Lercanidipina Sand - 28cpr 10mg

Dettagli:
Nome:Lercanidipina Sand - 28cpr 10mg
Codice Ministeriale:039277304
Principio attivo:Lercanidipina Cloridrato
Codice ATC:C08CA13
Fascia:A
Prezzo:5.63
Rimborso:5.63
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

LERCANIDIPINA

Formulazioni

Lercanidipina Sand - 28cpr 10mg
Lercanidipina Sand - 28cpr 20mg

Categoria farmacoterapeutica

Calcio antagonisti selettivi con prevalente effetto vascolare.

Principi attivi

Lecarnidipina cloridrato.

Eccipienti

Nucleo della compressa: magnesio stearato povidone, sodio amido glicolato Tipo A, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina. Film di rivestimento: compresse da 10 mg rivestite con film: macrogol, alcool polivinilico, parzialmente idrolizzato, talco, titanio diossido (E171),ferro ossido giallo (E172). Compresse da 20 mg rivestite con film: ma crogol, alcool polivinilico, parzialmente idrolizzato, talco, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172), ferro ossido rosso (E172).

Indicazioni

Il farmaco e' indicato per il trattamento dell'ipertensione essenzialelieve-moderata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla lercanidipina, alle diidropiridine o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro. Insufficienza cardiaca congestizia non trattata. Angina pectoris instabile. Pazienti che hanno avuto un infarto cardiaco da meno di un mese. Alterazioni gravi della funzione epatica o renale Trattamento concomitante con: potenti inibitori di CYP3A4. ciclosporina. Succo di pompelmo. Gravidanza e allattamento. Donne in eta' fertile che non utilizzino una efficace copertura anticoncezionale

Posologia

Modo di somministrazione: uso orale. La dose consigliata e' di 10 mg una volta al giorno per via orale, almeno 15 minuti prima dei pasti; ladose puo' essere aumentata a 20 mg, in funzione della risposta indivi duale del paziente. L'aggiustamento della dose deve essere graduale perche' sono necessarie 2 settimane circa prima che il massimo effetto antipertensivo si manifesti. Alcune persone, non adeguatamente controllate mediante monoterapia antiipertensiva, possono trarre beneficio dall'aggiunta della lercanidipina alla terapia con farmaci beta-bloccanti, diuretici (idroclorotiazide) o inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina. Poiche' la curva dose-risposta e' ripida e presentaun "plateau" a dosi tra 20 e 30 mg, e' improbabile che dosi piu' elev ate inducano una maggiore efficacia mentre, per contro, potrebbe verificarsi un aumento degli effetti indesiderati. Anziani: si raccomanda particolare attenzione all'inizio del trattamento negli anziani, sebbene gli studi di farmacocinetica e l'esperienza clinica specifica suggeriscano che non e' necessario modificare la dose giornaliera. Insufficienza renale o epatica: si raccomanda particolare cautela all'inizio del trattamento di pazienti con disfunzioni epatiche o renali da lievi amoderate. Anche se la posologia solitamente raccomandata dovrebbe ess ere ben tollerata da questi pazienti, l'incremento della dose giornaliera a 20 mg deve essere valutato con cautela. Nei pazienti con compromissione epatica, l'effetto antiipertensivo puo' essere aumentato e quindi deve essere considerato un aggiustamento della dose. La lercanidipina non e' raccomandata nei pazienti con grave alterazione della funzione epatica o in pazienti con grave alterazione della funzione renale.Somministrazione: le compresse devono essere assunte con acqua almeno 15 minuti prima dei pasti.

Conservazione

Blister Al/PVC: non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere dall'umidita'. Al/PVDC blister: non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere dall'umidita'.

