Leflunomide Wi - 3cpr Riv 100mg
Dettagli:
Nome:Leflunomide Wi - 3cpr Riv 100mgCodice Ministeriale:041079106
Principio attivo:Leflunomide
Codice ATC:L04AA13
Fascia:A
Prezzo:22.75
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Sanofi Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:36 mesi
Denominazione
LEFLUNOMIDE WINTHROP 100 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Formulazioni
Leflunomide Wi - 3cpr Riv 100mg
Categoria farmacoterapeutica
Sostanze ad azione immunosoppressiva selettiva.
Principi attivi
Ogni compressa contiene 100 mg di leflunomide.
Eccipienti
Nucleo delle compresse: amido di mais, povidone (E1201), crospovidone (E1202), talco, silice colloidale anidra, magnesio stearato (E470b), lattosio monoidrato. Rivestimento: talco (E553b), idrossipropilmetilcellulosa (E464), titanio biossido (E171), macrogol 8000.
Indicazioni
Trattamento di pazienti adulti affetti da artrite reumatoide attiva, come farmaco antireumatico in grado di modificare il decorso della malattia (DMARD - Disease-Modifying Antirheumatic Drug), artrite psoriasica attiva. Un recente o concomitante trattamento con DMARD epatotossicio ematotossici (ad esempio metotrexato) puo' portare ad un aumentato rischio di reazioni avverse gravi; quindi, prima di iniziare una terapia con leflunomide si deve fare un'attenta valutazione in termini di rischio/beneficio. Inoltre, il passaggio da leflunomide ad altri DMARD senza seguire la procedura di washout puo' anche aumentare il rischio di reazioni avverse gravi anche per un lungo periodo dopo tale passaggio.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo (specialmente precedenti di sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati. Pazienti con insufficienza epatica. Pazienti affetti da immunodeficienza grave (ad esempioAIDS). Pazienti con funzionalita' midollare significativamente compro messa o con anemia, leucopenia, neutropenia o trombocitopenia gravi, ad eziologia diversa dall'artrite reumatoide o dall'artrite psoriasica.Pazienti con infezioni gravi. Pazienti con insufficienza renale da mo derata a grave, perche' in tale gruppo di pazienti non sono disponibili sufficienti esperienze cliniche. Pazienti con ipoproteinemia grave, ad esempio nella sindrome nefrosica. Donne in gravidanza o donne in eta' feconda che non facciano uso di metodi contraccettivi affidabili durante il trattamento con leflunomide. Dopo sospensione del trattamentocon leflunomide, la gravidanza e' controindicata sino a che le concen trazioni plasmatiche del metabolita attivo risultino superiori a 0,02 mg/l. Prima di iniziare il trattamento con leflunomide, si raccomanda di escludere una gravidanza. Donne che allattano.
Posologia
Il trattamento deve essere iniziato e controllato da specialisti esperti nel trattamento dell'artrite reumatoide e dell'artrite psoriasica. Alanina aminotransefari (ALT) o glutammico piruvico transaminasi sierica (SGPT) e un test ematologico completo, inclusa una formula leucocitaria differenziata e una conta piastrinica, devono essere controllati simultaneamente e con la stessa frequenza: prima dell'inizio della terapia con leflunomide, ogni 2 settimane durante i primi 6 mesi di terapia, e successivamente ogni 8 settimane. Artrite reumatoide: la terapiacon leflunomide viene di solito iniziata con una dose di carico di 10 0 mg una volta al giorno, per 3 giorni. Evitare si somministrare la dose di carico puo' diminuire il rischio di reazioni avverse. La dose dimantenimento raccomandata va da 10 a 20 mg una volta al giorno in fun zione della gravita' (attivita') della malattia. Artrite psoriasica: la terapia con leflunomide inizia con una dose di carico di 100 mg una volta al giorno per 3 giorni. La dose di mantenimento raccomandata e' di 20 mg di leflunomide una volta al giorno. Normalmente l'effetto terapeutico si manifesta dopo 4-6 settimane di trattamento e puo' ulteriormente incrementare entro 4-6 mesi. Non e' previsto alcun aggiustamento del dosaggio in pazienti affetti da insufficienza renale lieve. Non e' necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti di eta' superiore ai 65 anni. Popolazione pediatrica: il medicinale non e' raccomandato nei pazienti di eta' inferiore ai 18 anni poiche' l'efficacia e la sicurezza nell'artrite reumatoide giovanile (ARJ) non sono state stabilite. Modo di somministrazione: le compresse devono essere assunte intere con sufficiente quantita' di liquido. Il grado di assorbimento della leflunomide non e' influenzato dall'assunzione di cibo.
