Lariam - 8cpr 250mg

Dettagli:
Nome:Lariam - 8cpr 250mg
Codice Ministeriale:027250024
Principio attivo:Meflochina Cloridrato
Codice ATC:P01BC02
Fascia:A
Prezzo:26.53
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Roche Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

LARIAM COMPRESSE

Formulazioni

Lariam - 8cpr 250mg

Categoria farmacoterapeutica

antimalarico.

Principi attivi

Principio attivo per compressa: meflochina cloridrato 274,09 mg (pari a meflochina base 250 mg).

Eccipienti

Cellulosa microcristallina, lattosio, crospovidone, amido di mais, ammonio-calcio alginato, poloxamer, talco, magnesio stearato.

Indicazioni

Terapia e profilassi della malaria: la meflochina e' indicata per la terapia e la profilassi della malaria in particolare causata da ceppi di P. falciparum che sono resistenti agli altri antimalarici. Nei casi di malaria causati da ceppi di P. falciparum e P. vivax contemporaneamente, dopo la terapia con Lariam, al fine di eliminare anche le forme epatiche di P. vivax, occorre considerare un trattamento con un derivato 8-aminochinolinico come la primachina. Quando si prescrivono farmaci antimalarici si raccomanda di tenere in considerazione le istruzioniemanate dal Ministero della Salute in accordo con quanto previsto dal l'O.M.S. Trattamento di riserva: Lariam puo' essere anche prescritto aviaggiatori come autotrattamento da assumere come misura d'emergenza nei casi di sospetta malaria, quando non sia disponibile un pronto parere medico.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' nota alla meflochina o composti correlati (ad esempio chinina, chinidina), o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella formulazione. Chemioprofilassi nei pazienti con depressione attiva, una storia di depressione, disturbo d'ansia generalizzato, psicosi, tentativi di suicidio, ideazione suicida e comportamenti autolesivi, schizofrenia o altri disturbi psichiatrici, o con una storia di convulsioni di qualsiasi origine. L'alofantrina non deve essere utilizzata durante la chemioprofilassi con Lariam o durante il trattamento della malaria o entro 15 settimane dall'assunzione dell'ultima dose di Lariam, a causa del rischio di un prolungamento dell'intervallo QTc potenzialmente fatale. In pazienti con una storia di febbre emoglobinurica.In pazienti con insufficienza epatica grave. Generalmente controindic ato durante la gravidanza.

