Isoptin - 30cpr 240mg Rp

Dettagli:
Nome:Isoptin - 30cpr 240mg Rp
Codice Ministeriale:020609069
Principio attivo:Verapamil Cloridrato
Codice ATC:C08DA01
Fascia:A
Prezzo:11.23
Rimborso:8.31
Produttore:Bgp Products Srl(Gruppo Mylan)
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rilascio prolungato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ISOPTIN

Formulazioni

Isoptin - 30cpr Riv 40mg
Isoptin - 30cpr 120mg Rp
Isoptin - 30cpr 240mg Rp
Isoptin - 30cpr Riv 80mg
Isoptin - 30cpr 180mg Rp

Categoria farmacoterapeutica

Calcioantagonisti selettivi con effetto cardiaco diretto, derivati fenilalchilaminici.

Principi attivi

Verapamil cloridrato.

Eccipienti

Compresse rivestite 40 mg: amido di mais, calcio carbonato, cera montana glicolata, giallo chinolina (E 104), gelatina, gomma arabica, lattosio, magnesio stearato, povidone K25, saccarosio, silice colloidale anidra, talco, titanio diossido. Compresse rivestite con film 80 mg: calcio fosfato bibasico diidrato, cellulosa microcristallina, croscarmellosio sodico, ipromellosa, macrogol 6000, magnesio stearato, silice colloidale anidra, sodio laurilsolfato, talco, titanio diossido. Compresse a rilascio prolungato 120 mg: cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, magnesio stearato, opadry OY-S-8754G orange (ipromellosa, talco, titanio diossido, E110, macrogol 8000), povidone K 30, silicone antischiuma emulsione (polidimetilsilossano, poliglicolsteariletere), sodio alginato. Compresse a rilascio prolungato 180 mg: cellulosa microcristallina, colorante E 172, esteri di acido montanico e di etandiolo, ipromellosa, magnesio stearato, macrogol 400, macrogol 6000, povidone, sodio alginato, talco, titanio diossido. Compresse a rilascio prolungato 240 mg: cellulosa microcristallina, magnesio stearato, opadry OY-S-6929 pink (ipromellosa, talco, titanio diossido, ossido di ferro rosso E172, ossido di ferro giallo E172, macrogol 8000), povidone K30, silicone antischiuma emulsione (polidimetilsilossano, poliglicolsteariletere), sodio alginato.

Indicazioni

Compresse rivestite da 40 mg e compresse rivestite con film da 80 mg: insufficienza coronarica acuta e cronica, trattamento dei postumi dell'infarto miocardico, aritmie ipercinetiche sopraventricolari come tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione e flutter atriali a risposta ventricolare rapida, extrasistolie. Ipertensione arteriosa. Compresse a rilascio prolungato da 120 mg e 180 mg: insufficienza coronarica cronica, trattamento dei postumi dell'infarto miocardico, aritmie ipercinetiche sopraventricolari come tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione e flutter atriali a risposta ventricolare rapida, extrasistolie, ipertensione arteriosa. Prevenzione del reinfarto in pazienti che non tollerano i beta-bloccanti e che non hanno segni di scompenso cardiaco. Compresse a rilascio prolungato da 240 mg:trattamento dell'ipertensione arteriosa di grado lieve o moderato.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o uno qualsiasi degli eccipienti.Il farmaco non deve essere impiegato in caso di shock cardiogeno, inf arto miocardico recente complicato da bradicardia marcata, insufficienza contrattile del ventricolo sinistro. Gravi disturbi di conduzione dell'eccitazione come blocco AV di II e III grado, blocco senoatriale emalattia del nodo del seno. Insufficienza cardiaca congestizia scompe nsata. Fibrillazione atriale/flutter, e concomitante sindrome di Wolff-Parkinson-White. Spiccata bradicardia. Ipotensione (pressione sistolica < 90 mm di Hg). La terapia con il farmaco e' inoltre controindicatain associazione con inibitori delle MAO e beta-bloccanti e dopo tratt amenti chinidinici. Il farmaco e', infine, generalmente controindicatoin gravidanza e durante l'allattamento.