Conservazione
Conservare nella confezione originale.
Avvertenze
La concomitante somministrazione di DMARD, epatotossici o ematotossicinon e' consigliabile. Il metabolita attivo della leflunomide, A771726 , ha una lunga emivita. Si potrebbero avere effetti indesiderati gravi, anche se il trattamento e' stato interrotto. Quindi, quando dovessero manifestarsi reazioni tossiche o se per qualsiasi altra ragione dovesse essere necessario eliminare A771726 rapidamente dal corpo, eseguire la procedura di washout. Tale procedura puo' ripetersi se necessario. Sono stati riportati rari casi di grave danno epatico, inclusi i casi letali. Trattamenti concomitanti con altri farmaci epatotossici erano frequentemente presenti. Controllare i livelli di ALT (SGPT) prima di iniziare il trattamento e con la stessa frequenza del test ematologico completo durante i primi 6 mesi di terapia e successivamente ogni 8settimane. Per aumenti dei livelli di ALT (SGPT) da 2 a 3 volte il li mite superiore al normale, la riduzione della dose del farmaco da 20 a10 mg deve essere presa in considerazione ed effettuare un monitoragg io settimanale. Se l'aumento dei livelli di ALT (SGPT) e' >2 volte il limite superiore al normale persiste o se l'aumento e' >3 volte, sospendere leflunomide ed iniziare la procedura di washout. Effettuare il monitoraggio degli enzimi epatici dopo l'interruzione del trattamento, fino a che i livelli degli enzimi epatici siano normalizzati. Astenersi dall'assunzione di bevande alcoliche nel corso del trattamento. I livelli plasmatici di A771726 possono aumentare nei pazienti con ipoproteinemia. Il farmaco e' controindicato in pazienti con ipoproteinemia oinsufficienza epatica gravi. Unitamente ai livelli di ALT, eseguire u n test ematologico completo prima dell'inizio del trattamento, nonche'ogni 2 settimane per i primi 6 mesi di terapia e successivamente ogni 8 settimane. Nei pazienti con anemia preesistente, leucopenia, e/o tr ombocitopenia, come pure nei pazienti con ridotta funzionalita' del midollo osseo o che sono a rischio di soppressione dell'attivita' del midollo osseo il rischio di alterazioni ematologiche e' aumentato. Se dovessero manifestarsi tali effetti, considerare un washout. In caso di reazioni ematiche gravi, inclusa la pancitopenia, sospendere il prodotto e qualunque altro trattamento mielosoppressivo concomitante ed iniziare una procedura di washout del farmaco. L'uso di leflunomide con gli antimalarici utilizzati nelle malattie reumatiche, l'oro somministrato per via intramuscolare o orale, la D-penicillamina, l'azatioprina ed altri immunosoppressori compresi gli inibitori del TNF-alfa non e' stato ancora adeguatamente studiato. Non si conosce il rischio associato ad una terapia di associazione. L'associazione con un altro DMARD non e' consigliabile. Usare precauzione quando leflunomide e' somministrata con altri farmaci come i FANS metabolizzati da CYP2C9. Poiche' leflunomide rimane a lungo nel corpo, il passaggio ad un altro DMARD senza praticare la procedura di washout puo' aumentare la possibilita' di rischi addittivi anche per un lungo periodo di tempo dopo la sostituzione. Analogamente, un recente trattamento con farmaci epatotossici o ematotossici puo' portare ad un aumento degli effetti indesiderati; quindi, l'inizio di un trattamento con leflunomide deve essere valutato per quanto riguarda questi aspetti. In caso di stomatite ulcerativa, sospendere la somministrazione di leflunomide. Sono stati