Avvertenze

Sindrome del nodo del seno: e' necessaria particolare cautela quando la lercanidipina viene somministrata a pazienti affetti dalla sindrome del nodo del seno (se non e' impiantato un pace-maker). Sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano dimostrato alcuna compromissione della funzione ventricolare, e' richiesta cautela in pazienti affetti da disfunzione ventricolare sinistra. E' stato suggerito che alcune diidropiridine a breve durata d'azione possano essere associate a un incremento del rischio cardiovascolare in pazienti affetti da ischemia cardiaca. Sebbene la lercanidipina sia un farmaco a lunga durata d'azione, in tali pazienti e' richiesta cautela. Angina pectoris: alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente in pazienti con angina pectoris pre-esistentepuo' verificarsi un aumento della frequenza, della durata e della gra vita' di questi attacchi. Potrebbero essere osservati casi isolati di infarto del miocardio. Uso nella disfunzione epatica o renale: si deveesercitare una particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con disfunzioni epatiche o renali da lievi a moderate. Sebbe ne la posologia raccomandata dovrebbe essere tollerata da questi pazienti, l'incremento della dose giornaliera a 20 mg deve essere effettuato con cautela. Nei pazienti con alterazione della funzione epatica, l'effetto antiipertensivo potrebbe essere aumentato, di conseguenza deveessere preso in considerazione un aggiustamento della dose. La lercan idipina non e' raccomandata nei pazienti con compromissione epatica grave o con compromissione renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min). L'alcool deve essere evitato in quanto puo' potenziare l'effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi. Induttori del CYP3A4: induttori del CYP 3A4 come anticonvulsivanti (ad es. fenitoina, carbamazepina) e rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici della lercanidipina e quindi l'efficacia della lercanidipina puo' risultare inferiore a quella attesa. Questo medicinale contiene lattosio monoidrato equindi non deve essere somministrato a pazienti con deficit di Lapp-l attasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio- galattosio.

Interazioni

E' noto che la lercanidipina viene metabolizzata dall'enzima CYP3A4 e quindi, inibitori e induttori del CYP3A4, somministrati contemporaneamente possono interagire con il metabolismo e l'eliminazione della lercanidipina. Inibitori del CYP3A4 La somministrazione della lercanidipina in concomitanza di inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina) deve essere evitata. Uno studio di interazione con il ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha mostrato un considerevole aumento delle concentrazioni plasmatiche della lercanidipina. E' stato osservato un aumento dei livelli plasmatici della lercanidipina e della ciclosporina dopo somministrazione concomitante. Uno studio in giovani volontari sani ha dimostrato che quando viene somministrata la ciclosporina 3 ore dopo l'assunzione della lercanidipina, i livelli plasmatici della lercanidipina non cambiano, mentre l'AUC della ciclosporina aumenta del 27%. Tuttavia, la co-somministrazione della lercanidipina con la ciclosporina ha causato un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici della lercanidipina e un aumento del 21% dell'AUC della ciclosporina. Come altre diidropiridine, la lercanidipina e' sensibile all'inibizione metabolica causata dal succo di pompelmo con un conseguente aumento della sua disponibilita' sistemica e un aumento del suo effetto ipotensivo. La lercanidipina non deve essere assunta con il succo di pompelmo. Quando somministrata alla dose di 20 mg in concomitanza di midazolam per os in volontari anziani, l'assorbimento della lercanidipina aumenta e la velocita'di assorbimento diminuisce. Le concentrazioni del midazolam sono rima ste immodificate. Induttori del CYP3A4 La somministrazione concomitante della lercanidipina con induttori del CYP3A4 come i farmaci anticonvulsivanti e la rifampicina deve essere effettuata con cautela perche' l'effetto antiipertensivo puo' essere ridotto e la pressione arteriosadeve essere controllata piu' frequentemente del solito. Substrati del CYP3A4 La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina in pazienti s ottoposti a trattamento cronico con b-metildigossina, non ha mostrato alcuna interazione farmacocinetica. Volontari sani trattati con digossina, dopo una dose di 20 mg di lercanidipina, somministrata a digiuno,hanno mostrato un incremento del valore medio della C max della digos sina del 33%, mentre l'AUC e la clearance renale non sono state significativamente modificate. I pazienti in trattamento concomitante con ladigossina devono essere monitorati attentamente per individuare event uali segni di tossicita' da digossina. I livelli plasmatici della lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento con 800 mg/die di cimetidina, ma a dosi piu' elevate si raccomanda cautela perche' la biodisponibilita' e l'effetto ipotensivo della lercanidipina potrebbero aumentare. Uno studio di interazione con la fluoxetina, condotto in volontari di eta' pari a 65 +/- 7 anni, non ha mostrato variazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica dellalercanidipina. La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina assun ta da volontari sani a digiuno non altera la farmacocinetica del warfarin. Occorre esercitare cautela quando la lercanidipina viene prescritta in concomitanza con altri substrati del CYO3A4, quali terfenadina, astemizolo, farmaci antiaritmici di classe III quali amiodarone, chinidina. L'assunzione di alcool deve essere evitata in quanto potrebbe potenziare l'effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi. In caso di somministrazione contemporanea della lercanidipina con il metoprololo, un beta-bloccante eliminato principalmente dal fegato, la biodisponibilita' di metoprololo non si modifica, mentre quella della lercanidipina si riduce del 50%. Questo effetto potrebbe essere dovuto alla riduzione del flusso epatico, causata da beta-bloccanti e potrebbe quindi verificarsi con altri farmaci di questa classe. Di conseguenza, la lercanidipina puo' essere somministrata con sicurezza con bloccanti deirecettori beta-adrenergici, anche se puo' essere necessario aggiustar ne la dose. In seguito alla co-somministrazione ripetuta di una dose di 20 mg di lercanidipina con 40 mg di simvastatina, l'AUC della lercanidipina non e' stata significativamente modificata, mentre l'AUC dellasimvastatina e' aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo b-idrossiacido del 28%. E' poco probabile che questi cambiamenti sianodi rilevanza clinica. Somministrando la lercanidipina al mattino e la simvastatina la sera, come indicato per questi medicinali, non sono p reviste interazioni. La lercanidipina e' stato somministrato con sicurezza con diuretici o ACE inibitori.

