Isentress - Os Grat 60bust 100mg
Dettagli:
Nome:Isentress - Os Grat 60bust 100mgCodice Ministeriale:038312056
Principio attivo:Raltegravir Potassico
Codice ATC:J05AX08
Fascia:H
Prezzo:307.82
Produttore:Msd Italia Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Granulato
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi
Denominazione
ISENTRESS 100 MG GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE
Formulazioni
Isentress - Os Grat 60bust 100mg
Categoria farmacoterapeutica
Antivirali ad azione diretta.
Principi attivi
Raltegravir (come potassico).
Eccipienti
Idrossipropilcellulosa; sucralosio; mannitolo; monoammonio glicirrizinato; sorbitolo (E420); fruttosio; aroma di banana; saccarosio; crospovidone, tipo A; magnesio stearato; ipromellosa 2910/6cP; macrogol/PEG 400; etilcellulosa 20 cP; idrossido di ammonio; trigliceridi a catena media; acido oleico; cellulosa microcristallina; carmellosa sodica.
Indicazioni
Il medicinale e' indicato in associazione con altri medicinali antiretrovirali per il trattamento dell'infezione da virus dell'immunodeficienza umana (HIV-1) in adulti, adolescenti, bambini e lattanti da 4 settimane di vita in poi.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.
Posologia
La terapia deve essere iniziata da un medico con esperienza nella gestione dell'infezione da HIV. il farmaco deve essere usato in associazione con altre terapie antiretrovirali (ART) attive. Poiche' le formulazioni non sono bioequivalenti, la compressa da 400 mg non deve essere sostituita con il granulato per sospensione orale ne' con la compressa masticabile. Il granulato per sospensione orale e le compresse masticabili non sono stati studiati in adolescenti (dai 12 ai 18 anni) o adulti con infezione da HIV. Bambini e lattanti da 4 settimane di vita in poi: da 4 settimane di vita in poi e un peso di 3 kg dosare in base alpeso. I pazienti possono proseguire il trattamento con il granulato p er sospensione orale finche' il peso rimane al di sotto dei 20 kg. Peri pazienti con un peso compreso tra 11 e 20 kg e' possibile utilizzar e sia il granulato per sospensione orale che la compressa masticabile.Per maggiori informazioni sul dosaggio, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto europeo per la formulazione in com presse masticabili. >>Dose raccomandata per il farmaco granulato per sospensione orale e compresse masticabili per pazienti pediatrici con un peso inferiore a 25 kg. Peso da 3 a meno di 4: 1 ml (20 mg) due volte al giorno; peso da 4 a meno di 6: 1,5 ml (30 mg) due volte al giorno; peso da 6 a meno di 8: 2 ml (40 mg) due volte al giorno; peso da 8 ameno di 11: 3 ml (60 mg) due volte al giorno; peso da 11 a meno di 14 : 4 ml (80 mg) due volte al giorno, compresse masticabili 3 x 25 mg due volte al giorno; peso da 14 a meno di 20: 5 ml (100 mg) due volte algiorno, compresse masticabili 1 x 100 mg due volte al giorno; peso da 20 a meno di 25: compresse masticabili1,5 x 100 mg due volte al giorn o. Il medicinale in sospensione che rimane dopo avere somministrato ilvolume necessario dalla siringa da 5 ml contenente la sospensione dis solta di raltegravir non puo' essere riutilizzato e deve essere eliminato. Occorre programmare un piano di visite periodiche per l'aggiustamento della dose del farmaco in funzione della crescita del bambino. Ilmedicinale e' disponibile anche in una formulazione in compressa da 4 00 mg per adulti, adolescenti e bambini con un peso di almeno 25 kg e capaci di deglutire la compressa. Per i pazienti con un peso di almeno25 kg ma non in grado di deglutire una compressa, considerare l'uso d ella compressa masticabile. Anziani: ci sono informazioni limitate sull'uso di raltegravir negli anziani. Di conseguenza, il medicinale deveessere usato con cautela in questa popolazione. Compromissione renale : nei pazienti con compromissione renale non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Compromissione epatica: nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata non e' necessario alcun aggiustamento della dose. La sicurezza e l'efficacia di raltegravir non sono state stabilite nei pazienti con gravi disturbi epatici di base. Di conseguenza, il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con grave compromissione epatica. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di raltegravir in lattanti con meno di 4 settimane di vita non sono state ancora stabilite. Non vi sono dati disponibili. Modo di somministrazione: uso orale. Il farmaco granulato per sospensione orale puo' essere somministrato con o senza cibo.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione; conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
