Isoprenalina Cloridr - 1f 0,2mg

Dettagli:
Nome:Isoprenalina Cloridr - 1f 0,2mg
Codice Ministeriale:029855018
Principio attivo:Isoprenalina Cloridrato
Codice ATC:C01CA02
Fascia:C
Prezzo:0.56
Doping:Proibito solo in gara
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Galenica Senese Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +15 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi

Denominazione

ISOPRENALINA CLORIDRATO GALENICA SENESE 0,2 MG/ML

Formulazioni

Isoprenalina Cloridr - 1f 0,2mg
Isoprenalina Cloridr - 5f 0,2mg

Categoria farmacoterapeutica

Agenti adrenergici e dopaminergici.

Principi attivi

Una fiala contiene: isoprenalina cloridrato 0,2 mg.

Eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili, sodio metabisolfito, acido lattico, sodio lattato.

Indicazioni

Trattamento del blocco atrio-ventricolare totale (inclusa la sindrome di Stokes-Adams) e dell'arresto cardiaco. Trattamento del broncospasmodurante l'anestesia. In aggiunta al trattamento per lo shock cardioge no.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti L'isoprenalina e' controindicata nelle seguenti condizioni: angina pectoris, blocco cardiaco o tachicardia indotta da digitalici, tachiaritmie. Bambini di eta' inferiore a 12 anni. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.

Posologia

Trattamento del blocco atrio-ventricolare totale (inclusa la sindrome di Stokes-Adams) e dell'arresto cardiaco. Somministrazione intramuscolare: 0,2 mg seguiti da 0,02-1,0 mg in base alla risposta del paziente.Somministrazione endovenosa: 2-10 mcg /min, da aggiustare in base all a risposta del paziente. Somministrazione sottocutanea: 0,2 mg seguitida 0,15-0,2 mg in base alla risposta del paziente. Trattamento del br oncospasmo durante l'anestesia. Somministrazione endovenosa: dose iniziale 0,01-0,02 mg, da ripetere se necessario. In aggiunta al trattamento per lo shock cardiogeno. Somministrazione endovenosa: 0,5-5 mcg /minuto, in base alla risposta del paziente. Dosaggi piu' elevati (fino a20 mcg /minuto) possono essere talvolta impiegati in gravi stati di s hock in funzione alla condizioni cliniche ed alla risposta del paziente. L'uso di isoprenalina non e' raccomandato nei bambini a causa dellamancanza di dati sulla sicurezza e efficacia. Per iniezione endovenos a: diluire 1 ml di Isoprenalina cloridrato 0,2 mg/ml soluzione iniettabile con 10 ml di sodio cloruro 0,9% o glucosio 5% per ottenere una soluzione di concentrazione 0,02 mg/ml. Per infusione endovenosa: diluire 10 ml di soluzione Isoprenalina cloridrato 0,2 mg/ml soluzione iniettabile con 500 ml di sodio cloruro 0,9% o glucosio 5% per ottenere unasoluzione di concentrazione 0,004 mg/ml. Usare un microdrip o una pom pa a infusione continua per prevenire l'afflusso improvviso di una eccessiva quantita' di farmaco.

Conservazione

In contenitori ermeticamente chiusi. Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dalla luce. Non congelare. Conservare a una temperatura non superiore a 15 gradi C. Se esposta all'aria, alla luce o ad un aumento di temperatura, la soluzione puo' sviluppare una colorazione che va dal rosa al rosa brunastro. La soluzione non deveessere utilizzata se e' colorata o e' presente un precipitato. La dat a di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Non usare oltre tale data.

Avvertenze

Usare estrema cautela nel somministrare il farmaco nelle seguenti situazioni: disturbi convulsivi, insufficienza coronarica, diabete mellito, iperresponsivita' alle amine simpaticomimetiche, ipertensione, ipertiroidismo. La soluzione di isoprenalina cloridrato contiene sodio metabisolfito, un solfito che puo' causare reazioni di tipo allergico inclusi sintomi anafilattici o fatali o episodi asmatici gravi nei pazienti suscettibili. Per chi svolge attivita' sportiva: l'uso del farmaco senza necessita' terapeutica costituisce doping e puo' determinare comunque positivita' ai test antidoping.

