Kliacef - 8cpr Solub 500mg

Dettagli:
Nome:Kliacef - 8cpr Solub 500mg
Codice Ministeriale:033083039
Principio attivo:Cefaclor Monoidrato
Codice ATC:J01DC04
Fascia:A
Prezzo:6.29
Rimborso:5.21
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:So.Se.Pharm Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse solubili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

KLIACEF 500 MG COMPRESSE SOLUBILI

Formulazioni

Kliacef - 8cpr Solub 500mg

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici beta-lattamici. Cefalosporine.

Principi attivi

500 mg compresse solubili: cefacloro monoidrato equivalente a cefacloro 500 mg.

Eccipienti

500 mg compresse solubili: calcio carbonato, sodio carbossimetilamido,sodio carbossimetilcellulosa, sodio stearato, sodio saccarinato, arom a fragola.

Indicazioni

Trattamento delle seguenti infezioni sostenute da germi sensibili: infezioni dell'apparato respiratorio, incluse le polmoniti, le bronchiti,le riacutizzazioni delle bronchiti croniche, le faringiti e le tonsil liti; otite media; infezioni della cute e dei tessuti molli; infezionidell'apparato urinario, incluse le pielonefriti e le cistiti; sinusit i; uretrite gonococcica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo e/o a qualsiasi altro farmaco della stessa classe delle cefalosporine, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Posologia

Il medicinale viene somministrato per via orale e puo' essere assunto indipendentemente dai pasti. Le compresse solubili vanno assunte dopo essere state disciolte in mezzo bicchiere d'acqua. Adulti: il dosaggionormale nell'adulto e' di 250 mg ogni 8 ore. Nelle infezioni piu' gra vi o in quelle causate da germi meno sensibili possono essere indicatidosaggi piu' elevati. La dose massima raccomandata e' di 2 g al giorn o, sebbene dosi di 4 g al giorno siano state somministrate a soggetti normali per 28 giorni senza ottenere effetti sfavorevoli. Per il trattamento dell'uretrite gonococcica acuta in ambo i sessi, e' consigliataun'unica somministrazione di 3 g di cefacloro eventualmente in associ azione ad 1 g di Probenecid. Popolazione pediatrica: il dosaggio normale giornaliero per i bambini e' di 20 mg/Kg in dosi frazionate ogni 8 ore. Nelle infezioni piu' gravi, nell'otite media ed in quelle causateda germi meno sensibili, si raccomanda un dosaggio di 40 mg/Kg al gio rno fino ad una dose massima giornaliera di 1 g. Posologia alternativa: nell'otite media e nella faringite, la dose totale giornaliera puo' essere somministrata in dosi frazionate ogni 12 ore.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.

Avvertenze

Prima di istituire la terapia con il cefacloro, si deve attentamente valutare se il paziente e' risultato precedentemente ipersensibile allecefalosporine ed alle penicilline. I derivati della cefalosporina C d ovrebbero essere somministrati con prudenza ai pazienti penicillino-sensibili. Vi sono prove di una parziale allergenicita' crociata tra le penicilline e le cefalosporine. Vi sono stati pazienti che hanno avutogravi reazioni (compresa l'anafilassi) in seguito alla somministrazio ne di penicilline o cefalosporine. Data la possibile insorgenza di coliti pseudomembranose in pazienti sottoposti a trattamento con antibiotici a largo spettro, e' importante tenere presente tale eventualita' nei pazienti che presentano diarrea durante chemioterapia antibiotica. Se interviene una reazione allergica al cefacloro, la somministrazionedel farmaco deve essere sospesa ed al paziente si devono prestare le cure del caso. L'uso prolungato del cefacloro puo' indurre lo sviluppodi germi non sensibili. Un'attenta osservazione del paziente e' indis pensabile. Se durante la terapia con il cefacloro interviene una superinfezione, devono essere prese le misure del caso. Il cefacloro dovrebbe essere somministrato con cautela ai pazienti con funzionalita' renale fortemente ridotta. In tali condizioni, il dosaggio sicuro dovrebbeessere inferiore a quello generalmente consigliato. Dopo somministraz ione di cefacloro possono evidenziarsi delle reazioni falsamente positive al glucosio urinario. Queste sono state osservate sia con le soluzioni di Benedict e Fehling che con il Clinitest, ma non con il Tes-Tape (test enzimatico per la glicosuria, Lilly). Gli antibiotici ad ampiospettro dovrebbero essere prescritti con cautela a soggetti con anamn esi di disturbi intestinali, in particolare coliti.