Posologia

Compresse rivestite 40 mg. Adulti: 1-2 compresse rivestite 3 volte al giorno; ragazzi: 1-3 compresse rivestite 2-3 volte al giorno; nella prima infanzia: 1/2 compressa rivestita 2-3 volte al giorno. Farmaco in compresse rivestite con film 80 mg puo' essere utilizzato con una posologia compresa tra 40 e 80 mg 3 volte al giorno; le compresse sono divisibili. Adulti: Il farmaco in compresse rivestite con film 80 mg viene somministrato alla dose di 1 compressa 3 volte al giorno preferibilmente durante i pasti. Nelle tachiaritmie recidivanti, per mantenere una frequenza ventricolare normale, il farmaco in compresse rivestite con film da 80 mg puo' essere somministrato anche ad intervalli piu' brevi (1 compressa ogni 3-4 ore). Ragazzi: 1 compressa 2-3 volte al giorno; nella prima infanzia si consiglia l'uso di posologie adeguate secondo prescrizione medica. Il farmaco in compresse a rilascio prolungato da 120 mg semplifica la terapia a lungo tarmine in pazienti che necessitano di dosaggio pari o superiore a 240 mg/giorno. Nell'insufficienzacoronarica di media gravita' e per la profilassi dei disturbi tachica rdici e' generalmente sufficiente somministrare 1 compressa alla mattina e 1 alla sera (240 mg/giorno). Se necessario questa dose puo' essere aumentata a 2 compresse 2 volte al giorno (480 mg/giorno). Il farmaco in compresse a rilascio prolungato da 180 mg e' particolarmente indicato per la terapia a lungo termine in pazienti che necessitano di dosaggio pari o superiore a 360 mg/giorno. Nell'insufficienza coronarica di media gravita' e' generalmente sufficiente somministrare 1 compressa alla mattina e 1 alla sera (360 mg/giorno). La dose del farmaco in compresse a rilascio prolungato da 240 mg deve essere adattata al singolo paziente mediante titolazione ed il farmaco deve essere somministrato con il cibo. La dose giornaliera abituale, nelle sperimentazioni cliniche e' stata di 240 mg somministrati per via orale una volta al giorno al mattino. Tuttavia possono essere somministrate dosi iniziali di120 mg (1/2 compressa) al giorno in pazienti che potrebbero avere una maggiore risposta a verapamil. La determinazione della dose deve basa rsi sull'efficacia terapeutica e sugli effetti indesiderati che devonoessere valutati circa 24 ore dopo la somministrazione del farmaco. Gl i effetti anti-ipertensivi delle compresse a rilascio prolungato da 240 mg sono evidenti entro la prima settimana di terapia. Se con 1 compressa non si ottiene una risposta adeguata, la dose puo' essere aumentata nel seguente modo: 240 mg ogni mattina piu' 120 mg ogni sera; 240 mg ogni 12 ore.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Compresse a rilascio prolungato da 120 mg e 240 mg: conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Insufficienza cardiaca: verapamil ha un effetto inotropo negativo che,nella maggior parte dei pazienti, e' compensato dalle sue proprieta' di riduzione dell'afterload senza alterazione netta della funzione ventricolare. Verapamil deve essere evitato in pazienti con grave disfunzione ventricolare sinistra. I pazienti con disfunzione ventricolare piu' lieve, se possibile, devono essere controllati con dosi ottimali didigitale e/o diuretici prima del trattamento con verapamil. Talvolta l'azione farmacologica di verapamil puo' produrre una diminuzione della pressione arteriosa al di sotto dei livelli normali, il che puo' provocare stordimento od ipotensione sintomatica. In pazienti ipertesi e'insolita una diminuzione della pressione arteriosa al di sotto della norma. Aumento