Avvertenze
I pazienti devono essere informati che l'attuale terapia antiretrovirale non e' curativa dell'HIV e non e' stato provato che prevenga la trasmissione dell'HIV ad altri individui attraverso il sangue. Sebbene una efficace soppressione virale con la terapia antiretrovirale ha dimostrato di ridurre notevolmente il rischio di trasmissione sessuale, un rischio residuo non puo' essere escluso. Si devono prendere precauzioni per prevenire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali. Globalmente, nella farmacocinetica di raltegravir e' stata osservata una variabilita' considerevole inter- e intra-individuale. Raltegravir ha una barriera genetica alla resistenza relativamente bassa. Pertanto, quando possibile, raltegravir deve essere somministrato con altridue medicinali antiretrovirali attivi per minimizzare il potenziale d i fallimento virologico e lo sviluppo di resistenza. In pazienti naiveal trattamento, i dati di studi clinici sull'uso di raltegravir si li mitano all'uso in combinazione con due inibitori nucleotidici della trascrittasi inversa (NRTI) (emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato). Depressione: e' stata riportata depressione, comprendente idee e comportamenti suicidari, in particolare in pazienti con un'anamnesi didepressione o malattia psichiatrica. Deve essere usata cautela in paz ienti con un'anamnesi di depressione o malattia psichiatrica. Compromissione epatica: la sicurezza e l'efficacia di raltegravir non sono state stabilite nei pazienti con disturbi epatici di base gravi. Di conseguenza, il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione epatica grave. I pazienti con un'alterata funzionalita' epatica preesistente, inclusi quelli con epatite cronica, presentano una frequenza piu' elevata di alterazioni della funzione epatica in corso di terapia antiretrovirale di associazione e devono essere monitorati secondo l'iter consueto. Se in tali pazienti si rileva un peggioramentodell'epatopatia, si deve considerare l'interruzione o la sospensione del trattamento. I pazienti con epatite cronica B o C trattati con la terapia antiretrovirale di associazione presentano un rischio piu' elevato di sviluppare reazioni avverse epatiche gravi e potenzialmente fatali. Osteonecrosi: sebbene si ritenga che l'eziologia sia multifattoriale, sono stati riportati casi di osteonecrosi, soprattutto in pazienti con malattia da HIV in fase avanzata e/o esposizione a lungo termine alla terapia antiretrovirale di associazione. I pazienti devono essere avvisati di rivolgersi al medico qualora sviluppino sofferenza e dolore articolare, rigidita' articolare o difficolta' motoria. Sindrome da riattivazione immunitaria In pazienti affetti da HIV con deficienzaimmunitaria grave al momento della istituzione della terapia antiretr ovirale di combinazione (CART) puo' insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali e causare condizioni cliniche gravi, o il peggioramento dei sintomi. Tipicamente, tali reazioni sono state osservate entro le prime settimane o mesi dall'inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART). Esempi rilevanti di cio' sono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis jiroveci (gia' nota come Pneumocystis carinii). Qualsiasi sintomatologia infiammatoria deve essere valutata e, se necessario, deve essere instaurato un trattamento. Nel contesto della riattivazione immunitaria e' stato riportato anche il verificarsi di disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves); tuttavia il tempo di insorgenza registrato e' piu' variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l'inizio del trattamento. Antiacidi: la cosomministrazione del medicinale con antiacidi contenenti alluminio e magnesio ha dato luogo a riduzionedei livelli plasmatici di raltegravir. La cosomministrazione del farm aco con antiacidi contenenti alluminio e/o magnesio non e' raccomandata. Rifampicina: usare cautela nel somministrare il farmaco in concomitanza con potenti induttori della uridin-difosfo-glucuronosil-transferasi (UGT) 1A1 (ad es. rifampicina). Rifampicina riduce i livelli plasmatici di raltegravir; l'impatto sulla efficacia di raltegravir non e' noto. Comunque, se non e' possibile evitare la somministrazione contemporanea con rifampicina, negli adulti puo' essere preso in considerazione il raddoppio della dose del prodotto. Non ci sono dati per guidare la somministrazione concomitante di farmaco con rifampicina in pazienti di eta' inferiore a 18 anni. Miopatia e rabdomiolisi: sono state riportate miopatia e rabdomiolisi. Usare con cautela in pazienti che hanno avuto miopatia o rabdomiolisi in passato o hanno qualsiasi condizione predisponente compresi altri medicinali associati con queste condizioni. Gravi reazioni cutanee e di ipersensibilita': reazioni cutanee gravi, potenzialmente letali e con esito fatale sono state riportate in pazienti in terapia con il medicinale, nella maggior parte dei casi inconcomitanza con altri medicinali associati a queste reazioni. Queste comprendono casi di sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermic a tossica. Sono state anche riportate reazioni di ipersensibilita' caratterizzate da eruzione cutanea, sintomi sistemici, e talvolta, disfunzione d'organo, compresa l'insufficienza epatica. Interrompere immediatamente la terapia con il medicinale ed altri agenti sospetti qualora si sviluppino segni o sintomi di reazioni cutanee gravi o reazioni di ipersensibilita'. Lo stato clinico, compresa la aminotransferasi epatica, deve essere monitorato e deve essere instaurata una terapia appropriata. Il ritardo nella interruzione del trattamento con il prodotto ocon altri agenti sospetti dopo la comparsa di una eruzione cutanea gr ave puo' dar luogo ad una reazione potenzialmente letale. Eruzione cutanea: l'eruzione cutanea si e' verificata piu' comunemente in pazienticon esperienza di trattamento che ricevevano regimi terapeutici conte nenti il farmaco e darunavir rispetto a pazienti che ricevevano il medicinale senza darunavir o darunavir senza il farmaco. Il farmaco granulato per sospensione orale contiene fruttosio, sorbitolo e saccarosio.
Interazioni
Studi in vitro indicano che raltegravir non e' un substrato degli enzimi del citocromo P450 (CYP), non inibisce gli enzimi CYP1A2, CYP2B6, CYP2C8, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6 o CYP3A, non induce il CYP3A4 e non inibisce il trasporto mediato dalla glicoproteina P. Non e' previsto che raltegravir alteri la farmacocinetica di medicinali che sono substratidi questi enzimi o della glicoproteina P. Sulla base di studi in vitr o e in vivo, raltegravir viene eliminato principalmente attraverso la via metabolica della glucuronidazione mediata dalla UGT1A1. Benche' gli studi in vitro indichino che raltegravir non e' un inibitore delle UDP glucuronosiltransferasi (UGT) 1A1 e 2B7, uno studio clinico ha suggerito che una parziale inibizione della UGT1A1 potrebbe manifestarsi in vivo in base agli effetti osservati sulla glucuronidazione della bilirubina. Tuttavia, nelle interazioni farmacologiche l'entita' di questo effetto non sembrerebbe essere di rilevanza clinica. E' stata osservata una considerevole variabilita' inter- e intra-individuale della farmacocinetica di raltegravir. Effetto di raltegravir sulla farmacocinetica di altri medicinali: in studi d'interazione, raltegravir non ha avuto effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica di etravirina, maraviroc, tenofovir, contraccettivi ormonali, metadone, midazolam o boceprevir. In alcuni studi, la cosomministrazione del farmaco con darunavir ha dato luogo ad una modesta diminuzione delle concentrazioniplasmatiche di darunavir; il meccanismo di questo effetto non e' noto . Tuttavia, l'effetto di raltegravir sulle concentrazioni plasmatiche di darunavir non sembra essere clinicamente significativo. Effetto di altri agenti sulla farmacocinetica di raltegravir: considerato che raltegravir e' metabolizzato principalmente attraverso la UGT1A1, usare cautela. Rifampicina riduce i livelli plasmatici di raltegravir; l'impatto sulla efficacia di raltegravir non e' noto. Comunque, se non e' possibile evitare la cosomministrazione con rifampicina, negli adulti considerare un raddoppio della dose. Non ci sono dati per guidare la cosomministrazione del farmaco con rifampicina in pazienti di eta' inferiore a 18 anni. L'impatto