cpr 1000mg

Dettagli:
Nome:Levetiracetam Eg - 30cpr 1000mg
Codice Ministeriale:040295216
Principio attivo:Levetiracetam
Codice ATC:N03AX14
Fascia:A
Prezzo:36.16
Rimborso:36.16
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Eg Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

LEVETIRACETAM EG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Levetiracetam Eg - 60cpr 500mg
Levetiracetam Eg - 30cpr 1000mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici.

Principi attivi

Levetiracetam.

Eccipienti

Nucleo: cellulosa microcristallina; copovidone; silice colloidale anidra; magnesio stearato. >>Rivestimento. Opadry II blu, composto da: alcool polivinilico; titanio diossido (E171); macrogol 3350; talco; indigotina lacca sale di alluminio (E 132). Opadry II giallo, composto da: alcool polivinilico; titanio diossido (E171); macrogol 3350; talco; ossido di ferro giallo (E172). Opadry II arancio, composto da: alcool polivinilico; titanio diossido (E171); macrogol 3350; talco; giallo tramonto FCF sale di alluminio (E110); ossido di ferro rosso (E172). Opadry II bianco, composto da: alcool polivinilico; titanio diossido (E171); macrogol 3350; talco.

Indicazioni

Il medicinale e' indicato come monoterapia nel trattamento delle crisiparziali con o senza generalizzazione secondaria in pazienti a partir e dai 16 anni di eta' con epilessia di nuova diagnosi. Il farmaco e' indicato quale terapia aggiuntiva: nel trattamento delle crisi parzialicon o senza secondaria generalizzazione in adulti, bambini e neonati a partire da 1 mese di eta' con epilessia; nel trattamento delle crisimiocloniche in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di eta' con Epilessia Mioclonica Giovanile; nel trattamento delle crisi tonico-cl oniche generalizzate primarie in adulti e adolescenti a partire dai 12anni di eta' con Epilessia Generalizzata Idiopatica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' a levetiracetam o ad altri derivati pirrolidonici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

