Leflunomide Myl - Fl30cpr 20mg

Dettagli:
Nome:Leflunomide Myl - Fl30cpr 20mg
Codice Ministeriale:041230095
Principio attivo:Leflunomide
Codice ATC:L04AA13
Fascia:A
Prezzo:56.14
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Mylan Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

LEFLUNOMIDE MYLAN COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Leflunomide Myl - Fl30cpr 20mg
Leflunomide My - 30cpr Riv 20mg
Leflunomide Myl - 30cpr Riv 20mg
Leflunomide Myl - 3cpr Riv 100mg
Leflunomide Myl - 3cpr Riv 100mg

Categoria farmacoterapeutica

Immunosoppressori.

Principi attivi

Leflunomide.

Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, povidone K30 (E1201), crospovidone (E1201), silice colloidale anidra, magnesio stearato (E470b), lattosio monoidrato. >>Rivestimento. Leflunomide 10 mg: titanio diossido (E171), lattosio monoidrato, ipromellosa (E464), macrogol 4000. Leflunomide 20 mg: titanio diossido (E171), talco, ipromellosa (E464), macrogol 6000, ossido di ferro giallo (E172). Leflunomide 100 mg: titanio diossido (E171), lattosio monoidrato, ipromellosa (E464), macrogol 4000.

Indicazioni

Leflunomide e' indicata per il trattamento di pazienti adulti con: artrite reumatoide attiva, come farmaco antireumatico in grado di modificare il decorso della malattia (DMARD - Disease-Modifying AntirheumaticDrug). Un recente o concomitante trattamento con DMARD epatotossici o ematotossici (ad esempio, metotrexato) puo' portare ad un aumentato r ischio di reazioni avverse gravi; quindi, prima di iniziare una terapia con leflunomide si deve fare un'attenta valutazione in termini di rischio/beneficio. Inoltre il passaggio dalla leflunomide ad un altro DMARD senza seguire la procedura di washout, puo' anche aumentare il rischio di una reazione avversa grave anche per lungo tempo dopo il passaggio.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla sostanza attiva (specialmente in caso di anamnesi della sindrome di Stevens-Johnson, di necrolisi epidermica tossica odi eritema multiforme) o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti con compromissione della funzionalita' epatica; pazienti con stati di grave immunodeficienza (ad es. AIDS); pazienti con significativa compromissione della funzionalita' del midollo osseo o con anemia, leucopenia, neutropenia o trombocitopenia significative, dovute a cause diverse dall'artrite reumatoide; pazienti con gravi infezioni; pazienti con compromissione renale da moderata a grave, perche' in questo gruppo dipazienti non e' disponibile una sufficiente esperienza clinica; pazie nti con grave ipoproteinemia, ad es. nella sindrome nefrotica; donne in stato di gravidanza o potenzialmente fertili che non fanno uso di unmetodo contraccettivo affidabile durante il trattamento con leflunomi de e successivamente fino a quando il metabolita attivo non scende al di sotto di 0,02 mg/l; la gravidanza deve essere esclusa prima di iniziare il trattamento con leflunomide; donne che allattano al seno.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di uno specialista esperto nel trattamento dell'artrite reumatoide. L'alanino-aminotransferasi (ALT) o la transferasi siero- glutammicopiruvica (SGPT) ed una conta completa delle cellule ematiche, inclusa la conta differenziale dei globuli bianchi e delle piastrine, devono essere controllatecontemporaneamente e con la stessa frequenza: prima di iniziare il tr attamento ogni 2 settimane durante i primi 6 mesi di terapia, e successivamente ogni 8 settimane. Artrite reumatoide: la terapia con leflunomide inizia di solito con una dose di carico di 100 mg una volta al giorno per 3 giorni. L'omissione della dose di carico puo' diminuire il rischio di reazioni avverse. La dose di mantenimento raccomandata e' di 10 - 20 mg di leflunomide una volta al giorno a seconda della gravita' (attivita') della malattia. Di solito l'effetto terapeutico inizia dopo 4 - 6 settimane e puo' ulteriormente migliorare fino a 4 - 6 mesi. Non e' raccomandato un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale lieve. Non e' richiesto un aggiustamento posologiconei pazienti con eta' maggiore di 65 anni. Popolazione pediatrica: le flunomide non e' consigliata per l'uso in pazienti con eta' minore di 18 anni, poiche' l'efficacia e la sicurezza nell'artrite reumatoide giovanile non sono state stabilite. Modo di somministrazione: leflunomide deve essere deglutita intera con una sufficiente quantita' di liquido. L'entita' dell'assorbimento della leflunomide non e' influenzata dal cibo.