Interazioni

L'escrezione renale di cefacloro e' inibita dal probenecid. Molte osservazioni hanno messo in evidenza che la presenza di alimenti abbassa eritarda le concentrazioni massime di cefacloro nel siero senza altera re la quantita' totale che si ritrova nelle urine.

Effetti indesiderati

Ipersensibilita': si sono osservate reazioni di ipersensibilita' nell'1,5% dei pazienti, comprese le eruzioni morbilliformi (1 su 100). Prurito, orticaria e test di Coombs positivo si osservano in meno di 1 paziente su 200 trattati. Sono state riportate reazioni generalizzate tipo "malattie da siero-simili", con l'uso del cefacloro. Queste sono caratterizzate dalla presenza di eritema multiforme, rash ed altre manifestazioni a carico della cute, accompagnate da artriti/artralgie, con osenza febbre, e si differenziano dalla classica malattia da siero in quanto la linfoadenopatia e la proteinuria sono raramente presenti, mancano complessi immuni circolanti e non c'e' evidenza a tutt'oggi di sequele della reazione. Mentre sono in corso ricerche in proposito, le reazioni "malattie da siero-simili" sembrano essere dovute ad ipersensibilita' ed avvengono piu' spesso durante e dopo un ciclo di trattamento con cefacloro. Tali reazioni sono state riportate con maggior frequenza nei bambini che negli adulti. I segni ed i sintomi si manifestanopochi giorni dopo l'inizio della terapia e cessano pochi giorni dopo la sua conclusione. Solo occasionalmente queste reazioni hanno causatoospedalizzazione, che generalmente e' stata di breve durata. Nei pazi enti che erano stati ricoverati, la sintomatologia al momento del ricovero si era dimostrata da leggera a severa e comunque piu' grave nel bambino. Gli antistaminici ed i cortisonici favoriscono la remissione dei segni e dei sintomi. Non sono state riportate sequele gravi. Reazioni di ipersensibilita' piu' severe, comprese la sindrome di Stevens-Johnson, la necrolisi tossica epidermica e l'anafilassi sono state raramente osservate. L'anafilassi puo' essere osservata piu' facilmente in pazienti allergici alle penicilline. Effetti gastroenterici: si evidenziano in circa il 2,5% dei pazienti, compresa la diarrea. La colite pseudomembranosa puo' essere osservata durante e dopo il trattamento antibiotico. Raramente si osservano nausea e vomito. Con alcune penicilline ed altre cefalosporine raramente si evidenziano epatite transitoriaed ittero colestatico. Sistema Nervoso Centrale. Raramente vengono ri portate iperattivita' reversibile, irrequietezza, insonnia, confusionementale, ipertonia, allucinazioni, senso di instabilita' e barcollame nto, sonnolenza. Alterazioni della funzione epatica: sono stati riferiti lievi aumenti dei valori delle SGOT e SGPT, o della fosfatasi alcalina (1 su 40). Alterazioni ematologiche: sono state riportate linfocitosi transitoria, leucopenia e, raramente, anemia emolitica, anemia aplastica, agranulocitosi e neutropenia reversibile di possibile significativita' clinica. Ci sono state rare segnalazioni di aumento del tempodi protrombina, con o senza sanguinamento clinico, in pazienti che ri cevevano contemporaneamente cefacloro e Warfarin sodico. Alterazioni renali: sono stati riportati lievi aumenti dell'azotemia o della creatininemia (meno di 1 su 500) o alterazioni dell'analisi delle urine (meno di 1 su 200). Altri effetti indesiderati: angioedema, eosinofilia (1su 50 trattati), prurito ai genitali, moniliasi vaginale e vaginite ( meno di 1 su 100) e, raramente, trombocitopenia e nefrite interstiziale reversibile. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine. Eventi per i quali la correlabilita' con il trattamento non e' certa. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

La tollerabilita' del cefacloro durante la gravidanza non e' stata sufficientemente provata. Nelle donne in stato di gravidanza il farmaco va usato in caso di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo medico. Piccole quantita' di cefacloro sono state ritrovate nel latte materno dopo la somministrazione di dosi singole di 500 mg. Poiche' nonsi conoscono gli effetti del cefacloro nel lattante, durante l'allatt amento si raccomanda cautela nell'uso del farmaco.