Posologia

Monoterapia per adulti e adolescenti a partire dai 16 anni di eta': 250 mg due volte al giorno che dovrebbe essere incrementata fino ad una dose terapeutica iniziale di 500 mg due volte al giorno dopo due settimane. La dose puo' essere ulteriormente aumentata di 250 mg due volte al giorno ogni due settimane sulla base della risposta clinica. La dose massima e' di 1500 mg due volte al giorno. Terapia aggiuntiva per adulti (>=18 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di 50 kg o di peso superiore: 500 mg due volte al giorno. Questa dose puo' essere iniziata dal primo giorno di trattamento. Sulla base della risposta clinica e della tollerabilita', la dose giornaliera puo' essere aumentata fino a un massimo di 1500 mg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 500 mg due volte al giorno ogni due fino a quattro settimane. Pazienti anziani (dai 65 anni in poi): si raccomanda un aggiustamento della posologia nei pazienti anziani con ridotta funzionalita' renale. Disfunzione renale: la dose giornaliera deve essere personalizzata in base alla funzionalita' renale. >>Aggiustamento posologico per pazienti adulti e adolescenti con peso superiore a 50 kg con ridotta funzionalita' renale. Clcr normale > 80 ml/min/1.73 m^2: da 500 a 1.500 mg due volte al di'; clcr lieve50-79 ml/min/1.73 m^2: da 500 a 1.000 mg due volte al di'; clcr moder ato 30-49 ml/min/1.73 m^2: da 250 a 750 mg due volte al di'. clcr grave < 30 ml/min/1.73 m^2: da 250 a 500 mg due volte al di'. Pazienti conmalattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi: da 500 a 1.0 00 mg una volta al di'. Una dose di carico pari a 750 mg e' raccomandata nel primo giorno di trattamento con levetiracetam. Dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500 mg. Per i bambini con ridotta funzionalita' renale, la dose di levetiracetam deve essere adattata sulla base della funzionalita' renale dal momento che la clearance del levetiracetam e' correlata alla funzionalita' renale. Questa raccomandazione si basa su uno studio eseguito con pazienti adulti con ridotta funzionalita' renale. >>Aggiustamento posologico per neonati, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg con funzionalita' renale alterata. Clcr normale > 80 ml/min/1.73 m^2. Neonati da1 a meno di 6 mesi: 7 - 21 mg/kg due volte al giorno; neonati da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti con peso inferiore a 50 kg: 10 - 30 mg/kg due volte al giorno. Clcr lieve 50-79 ml/min/1.73 m^2. Neonati da 1a meno di 6 mesi: 7 - 14 mg/kg due volte al giorno; neonati da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti con peso inferiore a 50 kg: 10 - 20 mg/kg due volte al giorno. Clcr moderato 30-49 ml/min/1.73 m^2. Neonati da 1 a meno di 6 mesi: 3,5 - 10,5 mg/kg due volte al giorno; neonati da 6a 23 mesi, bambini e adolescenti con peso inferiore a 50 kg: 5 - 15 m g/kg due volte al giorno. Clcr grave < 30 ml/min/1.73 m^2. Neonati da 1 a meno di 6 mesi: 3,5 - 7 mg/kg due volte al giorno; neonati da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti con peso inferiore a 50 kg: 5 - 10 mg/kg due volte al giorno. Pazienti con malattia renale allo stadio finalesottoposti a dialisi. Neonati da 1 a meno di 6 mesi: 7 - 14 mg/kg una volta al giorno; neonati da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti con pe so inferiore a 50 kg: 10 - 20 mg/kg una volta al giorno. Alterata funzionalita' epatica: non e' richiesto adeguamento posologico nei pazienti con insufficienza epatica di grado da lieve a moderato. In pazienti con grave insufficienza epatica, la clearance della creatinina puo' far sottostimare il grado di insufficienza renale. Pertanto quando la clearance della creatinina e' < 60 ml/min/1,73 m? si raccomanda una riduzione del 50% della dose di mantenimento giornaliera. Popolazione pediatrica: prescrivere la forma farmaceutica e il dosaggio piu' appropriati in base all'eta', al peso e alla dose. La formulazione in compressenon e' adatta per l'utilizzo in neonati e bambini al di sotto dei 6 a nni di eta'. La soluzione orale e' la formulazione preferibile per l'uso in questa popolazione. Inoltre la dose disponibile delle compresse non e' appropriata per un trattamento iniziale in bambini che pesano meno di 25 kg, in pazienti incapaci di deglutire le compresse o nella somministrazione di dosi inferiori a 125 mg (mezza compressa da 250 mg). In tutti i casi sopra riportati deve essere utilizzata una soluzioneorale. Monoterapia: la sicurezza e efficacia di levetiracetam in mono terapia nei bambini e negli adolescenti con meno di 16 anni non sono state stabilite. Non vi sono dati disponibili. Terapia aggiuntiva per neonati dai 6 ai 23 mesi, bambini (da 2 a 11 anni) e adolescenti (da 12a 17 anni) di peso inferiore ai 50 kg: la soluzione orale e' la formu lazione preferibile per l'uso nei neonati e nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni. La dose terapeutica iniziale e' di 10 mg/kg due volte al giorno. Sulla base della risposta clinica e della tollerabilita', ladose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 30 mg/kg due volte a l giorno. Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane. Deve essere usata la dose efficace piu' bassa. La dose in bambini di 50 kg o piu' e' la stessa degli adulti. >>Dose raccomandata per neonati a partire dai 6 mesi di eta', bambini e adolescenti. Peso 6 kg. Dose iniziale (10 mg/kg due volte al giorno): 60 mg due volte al giorno; dose massima (30 mg/kg due volte al giorno): 180 mg due volte al giorno. Peso 10 kg. Dose iniziale: 100 mg due volte al giorno; dose massima: 300 mg due volte al giorno. Peso 15 kg. Dose iniziale: 150 mg due volte al giorno; dose massima: 450 mg due volte al giorno. Peso 20 kg. Dose iniziale: 200 mg due volte al giorno; dose massima: 600 mg due volte al giorno. Peso 25 kg. Dose iniziale: 250 mg due volte al giorno; dose massima: 750 mg due volte al giorno. Peso da 50 kg. Dose iniziale: 500 mg due volte al giorno; dose massima: 1500 mg due volte al giorno. Nei bambini con peso di 25 kg o inferiore e' preferibile iniziare il trattamento con la soluzione orale di levetiracetam. La dose in bambini e adolescenti con peso di 50 kg o superiore e' la stessa degli adulti. Terapia aggiuntiva per infanti da 1 mese a meno di 6 mesi di eta': la formulazione in compresse non e' adatta per l'uso negli infanti di eta' inferiore ai 6 mesi. Una soluzione orale e' la formulazione da utilizzarenegli infanti. Modo di somministrazione: le compresse rivestite con f ilm devono essere somministrate per via orale, inghiottite con una sufficiente quantita' di liquido e possono essere assunte con o senza cibo. La dose giornaliera va ripartita a meta' in due somministrazioni.

Conservazione

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.