degli enzimi epatici: sono stati segnalati aumenti delle transaminasi con e senza concomitante aumento della fosfatasi alcalina e della bilirubina. Questi aumenti sono stati talvolta transitori epossono scomparire anche continuando il trattamento con verapamil. Al cuni casi di danno epatocellulare sono stati correlati a verapamil mediante la tecnica del "rechallenge"; meta' di questi casi presentavano sintomi clinici (malessere, febbre e/o dolore al quadrante superiore destro) oltre ad aumento della SGOT, della SGPT e della fosfatasi alcalina. E' quindi consigliabile un monitoraggio periodico della funzionalita' epatica in pazienti trattati con verapamil. Via di conduzione accessoria: pazienti affetti da flutter o fibrillazione atriale parossistica e/o cronica con una coesistente via AV accessoria hanno sviluppatoun aumento della conduzione anterograda attraverso la via accessoria che bypassa il nodo AV determinando una risposta ventricolare molto rapida o fibrillazione ventricolare dopo aver ricevuto verapamil o digitale per via endovenosa. Sebbene questo fenomeno non sia stato segnalato con verapamil per via orale, esso deve essere considerato un rischiopotenziale. Il trattamento di solito consiste nella cardioversione a corrente continua. La cardioversione e' stata usata con sicurezza ed efficacia dopo la somministrazione del farmaco. Blocco atrioventricolare: l'effetto di verapamil sulla conduzione AV e sul nodo SA puo' condurre, in casi particolari, ad un blocco AV asintomatico di I grado ed atransitoria bradicardia, talvolta accompagnati da ritmi di scappament o nodale. Il prolungamento del tratto PR e' correlato con le concentrazioni plasmatiche di verapamil, specialmente durante la fase di titolazione iniziale della terapia. Tuttavia gradi piu' elevati del blocco AV sono stati osservati raramente. Il blocco di I grado grave o l'evoluzione progressiva al blocco AV di II o III grado richiede una riduzione della dose o, in casi rari, la sospensione della terapia con verapamil e l'istituzione di una terapia appropriata a seconda della situazione clinica. Uso pediatrico: non e' stata accertata la sicurezza e l'efficacia del farmaco in compresse a rilascio prolungato da 240 mg in soggetti di eta' inferiore a 18 anni. Uso in pazienti con alterata funzione epatica: dato che verapamil viene notevolmente metabolizzato dal fegato, esso deve essere somministrato con cautela a pazienti con alterata funzione epatica. Una grave disfunzione epatica prolunga l'emivitadi eliminazione di verapamil a circa 14-16 ore; quindi a questi pazie nti si deve somministrare circa il 30% della dose usuale impiegata neipazienti con normale funzionalita' epatica. Bisogna adottare un accur ato monitoraggio per riconoscere un anormale prolungamento dell'intervallo PR od altri segni di effetti farmacologici eccessivi. Uso in pazienti con alterata funzione renale: circa il 70% di una dose somministrata di verapamil viene escreto sotto forma di metaboliti nell'urina. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, verapamil deve essere somministrato con cautela a pazienti con alterata funzione renale. Questi pazienti devono essere seguiti accuratamente per accertare uneventuale prolungamento dell'intervallo PR od altri segni di sovrados aggio. Utilizzare con a cautela in pazienti bardicardici e ipotesi. Disturbi nei quali e' interessata la trasmissione neuromuscolare. Compresse rivestite da 40 mg e compresse a rilascio prolungato da 120 mg contengono lattosio, per cui i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio galattosio, non devono assumere questo medicinale. Compresse rivestite da 40 mg contengono saccarosio, per cui i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio,da deficit di sucrasi isomaltasi, o da malassorbimento di glucosio ga lattosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Di seguito viene fornito un elenco dei farmaci con cui e' possibile che si verifichino interazioni per ragioni farmacocinetiche. Alfa bloccanti: prazosina, terazosina. Antiaritmici: flecainide, chinidina. Antistaminici: teofillina. Anticonvulsivanti: carbamazepina. Antidepressivi: imipramina. Antidiabetici: gliburide. Antiinfettivi: claritromicina,eritromicina, rifampicina, telitromicina. Antineoplastici: doxorubici na. Barbiturici:fenobarbital (dopo somministrazione orale). Benzodiazepine ed altri ansiolitici: buspirone, midazolam. Beta-bloccanti: metoprololo, propanololo. Glicosidi cardioattivi: digitossina, digossina. Antagonisti del recettore H2: cimetidina. Immunologici: ciclosporine, everolimus, sirolimus, tacrolimus. Agenti ipolipidemizzanti: atorvastatina, lovastatina, simvastatina. Agonisti del recettore della Serotonina: almotriptan. Agenti uricosurici: sulfinpirazone (dopo somministrazione orale). Altri: succo di pompelmo. Erba di San Giovanni (Iperico). Aumento della AUC della doxorubicina e della C max a seguito della somministrazione orale di verapamil. Nessun cambiamento significativo della farmacocinetica della doxorubicina a seguito della somministrazioneendovenosa di verapamil in pazienti con cancro ai polmoni a piccole c ellule, in pazienti affetti da neoplasie in stato avanzato. Barbiturici, fenobarbital (dopo somministrazione orale): aumento della clearancedel verapamil benzodiazepine ed altri ansiolitici. Buspirone: aumento dell'AUC e della C max del Buspirone. Midazolam: aumento dell'AUC e d ella C max del Midazolam. Beta-bloccanti, Metoprololo: aumento dell'AUC e la C max del Metoprololo nei pazienti con angina. Propanololo: aumento dell'AUC e della C max del Propanololo nei pazienti con angina. Glicosidi cardioattivi, digitossina: diminuzione della clearance totalecorporea e della clearance extrarenale. Digossina, pazienti sani: aum ento della C max della digossina, aumento della C ss della digossina eaumento della AUC della digossina. Antagonisti del recettore H2, cime tidina: aumento dell'AUC R- e S-di verapamil con corrispondente, diminuzione della clearance di verapamil R- e S-. Immunologici, Ciclosporine: aumento dell'AUC, C ss , C max delle Ciclosporine circa del 45%. Everolimus: possibile aumento dei livelli di Everolimus. Sirolimus: possibile aumento dei livelli di Sirolimus Tacrolimus: possibile aumento dei livelli di Tacrolimus. Agenti ipolipidemizzanti, Atorvastatina: possibile aumento dei livelli di Atorvastatina, aumento della AUC di verapamil. Lovastatina: possibile aumento dei livelli di Lovastatina Simvastatina, aumento dell'AUC e della C max della simvastatina. Agonisti del recettore della Serotonina almotriptan: aumento dell'AUC dell'Almotriptan, aumento della C max dell'Almotriptan. Agenti uricosurici sulfinpirazone: aumento della clearance, diminuzione della biodisponibilita' del Verapamil. Altri: succo di pompelmo: aumento della AUC del Verapamil R- e S-, aumento della C max del Verapamil R- e S-. Non influiscesull'emivita e sulla clearance renale. Erba di San Giovanni (Iperico) : diminuzione dell'AUC del verapamil R- e S- con corrispondente, riduzione della C max, antiaritmici. Beta-bloccanti: reciproco potenziamento degli effetti