riportati casimolto rari di SJS o di necrolisi epidermica tossica. Appena si dovess ero osservare reazioni della cute e/o delle mucose che destino il sospetto di reazioni cosi' gravi, sospendere il farmaco ed altri trattamenti potenzialmente associati a tali reazioni ed iniziare immediatamenteuna procedura di washout della leflunomide dall'organismo. Un washout completo e' essenziale in tali casi. La riesposizione a leflunomide e ' controindicata in tali casi. Dopo l'uso sono stati segnalati psoriasi pustolosa e peggioramento della psoriasi. L'interruzione del trattamento puo' essere presa in considerazione in relazione alla malattia e all'anamnesi del paziente. I farmaci immunosoppressivi possono predisporre i pazienti al pericolo di infezioni. Possono manifestarsi infezioni piu' gravi in natura e per tale motivo possono richiedere un trattamento precoce e aggressivo. Nel caso insorgesse una infezione grave e incontrollata, puo' rendersi necessaria l'interruzione del trattamentoe l'attuazione di una procedura di eliminazione accelerata del prodot to. Sono stati riportati rari casi di Leucoencefalopatia Multiforme Progressiva in pazienti che assumono leflunomide in concomitanza ad altri immunosoppressori . Considerare il rischio di tubercolosi. Per quei pazienti con altri fattori di rischio per la tubercolosi, eseguire il test alla tubercolina. Sono stati riportati casi di malattia interstiziale polmonare. La malattia interstiziale polmonare e' una patologia potenzialmente fatale che puo' manifestarsi in maniera acuta durante laterapia. I sintomi polmonari possono essere una ragione per interromp ere la terapia e per ulteriori indagini. Sono stati segnalati casi di neuropatia periferica. La maggior parte dei pazienti e' migliorata dopo l'interruzione di leflunomide. Tuttavia c'e' stata un'ampia variabilita' nel decorso clinico. Se un paziente che riceve leflunomide sviluppa neuropatia periferica, considerare l'interruzione della terapia ed effettuare la procedura di eliminazione del farmaco. Controllare la pressione arteriosa prima dell'inizio della terapia e quindi periodicamente. Informare i pazienti di sesso maschile della possibile tossicita'fetale maschio-mediata. Durante il trattamento deve essere garantita anche una contraccezione affidabile. Non ci sono dati specifici sul rischio di tossicita' fetale maschio-mediata. Comunque, non sono state effettuate sperimentazioni animali finalizzate alla valutazione di questo specifico rischio. Per ridurre al minimo qualsiasi possibilita' di rischio, il paziente che intende generare deve sospendere l'assunzionedi leflunomide e, al contempo, assumere 8 g di colestiramina 3 volte al giorno per 11 giorni oppure 50 g di carbone attivo in polvere 4 volte al giorno per 11 giorni. Successivamente, in entrambi i casi, la concentrazione plasmatica di A771726 viene misurata una prima volta. Quindi, la concentrazione plasmatica di A771726 deve essere di nuovo determinata dopo un intervallo di almeno 14 giorni. Se entrambe le concentrazioni plasmatiche sono inferiori a 0,02 mg/l e dopo un ulteriore periodo di attesa di almeno 3 mesi, il rischio di tossicita' fetale e' molto basso. Washout: somministrare 8 g di colestiramina 3 volte al giorno. In alternativa, somministrare 50 g di carbone attivo in polvere 4 volte al giorno. La durata di un washout completo e' solitamente di 11giorni. La durata puo' subire variazioni a seconda delle variabili cl iniche o di laboratorio. Contiene lattosio.
