Letrix - 30cpr Riv 2,5mg
Dettagli:
Nome:Letrix - 30cpr Riv 2,5mgCodice Ministeriale:040229015
Principio attivo:Letrozolo
Codice ATC:L02BG04
Fascia:A
Prezzo:66.06
Rimborso:66.06
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Farma Group Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inf. a +30, in confezione originale
Scadenza:48 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Antagonisti ormonali e sostanze correlate.
Principi attivi
Letrozolo.
Eccipienti
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; amido di mais; silice anidra colloidale; sodio amido glicolato (Tipo A); magnesio stearato. Rivestimento della compressa. Opadry II 85F32444 giallo contiene: alcol polivinilico; talco; titanio diossido (E171); macrogol 3350; chinolina giallo aluminum lake (E104); ferro ossido rosso (E172); ferro ossido nero (E172).
Indicazioni
Trattamento adiuvante del carcinoma mammario invasivo in fase precoce in donne in post-menopausa con stato recettoriale ormonali positivo; trattamento adiuvante del carcinoma mammario ormono-sensibile invasivo in donne in post-menopausa dopo trattamento adiuvante standard con tamoxifene della durata di 5 anni; trattamento di prima linea del carcinoma mammario ormono-sensibile, in fase avanzata, in donne in post-menopausa; trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata in donne in post-menopausa naturale o artificialmente indotta, dopo ripresa o progressione della malattia, che siano state trattate in precedenza con antiestrogeni; trattamento neo-adiuvante in donne in post-menopausa con carcinoma mammario con stato recettoriale ormonale positivo, HER-2 negativo in cui la chemioterapia non e' possibile e un immediato intervento chirurgico non e' indicato. L'efficacia non e' stata dimostrata in pazienti con stato recettoriale ormonale negativo.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; stato endocrino pre-menopausale; gravidanza; allattamento.
Posologia
Pazienti adulte e anziane: la dose raccomandata e' di 2,5 mg una voltaal giorno. Non e' richiesta alcuna modifica della dose nelle pazienti anziane. Nelle pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico , il trattamento con il farmaco deve essere continuato finche' la progressione tumorale risulta evidente. Nel trattamento adiuvante e nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, il trattamento con il medicinale deve essere continuato per 5 anni o fino alla comparsa di recidiva del tumore, a seconda di cosa si verifichi per prima. Nel trattamento adiuvante puo' essere considerato anche uno schema di trattamento sequenziale (letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni). Nel trattamento neo-adiuvante, il trattamento con il farmaco deve essere continuato da 4 a 8 mesi in modo da stabilire una riduzione ottimale del tumore. Se la risposta non e' adeguata, il trattamento deve essere interrotto e deve essere programmato l'intervento chirurgico e/o devono essere discusse con la paziente ulteriori alternative terapeutiche. Popolazione pediatrica: il medicinale non e' raccomandato per l'uso nei bambini e negli adolescenti. La sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini e negli adolescenti fino a 17 anni non sono state ancora stabilite. Sono disponibili dati limitati e non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Compromissione renale: non e' richiesta alcuna modifica della dose del medicinale per le pazienti con insufficienza renale con clearance della creatinina >=10 ml/min. Non sono disponibili dati sufficienti nei casi di insufficienza renale con clearance della creatinina inferiori a 10 ml/min. Compromissione epatica: non e' richiesta alcuna modifica della dose del farmaco per le pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (Child-Pugh A o B). Non sono disponibili dati sufficienti per pazienti con insufficienza epatica grave. Pazienti con insufficienza epatica grave (Child-Pugh C) richiedono uno stretto controllo. Modo di somministrazione: il prodotto deve essere assunto per via orale e puo' essere assunto con o senza cibo.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
Avvertenze
Stato menopausale: nelle pazienti con stato menopausale non chiaro, prima di iniziare il trattamento con il farmaco devono essere misurati ilivelli dell'ormone luteinizzante (LH), dell'ormone follicolo-stimola nte (FSH) e/o dell'estradiolo. Solo le donne con stato ormonale post-menopausale possono ricevere il medicinale. Compromissione renale: il letrozolo non e' stato studiato in un numero sufficiente di pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min. In tali pazienti deve essere attentamente considerato il potenziale rapporto rischio/beneficio prima della somministrazione del farmaco. Compromissione epatica: in pazienti con grave compromissione epatica (Child-Pugh C), l'esposizione sistemica e l'emivita terminale del prodotto sono approssimativamente doppie rispetto ai volontari sani. Queste pazienti devono quindi essere tenute sotto stretto controllo. Effetti sull'osso: il letrozolo e' un potente agente di riduzione degli estrogeni. Le pazienticon anamnesi di osteoporosi e/o di fratture o con aumentato rischio d i osteoporosi devono essere sottoposte ad una valutazione della densita' minerale ossea prima dell'inizio del trattamento adiuvante e del trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene e devono essere monitorate durante e dopo il trattamento con letrozolo. Il trattamento o la profilassi dell'osteoporosi devono essere iniziati in modo appropriato e monitorati attentamente. Nel trattamento adiuvante potrebbe essere considerato anche uno schema di trattamento sequenziale (letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni) sulla base del profilo di sicurezza della paziente. La somministrazione concomitante del farmaco con tamoxifene, altri anti-estrogeni o terapie contenenti estrogeni deve essere evitata in quanto queste sostanze possono diminuire l'azione farmacologica del letrozolo. Le compresse contengono lattosio.
