Italprid - 20cpr 100mg

Dettagli:
Nome:Italprid - 20cpr 100mg
Codice Ministeriale:023913015
Principio attivo:Tiapride Cloridrato
Codice ATC:N05AL03
Fascia:C
Prezzo:6.34
Glutine:Senza glutine
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ITALPRID 100 MG COMPRESSE

Formulazioni

Italprid - 20cpr 100mg

Categoria farmacoterapeutica

Antipsicotici.

Principi attivi

Tiapride.

Eccipienti

Mannitolo, polivinilpirrolidone, cellulosa microcristallina, silice, magnesio stearato.

Indicazioni

Movimenti involontari, coreici in particolari; quadri ipercinetici di tipo funzionale; sindromi cefalalgiche ad eziologia diversa; disturbi del comportamento con agitazione ed ansieta' nelle sindromi alcoliche acute e croniche e nell'anziano; alterazione della mobilita' gastro-intestinale; discinesie gastro-intestinali.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

La posologia e la via di somministrazione vanno adattate dal medico altipo ed alla gravita' del quadro clinico. Nell'adulto, nelle manifest azioni dell'etilismo cronico 1 - 2 compresse al giorno. Nei disturbi del comportamento dell'anziano; negli stati di agitazione cronica 1-2 compresse al giorno. Nei movimenti anormali 3-6 compresse a secondo della gravita' della sintomatologia. Cefalalgie: 1-3 compresse al giorno,aumentabili sino a 4 nei casi piu' gravi. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico ch e dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopra indicati.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Somministrare con cautela in pazienti con insufficienza renale grave, in pazienti epilettici e in pazienti parkinsoniani. Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici. Interrompere il trattamento nel caso in cui si verifichi ipertermia. Tenere presente negli anziani la possibile comparsa di sedazione ed ipotensione a causa della loro piu' marcata sensibilita'. Evitaredi assumere bevande alcooliche, per la pur lieve interazione con il f armaco. Il medicinale non da luogo a rischi di assuefazione o dipendenza. In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non e'noto. Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri antips icotici o in altre popolazioni di pazienti. Il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke. Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici. Dal momento che pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per TEV, tali fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con il prodotto e allo scopo di adottare adeguate misure preventive.

Interazioni

Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con i farmaciche prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache a umenta. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti. Il trattamento puo' potenziare l'azionedei farmaci ipotensivi, antipertensivi, deprimenti del SNC (ipnotici, tranquillanti, anestetici, analgesici ecc.).

Effetti indesiderati

Soltanto raramente in alcuni soggetti particolarmente sensibili ed a dosaggi elevati, il medicinale puo' determinare qualche effetto collaterale del tipo neurolettico, quali sonnolenza, alterazioni del ciclo mestruale, sedazione, depressione, agitazione, disturbi del sonno, galattorea. I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati con altri farmaci della stessa classe: casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco. Casi molto rari di morte improvvisa. Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV), inclusi casi di embolismo polmonare (EP) e trombosi venosa profonda (TEV). La frequenza di questi eventi e' sconosciuta. Classe sistemica organica: gravidanza, puerperio e condizioni perinatali: reazione avversae frequenza: sindrome da astinenza neonatale, frequenza non nota, sin tomi extrapiramidali.

Gravidanza e allattamento

Sebbene negli studi di teratogenesi non abbiano evidenziato alcuna tossicita' fetale nel farmaco, la prudenza raccomanda di astenersi dal somministrare il farmaco nei primi mesi di gravidanza e quindi di utilizzarlo solamente in caso di effettiva necessita'. I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici, incluso il farmaco, durante il terzo trimestre di gravidanza, sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati.