Lerna - 24cpr Riv3mg+0,02mg+4cpr

Dettagli:
Nome:Lerna - 24cpr Riv3mg+0,02mg+4cpr
Codice Ministeriale:041345012
Principio attivo:Drospirenone/Etinilestradiolo
Codice ATC:G03AA12
Fascia:C
Prezzo:12.96
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Farmitalia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

LERNA 0,02 MG/3MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Lerna - 24cpr Riv3mg+0,02mg+4cpr

Categoria farmacoterapeutica

Progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse.

Principi attivi

Etinilestradiolo 0,02 mg e drospirenone 3 mg.

Eccipienti

Compresse rivestite con film attive (rosa). Nucleo della compressa: lattosio monoidrato; amido pregelatinizzato (mais); povidone K-30 (E1201); croscarmellosa sodica; polisorbato 80; magnesio stearato (E572). Film di rivestimento della compressa: alcool polivinilico; titanio diossido (E171); macrogol 3350; talco; ferro ossido giallo (E172); ferro ossido rosso (E172); ferro ossido nero (E172). Compresse rivestite con film placebo (bianco). Nucleo della compressa: lattosio anidro; povidone (E1201), magnesio stearato (E572). Film di rivestimento della compressa: alcool polivinilico; titanio diossido (E171); macrogol 3350; talco.

Indicazioni

Contraccezione orale.