Interazioni
Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. In caso di recente o contemporaneo uso di farmaci epatotossici o ematotossici o quando il trattamento con leflunomide e' seguito dal trattamento contali farmaci senza un periodo di washout, puo' aumentare la frequenza di effetti indesiderati. Pertanto, si raccomanda un piu' stretto moni toraggio degli enzimi epatici e dei parametri ematologici nella fase iniziale dopo il passaggio ad un altro trattamento. In uno studio effettuato su un numero ridotto di pazienti (n=30), nel corso del quale la somministrazione di leflunomide (10-20 mg/giorno) e' stata associata aquella di metotrexato (10-25 mg/settimana), la concentrazione degli e nzimi epatici e' risultata aumentata di 2-3 volte in 5 pazienti su 30.In tutti i casi questi aumenti sono regrediti continuando l'assunzion e di entrambi i farmaci (2casi) o sospendendo la somministrazione della leflunomide (3 casi). In altri 5 pazienti e' stato osservato un aumento di piu' di 3 volte: tali aumenti regredivano continuando l'assunzione di entrambi i farmaci (2 casi) o sospendendo la somministrazione della leflunomide (3 casi). Nei pazienti con artrite reumatoide non e' stata osservata alcuna interazione farmacocinetica fra la leflunomide (10-20 mg/die) ed il metotrexato (10-25 mg/settimana). Si raccomanda che i pazienti che ricevono leflunomide non siano trattati con colestiramina o con carbone attivo in polvere, in quanto questo comporta una diminuzione rapida e significativa della concentrazione plasmatica di A771726 (il metabolita attivo della leflunomide). Si ritiene che il meccanismo responsabile di questo comportamento sia da ricercarsi nell'interruzione del ricircolo enteroepatico e/o nella dialisi gastrointestinale di A771726. La precedente somministrazione di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e/o di corticosteroidi puo' essere continuata anche dopo aver avviato un trattamento con leflunomide. Non sono ancora esattamente conosciuti gli enzimi coinvolti nel processo di metabolizzazione della leflunomide e dei suoi metaboliti. Uno studio in vivo sull'eventuale interazione con la cimetidina (sostanza che inibisce in modo non specifico il citocromo P450) ha dimostrato assenza di interazione significativa. Dopo somministrazione concomitante di una dose singola di leflunomide a soggetti che ricevevano dosi multiple di rifampicina (induttore non specifico del citocromo P450) sono stati osservati aumenti delle concentrazioni di picco di A771726 approssimativamente del 40%, senza significative modificazioni dell'area sotto la curva(AUC). Non e' ancora noto il meccanismo che determina un tale effetto . Studi in vitro indicano che A771726 inibisce l'attivita' del citocromo P4502C9 (CYP2C9). Nel corso di sperimentazioni cliniche non e' emerso alcun problema di sicurezza in caso di somministrazione associata di leflunomide e di FANS metabolizzati da CYP2C9. E' consigliabile prudenza in caso di somministrazione di leflunomide associata a farmaci diversi dai FANS, metabolizzati da CYP2C9, come la fenitoina, la warfarina, il fenprocumone e la tolbutamide. In uno studio condotto su volontarie sane, che prevedeva la somministrazione concomitante di leflunomide e di un contraccettivo trifasico per uso orale contenente 30 mcg dietinilestradiolo, non e' stata osservata riduzione di sorta della att ivita' contraccettiva del suddetto farmaco; i parametri farmacocinetici di A771726 si sono attestati entro i valori previsti. Vaccinazioni: non sono disponibili dati clinici sull'efficacia e la sicurezza delle vaccinazioni durante trattamento con leflunomide. Tuttavia, la vaccinazione con vaccini vivi attenuati non e' raccomandata. Per la somministrazione di un vaccino vivo attenuato, anche se successivamente alla sospensione del trattamento, si deve tenere conto della prolungata emivita della leflunomide.