Posologia

Le compresse vanno inghiottite intere con almeno un bicchiere di liquido e preferibilmente dopo un pasto. Le compresse possono essere frazionate e sciolte in poca acqua, latte o altra bevanda per la somministrazione ai bambini piu' piccoli o a persone con difficolta' di deglutizione. L'uso di una dose di carico puo' essere associata ad un incremento di eventi avversi. Quando la chemioprofilassi con meflochina fallisce, il medico deve valutare attentamente quale antimalarico utilizzare per la terapia. Terapia della malaria: la dose terapeutica totale raccomandata nei pazienti non immuni e' di 20 -25 mg/kg. Una dose di 15 mg/kg puo' essere sufficiente per individui parzialmente immuni. Quindi la dose totale di meflochina per gli adulti e per i bambini non immunidi peso superiore a 45 kg e' di 1250-1500 mg (5-6 compresse). Una dos e totale piu' bassa, pari a 750-1000 mg, e' sufficiente per pazienti dello stesso peso che vivono in aree malariche in quanto parzialmente immuni. Posologia raccomandata del farmaco in funzione del peso corporeo e dello stato immunitario. Peso corporeo inferiore a 20 kg. Pazientinon immuni: 1/4 compressa/ 2,5-3 kg; Pazienti parzialmente immuni: 1/ 4 compressa/4 kg. Peso corporeo tra 20 e 30 kg. Pazienti non immuni: 2-3 compresse; Pazienti parzialmente immuni: 1/2-2 compresse. Tra 31 e 45 kg. Pazienti non immuni: 3-4 compresse; Pazienti parzialmente immuni: 2-3 compresse. Peso corporeotra 46 e 60 kg. Pazienti non immuni:5 compresse; pazienti parzialmente immuni: 3 compresse. Peso corporeo piu' di 60 kg. Pazienti non immuni: 6 compresse; pazienti parzialmente immuni: 4 compresse. Se la dose terapeutica totale viene suddivisa in 2-3 somministrazioni con un intervallo di 6-8 ore e' possibile ridurre l'incidenza o la gravita' degli effetti collaterali. Nei pazienti che vomitano entro 30 minuti dalla somministrazione del farmaco dovrebbe essere somministrata una seconda dose piena. Nel caso in cui il vomito si verifichi dopo 30-60 minuti dall'assunzione del farmaco e' indicatala somministrazione di meta' dose. Nel caso in cui un ciclo completo di terapia con il medicinale non abbia portato ad un miglioramento entro 48-72 ore, si deve ricorrere ad un trattamento alternativo. Similmente, se una precedente profilassi con meflochina non e' risultata efficace, non si dovrebbe utilizzare il prodotto per la terapia. Nelle aree caratterizzate da malaria multiresistente e' possibile ricorrere, sedisponibile, ad un trattamento iniziale con artemisina o un suo deriv ato, seguito dalla somministrazione del farmaco. I pazienti non dovrebbero ignorare che reinfezioni o recrudescenze possono verificarsi nonostante un trattamento antimalarico efficace. Profilassi della malaria:la dose profilattica raccomandata del medicinale e' di circa 5 mg/kg una volta alla settimana. Al fine di garantire, prima dell'arrivo nella zona endemica, che la somministrazione del prodotto sia ben tollerata, si raccomanda di iniziare la chemioprofilassi 10 giorni prima dellapartenza (cioe' effettuare la prima assunzione 10 giorni prima della partenza e la seconda 3 giorni prima della partenza). Le dosi successive vanno assunte una volta alla settimana (in un giorno fisso). Se questo non fosse possibile dovrebbe essere somministrata una dose di carico: nel caso di adulti di peso superiore a 45 kg questa corrisponde aduna compressa di prodotto al giorno (250 mg di meflochina) per tre gi orni, seguita da una compressa settimanale. Nel caso in cui il viaggiatore stia assumendo altri farmaci puo' essere indicato l'inizio della profilassi 2-3 settimane prima della partenza al fine di assicurarsi che la combinazione dei farmaci sia ben tollerata. Al fine di ridurre il rischio di malaria la profilassi deve essere continuata per ulteriori quattro settimane dopo la partenza dall'area endemica. Adulti e bambini di peso superiore ai 45 kg: negli adulti e bambini di peso superiore ai 45 kg, la dose profilattica di meflochina e' di 250 mg (1 compressa) da assumere una volta alla settimana. Adulti e bambini di peso inferiore ai 45 kg. La dose settimanale diminuisce in proporzione al peso corporeo. Inferiore a 20 kg: 1/4 compressa; tra 20 e 30 kg: 1/2 compressa; piu' di 30-45 kg: 3/4 compressa. Esperienze con il medicinale in bambini di peso inferiore a 5 kg o di eta' inferiore ai 3 mesi sono limitate. Anziani: non e' richiesto un adattamento specifico del dosaggio. Trattamento di riserva: il farmaco puo' essere prescritto per l'utilizzo in autosomministrazione nei casi in cui non sia possibile consultare tempestivamente un medico. L'automedicazione dovrebbe essere iniziata con una dose di circa 15 mg/kg; nei pazienti di 45 kg o piu', la dose iniziale sara' quindi di tre compresse di prodotto. Se non sara' possibile ottenere assistenza medica professionale entro 24 ore o senon si sono manifestati gravi effetti collaterali, una seconda frazio ne della dose totale (2 compresse in pazienti di peso uguale o superiore a 45 kg) potra' essere assunta 6-8 ore dopo. I pazienti di peso superiore ai 60 kg dovranno assumere un'altra compressa 6-8 ore dopo la seconda dose.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.