Controindicazioni / effetti secondari

Trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi delle vene profonde, embolia polmonare); trombosi arteriosa in atto o pregressa (es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (es. angina pectoris ed attacco ischemico transitorio); ictus in atto o pregresso; presenza di fattori di rischio gravi o molteplici di trombosi arteriosa: diabete mellito con complicanze vascolari, grave ipertensione, grave dislipoproteinemia;predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arterio sa, come resistenza-APC, deficit di antitrombina-III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante); pancreatitein atto o pregressa se associata con grave ipertrigliceridemia; gravi patologie epatiche in atto o pregresse, fino al ritorno alla normalit a' dei valori della funzionalita' epatica; grave insufficienza renale o insufficienza renale acuta; tumori del fegato (benigni o maligni) inatto o pregressi; accertate o sospette neoplasie ormono-dipendenti (a d esempio, degli organi genitali o delle mammelle); perdite ematiche vaginali non diagnosticate; anamnesi di emicrania con sintomi neurologici focali; ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Assumere per via orale, ogni giorno alla stessa ora circa, con una piccola quantita' di liquido se necessario, e nell'ordine in cui si presentano nella confezione blister. E' necessario assumere una compressa al giorno per 28 giorni consecutivi. Ogni blister successivo deve iniziare il giorno dopo l'ultima compressa del blister precedente. Di solito, il sanguinamento da sospensione si verifica 2-3 giorni dopo l'assunzione delle compresse placebo (ultima fila) e puo' non terminare primadell'inizio del blister successivo. Come iniziare il trattamento: nes sun uso precedente di contraccettivi ormonali (nel mese precedente). L'assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo naturale della donna. Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato (COC): iniziare la terapia preferibilmente il giorno dopo l'ultima compressa attiva del precedente COC, ma al piu' tardi il giorno successivo il consueto intervallo libero da pillola o placebo. Nel caso di utilizzo di un anello vaginale o di un cerotto transdermico, iniziare la terapia preferibilmente il giorno della rimozione, o al piu' tardi quando sarebbe stata prevista la successiva applicazione. Passaggio da un sistema a base di solo progestinico da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS): si puo' cambiare in qualsiasi momento dallapillola a base di solo progestinico (se cambia da un impianto o da un IUS dal giorno della sua rimozione, da un prodotto per uso iniettabil e dal momento in cui sarebbe stata prevista l'iniezione successiva), ma in tutti questi casi deve utilizzare un ulteriore metodo barriera per i primi 7 giorni di assunzione delle compresse. Dopo un aborto nel primo trimestre: si puo' iniziare immediatamente; non e' necessario adottare ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o dopo un aborto nel secondo trimestre: iniziare tra il 21o e il 28o giorno successivo.In caso di inizio successivo, la donna deve adottare un metodo di bar riera supplementare per i primi 7 giorni. Tuttavia, deve essere esclusa una gravidanza prima di iniziare ad usare il COC o si deve attendereil successivo ciclo mestruale. Gestione delle compresse dimenticate: l'assunzione delle compresse placebo puo' essere trascurata. Tuttavia,esse devono essere eliminate per evitare di prolungare involontariame nte la fase di compresse placebo. Se il ritardo nell'assunzione di unacompressa attiva e' inferiore a 12 ore, la protezione contraccettiva non viene ridotta. La paziente deve assumere la compressa non appena si ricorda e quindi assumere le compresse successive alla solita ora. Se il ritardo e' superiore a 12 ore, la protezione contraccettiva puo' essere ridotta. La gestione di compresse dimenticate puo' essere guidata dalle seguenti due regole fondamentali: l'assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per piu' di 4 giorni; sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere un'adeguata soppressione dell'asse ipotalamo- ipofisi-ovaio. Giorno 1-7: l'utilizzatrice deve prendere l'ultima compressa dimenticata non appena si ricorda, anche se questo significa prendere due compresse nello stesso momento. Quindi continuare a prendere le compresse alla solita ora. Inoltre, deve essere utilizzato un metodo barriera come il profilattico per i successivi 7 giorni. Se nei 7 giorni precedenti vi sono stati rapporti sessuali, deve essere presa in considerazione la possibilita' di una gravidanza. Maggiore e' il numero delle compresse dimenticate e piu' tale dimenticanza e' vicina alla fase delle compresse placebo, tanto piu' elevato sara' il rischio di gravidanza. Giorno 8-14: l'utilizzatrice deve prendere l'ultima compressa dimenticata non appena siricorda, anche se questo significa prendere due compresse nello stess o momento. Quindi continuare a prendere le compresse alla solita ora. Se le compresse sono state assunte in modo corretto nei 7 giorni precedenti la dimenticanza della compressa, non e' necessario adottare altri metodi contraccettivi supplementari. Tuttavia, se si e' dimenticato di assumere piu' di 1 compressa, e' necessario adottare misure contraccettive supplementari per 7 giorni. Giorno 15-24: c'e' il rischio di minore sicurezza, a causa dell'avvicinarsi alle compresse placebo. Seguendo una delle seguenti due opzioni, non e' necessario adottare misurecontraccettive supplementari, a condizione che nei 7 giorni precedent i la prima compressa dimenticata siano state assunte correttamente tutte le compresse, in caso contrario, e' necessario seguire la prima delle due opzioni ed adottare anche misure contraccettive supplementari nei 7 giorni seguenti: prendere l'ultima compressa dimenticata non appena si ricorda, anche se questo significa prendere due compresse nello stesso momento, continuare a prendere le compresse alla solita ora fino a che le compresse attive sono esaurite, scartando le compresse placebo e iniziare subito il blister successivo (e' probabile che non si verifichi la mestruazione da sospensione fino al termine delle compresse attive del secondo blister, ma l'utilizzatrice puo' presentare spotting o sanguinamento da rottura durante i giorni di assunzione della compressa); puo' anche essere consigliato di interrompere l'assunzione delle compresse attive dal blister in uso, quindi assumere le compresseplacebo dall'ultima fila per un massimo di 4 giorni, incluso i giorni che si e' dimenticata le compresse, e successivamente continuare con il blister successivo. Se non si presenta il sanguinamento da sospensione durante la fase placebo, deve essere considerata la possibilita' di una gravidanza. In caso di gravi disturbi gastrointestinali, l'assorbimento puo' non essere completo e si deve adottare ulteriori misure contraccettive. In caso di vomito entro 3-4 ore dopo l'assunzione dellecompresse attive, deve essere assunta una nuova compressa (sostitutiv a), se possibile, entro le 12 ore del solito orario, altrimenti si applicano le istruzioni relative alla dimenticanza delle compresse. Se non si desidera cambiare il normale programma di assunzione delle compresse, assumere le compresse extra da un altro blister. Per ritardare una mestruazione si deve continuare con un'altra confezione blister, senza prendere le compresse placebo dal blister in uso. Il ritardo puo' essere esteso fino alla fine del secondo blister di compresse attive. Durante l'assunzione prolungata puo' presentarsi emorragia da rottura ospotting. L'assunzione deve riprendere regolarmente dopo la fase di a ssunzione di placebo. Per spostare le mestruazioni ad un altro giorno della settimana, si consiglia di abbreviare l'intervallo dei giorni placebo per i giorni desiderati. Piu' breve e' l'intervallo, maggiore e'il rischio che lei non abbia emorragia da sospensione e si verifichin o sanguinamento da sospensione e spotting durante il blister successivo (come se volesse ritardare la mestruazione).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

