Kogenate Bayer - Fl500ui+sir+1ki
Dettagli:
Nome:Kogenate Bayer - Fl500ui+sir+1kiCodice Ministeriale:034955056
Principio attivo:Octocog Alfa (Fattore Viii Di Coagulazione, Ricombinante)
Codice ATC:B02BD02
Fascia:A
Prezzo:566.82
Produttore:Bayer Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:30 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Vitamina K ed altri emostatici.
Principi attivi
Fattore VIII umano della coagulazione (octocog alfa).
Eccipienti
Polvere: glicina; sodio cloruro; calcio cloruro; istidina; polisorbato80; saccarosio. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Trattamento e profilassi dell'emorragia nei pazienti con emofilia A (carenza congenita di fattore VIII). Questa preparazione non contiene ilfattore di von Willebrand e percio' non e' indicata nella malattia di von Willebrand.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ipersensibilita' nota alle proteine di topo o di criceto.
Posologia
Il numero di unita' di fattore VIII somministrate viene espresso in UI, che sono riferite allo standard attuale dell'OMS per i prodotti a base di fattore VIII. Una UI di attivita' di fattore VIII e' equivalentealla quantita' di fattore VIII presente in un ml di plasma umano norm ale. Il calcolo della dose necessaria di fattore VIII si basa sull'osservazione empirica che 1 UI di fattore VIII per Kg di peso corporeo eleva l'attivita' plasmatica del fattore VIII dall'1,5% al 2,5% dell'attivita' normale. La dose necessaria e' determinata utilizzando le seguenti formule: UI necessarie = peso corporeo (kg) ? aumento desiderato di fattore VIII (% della norma) ? 0,5; aumento di fattore VIII atteso (% della norma) = 2 ? UI somministrate/peso corporeo (kg). Trattamento a domanda: regolare la dose, la frequenza e la durata della terapia sostitutiva in base alle necessita' individuali del paziente (peso, gravita' dell'alterazione della funzione emostatica, localizzazione ed entita' dell'emorragia, presenza di inibitori e livello desiderato di fattore VIII). Nel caso degli eventi emorragici sottoelencati l'attivita'del fattore VIII non dovrebbe scendere al di sotto del livello indica to (in % della norma) nel periodo corrispondente. >>Emorragia. Emartrio emorragie muscolari iniziali, o emorragie della cavita' orale: 20 - 40 (%) (UI/dl). Ripetere ogni 12-24 ore. Per almeno 1 giorno, fino a quando si e' risolto l'episodio emorragico come indicato dal dolore o si e' raggiunta la guarigione. Emartri o emorragie muscolari piu' estesi, o ematomi: 30 - 60(%) (UI/dl). Ripetere l'infusione ogni 12-24 oreper 3-4 giorni o piu' fino a scomparsa del dolore e dell'invalidita'. Emorragie pericolose per la vita come emorragie intracraniche, emorra gie della gola, gravi emorragie addominali: 60 - 100 (%) (UI/dl). Ripetere l'infusione ogni 8-24 ore fino a scomparsa del pericolo. >>Chirurgia. Minore inclusa l'estrazione dentaria: 30 - 60(%) (UI/dl). Ogni 24ore, per almeno 1 giorno fino a raggiungimento della guarigione. Magg iore: 80 - 100 (%) (UI/dl) (pre- e post-operatorio). Mediante infusione in bolo: ripetere l'infusione ogni 8-24 ore fino a quando non si ottenga un'adeguata cicatrizzazione della ferita; continuare poi la terapia per almeno altri 7 giorni allo scopo di mantenere un'attivita' di fattore VIII del 30-60%. Mediante infusione continua: aumentare l'attivita' del Fattore VIII prima dell'intervento chirurgico con un'infusione iniziale in bolo e far seguire immediatamente un'infusione continua (in UI/Kg/h) per almeno 7 giorni, effettuando un aggiustamento della dose in base alla clearance giornaliera del paziente e dei livelli di Fattore VIII desiderati. Regolare sempre la quantita' da somministrare e la frequenza di somministrazione in base all'efficacia clinica nel singolo caso. In determinate circostanze possono essere necessarie quantita' maggiori di quelle calcolate, in particolare per quanto riguardala dose iniziale. Durante il trattamento, si consiglia un'adeguata de terminazione dei livelli di fattore VIII in modo da stabilire la dose da somministrare e la frequenza alla quale ripetere le infusioni. In particolare, nel caso di interventi di chirurgia maggiore e' indispensabile l'attento