Effetti indesiderati
Di norma, gli effetti indesiderati piu' frequentemente riportati (>=1/100 - <1/10) con leflunomide sono: modesto aumento della pressione arteriosa, leucopenia, parestesia, cefalea, capogiri, diarrea, nausea, vomito, alterazioni della mucosa orale (ad esempio stomatite aftosa, ulcerazioni della bocca), dolore addominale, incremento della perdita deicapelli, eczema, rash (incluso rash maculopapulare), prurito, pelle s ecca, tenosinovite, incremento dei valori di CPK, anoressia, perdita di peso (generalmente non significativa), astenia, reazioni allergiche lievi ed aumento degli enzimi epatici (transaminasi (specialmente le ALT), meno spesso gamma-GT, fosfatasi alcalina, bilirubina). Classificazione dei valori di frequenza attesi: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota. Infezioni e infestazioni. Raro: infezioni gravi, inclusa la sepsi che puo' essere fatale. Leflunomide puo' aumentare la predisposizione alle infezioni, comprese le infezioni opportunistiche. Pertanto, l'incidenza globale delle infezioni puo' aumentare (in particolare di riniti, bronchiti e polmoniti). Tumoribenigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) L'uso di alcuni agenti immunosoppressori aumenta il rischio di sviluppo di tum ori maligni, specialmente di tipo linfoproliferativo. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: leucopenia (leucociti > 2 G/l); non comune: anemia, lieve trombocitopenia (piastrine < 100 G/l); raro: pancitopenia (probabilmente per un meccanismo antiproliferativo), leucopenia (leucociti < 2 G/l), eosinofilia; molto raro: agranulocitosi. Un recente, concomitante o consecutivo uso di farmaci potenzialmente mielotossici puo' essere associato ad un rischio piu' elevato di effetti ematologici. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni allergichelievi; molto raro: reazioni anafilattiche/anafilattoidi gravi, vascul ite, compresa vasculite cutanea necrotizzante. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: incremento dei valori di CPK; non comune: ipopotassiemia, iperlipidemia, ipofosfatemia; raro: incremento dei valori di LDH; non nota: ipouricemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia. Patologie del sistema nervoso. Comune: parestesia, cefalea, capogiri, neuropatia periferica. Patologie cardiache. Comune: modesto aumento della pressione arteriosa. Raro: aumento grave della pressione arteriosa. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: malattia polmonare interstiziale (inclusa la polmonite interstiziale) che puo' essere fatale. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, nausea, vomito, alterazioni della mucosa orale (ad esempio stomatite aftosa, ulcerazioni della bocca), dolore addominale; non comune: disturbidel gusto; molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: a umento degli indici di funzionalita' epatica (transaminasi [specialmente ALT], meno spesso gamma-GT, fosfatasi alcalina, bilirubina); raro: epatite, ittero/colestasi; molto raro: gravi danni epatici come insufficienza epatica e necrosi epatica acuta che possono essere fatali Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: incremento della perdita dei capelli, eczema, rash (incluso rash maculopapulare), prurito, pelle secca; non comune: orticaria; molto raro: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme; non nota:lupus eritematoso cutaneo, psoriasi pustolosa o peggioramento della p soriasi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: tenosinovite; non comune: rottura del tendine. Patologierenali e urinarie. Non nota: insufficienza renale. Patologie dell'app arato riproduttivo e della mammella. Non nota: riduzione marginale (reversibile) della concentrazione spermatica, della conta totale degli spermatozoi e della motilita' progressiva rapida. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: anoressia, perdita di peso (generalmente non significativa), astenia.