Interazioni

L'isoprenalina non deve essere somministrata contemporaneamente a: glicosidi cardioattivi e anestetici generali (alotano, ciclopropano), l'uso concomitante puo' causare aritmie; alcaloidi dell'ergot, l'uso concomitante puo' determinare un ulteriore vasocostrizone periferica; fenelzina, selegilina, tranilcipromina, l'uso concomitante con uno di questi farmaci puo' determinare un aumento dell'effetto ipertensivo per riduzione del metabolismo simpaticomimetico. Pertanto, e' necessario monitorare i pazienti per gli effetti clinici tipici di un innalzamento della pressione sanguigna (mal di testa, aritmie, febbre, vomito). Se si verifica una crisi ipertensiva, sospendere immediatamante la somministrazione del farmaco e iniziare una terapia per abbassare la pressione. Entacapone: l'uso concomitante puo' determinare aumento del rischiodi tachicardia, ipertensione e aritmie a causa dell'inibizione del me tabolismo delle COMT. Nebivololo: l'uso concomitante con questo farmaco puo' determinare un cambiamento dell'effetto beta-bloccante e causare severa ipotensione a causa di un meccanismo di antagonismo farmacologico per l'effetto vasodilatatorio dell'isoprenalina. Pertanto e' necessario monitorare strettamente i pazienti in trattamento con questi due farmaci. Teofillina: l'uso concomitante con questo farmaco puo' determinare una diminuzione delle concentrazione di teofillina per un aumento del metabolismo. Pertanto e' necessario un aggiustamento delle dosi di teofillina. Tolcapone: l'uso concomitante con questo farmaco puo'determinare inibizione del metabolismo dell'isoprenalina per inibizio ne delle COMT da parte del tolcapone. Pertanto, nei pazienti che assumono tolcapone si deve prendere in considerazione una riduzione della dose di isoprenalina. Ci sono dati discordanti riguardo l'incompatibilita' dell'isoprenalina somministrata in concomitanza con la doxiciclinae il secobarbital.

Effetti indesiderati

Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie cardiache: palpitazioni, tachicardia, variazione della pressione sanguigna, aritmie ventricolari e sindrome di Adam-Strokes in pazienti con blocco atrioventricolare transitorio, arresto cardiaco. Patologie gastrointestinali: nausea, distress gastrointestinale. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, eosinopenia (studi in volontari sani). Patologie del sistema nervoso: tremori, capogiri, nervosismo, sonnolenza, mal di testa e insonnia.Patologie dell'occhio: visione offuscata. Patologie renali e urinarie : eEsitazione urinaria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: tosse, irritazione della gola, bronchiti, aumento dell'espettorato, edema polmonare. Patologie endocrine: gonfiore della ghiandola parotide in seguito ad uso prolungato, scolorimento della saliva. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: sudorazione e arrossamento cutaneo.

Gravidanza e allattamento

Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza e sullo sviluppo fetale. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. L'isoprenalina non deve essere usata durantela gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Poiche' l'isopr enalina e' usata come salvavita nelle emergenze cardiache, il rapportorischio/beneficio non e' in questione. L'isoprenalina attraversa faci lmente la placenta e puo' inibire le contrazioni uterine e ritardare il parto pretermine. Non e' noto se l'isoprenalina sia escreta nel latte materno e non sono noti i potenziali effetti avversi che si verificherebbero nel neonato in seguito all'esposizione al farmaco. Non e' noto se l'isoprenalina influisca sulla quantita' o sulla composizione dellatte materno. Fin quando non saranno disponibili ulteriori dati, e' necessario utilizzare cautela quando si usa l'isoprenalina in donne che stanno allattando.