Conservazione

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.

Avvertenze

La cosomministrazione di DMARD, epatotossici o ematotossici non e' consigliabile. Il metabolita attivo della leflunomide, A771726, ha una lunga emivita, solitamente tra 1 e 4 settimane. Si potrebbero avere effetti collaterali seri, anche se il trattamento con leflunomide e' statointerrotto. Quindi, quando dovessero manifestarsi tali reazioni tossi che o quando, per qualsiasi altra ragione, l'A771726 dovesse essere eliminato rapidamente dall'organismo, applicare la procedura di washout.La procedura puo' essere ripetuta se clinicamente necessario. Durante il trattamento sono stati riportati rari casi di gravi lesioni epatic he, inclusi casi con esito fatale. La maggior parte dei casi si sono verificati entro i primi 6 mesi di trattamento. Frequentemente era presente un trattamento concomitante con altri medicinali epatotossici, eseguire le raccomandazioni di monitoraggio. Controllare l'ALT (SGPT) prima dell'inizio della leflunomide e con la stessa frequenza eseguire una conta completa delle cellule ematiche (ogni 2 settimane) durante i primi 6 mesi di trattamento e successivamente ogni 8 settimane. Per aumenti dell'ALT (SGPT) tra 2 e 3 volte il limite superiore della norma,puo' essere considerata la riduzione del dosaggio da 20 mg a 10 mg ed il monitoraggio deve essere eseguito settimanalmente. Se persistono a umenti dell'ALT (SGPT) maggiori di 2 volte il limite superiore della norma o se e' presente un aumento maggiore di 3 volte il limite superiore della norma, sospendere la leflunomide e iniziare una procedura di washout. Si raccomanda di mantenere il monitoraggio degli enzimi epatici dopo la sospensione del trattamento con leflunomide fino a quando ilivelli degli enzimi si sono normalizzati. Si raccomanda di evitare i l consumo di alcol. Poiche' il metabolita attivo della leflunomide, A771726 presenta un elevato legame con le proteine plasmatiche e viene eliminato attraverso il metabolismo epatico e la secrezione biliare, i livelli plasmatici di A771726 possono aumentare nei pazienti con ipoproteinemia. Leflunomide e' controindicata in pazienti con ipoproteinemia o compromissione epatica gravi. Assieme alla ALT, un test ematologico completo inclusa la formula leucocitaria e le piastrine, deve esserefatto prima dell'inizio del trattamento, nonche' ogni 2 settimane per i primi 6 mesi di terapia e successivamente ogni 8 settimane. Nei paz ienti con anemia preesistente, leucopenia, e/o trombocitopenia, come pure nei pazienti con ridotta funzionalita' del midollo osseo o che sono a rischio di soppressione dell'attivita' del midollo osseo, il rischio di alterazioni ematologiche e' aumentato. In caso di reazioni ematiche gravi, inclusa la pancitopenia, sospendere leflunomide. L'uso di leflunomide con antimalarici usati nelle malattie reumatiche, oro per via i.m. o orale, d-penicillamina, azatioprina ed altri agenti immunosoppressivi inclusi gli inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa non e' stato finora adeguatamente studiato in studi randomizzati. Poiche' tale terapia puo' portare ad una tossicita' additiva o anche sinergica, l'associazione con altri DMARD non e' consigliabile. Si raccomanda cautela quando la leflunomide viene somministrata assieme ad altri medicinali, eccetto i FANS, metabolizzati dal CYP2C9. Poiche' la leflunomide ha una lunga persistenza nell'organismo, un passaggio ad altri DMARD senza effettuare la procedura di