L'uso di un contraccettivo orale combinato comporta un aumento del rischio di TEV, in particolare durante il primo anno di trattamento. La TEV e' fatale nel 1-2% dei casi. Il rischio di TEV per COC contenenti drospirenone e' superiore rispetto a COC contenenti levonorgestrel e puo' essere simile al rischio di COC contenenti desogestrel/gestodene. Studi epidemiologici hanno anche associato l'uso di COC ad un aumentatorischio di tromboembolismo arterioso. Molto raramente, sono stati ris contrati casi di trombosi in vasi sanguigni. Il rischio aumenta con: l'eta'; anamnesi familiare positiva (in caso di predisposizione ereditaria, l'utilizzatrice deve rivolgersi ad uno specialista); immobilizzazione prolungata, importanti interventi chirurgici, qualunque operazione alle gambe o grave trauma (sospendere la pillola con almeno quattro settimane di anticipo e non riprendere fino a due settimane dopo la completa ripresa della mobilita', oppure considerare un trattamento antitrombotico); obesita'; fumo; dislipoproteinemia; ipertensione; emicrania; patologia valvolare cardiaca; fibrillazione atriale. La presenza di un fattore di rischio costituisce una controindicazione. Si deve prendere in considerazione la possibilita' di una terapia anticoagulante.Contattare il medico in caso di possibili sintomi di trombosi. Interr ompere il COC e adottare un metodo contraccettivo alternativo. Altre condizioni mediche che sono state associate ad eventi avversi vascolaricomprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome ur emica emolitica, morbo di Crohn o colite ulcerosa e anemia falciforme.Un aumento della frequenza o della gravita' dell'emicrania durante l' uso dei COC puo' rappresentare un motivo d'interruzione immediata dei COC. In alcuni studi e' stato segnalato un aumentato rischio di cancrocervicale nelle utilizzatrici a lungo termine di COC (>5 anni). Esist e un rischio relativo lievemente superiore di avere il cancro al seno diagnosticato nelle donne che usano COC. L'eccesso di rischio scomparegradualmente nei 10 anni dopo la cessazione dei COC. La modalita' oss ervata di aumento di rischio puo' essere dovuta ad una diagnosi precoce del cancro della mammella nelle utilizzatrici di COC e/o agli effetti biologici dei COC. I tumori mammari diagnosticati nelle utilizzatrici tendono ad essere clinicamente meno avanzati rispetto ai tumori diagnosticati in donne che non ne avevano mai fatto uso. In casi rari, nelle utilizzatrici di COC sono stati segnalati tumori epatici benigni e,ancor piu' raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragie intra-addominali pericolose per la v ita. In caso di forte dolore nella parte alta dell'addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intraddominale, e' possibile che si tratti di un tumore epatico. Con l'uso del dosaggio superioreil rischio viene ridotto. Resta da confermare se cio' sia applicabile anche al dosaggio piu' basso. La componente progestinica del farmaco e' un antagonista dell'aldosterone con proprieta' di risparmio del potassio. Non si attendono aumenti dei livelli di potassio. Tuttavia, in alcune pazienti con compromissione renale lieve o moderata, i livelli di potassio sono aumentati leggermente ma non significativamente. Pertanto, si raccomanda di controllare il potassio sierico nel primo ciclodi trattamento, in particolare nel caso di concomitante assunzione di medicinali risparmiatori di potassio. Le donne con ipertrigliceridemi a, o con anamnesi familiare, possono essere esposte ad un aumentato rischio di pancreatite durante l'uso di COC. Raramente sono stati segnalati piccoli aumenti della pressione sanguigna clinicamente rilevanti. In questi casi un'interruzione immediata dei COC e' giustificata. Se ivalori costantemente elevati di pressione arteriosa o un aumento sign ificativo non rispondono adeguatamente al trattamento antiipertensivo,il COC deve essere sospeso. L'uso dei COC puo' essere ripreso qualora siano stati ottenuti valori normali di pressione sanguigna. Durante l a gravidanza o durante l'assunzione di COC e' stata segnalata comparsao aggravamento delle seguenti condizioni: ittero e/o prurito da coles tasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremico-emolitica, corea di Sydenham, herpes gestationis, perdita dell'udito da otosclerosi. Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurne o aggravarne i sintomi. Disturbi acuti o cronici della funzione epatica richiedeno l'interruzione del trattamento finche' i markers non siano tornati nella norma. Laricomparsa di ittero colestatico e/o prurito connesso a colestasi gia ' manifestato in gravidanza o durante un precedente trattamento richiede l'interruzione del COC. Sebbene i COC possono avere un effetto sulla resistenza periferica dell'insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi e' necessita' di modificare il regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano COC a basso dosaggio; tuttavia, devono essere tenute sotto stretto controllo. E' stato segnalato un aggravamento della depressione endogena, dell'epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa durante l'uso di COC. Occasionalmente puo' verificarsi cloasma. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l'esposizione al sole o ai raggi ultravioletti. Le compresse contengono lattosio. Esame/consulenza medica: prima di iniziare o riprendere il medicinale e' necessario raccogliere una completa anamnesi medica ed escludere una gravidanza. Leggere attentamente il foglio illustrativo e seguire i consigli riportati. La frequenza e la natura degli esami devono essere adattate alla singola utilizzatrice. I contraccettivi orali non proteggono contro le infezioni da HIV e altre patologie sessualmente trasmissibili. L'efficacia di COC puo' essere ridotta in caso di mancata assunzione delle compresse attive, o in caso di disturbi gastro-intestinali durante l'assunzione delle compresse attive o terapia concomitante. Ridotto controllo del ciclo: possono verificarsi sanguinamenti irregolari, soprattutto durante i primi mesi di utilizzo. Pertanto, la valutazione di eventuale sanguinamento irregolare ha significato solo dopo un periodo di circa tre cicli. Se il sanguinamento irregolare persiste o si manifesta dopo cicli precedentemente regolari, devono essere valutate cause non ormonali ed adottare adeguate misure diagnostiche per escludere una gravidanza o forme maligne. In alcune donne, durante assunzione delle compresse placebo, puo' non verificarsi sanguinamento da sospensione. Se il COC e' stato assunto secondo le indicazioni, e' improbabile che l'utilizzatrice sia in stato di gravidanza. Se il COC non e' stato assunto in base a queste indicazioni o se sono mancate due mestruazioni da sospensione, si deve escludere una gravidanza prima di proseguire.