Avvertenze

Reazioni avverse neuropsichiatriche: sintomi psichiatrici come disturbo d'ansia, paranoia, depressione, allucinazioni e psicosi. Sintomi psichiatrici come incubi, ansia acuta, depressione, agitazione o confusione vanno considerati prodromici per eventi piu' seri. Sono stati riportati casi di suicidio, pensieri suicidi, pensieri autolesionistici e tentativo di suicidio. Informare i pazienti in trattamento con la meflochina per la chemioprofilassi antimalarica che se queste modificazionidello stato mentale si verificano durante l'uso della meflochina, e' necessario interrompere l'assunzione del farmaco e chiedere immediatamente consiglio al medico per la sostituzione con un altro farmaco di prevenzione alla malaria. In caso di comparsa di attacchi acuti di ansia, depressione, irrequietezza o confusione durante la profilassi, la somministrazione deve essere sospesa e va prescritto un farmaco alternativo. Le reazioni avverse possono insorgere o persistere sino a diversi mesi dopo la sospensione del farmaco. Sono stati riportati episodi di vertigini o capogiri e perdita di equilibrio che possono persistere per mesi dopo la sospensione del farmaco. Per minimizzare il rischio di tali reazioni, non assumere la meflochina per la chemioprofilassi inpazienti con malattia psichiatrica attiva o storia di disturbi psichi atrici come depressione, disturbi d'ansia, schizofrenia o patologie psichiatriche. Ipersensibilita': possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' che vanno dalle manifestazioni cutanee lievi all'anafilassi.Tossicita' cardiaca: la co-somministrazione di meflochina e composti correlati puo' indurre anomalie elettrocardiografiche. A causa del rischio di prolungamento dell'intervallo QTc che potrebbe rivelarsi fatale, non somministrare alofantrina durante la terapia con il farmaco perla profilassi o il trattamento della malaria o nelle 15 settimane suc cessive all'assunzione dell'ultima dose di prodotto. A causa di un aumento delle concentrazioni plasmatiche e dell'emivita di eliminazione di meflochina in seguito alla co-somministrazione di ketoconazolo, il rischio di prolungamento dell'intervallo QTc puo' anche essere previsto se ketoconazolo e' assunto durante la terapia con il medicinale per la profilassi o il trattamento della malaria o nelle 15 settimane successive all'assunzione dell'ultima dose di prodotto. Consultare un medico in caso di aritmia o palpitazioni durante la chemioprofilassi con il farmaco. Questi sintomi potrebbero in rari casi precedere gravi effetti indesiderati cardiologici. Disturbi convulsivi: in pazienti epilettici prescrivere la meflochina solo come terapia (non per la profilassi) e solo in presenza di motivazioni mediche valide all'uso del farmaco. Nei pazienti che assumono farmaci anticonvulsivanti, l'uso concomitante di meflochina puo' ridurre il controllo delle crisi convulsive dal momento che si riducono i livelli plasmatici degli anticonvulsivantipertanto i pazienti che assumono contemporaneamente farmaci antiepile ttici compresi acido valproico, carbamazepina, fenobarbital e fenitoina con la meflochina devono monitorare i livelli plasmatici degli antiepilettici e se necessario considerarne un aggiustamento delle dosi. Laco-somministrazione del prodotto e farmaci noti per abbassare la sogl ia epilettogena possono aumentare il rischio di