washout, puo' dare luogo alla possibilita' di rischio additivi, anche per un lungo periodo dopo il passaggio. Analogamente il trattamento recente con medicinali epatotossico o ematotossici puo' causare un aumento di effetti indesiderati. In caso di stomatite ulcerativa sospendere la somministrazione di leflunomide. Sono stati riportati casi molto rari di sindrome di Stevens-Johnson o di necrolisi epidermica tossica e Reazione da Farmaco con Eosinofilia e Sintomi Sistemici [DRESS] nei pazienti in terapia con leflunomide; appena questi sintomi si manifestano sospendere leflunomide. Un washout completo e' essenziale in tali casi. La riesposizione a leflunomide e' controindicata in tali casi. Sono state riportate psoriasi pustolosa e peggioramento della psoriasi in seguito all'uso di leflunomide; considerare una sospensione del trattamento tenendo conto della malattia del paziente e la sua storia passata. E' noto che i medicinali immunosoppressivi, possono predisporre i pazienti al pericolo di infezioni, incluse le infezioni opportunistiche e che queste possono presentarsi con maggiore gravita'. Per tale motivo le infezioni possono richiedere un trattamento precoce e aggressivo. Nel caso in cui insorga un'infezione grave e incontrollata, puo' rendersi necessaria la sospensione della terapia con leflunomide e l'attuazione di una procedura di washout. Rari casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva sono stati riportati in pazienti trattati con leflunomide ed altri immunosoppressori. Prima di iniziare il trattamento, bisogna valutare la tubercolosi attiva o inattiva ("latente") in tutti i pazienti. Bisogna ricordare ai prescrittori il rischio di risultati falsi negativi del test cutaneo della tubercolina, specialmente nei pazienti che sono gravemente malati o immunocompromessi. Monitorare i pazienti con precedenti di tubercolosi per la possibile riattivazione dell'infezione. E' stata riportata polmonite interstiziale. La polmonite interstiziale e' potenzialmente una malattia fatale che puo' comparire in forma acuta durante laterapia. I sintomi polmonari, possono essere motivo per la sospension e della terapia e per ulteriori esami. Sono stati riportati casi di neuropatia periferica. La maggior parte dei pazienti e' migliorata dopo la sospensione della terapia con leflunomide. Tuttavia c'era una grande variabilita' nel risultato finale, vale a dire in alcuni pazienti laneuropatia si e' risolta e alcuni pazienti hanno avuto sintomi persis tenti. Un'eta' superiore ai 60 anni, la contemporanea assunzione di farmaci neurotossici e il diabete possono aumentare il rischio di neuropatia periferica. Se un paziente che sta prendendo Leflunomide sviluppauna neuropatia periferica, considerare la sospensione della terapia e d il eliminare farmaco. Controllare la pressione arteriosa prima dell'inizio della terapia e quindi periodicamente. I pazienti maschi devonoessere consapevoli della possibile tossicita' fetale maschio-mediata. Deve essere garantita una contraccezione affidabile durante il tratta mento con la leflunomide. Non ci sono dati specifici sul rischio di tossicita' fetale maschio-mediata. Procedura di washout: si devono somministrare 8 g di colestiramina 3 volte al giorno. In alternativa, si devono somministrare 50 g di carbone attivo in polvere 4 volte al giorno. La durata di un washout completo e' solitamente di 11 giorni. La durata puo' subire variazioni a seconda delle variabili cliniche o di laboratorio. Contiene lattosio.