Interazioni

Influenza di altri medicinali sul farmaco: le interazioni tra contraccettivi orali e altri medicinali possono portare a perdite ematiche e/oinsuccesso dell'efficacia contraccettiva. Metabolismo epatico: posson o verificarsi interazioni con farmaci che inducono gli enzimi epatici che possono provocare aumento della clearance degli ormoni sessuali (ad es. fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina, bosentan e farmaci per il trattamento dell'HIV (ad esempio ritonavir, nevirapina) e possibilmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato,griseofulvina e prodotti contenenti il rimedio a base di erba di S. G iovanni). Generalmente, si osserva la massima induzione enzimatica in circa 10 giorni, ma puo' essere mantenuta per almeno 4 settimane dopo la cessazione della terapia farmacologica. Interferenza con la circolazione enteroepatica: insuccessi dell'efficacia contraccettiva sono stati segnalati anche con antibiotici, come penicilline e tetracicline. Il meccanismo di questo effetto non e' stato chiarito. Le donne in trattamento a breve termine con una qualsiasi delle suddette classi di medicinali o singoli principi attivi (medicinali induttori degli enzimi epatici), incluse quelle che assumono medicinali a base di rifampicina devono adottare temporaneamente un metodo barriera in aggiunta al COC,durante la somministrazione contemporanea degli altri medicinali e pe r 7 giorni dopo la fine del trattamento. Le donne che assumono rifampicina devono adottare un metodo contraccettivo in aggiunta al COC per il periodo della somministrazione della rifampicina e per 28 giorni dopo la fine del trattamento. Nelle donne in trattamento a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi epatici si raccomanda un altro metodo contraccettivo non ormonale affidabile. Le donne in trattamento con antibiotici devono utilizzare un metodo barriera fino a 7 giorni dopo l'interruzione. Se la somministrazione concomitante di medicinali continua oltre la fine delle compresse attive nel blister in usodel COC, le compresse placebo devono essere scartate e si deve inizia re subito il blister successivo. I principali metaboliti del drospirenone nel plasma umano vengono prodotti senza il coinvolgimento del sistema del citocromo P450. E' quindi improbabile che gli inibitori di tale sistema enzimatico influenzino il metabolismo del drospirenone. Influenza del farmaco su altri medicinali: i contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono sia aumentare (es. ciclosporina) o diminuire (es. lamotrigina). Sulla base di studi di inibizione in vitro e su studi di interazioni in vivo in pazienti volontarie che usavano omeprazolo, simvastatina e midazolam come substrato marker, e' improbabile un'interazione del drospirenone, alla dose di 3 mg, con il metabolismo di altri principi attivi. Altre interazioni: nelle pazienti senza insufficienza renale, l'uso concomitante di drospirenone e di ACE-inibitori o FANS non ha mostrato un significativo effetto sul potassio sierico. Tuttavia, l'uso concomitante con antagonisti dell'aldosterone o diuretici risparmiatori di potassio non e' stato studiato. In questo caso, il potassio sierico deve essere testato duranteil primo ciclo di trattamento. Esami di laboratorio: l'uso di steroid i ad azione contraccettiva puo' influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzionalita' epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici di proteine (trasportatrici), quali ad esempio la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni lipidi/lipoproteine, i parametri del metabolismo dei carboidrati ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Generalmente, le variazioni rimangono entro i normali limiti di laboratorio. Il drospirenone provoca un aumento dell'attivita' della renina nel plasma e dell'aldosterone nel plasma, indotti dalla sua lieve attivita' antimineralcorticoide.