controllo della terapia sostitutiva tramite l'analisi della coagulazione (attivita' plasmatica del fattore VIII). La rispostaal fattore VIII puo' variare nei singoli pazienti, raggiungendo valor i differenti di recupero in vivo e dimostrando emivite diverse. Infusione continua: per il calcolo della velocita' d'infusione iniziale, l'eliminazione puo' essere calcolata costruendo una curva di decadimento prima dell'intervento oppure partendo da un valore medio della popolazione (3,0-3,5 ml/h/kg) e poi effettuando il relativo aggiustamento. Velocita' di infusione (in UI/kg/h) = clearance (in ml/h/kg) ? il livello desirato di Fattore VIII (in UI/ml). Per l'infusione continua, la stabilita' clinica ed in vitro e' stata dimostrata usando pompe portatili con serbatoio in PVC. Il farmaco contiene un basso livello di polisorbato 80, che notoriamente aumenta la velocita' di estrazione del di-(2-etilesil)ftalato (DEHP) da materiali di polivinil-cloruro (PVC). Considerare questo elemento nel caso di una somministrazione mediante infusione continua. Per la profilassi a lungo termine dei sanguinamenti in pazienti affetti da grave emofilia A, le dosi abituali sono da 20 a 40 UI per kg di peso corporeo ad intervalli di 2-3 giorni. In alcuni casi, specialmente nei pazienti piu' giovani, possono essere necessari intervalli tra le somministrazioni piu' brevi o dosi piu' elevate. La sicurezza e l'efficacia del medicinale sono state stabilite nei bambini di tutte le eta'. Nei pazienti dev'essere controllato lo sviluppo degli inibitori del fattore VIII. Se non si raggiungono gli attesi livelli di attivita' plasmatica del fattore VIII, o se l'emorragia non e' controllata da una dose idonea, condurre un'analisi per determinare la presenza di inibitori del fattore VIII. Se sono presenti inibitori a livelli inferiori a 10 Unita' Bethesda (UB) per ml, una somministrazione aggiuntiva di fattore VIII della coagulazione ricombinante puo' neutralizzare l'inibitore e permettere la continuazione di una terapia clinicamente efficace con il farmaco. Tuttavia, in presenza di inibitori,le dosi necessarie sono variabili e devono essere aggiustate in base alla risposta clinica e al controllo dell'attivita' plasmatica del fattore VIII. Nei pazienti con titoli di inibitori superiori a 10 UB o con elevata risposta anamnestica, considerare l'uso di un concentrato (attivato) del complesso della protrombina (PCC) o di preparazioni di fattore VII ricombinante attivato (rFVIIa). Il medicinale iniettato per via endovenosa per parecchi minuti. Determinare la velocita' di somministrazione in base al grado di benessere del paziente (velocita' massima di iniezione: 2 ml/min). Il farmaco puo' essere infuso mediante infusione continua. Calcolare la velocita' d'infusione in base all'eliminazione (clearance) ed al livello desiderato di Fattore VIII ( es.: perun paziente del peso di 75 kg con una clearance di 3 ml/h/kg, la velo cita' d'infusione iniziale dovrebbe essere di 3 UI/h/kg per ottenere un livello di FVIII del 100%). Per il calcolo dei ml/ora, moltiplicare la velocita' d'infusione in UI/h/kg per i kg di peso corporeo/concentrazione della soluzione (UI/ml). In condizioni di clearance accelerata possono essere necessarie velocita' di infusione piu' elevate. Dopo leprime 24 ore di infusione continua, ricalcolare la clearance ogni gio rno, usando l'equazione per lo stato stazionario con il livello misurato di FVIII e la velocita' d'infusione, con la seguente equazione: clearance = velocita' di infusione/livello attuale di FVIII. Durante l'infusione continua, cambiare la sacca d'infusione ogni 24 ore.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Tenere il flaconcino e la siringa pre-riempita nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Durante il periodo di validita'complessivo di 30 mesi, il prodotto confezionato puo' essere mantenut o a temperatura ambiente (fino a 25 gradi C) per un periodo limitato di 12 mesi. In questo caso la validita' del prodotto termina alla fine del periodo di 12 mesi o alla data di scadenza riportata sul flaconcino, a seconda di quale data sia anteriore. La nuova data di scadenza dev'essere, quindi, annotata sulla confezione.