Avvertenze

Interruzione del trattamento: in accordo con la pratica clinica corrente, se si deve interrompere il trattamento con levetiracetam si raccomanda una sospensione graduale (ad es. negli adulti e negli adolescentidi peso superiore a 50 kg: diminuzione di 500 mg due volte al giorno a intervalli di tempo compresi tra due e quattro settimane; nei neonati di eta' superiore ai 6 mesi, nei bambini e negli adolescenti di pesoinferiore a 50 kg: la diminuzione della dose non deve superare i 10 m g/kg due volte al giorno ogni due settimane; negli infanti (di eta' inferiore ai 6 mesi): la diminuzione della dose non deve superare i 7 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane; nei neonati (con meno di 6mesi): la diminuzione della dose non deve superare i 7 mg/kg due volt e al giorno ogni due settimane). Insufficienza renale: la somministrazione di levetiracetam in pazienti con compromissione renale puo' richiedere un aggiustamento posologico. In pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa si raccomanda di valutare la funzionalita' renale prima di stabilire la posologia. Suicidio: casi di suicidio, tentato suicidio, ideazione e comportamento suicida sono stati riportati in pazienti trattati con antiepilettici (incluso levetiracetam). Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con medicinali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non e' noto. Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o ideazione e comportamento suicida, e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati che, nel caso in cui emergano segni di depressionee/o ideazione o comportamento suicida. Popolazione pediatrica: la for mulazione in compresse non e' adatta per l'uso in neonati e bambini aldi sotto dei 6 anni di eta'. Dai dati disponibili nei bambini non si evince un'influenza sulla crescita e sulla puberta'. Tuttavia, gli effetti a lungo termine sull'apprendimento, l'intelligenza, la crescita, la funzione endocrina, la puberta' e sul potenziale riproduttivo nei bambini non sono noti. La sicurezza e l'efficacia di levetiracetam non sono state valutate accuratamente negli infanti con epilessia di eta' inferiore a 1 anno. Negli studi clinici, sono stati esposti a levetiracetam solo 35 infanti di eta' inferiore a 1 anno con crisi a esordio parziale, di cui solo 13 erano di eta' inferiore ai 6 mesi. [Solo per Levetiracetam 750 mg]: contiene giallo tramonto FCF (E110). Puo' causare reazioni allergiche.