Gravidanza e allattamento
Il metabolita attivo di leflunomide, A771726, si ritiene possa causaregravi anomalie congenite se somministrato durante la gravidanza. Il m edicinale e' controindicato in gravidanza. Le donne in eta' fertile devono fare uso di un contraccettivo efficace durante e fino a 2 anni dopo il trattamento o fino a 11 giorni dopo il trattamento. La paziente deve essere informata che, in presenza di qualsiasi ritardo del flussomestruale o di qualsiasi altra ragione che faccia sospettare una grav idanza in atto, deve immediatamente informarne il medico che provvedera' a prescriverle un test di gravidanza. Se questo risulta positivo, il medico e la paziente dovranno discutere i rischi eventualmente connessi con questa situazione. E' possibile che la rapida riduzione della concentrazione di metabolita attivo nel sangue (attuando la procedura di eliminazione del farmaco descritta piu' oltre), realizzata al primoritardo del flusso mestruale, possa diminuire i rischi per il feto de rivanti dalla leflunomide. In un piccolo studio prospettico in donne (n=64) divenute inavvertitamente gravide durante il trattamento con leflunomide, assunto per non piu' di tre settimane dopo il concepimento eche attuarono la procedura di eliminazione del farmaco, non sono stat e osservate differenze significative (p=0,13) nel tasso globale di difetti strutturali maggiori (5,4%) rispetto a entrambi i gruppi di confronto (4,2% nel gruppo con la malattia [n=108] e 4,2% nelle volontarie sane [n=78]). In caso di donne trattate con leflunomide e che desiderano intraprendere una gravidanza, si raccomanda una delle seguenti procedure al fine di assicurare che il feto non sia esposto a concentrazioni tossiche di A771726 (concentrazione di riferimento inferiore a 0,02mg/l). Periodo di attesa: i livelli plasmatici di A771726 possono rim anere superiori a 0,02 mg/l per un periodo prolungato. La concentrazione puo' diminuire al di sotto di 0,02 mg/l dopo circa 2 anni dall'interruzione del trattamento con leflunomide. Dopo un periodo di attesa di2 anni, la concentrazione plasmatica di A771726 viene misurata una pr ima volta. Quindi, la concentrazione plasmatica di A771726 deve esseredeterminata ancora dopo un intervallo di almeno 14 giorni. Nessun ris chio teratogeno e' prevedibile se entrambe le concentrazioni plasmatiche sono inferiori a 0,02 mg/l. Procedura di washout. Dopo l'interruzione del trattamento con leflunomide: devono essere somministrati 8 g dicolestiramina 3 volte al giorno per un periodo di 11 giorni, in alter nativa, devono essere somministrati 50 g di carbone attivo in polvere 4 volte al giorno per un periodo di 11 giorni. Tuttavia, a seguito di entrambe le procedure di washout, e' richiesta una verifica mediante 2test separati da un intervallo di almeno 14 giorni ed un periodo di a ttesa di un mese e mezzo tra la prima volta che si ottiene una concentrazione plasmatica inferiore a 0,02 mg/l e la fecondazione. Le donne potenzialmente fertili devono essere informate che e' richiesto un periodo di attesa di 2 anni dopo l'interruzione del trattamento, prima di decidere una gravidanza. Se non si considera possibile un periodo di attesa di circa 2 anni con attuazione di forme affidabili di contraccezione, si potra' raccomandare l'adozione della procedura di washout. Sia la colestiramina che il carbone attivo in polvere possono influenzare l'assorbimento degli estrogeni e dei progestinici in modo tale che una contraccezione affidabile con contraccettivi orali potrebbe non essere garantita durante la procedura di washout con colestiramina o carbone attivo in polvere. Si raccomanda l'uso di metodi alternativi di contraccezione. Studi condotti nell'animale indicano che la leflunomide o i suoi metaboliti passano nel latte materno. Le donne che allattano non devono pertanto assumere leflunomide.