cardiovascolari. Prazosina, terazosina: potenziamento dell'effetto ipotensivo. Agenti anti-HIV: la concentrazione plasmaticadel verapamil puo' aumentare grazie alla potenziale capacita' di inib izione metabolica di alcuni degli agenti anti-HIV come il Ritonavir. Per questo deve essere prestata molta cautela nell'associazione o deve essere diminuita la dose di Verapamil. Chinidina: ipotensione e possibile edema polmonare nei pazienti affetti da cardiomiopatia ipertroficaostruttiva. Sulfinilpirazone: puo' ridurre l'effetto ipotensivante de l verapamil. Bloccanti neuromuscolari: l'azione dei bloccanti neuromuscolari puo' essere potenziata. Acido acetilsalicilico: aumento della tendenza al sanguinamento. Etanolo: innalzamento dei livelli plasmaticidi etanolo. Inibitori dell'HMG Co-A reduttasi (statine): il trattamen to con gli inibitori dell'HMG Co-A reduttasi in pazienti che assumono verapamil, dovrebbe essere iniziato alle dosi piu' basse possibili chesuccessivamente devono essere corrette. Se a pazienti che assumono in ibitori dell'HMG Co-A reduttasi viene prescritta una terapia a base diverapamil, e' necessario valutare una riduzione della dose di statina ed esaminare nuovamente i valori sierici del colesterolo. Digitale: l 'impiego clinico di verapamil in pazienti digitalizzati ha dimostrato che l'associazione e' ben tollerata se le dosi di digossina sono adeguatamente regolate. Ogni volta che si sospetta una iperdigitalizzazionebisogna ridurre o sospendere temporaneamente la dose di digossina. Do po la sospensione del farmaco il paziente deve essere riesaminato, perevitare una ipodigitalizzazione. Farmaci anti-ipertensivi, diuretici e vasodilatatori: verapamil somministrato contemporaneamente ad altri farmaci anti-ipertensivi orali di solito ha un effetto additivo sull'abbassamento della pressione arteriosa. Disopiramide: fino a quando nonsaranno stati ottenuti dati sulle possibili interazioni fra verapamil e disopiramide, la disopiramide non deve essere somministrata nelle 4 8 ore precedenti o 24 ore seguenti la somministrazione di verapamil. Nitrati: verapamil e' stato somministrato in concomitanza con nitrati ad azione di breve e lunga durata. Cimetidina: due sperimentazioni cliniche hanno dimostrato assenza di una significativa interazione con cimetidina. Litio: la terapia orale con verapamil puo' provocare un abbassamento dei livelli sierici di litio in pazienti che ricevono una terapia orale, stabile, cronica, con litio. Carbamazepina: la terapia con verapamil puo' aumentare le concentrazioni di carbamazepina durante laterapia di associazione. Cio' puo' produrre gli effetti indesiderati come diplopia, mal di testa, atassia o vertigini. Rifampicina: puo' ridurre l'effetto ipotensivante del verapamil. Anestetici inalatori: i dati clinici e le sperimentazioni sull'animale indicano che verapamil puo' potenziare l'attivita' di bloccanti neuromuscolari e di anesteticida inalazione. Sono stati riportati dati che indicano un aumento dei livelli plasmatici di calcioantagonisti, quando assunti in concomitanza con succo di pompelmo. Va quindi evitata la contemporanea assunzionedi verapamil orale e succo di pompelmo. Colchicina: e' un substrato s ia per il CYP3A che per il trasportatore di efflusso, la glicoproteinaP (P-gp). E' noto che il verapamil inibisce il CYP3A e la P-gp. Quand o il verapamil e la colchicina sono cosomministrati, l'inibizione della P-gp e/o del CYP3A da parte del verapamil puo' condurre ad una maggiore esposizione alla colchicina. L'uso combinato non e' raccomandato.