Interazioni

Studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti. In caso direcente o contemporaneo uso di farmaci epatotossici o ematotossici o quando il trattamento con leflunomide e' seguito dal trattamento con tali farmaci senza un periodo di washout, puo' aumentare la frequenza di effetti indesiderati. Pertanto si raccomanda un piu' attento monitoraggio degli enzimi epatici e dei parametri ematologici, nella fase iniziale dopo un cambiamento di terapia. In un piccolo studio (n=30), nelcorso del quale la somministrazione di leflunomide (10-20 mg/giorno) e' stata associata a quella di metotrexate (10-25 mg/settimana), la concentrazione degli enzimi epatici e' risultata aumentata di 2-3 volte in 5 pazienti su 30. In tutti i casi questi aumenti sono regrediti continuando l'assunzione di entrambi i farmaci (2 casi) o sospendendo la somministrazione della leflunomide (3 casi). In altri 5 pazienti e' stato osservato un aumento di piu' di 3 volte: tali aumenti regredivano continuando l'assunzione di entrambi i farmaci (2 casi) o sospendendo la somministrazione della leflunomide (3 casi). Nei pazienti con artrite reumatoide non e' stata osservata alcuna interazione farmacocinetica fra la leflunomide (10-20 mg/die) ed il metotrexate (10-25 mg/settimana). Si raccomanda che i pazienti che ricevono leflunomide non siano trattati con colestiramina o con carbone attivo in polvere, in quanto questo comporta una diminuzione rapida e significativa della concentrazione plasmatica di A771726 (il metabolita attivo della leflunomide). Si ritiene che il meccanismo responsabile di questo comportamento sia da ricercarsi nell'interruzione del ricircolo enteroepatico e/o nella dialisi gastrointestinale di A771726. La precedente somministrazione di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e/o di corticosteroidi, puo' essere continuata anche dopo aver avviato un trattamento con leflunomide. Non sono ancora esattamente conosciuti gli enzimi coinvoltinel processo di metabolizzazione della leflunomide e dei suoi metabol iti. Uno studio in vivo sull'eventuale interazione con la cimetidina (sostanza che inibisce in modo non specifico il citocromo P450) ha dimostrato assenza di interazione significativa. Dopo cosomministrazione di una dose singola di leflunomide a soggetti che ricevevano dosi multiple di rifampicina (induttore non specifico del citocromo P450) sono stati osservati aumenti delle concentrazioni di picco di A771726 approssimativamente del 40%, senza significative modificazioni dell'area sotto la curva (AUC). Non e' ancora noto il meccanismo che determina un tale effetto. Studi in vitro indicano che A771726 inibisce l'attivita' del citocromo P4502C9 (CYP2C9). Nel corso di sperimentazioni cliniche non e' emerso alcun problema di sicurezza in caso di somministrazione associata di leflunomide e di FANS metabolizzati da CYP2C9. E' consigliabile prudenza in caso di somministrazione di leflunomide associata afarmaci diversi dai FANS, metabolizzati da CYP2C9, come la fenitoina, la warfarina, il fenprocumone e la tolbutamide. In uno studio condott o su volontarie sane, che prevedeva la cosomministrazione di leflunomide e di un contraccettivo trifasico per uso orale contenente 30 mg di etinilestradiolo, non e' stata osservata riduzione di sorta della attivita' contraccettiva del suddetto farmaco; i parametri farmacocineticidi A771726 si sono attestati entro i valori previsti. Vaccinazioni: n on sono disponibili dati clinici sull'efficacia e la sicurezza delle vaccinazioni durante trattamento con leflunomide. Tuttavia, la vaccinazione con vaccini vivi attenuati non e' raccomandata. Per la somministrazione di un vaccino vivo attenuato, anche se successivamente alla sospensione del trattamento con leflunomide, si deve tenere conto della prolungata emivita della leflunomide.