Avvertenze
Sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico, come per i prodotti a base di proteine da somministrarsi per via endovenosa. I pazienti devono essere informati che la potenziale comparsa di sensodi oppressione toracica, senso di instabilita', ipotensione lieve e n ausea durante l'infusione possono essere segni precoci di reazioni di ipersensibilita' e anafilattiche. Devono essere istituiti un appropriato trattamento sintomatico e una terapia per l'ipersensibilita'. In caso si verifichino reazioni allergiche o anafilattiche l'iniezione/infusione dev'essere immediatamente sospesa ed il paziente deve contattareil proprio medico. In caso di shock, si devono osservare le attuali m isure cliniche per il trattamento dello shock. La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) il fattore VIII e' una nota complicanzanel trattamento di soggetti con emofilia A. Questi inibitori sono sol itamente immunoglobuline IgG dirette contro l'attivita' procoagulante del fattore VIII, che sono quantificate in Unita' Bethesda Modificate (UB) per ml di plasma. Il rischio di sviluppo di inibitori e' correlato all'esposizione al fattore VIII antiemofilico e, tra gli altri, a fattori genetici; questo rischio e' massimo nei primi 20 giorni di esposizione. Raramente gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni di esposizione. Casi di ricorrenza di inibitori (a basso titolo)sono stati osservati dopo il passaggio da un prodotto con Fattore VII I ricombinante ad un altro, in pazienti precedentemente trattati, con piu' di 100 giorni di esposizione e con anamnesi positiva per lo sviluppo di inibitori. I pazienti trattati con il fattore VIII della coagulazione ricombinante devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo di inibitori attraverso appropriate osservazioni cliniche ed esamidi laboratorio. In uno studio clinico sull'uso dell'infusione continu a in chirurgia, e' stata impiegata l'eparina per prevenire le tromboflebiti nella sede dell'infusione com'e' di norma necessario per qualsiasi altra forma di infusione endovenosa di lunga durata. Nell'interessedei pazienti, ogni volta che si somministra il prodotto si raccomanda di registrare il nome ed il numero di lotto del prodotto. Questo medi cinale contiene una quantita' inferiore a 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino ed e' da considerarsi essenzialmente "privo di sodio". Se e' necessario un dispositivo di accesso venoso centrale, dev'essere considerato il rischio di complicanze legate al CVAD, comprendenti infezioni locali, batteriemia e trombosi della sede del catetere.
Interazioni
Non sono note interazioni del farmaco con altri medicinali.
Effetti indesiderati
La reazione avversa riportata piu' comunemente e' la formazione di anticorpi neutralizzanti (prevalente in pazienti precedentemente non trattati o minimamente trattati). Le classi di frequenza sono definite come comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000) e molto raro (< 1/10.000) o non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: formazione di Inibitore del Fattore VIII (Riportato in studi clinici con PUP e pazienti minimamente trattati); non comune: formazione di Inibitore del Fattore VIII (Riportato inPTP negli studi clinici e Post Marketing). Patologie sistemiche e con dizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: reazione al sito d'infusione; raro: reazione febbrile correlata all'infusione (piressia). Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni di ipersensibilita' della cute (prurito, orticaria ed eruzione cutanea); raro: reazioni di ipersensibilita' sistemica (compresa reazione anafilattica, nausea, alterazione della pressione arteriosa e capogiro). Patologie delsistema nervoso. Molto raro/non nota: disgeusia. Lo sviluppo di antic orpi neutralizzanti nei confronti del fattore VIII (inibitori) e' una complicanza nota nel trattamento dei pazienti con emofilia A. In studicon preparazioni di FVIII ricombinante, lo sviluppo di inibitori e' s tato prevalentemente osservato in emofilici precedentemente non trattati. I pazienti devono essere attentamente controllati per lo sviluppo di inibitori mediante idonee osservazioni cliniche e indagini di laboratorio. Negli studi post-registrazione su larga scala con il farmaco, e' stato osservato che: meno dello 0,2% di PTP ha sviluppato inibitoride novo. In un sottogruppo di pazienti con meno di 20 giorni di espos izione all'ingresso nello studio, meno dell'11% ha sviluppato inibitori de novo. Durante gli studi, nessun paziente ha sviluppato titoli anticorpali clinicamente rilevanti nei confronti delle quantita' in tracce di proteine murine e proteine di criceto presenti nella preparazione. Sussiste tuttavia, in pazienti particolarmente predisposti, la possibilita' di reazioni allergiche ai componenti, ad es. alle quantita' intracce di proteine murine e di criceto presenti nella preparazione.
Gravidanza e allattamento
Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con il farmaco. A causa della scarsa incidenza dell'emofilia A nelle donne, non sono disponibili informazioni sull'uso del medicinale durante la gravidanza e l'allattamento. Quindi durante la gravidanza e l'allattamento il medicinale deve essere usato solo se chiaramente indicato. Non sono disponibili dati sulla fertilita'.