convulsioni. Neuropatia: sulla base di sintomi neurologici quali dolore, bruciore, disturbi sensoriali, o debolezza muscolare, da soli o in combinazione, sono stati riportati casi di polineuropatia. Il farmaco va interrotto nei pazienti che accusano sintomi di neuropatia, al fine di prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile. Patologie dell'occhio: e' necessario che tutti i pazienti che presentano disturbi alla vista si rivolgano al medico in quanto alcune manifestazioni possono richiedere l'interruzione del trattamento con il farmaco. Compromissione della funzionalita' epatica: il tempo di eliminazione della meflochina puo' essere allungato, pertanto i livelli plasmatici del farmaco possono essere piu' alti e vi e' un rischio piu' elevato di eventi avversi. Insufficienza renale: somministrare con cautela. Polmonite: e' stata riportata polmonite di possibile eziologia allergica. Contattare un medico per sintomi di dispnea, tosse secca o febbre. Patologie del sistema emolinfopoietico: sono stati riportati casi di anemia aplastica e agranulocitosi. Inibitori e induttori del citocromo CYP3A4: gli inibitori e gli induttori dell'isoenzima CYP3A4 possono modificare la farmacocinetica/metabolismo della meflochina determinando un aumento o una diminuzione delle sue concentrazioni plasmatiche. Substrati e inibitori della glicoproteina-P: e' possibile che si verifichino interazioni farmacologiche anche con i farmaci che sono substrati o di cui si conosca la capacita'di modificare l'espressione di questo trasportatore. La rilevanza cli nica di queste interazioni non e' nota. Interazioni con vaccini: quando la meflochina e' usata con vaccini vivi antitifoidei orali, non puo'essere esclusa un'attenuazione della immunizzazione. Le vaccinazioni con batteri vivi somministrati per via orale devono essere completate almeno 3 giorni prima dell'assunzione della prima dose del farmaco. Uso a lungo termine: il farmaco non e' stato somministrato per piu' di un anno. Se il farmaco deve essere somministrato per un periodo prolungato, devono essere eseguite valutazioni periodiche compresi i test di funzionalita' epatica ed esami oftalmici. Intolleranza al galattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Resistenza geografica ai farmaci: possono verificarsi resistenze a distribuzione geografica per i ceppi di P. Falciparum e la scelta adeguata di profilassi antimalarica puo' essere differente da un'area all'altra. La resistenza di P. Falciparum alla meflochina e' stata riportata soprattutto in aree di multiresistenza nel Sud Est Asiatico. In alcune regioni sono state osservate resistenze crociate tra meflochina e alofantrina e tra meflochina e chinino. In presenza di forme miste di malaria, da P. falciparum/P. vivax, la terapia con il farmaco dovrebbe essere accompagnata da una profilassi delle ricadute con un derivato 8-aminochinolinico, al fine di eliminare le forme intraepatiche di P. vivax. Misure contraccettive:in studi ancora in corso, il medicinale e' stato somministrato a donn e gravide senza effetti dannosi. Tuttavia, finche' ulteriori dati non si renderanno disponibili, le donne in eta' fertile che assumono la meflochina per la profilassi o per il trattamento della malaria devono adottare idonee misure contraccettive per l'intera durata del trattamento e per i tre mesi successivi all'ultima dose.