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati riportati con maggior frequenza (>=1/100 e <1/10) con leflunomide sono: lieve aumento della pressione arteriosa, leucopenia, parestesia, cefalea, capogiro, diarrea, nausea, vomito, disturbi della mucosa orale (ad es. stomatite aftosa, ulcerazioni della bocca), dolore addominale, aumento della perdita dei capelli, eczema, rash (incluso rash maculo-papulare), prurito, secchezza della cute, tenosinovite, aumento della CPK, anoressia, perdita di peso (di solito insignificante), astenia, lievi reazioni allergiche ed aumento degli enzimi epatici (transaminasi, specialmente l'ALT, meno spesso gamma-GT, fosfatasi alcalina e bilirubina). Classificazione delle frequenze attese: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 e <1/10), non comuni (>=1/1000 e <1/100), rari (>=1/10.000 e<1/1000), molto rari (<1/10.000), frequenza sconosciuta. Entro ogni classe di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravita' decrescente. Infezioni ed infestazioni. Rari: infezioni gravi, inclusa la sepsi che puo' essere fatale. Come altri agenti con potenziale immunosoppressivo, la leflunomide puo' aumentare la predisposizione alle infezioni, incluse le infezioni opportunistiche. Pertanto l'incidenza globale delle infezioni puo'aumentare (in particolare quella di rinite, bronchite e polmonite). T umori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi): ilrischio di neoplasie maligne, in particolare il rischio di malattie l infoproliferative, aumenta con l'impiego di alcuni farmaci immunosoppressori. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni leucopenia (leucociti > 2 g/l); non comuni: anemia, lieve trombocitopenia (piastrine < 100 g/l); rari: pancitopenia (probabilmente per un meccanismo antiproliferativo), leucopenia (leucociti < 2 g/l), eosinofilia; molto rari:agranulocitosi. L'uso recente, concomitante o successivo di agenti po tenzialmente mielotossici, puo' essere associato con un piu' elevato rischio di effetti ematologici. Disturbi del sistema immunitario. Comuni: moderate reazioni allergiche; molto rari: reazioni anafilattiche/anafilattoidi gravi, vasculite, inclusa la vasculite cutanea necrotizzante. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: aumento dellaCPK; non comuni: ipopotassiemia, iperlipidemia, ipofosfatemia; rari: aumento della LDH; frequenza non nota: ipouricemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia. Patologie del sistema nervoso. Comuni. parestesia, cefalea, capogiro, neuropatia periferica. Patologie cardiache. Comuni: moderato aumento della pressione arteriosa; rari: grave aumento della pressione arteriosa. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Rare: malattia interstiziale dei polmoni (inclusa la polmoniteinterstiziale), che puo' essere fatale. Patologie gastrointestinali. Comuni: diarrea, nausea, vomito, disturbi della mucosa orale (ad es. stomatite aftosa, ulcerazioni della bocca), dolore addominale; non comuni: disturbi del gusto; molto rari: pancreatite. Patologie epatobiliari. Comuni: aumento degli enzimi epatici (transaminasi, specialmente l'ALT, meno spesso gamma-GT, fosfatasi alcalina e bilirubina); rari: epatite, ittero/colestasi; molto rari: gravi danni epatici come insufficienza epatica e necrosi epatica acuta, che puo' essere fatale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: incremento della perdita dei capelli, eczema, rash (incluso rash maculopapulare), prurito, pelle secca; non comuni: orticaria; molto rari: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme; non nota: lupus eritematoso cutaneo, psoriasi pustolosa o peggioramento della psoriasi, Reazione da Farmaco con Eosinofilia e Sintomi Sistemici [DRESS]. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: tenosinovite; non comuni: rottura di tendini. Patologie renali edurinarie. Frequenza non nota: insufficienza renale. Patologie dell'ap parato riproduttivo e della mammella. Frequenza non nota: diminuzioni minime e reversibili della concentrazione spermatica, della quantita' totale di sperma e della motilita' rapida degli spermatozoi. Patologiesistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comun i: anoressia, perdita di peso (di solito insignificante), astenia. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Il metabolita attivo della leflunomide, A771726, e' sospettato di causare gravi difetti alla nascita quando somministrato durante la gravidanza. Leflunomide e' pertanto controindicato durante la gravidanza. Le donne in eta' feconda devono fare uso di un contraccettivo affidabile durante il trattamento con leflunomide e fino a 2 anni dopo il trattamento o fino a 11 giorni dopo il trattamento. La paziente deve essere informata che, in presenza di qualsiasi ritardo del flusso mestruale o di qualsiasi altra ragione che faccia sospettare una gravidanza in atto, deve immediatamente informarne il proprio medico che provvedera' a prescriverle un test di gravidanza. Se questo risulta positivo, il medico e la paziente dovranno discutere i rischi eventualmente connessi con la gravidanza. E' possibile che la rapida riduzione della concentrazione di metabolita attivo nel sangue (attuando la procedura di eliminazione del farmaco descritta piu' oltre), realizzata al primo ritardo del flusso mestruale, possa diminuire i rischi per il feto derivanti dalla leflunomide. In un piccolo studio prospettico in donne (n=64) cheerano rimaste involontariamente gravide durante l'assunzione di leflu nomide per non piu' di 3 settimane dopo il concepimento seguita dalla procedura di eliminazione del farmaco, non si sono osservate differenze significative (p=0,13) nel tasso globale di difetti strutturali maggiori (5,4%) rispetto ad entrambi i gruppi di controllo (4,2% nel gruppo con malattia (n=108) e 4,2% nelle donne gravide sane (n=78)). In caso di donne trattate con leflunomide e che desiderano intraprendere unagravidanza, si raccomanda una delle seguenti procedure al fine di ass icurare che il feto non sia esposto a concentrazioni tossiche di A771726 (concentrazione di riferimento inferiore a 0,02 mg/l). Periodo di attesa: i livelli plasmatici di A771726 possono rimanere superiori a 0,02 mg/l per un periodo prolungato. La concentrazione puo' diminuire aldi sotto di 0,02 mg/l dopo circa 2 anni dall'interruzione del trattam ento con leflunomide. Dopo un periodo di attesa di 2 anni, la concentrazione plasmatica di A771726 viene misurata una prima volta. Quindi, la concentrazione plasmatica di A771726 deve essere determinata ancora dopo un intervallo di almeno 14 giorni. Nessun rischio teratogeno e' prevedibile se entrambe le concentrazioni plasmatiche sono inferiori a 0,02 mg/l. Per ulteriori informazioni sui prelievi da analizzare, per favore contattare il titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio o il suo rappresentante locale. >>Procedura di washout. Dopo l'interruzione del trattamento con leflunomide: devono essere somministrati 8 g di colestiramina, 3 volte al giorno per un periodo di 11 giorni, in alternativa, devono essere somministrati 50 g di carbone attivoin polvere, 4 volte al giorno per un periodo di 11 giorni. Tuttavia, a seguito di entrambe le procedure di washout, e' richiesta una verifica mediante 2 test separati da un intervallo di almeno 14 giorni ed unperiodo di attesa di un mese e mezzo tra la prima volta che si ottien e una concentrazione plasmatica inferiore a 0,02 mg/l e la fecondazione. Le donne potenzialmente fertili devono essere informate che e' richiesto un periodo di attesa di 2 anni dopo l'interruzione del trattamento, prima di decidere una gravidanza. Se non si considera possibile unperiodo di attesa di circa 2 anni con attuazione di forme affidabili di contraccezione, si potra' raccomandare l'adozione della procedura di washout. Sia la colestiramina che il carbone attivo in polvere, possono influenzare l'assorbimento degli estrogeni e dei progestinici in modo tale che una contraccezione affidabile con contraccettivi orali potrebbe non essere garantita durante la procedura di washout con colestiramina o carbone attivo in polvere. Si raccomanda l'uso di metodi alternativi di contraccezione. Studi condotti nell'animale indicano che la leflunomide o i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Le donne che allattano al seno non devono pertanto assumere leflunomide.