di altri potenti induttori di enzimi che metabolizzano medicinali, sull'UGT1A1 non e' noto. Induttori meno potenti possono essere usati con la dose raccomandata del farmaco. La cosomministrazione del farmaco con altri medicinali noti per essere potenti inibitori della UGT1A1 puo' aumentare i livelli plasmatici di raltegravir. Inibitori meno potenti della UGT1A1 possono anche aumentare i livelli plasmatici di raltegravir, ma in misura minore rispetto ad atazanavir. Inoltre, tenofovir puo' aumentare i livelli plasmatici di raltegravir, tuttavia il meccanismo attraverso cui questo effetto si verifica non e' noto. Negli studi clinici, una percentuale considerevole di pazienti assumeva atazanavir e/o tenofovir, entrambi agenti che determinano aumenti dei livelli plasmatici di raltegravir, nell'ambito dei regimi terapeutici di base ottimizzati. Il profilo di sicurezza nei pazienti che assumevano atazanavir e/o tenofovir era generalmente risultato simile al profilo di sicurezza dei pazienti che non hanno assunto questi agenti; non e' necessario alcun aggiustamento della dose. La cosomministrazione del farmaco con antiacidi contenenti cationi metallici bivalenti puo' ridurre l'assorbimento di raltegravir per chelazione, causando una diminuzione dei livelli plasmatici di raltegravir. L'assunzione di un antiacido contenente alluminio e magnesio entro 6 ore dalla somministrazione di farmaco ha diminuito in modo significativo i livelli plasmatici di raltegravir; pertanto, la cosomministrazione non e' raccomandata. La cosomministrazione del farmaco con un antiacido contenente carbonato di calcio ha ridotto i livelli plasmatici di raltegravir; tuttavia, questa interazione non e' considerata clinicamente significativa. Pertanto, quando il farmaco e' cosomministrato ad antiacidi contenenti carbonato di calcio non e' necessario alcun aggiustamento della dose. La cosomministrazione del farmaco con altri agenti che aumentano il pH gastrico puo' aumentare il tasso di assorbimento di raltegravir e dar luogo ad un aumento dei livelli plasmatici di raltegravir. Negli studi di fase III i profili di sicurezza nel sottogruppo di pazienti che assumevano inibitori della pompa protonica o H2 antagonisti erano paragonabili a quelli che non stavano assumendo questi antiacidi.Pertanto non e' richiesto alcun aggiustamento della dose con l'uso di inibitori della pompa protonica o H2 antagonisti. Tutti gli studi di interazione sono stati effettuati negli adulti. Atazanavir/ritonavir (raltegravir 400 mg due volte al giorno); tipranavir/ritonavir (raltegravir 400 mg due volte al giorno); efavirenz (raltegravir 400 mg dose singola): non necessario l'aggiustamento della dose del farmaco. Etravirina (raltegravir 400 mg due volte al giorno): non necessario l'aggiustamento della dose del farmaco o etravirina. Tenofovir (raltegravir 400 mg due volte al giorno): non necessario l'aggiustamento della dose del medicinale o di tenofovir disoproxil fumarato. Maraviroc (raltegravir 400 mg due volte al giorno): non necessario l'aggiustamento della dose del farmaco o maraviroc. Boceprevir (raltegravir 400 mg dose singola): non necessario l'aggiustamento della dose del farmaco o boceprevir. Rifampicina (raltegravir 400 mg dose singola): rifampicina riduce ilivelli plasmatici del medicinale. Se non e' possibile evitare la cos omministrazione con rifampicina, considerare il raddoppio della dose di farmaco. Midazolam (raltegravir 400 mg due volte al giorno): non necessario l'aggiustamento della dose del farmaco o di midazolam. Questi risultati indicano che raltegravir non e' un induttore o un inibitore del CYP3A4; e' pertanto atteso che raltegravir non interferisca con lafarmacocinetica dei medicinali substrati del CYP3A4. Antiacido conten ente idrossido di alluminio e di magnesio (raltegravir 400 mg due volte al giorno): antiacidi contenenti alluminio e magnesio riducono i livelli plasmatici di raltegravir. Non e' raccomandata la cosomministrazione del medicinale con antiacidi contenenti alluminio e/o magnesio. Antiacido contenente carbonato di calcio (raltegravir 400 mg due volte al giorno); omeprazolo (raltegravir 400 mg due volte al giorno); famotidina (raltegravir 400 mg due volte al giorno): non necessario l'aggiustamento della dose del farmaco. Etinilestradiolo norelgestromin (raltegravir 400 mg due volte al giorno): non necessario l'aggiustamento della dose del medicinale o dei contraccettivi ormonali (a base di estrogeni e/o progesterone). Metadone (raltegravir 400 mg due volte al giorno): non necessario l'aggiustamento della dose del farmaco o di metadone.