Interazioni

Il farmaco non va somministrato in concomitanza con chinino o con composti correlati (ad es. chinidina, clorochina, chinoloni) che potrebbero indurre la comparsa di alterazioni elettrocardiografiche e aumentareil rischio di convulsioni. Alofantrina: e' emerso che l'uso della alo fantrina durante la terapia con meflochina per la profilassi o il trattamento della malaria o nelle 15 settimane successive all'ultima dose di meflochina provoca un significativo allungamento dell'intervallo QT. La meflochina da sola non induce un allungamento clinicamente significativo dell'intervallo QT. Altri farmaci che comportano un prolungamento dell'intervallo QTc: la somministrazione concomitante di farmaci in grado di modificare la conduzione cardiaca (ad es: antiaritmici, beta- bloccanti, calcioantagonisti, antistaminici o H1-antagonisti, antidepressivi triciclici e fenotiazine), potrebbe contribuire al prolungamento dell'intervallo QT. Non ci sono dati che stabiliscano in modo definitivo se la somministrazione concomitante di meflochina e dei farmaci sopra riportati abbia un effetto sulla funzione cardiaca. A causa diun aumento delle concentrazioni plasmatiche e dell'emivita di elimina zione di meflochina in seguito alla co-somministrazione di ketoconazolo, il rischio di prolungamento dell'intervallo QTc puo' essere previsto se ketoconazolo e' assunto durante la terapia con il farmaco per la profilassi o il trattamento della malaria o nelle 15 settimane successive all'ultima dose di il prodotto. Anticonvulsivanti e farmaci che abbassano la soglia epilettogena: nei pazienti che assumono farmaci anticonvulsivanti (acido valproico, carbamazepina, fenobarbital o fenitoina), l'uso concomitante di meflochina riduce il controllo delle crisi convulsive dal momento che si riducono i livelli plasmatici degli anticonvulsivanti. Pertanto, in alcuni casi e' necessario un aggiustamento delle dosi dei farmaci antiepilettici. La somministrazione concomitante di meflochina e farmaci noti per abbassare la soglia epilettogena (come antidepressivi triciclici o inibitori selettivi della ricaptazionedella serotonina (SSRI), bupropione, antipsicotici, tramadolo, cloroc hina o alcuni antibiotici) possono aumentare il rischio di convulsioni. Interazione con i vaccini: quando la meflochina e' assunta contemporaneamente o poco prima dei vaccini antitifoidei orali, non si puo' escludere un'attenuazione dell'immunizzazione indotta da tali vaccini. Pertanto la vaccinazione antitifoidea deve essere completata almeno 3 giorni prima dall'inizio della somministrazione di meflochina tenendo presente che la profilassi con meflochina deve iniziare 10 giorni prima di arrivare in una zona malarica. Altre interazioni/inibitori e induttori del CYP3A4: la meflochina non inibisce n? induce il sistema enzimatico del citocromo P450. Pertanto, e' improbabile che il metabolismo dei farmaci somministrati in concomitanza con la meflochina sia modificato. Tuttavia, gli induttori (rifampicina, carbamazepina, fenitoina, efavirenz) o gli inibitori (ketoconazolo) dell'isoenzima CYP3A4 possonomodificare la farmacocinetica/metabolismo della meflochina, determina ndo una diminuzione o un aumento delle sue concentrazioni plasmatiche.Substrati e inibitori della glicoproteina-P: e' stato dimostrato in v itro che la meflochina e' un substrato e un inibitore della glicoproteina-P. Pertanto, e' possibile che si verifichino interazioni farmacologiche anche con i farmaci che sono substrati o di cui si conosca la capacita' di modificare l'espressione di questo trasportatore. La rilevanza clinica di queste interazioni non e' nota. Non sono noti altri casi di interazione con altri farmaci. In ogni caso, gli effetti del farmaco su pazienti che assumono altri farmaci, soprattutto i diabetici o coloro che utilizzano anticoagulanti, dovrebbero essere controllati prima della partenza.