Effetti indesiderati

Negli studi clinici e nella fase di post-marketing sono stati riferitii seguenti effetti indesiderati. >>Esami diagnostici. Molto raro: aum enti reversibili dei livelli di transaminasi epatiche nel siero. >>Patologie cardiache. Non comune: tachicardia, palpitazioni, edema periferico. Raro: angina pectoris. Molto raro: dolore al petto, infarto del miocardio, ipotensione. Alcune diidropiridine possono raramente causaredolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente i pazienti con angina pectoris preesistente possono subire un aumento della frequenza, della durata o della gravita' di questi attacchi. >>Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, vertigini. >>Patologie gastrointestinali. Raro: dispepsia, diarrea, dolore addominale, vomito. Molto raro: ipertrofia gengivale. >>Patologie renali e urinarie. Raro: poliuria. Molto raro: minzione frequente. >>Patologie della cute e del tessutosottocutaneo. Raro: eruzione cutanea. >>Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mialgia. >>Patologie vascolari. Non comune: arrossamento. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: astenia, affaticamento. >>Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: ipersensibilita'. >>Disturbi psichiatrici. Raro: sonnolenza. La lercanidipina non sembra influenzare in maniera avversa i livelli di glicemia o di lipemia nel siero.

Gravidanza e allattamento

Non esistono dati adeguati per l'uso della lercanidipina nelle donne in gravidanza. Studi non clinici non forniscono evidenza di un effetto teratogeno nel ratto e nel coniglio e la funzione riproduttiva nel ratto e' rimasta inalterata. Poiche' altri composti appartenenti alla classe delle diidropiridine si sono rivelati teratogeni nell'animale, la lercanidipina non deve essere somministrato durante la gravidanza o a donne in eta' fertile che non utilizzino una efficace copertura anticoncezionale. A causa dell'elevata lipofilia della lercanidipina, si puo' prevedere la sua escrezione nel latte materno. Pertanto non deve essere somministrata a madri che allattano.