Effetti indesiderati

Infezioni e infestazioni. Raro: candidiasi. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni allergiche; non nota: ipersensibilita'. Patologie endocrine. Raro: disturbo endocrino. Disturbi psichiatrici. Comune: labilita' emotiva; non comune: depressione, nervosismo, sonnolenza; raro: anorgasmia, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri, parestesia; raro: vertigine, tremore. Patologie dell'occhio. Raro: congiuntivite, secchezza oculare, disturbo oculare. Patologie cardiache. Raro: tachicardia. Patologie vascolari. Non comune: emicrania, vene varicose, ipertensione; raro: flebite, disturbo vascolare, epistassi, sincope. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea; non comune: dolore addominale, vomito, dispepsia, flatulenza, gastrite, diarrea; raro: addome ingrossato, disturbo gastrointestinale, pienezza gastrointestinale, ernia iatale, candidiasi orale, stipsi, secchezza della bocca. Patologie epatobiliari. Raro: dolore biliare,colecistite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non com une: acne, prurito, eruzione cutanea; raro: cloasma, eczema, alopecia,dermatite acneiforme, pelle secca, eritema nodoso, ipertricosi, distu rbi della pelle, strie della pelle, dermatite da contatto, dermatite fotosensibile, noduli cutanei; non nota: eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: dolore alla schiena, dolore alle estremita', crampi muscolari. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: dolore al seno,metrorragia, amenorrea; non comune: candidiasi vaginale, dolore pelvi co, ingrossamento del seno, seno fibrocistico, sanguinamento uterino/vaginale, secrezione genitale, vampate di calore, vaginite, patologia mestruale, dismenorrea, ipomenorrea, menorragia, secchezza vaginale, PAP test sospetto, riduzione della libido; raro: dispareunia, vulvovaginite, sanguinamento post-coitale, emorragia da interruzione, cisti mammaria, iperplasia del seno, neoplasma del seno, polipo cervicale, atrofia endometriale, cisti ovariche, ingrossamento dell'utero. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: astenia, aumento della sudorazione, edema (generalizzata,periferico, facciale); raro: malessere. Esami diagnostici. Non comune: aumentodi peso; raro: diminuzione di peso. Nelle utilizzatrici di COC sono s tati segnalati i seguenti effetti indesiderati gravi: disturbi venosi tromboembolici; disturbi arteriosi tromboembolici; ipertensione; tumori epatici; presenza o aggravamento di condizioni per le quali l'associazione con l'uso di COC non e' dimostrata: morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico,herpes gravidico, corea di Sydenham, sindrome uremica emolitica, itte ro colestatico; cloasma; disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l'interruzione dei contraccettivi orali fino al ritorno alla normalita' dei markers epatici; nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema. La frequenza di diagnosi di tumore al seno e' leggermente aumentata tra le utilizzatrici di COC. Dato che il tumore al seno e' raro nelle donne sotto i 40 anni di eta', l'aumento e' modestoin rapporto al rischio complessivo di tumore al seno. La correlazione con i COC non e' nota.

Gravidanza e allattamento

Il farmaco non e' indicato in gravidanza. In caso di gravidanza durante l'uso, il prodotto deve essere sospeso immediatamente. Ampi studi epidemiologici non hanno rivelato alcun aumento del rischio di difetti alla nascita nei bambini nati da donne che hanno utilizzato COC prima della gravidanza, ne' un effetto teratogeno in caso di assunzione accidentale di contraccettivi orali combinati durante la gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato effetti indesiderati durante la gravidanza e l'allattamento. In base a questi dati sull'animale, non possono essere esclusi effetti indesiderati dovuti all'azione ormonale dellecomponenti attive. Tuttavia, l'esperienza generale con COC durante la gravidanza non ha fornito alcuna prova di effetti avversi sull'uomo. I dati disponibili riguardanti l'uso durante la gravidanza sono troppolimitati per consentire conclusioni riguardanti gli effetti negativi del farmaco sulla gravidanza, la salute del feto o del neonato. Ad oggi non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. L'allattamento puo' essere influenzato dai COC in quanto essi possono ridurre la quantita' e modificare la composizione del latte materno. Pertanto, l'uso dei COC non deve essere raccomandato fino a quando la madre che allattanon abbia completato lo svezzamento del bambino. Piccole quantita' di steroidi contraccettivi e/o di loro metaboliti possono essere escreti con il latte durante l'uso dei COC. Tali quantita' possono influire s ul bambino.