Effetti indesiderati

In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita'. Alle dosi utilizzate per la terapia della malaria, le reazioni avverse al farmaco possono non essere distinguibili dai sintomi della malattia stessa. Durante la profilassi con il medicinale le reazioni piu' comunemente osservate, quali nausea, vomito e vertigini, sono generalmente di lieve intensita' e tendono a diminuire con un uso prolungatononostante l'aumento della concentrazione plasmatica del farmaco. Nel la chemioprofilassi il profilo di tollerabilita' della meflochina e' caratterizzato da una predominanza di reazioni avverse di tipo neuropsichiatrico. Una revisione sistematica pubblicata nel 2009 ha identificato uno studio randomizzato in doppio cieco in cui eventi avversi neuropsichiatrici connessi alla terapia si sono verificati in circa 1/3 deipazienti trattati con meflochina, in confronto a circa 1/10 dei pazi enti trattati con atovaquone/proguanil. Nessun evento avverso serio attribuibile ai farmaci si e' verificato in entrambi i gruppi. Le reazioni avverse sono elencate secondo il sistema di classificazione per organo e frequenza MedRA. Le categorie di frequenza sono definite utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 a<1/10); non comune (>=1/1.000 a < 1/100); raro (>=1/10.000 a <1/1.000 ); molto raro (<1/10.000); non nota (non puo' essere stimata dai dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioniavverse sono riportate in ordine di gravita' decrescente. Patologie d el sistema emolinfopoietico. Non nota: agranulocitosi, anemia aplastica, leucopenia, leucocitosi, trombocitopenia. Patologie del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita' cutanea da lieve ad anafilassi. Disturbo del metabolismo e della nutrizione. Non nota: diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Molto comune: incubi, insonnia; comune: ansia, depressione; non note: agitazione, irrequietezza, sbalzi d'umore, attacchi di panico, stato confusionale, allucinazioni, aggressivita', disturbi psicotici, paranoia, disturbi dell'attenzione, suicidio, tentativo di suicidio, ideazione suicida e comportamenti autolesivi. Patologie dell'occhio. Comune: deficit visivo; non note: visione offuscata, cataratta, malattie della retina e neuropatia ottica, che possono verificarsi con un periodo di latenza durante o dopo il trattamento. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine; non note: disturbi vestibolari compresi tinnito, sordita' parziale, (a volte prolungata), e problemi di udito. Patologie cardiache. Non note: tachicardia, palpitazioni, bradicardia, battito cardiaco irregolare, extrasistoli, altri disturbi di conduzione transitoria, blocco atrio-ventricolare. Patologie vascolari. Non note: disturbi cardiovascolari (ipotensione, ipertensione, vampate di calore). Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, polmonite anche di possibileeziologia allergica. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine. Non note: disturbi vestibolari compresi tinnito, sordita' imparziale (a volte prolungata), e problemi di udito. Patologie cardiache. Non note: Tachicardia, palpitazioni, bradicardia, battito cardiaco irregolare, extrasistoli, altri disturbi di conduzione transitoria, blocco atrio-ventricolare. Patologie vascolari. Non note: disturbi cardiovascolari (ipotensione), ipertensione, vampate di calore). Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, polmonite anche di possibile eziologia allergica. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, diarrea, dolore addominale, vomito. Non note: dispepsia. Patologie epatobiliari. Non note: ipertransaminasemia transitoriaasintomatica (ALT, AST, GGT), epatite, insufficienza epatica, ittero. Patologie della pelle e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito; no n note: rush, eritema, orticaria, alocepia, iperidrosi, eritema multiforme, sindrome di Steven - Johnson. Patologie del tessuto connettivo, e del tessuto muscolo scheletrico. Non note: debolezza muscolare, spasmi muscolari, mialgia, artralgia. Disturbi generali. Non note: edema, dolore toracico, astenia, malessere, stanchezza, brividi, piressia. Reazioni avverse Neuropsichiatriche: se si verificano reazioni neuropsichiatriche o modifiche dello stato mentale durante la chemioprofilassi con il farmaco, il paziente deve interrompere l'assunzione del medicinale e consultare immediatamente il medico in modo da sostituire la meflochina con un farmaco alternativo per la prevenzione della malaria. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: un effetto teratogeno ? stato osservato dopo somministrazione di dosi elevate di meflochina nel topo e nel ratto ed un effetto embriotossico si ? evidenziato nel coniglio dopo somministrazione di dosi di meflochina 5-20 volte superiori a quelle utilizzate a scopo terapeutico nell'uomo; tuttavia studi clinici con meflochina non hanno rivelato effetti teratogeni o embriotossici. In ogni caso la meflochina deve essere usata nel primo trimestre di gravidanza solo se sussistonovalide ragioni mediche che giustifichino il potenziale rischio per il feto. Le donne in et? fertile che assumono Il farmaco per la profilas si antimalarica devono adottare idonee misure contraccettive per l'intera durata del trattamento e per i tre mesi successivi all'ultima dose. Comunque, di fronte a una gravidanza inattesa, l'assunzione profilattica del medicinale non costituisce un'indicazione all'interruzione della gravidanza. Per l'uso della meflochina durante la gravidanza devono essere consultate le linee guida nazionali ed internazionali. Allattamento: la meflochina ? escreta nel latte materno in piccole quantit? di cui non se ne conosce l'attivit?. Le osservazioni finora raccolte suggeriscono che nei bambini allattati da donne che assumono il farmaco, non compaiano effetti indesiderati. Per l'uso della meflochina in donne che allattano devono essere consultate le linee guida nazionali edinternazionali.