Effetti indesiderati

I seguenti eventi avversi sono stati riportati con Verapamil durante esperienza postmarketing o in studi clinici di fase IV e sono riportatidi seguito, raggruppati per sistema di organi. Disturbi del sistema i mmunitario: ipersensibilita', emicrania, vertigini, parestesia, tremore, disordine extrapiramidale. Patologie dell'orecchio e del labirinto:vertigini, tinnito. Patologie cardiache: blocco atrioventricolare, br adicardia sinusale, arresto sinusale, edema periferico, palpitazioni, tachicardia, insufficienza cardiaca. Patologie vascolari: ipotensione,vampate. Patologie fastrointestinali: nausea, vomito, costipazione, i leo, iperplasia gengivale. dolore addominale, disagio addominale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: angioedema, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, rash maculopapulare, alopecia, orticaria, porpora, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare, mialgia, artralgia. Patologie del sistema riproduttivo e della mammella: disfunzione erettile, ginecomastia, galatorrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento. Esami diagnostici: innalzamento degli enzimi epatici, innalzamento dei livelli di prolattina. Nell'esperienza post-marketing e' stato riportato un caso di paralisi associato alla cosomministrazione di verapamil e colchicina. L'uso combinato di verapamil e colchicina non e' raacomandato. Di seguito vengonoriportate le reazioni a verapamil somministrato per via orale in rela zione con il farmaco, nelle sperimentazioni cliniche. Stitichezza, scompenso cardiaco, edema polmonare, vertigini nausea, ipotensione, edema, cefalea, astenia, bradicardia blocco AV (totale del I, II, III grado), solo blocco di III grado, vampe di calore. In sperimentazioni cliniche relative al controllo della risposta ventricolare in pazienti digitalizzati che avevano fibrillazione o flutter atriali, una frequenza ventricolare inferiore a 50 battiti/min a riposo si e' verificata nel 15% dei pazienti ed ipotensione asintomatica nel 5% dei pazienti. I seguenti effetti indesiderati, riferiti nell'1% o meno dei pazienti, si sono verificati in condizioni in cui un rapporto di causa/effetto e' incerto; essi vengono riferiti per avvisare il medico in merito ad un possibile rapporto. Cardiovascolari: angina pectoris, dolore toracico, claudicatio, infarto miocardico, palpitazioni, porpora (vasculite), sincope. Sistema digerente: diarrea, secchezza delle fauci, disturbi gastrointestinali, iperplasia gengivale. Ematici e linfatici: ecchimosi odabrasioni. Sistema nervoso: accidenti cerebrovascolari, confusione, d isturbi dell'equilibrio, insonnia, crampi muscolari, parestesie, sintomi psicotici, tremore, sonnolenza. Respiratori: dispnea. Cutanei: artralgia ed eruzioni cutanee, esantemi, perdita dei capelli, ipercheratosi, chiazze, sudorazioni, orticaria. Organi di senso: offuscamento della visione. Urogenitali: ginecomastia, impotenza, aumentata frequenza della minzione, perdite intermestruali. La frequenza di effetti indesiderati cardiovascolari che richiedano una terapia e' rara; quindi l'esperienza con il loro trattamento e' limitata. Ogni volta che si verificano una ipotensione grave od un blocco AV completo dopo somministrazione orale di verapamil, bisogna applicare immediatamente le misure d'urgenza appropriate, per esempio somministrazione endovenosa di isoproterenolo, norepinefrina, atropina o gluconato di calcio. Se e' necessario un ulteriore sostegno, si possono somministrare farmaci inotropi. Iltrattamento e la dose devono dipendere dalla gravita' e dalla situazi one clinica.

Gravidanza e allattamento

Non sono state effettuate sperimentazioni adeguate e ben controllate in donne gravide. Poiche' gli studi sulla riproduzione nell'animale nonsono sempre in grado di far prevedere la risposta nell'uomo, il farma co deve essere usato durante la gravidanza solo se e' strettamente necessario. Verapamil attraversa la barriera placentare ed e' stato ritrovato nel cordone ombelicale. Allattamento Il verapamil cloridrato viene secreto nel latte materno. Dati limitati relativamente alla somministrazione orale hanno dimostrato che la dose di verapamil che attraverso il latte viene ingerita dal lattante e' bassa (0.1-1% della dose orale assunta dalla madre). Non sono invece attualmente disponibili dati clinici relativi alla somministrazione di verapamil per via endovenosao per infusione durante l'allattamento. A causa della gravita' dei po tenziali effetti indesiderati nel lattante, verapamil deve essere somministrato alla donna durante l'allattamento solo nel caso in cui lo siritenga indispensabile al benessere della madre.