Interazioni

Medicinali anti-epilettici: i dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che levetiracetam non influenza le concentrazioni sieriche degli antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di levetiracetam. Come negli adulti, nei pazienti pediatrici a cui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetiracetam, non c'e' evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali. Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche, in bambini e adolescenti affetti da epilessia (da 4 a 17 anni), ha confermato che la terapia aggiuntiva con levetiracetam somministrato per via orale non aveva influenzato le concentrazioni sieriche allo steady-state di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneamente. Tuttavia i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetam del 20% piu' elevata nei bambini che assumono medicinali antiepilettici con un effetto di induzione enzimatica. Non e' richiesto un adattamento della dose. Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostrato di inibirela clearance renale del metabolita primario ma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa. E' prevedibile che altri medicinali escreti con secrezione tubulare attiva possano ridurre la clearance renale del metabolita. L'effetto di levetiracetam sul probenecid non e' stato studiato e l'effetto di levetiracetam su altri medicinali secreti con meccanismo attivo, ad es. FANS, sulfamidici e metotrexato, e' sconosciuto. Contraccettivi orali e altre interazioni farmacocinetiche: levetiracetam 1000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i tempidi protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomi tante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzatola farmacocinetica di levetiracetam. Antiacidi: non sono disponibili dati sull'influenza degli antiacidi sull'assorbimento di levetiracetam. Cibo e alcool: il grado di assorbimento di levetiracetam non e' stato modificato dal cibo, ma la quota di assorbimento era lievemente ridotta. Non sono disponibili dati sulle interazioni di levetiracetam con alcool.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse segnalate nel corso di studi clinici (adulti, adolescenti, bambini ed infanti di eta' superiore a 1 mese) e nell'esperienza post-marketing sono elencate di seguito secondo la classificazioneper sistemi e organi e per frequenza. Per gli studi clinici, la frequ enza e' cosi' definita: molto comune (>1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da >=1/1.000 a <1/100); raro (da >=1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota. I dati disponibili dall'esperienza post-marketing non sono sufficienti ad avvalorare una stima della loro incidenza nella popolazione da trattare. Infezioni e infestazioni.Comune: infezione, rinofaringite. Patologie del sistema emolinfopoiet ico. Comune: trombocitopenia; non nota: leucopenia, neutropenia, pancitopenia (con soppressione del midollo osseo identificata in alcuni deicasi). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia , aumento di peso; non nota: perdita di peso. Disturbi psichiatrici. Comune: agitazione, depressione, labilita' emotiva/cambiamenti d'umore,ostilita'/aggressivita', insonnia, nervosismo/irritabilita', disturbi della personalita', pensieri anomali; non nota: comportamento anomalo , collera, ansia, confusione, allucinazioni, disturbi psicotici, suicidio, tentativo di suicidio e ideazione suicidaria. Patologie nervose. Molto comune: sonnolenza; comune: amnesia, atassia, convulsioni, capogiri, cefalea, ipercinesia, tremore, disturbi dell'equilibrio, disturbidell'attenzione, deterioramento della memoria; non nota: parestesia, coreoatetosi, discinesia. Patologie dell'occhio. Comune: diplopia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: aumento della tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, nausea, vomito; non nota: pancreatite. Patologieepatobiliari. Non nota: insufficienza epatica, epatite, test della fu nzionalita' epatica anormali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, eczema, prurito; non nota: necrolisi epidermicatossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme e alopecia. Patologie muscolo-scheletriche e del tessuto connettivo. Comune: mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia/faticabilita'. Lesioni, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: lesioni accidentali. Il rischio dianoressia e' piu' elevato quando il topiramato e' co- somministrato c on levetiracetam. In numerosi casi di alopecia, e' stata osservata guarigione dopo la sospensione del trattamento con levetiracetam. Popolazione pediatrica: uno studio condotto in pazienti pediatrici (da 4 a 16anni) con crisi ad esordio parziale ha mostrato che il 55,4% dei pazi enti nel gruppo Levetiracetam e il 40,2% dei pazienti nel gruppo placebo ha manifestato reazioni avverse. Reazioni avverse gravi non si sonomanifestate nei pazienti appartenenti al gruppo levetiracetam e si so no manifestate nell'1,0% dei pazienti del gruppo placebo. Le reazioni avverse piu' comunemente riportate nella popolazione pediatrica sono state sonnolenza, ostilita', nervosismo, labilita' emotiva, agitazione,anoressia, astenia e cefalea. I risultati sulla sicurezza nei pazient i pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza del levetiracetam negli adulti eccetto per le reazioni avverse comportamentali e psichiatriche che sono state piu' comuni nei bambini rispetto agli adulti (38,6% contro 18,6%). Tuttavia, il rischio relativo e' stato simile nei bambini e negli adulti. Uno studio condotto in pazienti pediatrici (da 1 mese a meno di 4 anni) con crisi ad esordio parziale ha mostrato che il 21,7% dei pazienti nel gruppo levetiracetam e il 7,1% deipazienti nel gruppo placebo ha manifestato reazioni avverse. Non si s ono manifestate reazioni avverse gravi nei pazienti appartenenti al gruppo Levetiracetam o al gruppo placebo. Durante lo studio di follow-upa lungo termine N01148 le reazioni avverse piu' frequenti emerse con il trattamento e correlate al farmaco, nel gruppo di eta' compresa tra1 mese e meno di 4 anni, sono state irritabilita', convulsioni, sonno lenza, iperattivita' psicomotoria, disturbi del sonno ed aggressivita'. I risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza del levetiracetam nei bambini di eta' compresa fra i 4 e i 16 anni. Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto secondo un disegno di non inferiorita', in doppio cieco e controllato verso placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuro-psicologici di Levetiracetam in bambini da 4 a 16 anni di eta' con crisi ad esordio parziale. Levetiracetam si e' dimostrato non differente (non inferiore) rispetto al placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto ai subtest "Attenzione e Memoria" della scala di Leiter-R (Memory Screen Composite score) nellapopolazione per-protocol. I risultati correlati alle funzionicomporta mentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con Levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento validato (CBCL). Tuttavia, i soggetti che hanno assunto Levetiracetam nello studio in aperto di follow-up a lungo termine non hanno manifestato, mediamente, un peggioramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; in particolare, le valutazioni dell'aggressivita' nei comportamenti non sono peggiorate rispetto al basale.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati adeguati sull'utilizzo di levetiracetam in donne gravide. Studi su animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. Levetiracetam non e' raccomandato, se non strettamente necessario, durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non utilizzano metodi contraccettivi. Le alterazioni fisiologiche associate con la gravidanza possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Durante la gravidanza, e' stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Questa riduzione e' piu' pronunciata durante il terzo trimestre (fino al 60% della concentrazione basale prima della gravidanza). Le donne in gravidanza trattate con levetiracetam devono essere accuratamente seguite dal punto di vista clinico. L'interruzione dei trattamenti antiepilettici puo' comportare una esacerbazione della malattia che puo' essere nociva per la madre e per il feto. Levetiracetam e' escreto nel latte materno umano. Pertanto, l'allattamento con latte materno non e' raccomandato. Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam si rendesse necessario durante l'allattamento, il rapporto rischio/beneficio del trattamento deve essere valutato, tenendo in considerazione l'importanza dell'allattamento con latte materno. Non e' stato rilevato alcun impatto sulla fertilita' negli studi sugli animali.Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo e' sconosciuto.