Interazioni
Il metabolismo del letrozolo e' mediato in parte dal CYP2A6 e dal CYP3A4. La cimetidina, un inibitore debole aspecifico degli enzimi CYP450,non ha influenzato le concentrazioni plasmatiche del letrozolo. L'eff etto degli inibitori potenti di CYP450 non e' noto. Ad oggi non vi e' esperienza clinica relativa all'uso del medicinale in combinazione conestrogeni o altri agenti antineoplastici oltre che il tamoxifene. Il tamoxifene, altri anti-estrogeni o terapie contenenti estrogeni possono diminuire l'azione farmacologica del letrozolo. In aggiunta la somministrazione concomitante di tamoxifene con il letrozolo ha dimostrato di ridurre sostanzialmente le concentrazioni plasmatiche del letrozolo. La somministrazione concomitante di letrozolo con tamoxifene, altri agenti anti-estrogeni o estrogeni deve essere evitata. In vitro, il letrozolo inibisce gli isoenzimi 2A6 e, moderatamente, il 2C19 del citocromo P450, ma la rilevanza clinica non e' nota. Pertanto, deve essere usata cautela qualora sia necessario somministrare il letrozolo in concomitanza con medicinali la cui eliminazione dipende soprattutto da questi isoenzimi e il cui indice terapeutico e' ristretto (es. fenitoina, clopidogrel).
Effetti indesiderati
Le frequenze delle reazioni avverse per il farmaco sono principalmentebasate su dati raccolti da studi clinici. Fino a circa un terzo delle pazienti trattate con letrozolo nella fase metastatica e circa l'80% delle pazienti in trattamento adiuvante, cosi' come nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, hanno manifestato delle reazioni avverse. La maggior parte delle reazioni avverse si sono manifestate durante le prime settimane di trattamento. Le reazioni avverseriportate con maggiore frequenza negli studi clinici sono state vampa te, ipercolesterolemia, artralgia, affaticamento, aumento della sudorazione e nausea. Ulteriori reazioni avverse importanti che si possono manifestare con il medicinale sono: eventi scheletrici come osteoporosie/o fratture ossee ed eventi cardiovascolari (comprendenti eventi cer ebrovascolari e tromboembolici). Le frequenze delle reazioni avverse per il medicinale sono principalmente basate su dati raccolti da studi clinici. Le seguenti reazioni avverse, sono state segnalate dagli studi clinici e dall'esperienza successiva alla commercializzazione del prodotto. Le reazioni avverse sono classificate all'interno di ciascuna classe di frequenza, in ordine decrescente di frequenza, usando la seguente convenzione: molto comune (>= 10%), comune (da >= 1% a < 10%), non comune (da >= 0.1% a < 1%), raro (da >= 0.01% a < 0.1%), molto raro(< 0.01%), non nota. Infezioni e infestazioni. Non comune: infezione del tratto urinario. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: dolore tumorale (reazioni avverse al farmaco segnalate solo nel trattamento della fase metastatica). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia. Patologie delsistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche. Disturbi del m etabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipercolesterolemia; comune: anoressia, aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione; non comune: ansieta' (incluso nervosismo), irritabilita'. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; non comune: sonnolenza, insonnia, deficit di memoria, disestesia (incluse parestesia, ipoestesia), alterazione del gusto, accidente cerebrovascolare. Patologie dell'occhio. Non comune: cataratta, irritazione agli occhi, vista offuscata. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni (reazioni avverse al farmaco segnalate solo nel trattamento della fase metastatica), tachicardia, eventi ischemici cardiaci (inclusa angina di nuova insorgenza o aggravamento di angina, angina che richiede un intervento chirurgico, infarto del miocardio e ischemia coronarica). Patologie vascolari. Molto comune: vampate; comune: ipertensione; non comune: tromboflebiti (incluse tromboflebiti delle vene superficiali e profonde); raro: embolia polmonare, trombosi arteriosa, infarto cerebrovascolare.Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispne a, tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dispepsia (reazioni avverse al farmaco segnalate solo nel trattamento della fase metastatica), costipazione, dolore addominale, diarrea, vomito; non comune: secchezza della bocca, stomatite (reazioni avverse al farmaco segnalate solo nel trattamento della fase metastatica). Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici; non nota: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: aumento della sudorazione; comune: alopecia, eruzione cutanea (inclusa eruzione eritematosa, maculopapulare simile a psoriasi e eritema vescicolare), secchezza della pelle; non comune: prurito, orticaria; non nota: angioedema, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: artralgia; comune: mialgia, dolore alle ossa (reazioni avverse al farmaco segnalate solo nel trattamento della fase metastatica), osteoporosi, fratture ossee; non comune: artrite. Patologie renali e urinarie. Non comune: aumento della frequenza urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: sanguinamento vaginale, leucorrea, secchezza vaginale, dolore al seno. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: vampate di calore, affaticamento incluso astenia; comune: malessere, edema periferico; non comune: piressia, secchezza della mucosa, sete. Esami diagnostici.Comune: aumento di peso; non comune: perdita di peso. Reazioni avvers e cardiache: nel trattamento adiuvante, sono state riportate le seguenti reazioni avverse rispettivamente per letrozolo e tamoxifene (alla durata mediana del trattamento di 60 mesi piu' 30 giorni): angina che ha richiesto un intervento chirurgico; insufficienza cardiaca; ipertensione; accidente cerebrovascolare/attacco ischemico transiente. Nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene sono stati riportati rispettivamente per letrozolo (durata mediana del trattamento di 5 anni) e placebo (durata mediana del trattamento 3 anni): angina che ha richiesto un intervento chirurgico; angina di nuova insorgenza o aggravamento di angina; infarto del miocardio; eventi tromboembolici; ictus/attacco ischemico transitorio. Reazioni avverse scheletriche: nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, significativamente piu' pazienti trattate con letrozolo hanno riportato fratture ossee o osteoporosi (fratture ossee, 10,4% e osteoporosi 12,2%) rispetto ai pazienti nel gruppo. La durata mediana del trattamento era di5 anni per letrozolo, rispetto a 3 anni per il placebo.
Gravidanza e allattamento
Il medicinale deve essere usato solo in donne con uno stato di post-menopausa definito chiaramente. Poiche' vi sono segnalazioni di donne che hanno recuperato la funzione ovarica durante il trattamento con il farmaco nonostante un chiaro stato postmenopausale all'inizio della terapia, occorre discutere di una contraccezione adeguata in caso di necessita'. Sulla base dei dati sull'uomo in cui ci sono stati casi isolati di difetti alla nascita (fusione labiale, genitali ambigui), il farmaco puo' causare malformazioni congenite quando somministrato durante la gravidanza. Gli studi su animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Il farmaco e' controindicato durante la gravidanza. Non e' noto se il letrozolo/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. Il medicinale e' controindicato durante l'allattamento. L'azione farmacologica del letrozolo e' di ridurre la produzione di estrogeni attraverso l'inibizionedell'aromatasi. Nelle donne in premenopausa, l'inibizione della sinte si degli estrogeni determina come risposta aumenti nei livelli di gonadotropine (LH, FSH). Gli aumentati livelli di FSH stimolano a loro volta la crescita follicolare e possono indurre l'ovulazione.