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse considerate dai ricercatori essere in correlazionecausale con il farmaco (da solo o in associazione con altra ART) sono di seguito elencate per classificazione per sistemi ed organi. Le fre quenze sono definite come comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100) e non nota. Infezioni ed infestazioni. Non comune: herpes genitale, follicolite, gastroenterite, herpes simplex, infezione da herpes virus, herpes zoster, influenza, ascesso linfonodale, mollusco contagioso, nasofaringite, infezione del tratto respiratorio superiore. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: papilloma cutaneo. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia, anemia sideropenica, dolore linfonodale, linfoadenopatia, neutropenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: sindrome da immunoricostituzione, ipersensibilita' iatrogena, ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione dell'appetito; non comune: cachessia, diabete mellito, dislipidemia, ipercolesterolemia, iperglicemia, iperlipidemia, iperfagia, aumento dell'appetito, polidipsia, disturbo del grasso corporeo. Disturbi psichiatrici Comune: sogni anomali, insonnia, incubi, comportamento anormale, depressione; non comune: disturbo mentale, tentativo di suicidio, ansia, stato confusionale, umore depresso, depressionemaggiore, insonnia mediana, umore alterato, attacco di panico, distur bi del sonno ideazione suicidaria, comportamento suicidario (particolarmente in pazienti con una storia preesistente di malattia psichiatrica). Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, cefalea, iperattivita' psicomotoria; non comune: amnesia, sindrome del tunnel carpale, disturbo cognitivo, disturbo dell'attenzione, capogiro posturale, disgeusia, ipersonnia, ipoestesia, letargia, alterazione della memoria, emicrania, neuropatia periferica, parestesia, sonnolenza, cefalea da tensione, tremore, scarsa qualita' del sonno. Patologie dell'occhio. Non comune: alterazione visiva. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini; non comune: tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, bradicardia sinusale, extrasistoli ventricolari. Patologie vascolari. Non comune: vampata di calore, ipertensione. Patologierespiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: disfonia, epista ssi, congestione nasale. Patologie gastrointestinali. Comune: distensione addominale, dolore addominale, diarrea, flatulenza, nausea, vomito, dispepsia; non comune: gastrite, fastidio a livello dell'addome, dolore nella parte superiore dell'addome, dolorabilita' addominale, fastidio a livello anorettale, costipazione, bocca secca, fastidio a livello epigastrico, duodenite erosiva, eruttazione, malattia da reflusso gastroesofageo, gengivite, glossite, odinofagia, pancreatite acuta, ulcera peptica, emorragia rettale. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite, steatosi epatica, epatite alcolica, insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea; non comune: acne, alopecia, dermatite acneiforme, cute secca, eritema,atrofia dei tessuti del viso, iperidrosi, lipoatrofia, lipodistrofia acquisita, lipoipertrofia, sudorazioni notturne, prurigo, prurito, prurito generalizzato, rash maculare, rash maculo-papulare, rash pruriginoso, lesione cutanea, orticaria, xeroderma, sindrome di Stevens Johnson, eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia, artrite, dolore dorsale, dolore al fianco, dolore muscoloscheletrico, mialgia, dolore al collo, osteopenia, dolorealle estremita', tendinite, rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie . Non comune: insufficienza renale, nefrite, nefrolitiasi, nicturia, cisti renale, compromissione renale, nefrite tubulointerstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile, ginecomastia, sintomi della menopausa. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, affaticamento, piressia; non comune: fastidio a livello del torace, brividi, edema facciale, aumento del tessuto adiposo, sensazione di nervosismo, malessere, massa sottomandibolare, edema periferico, dolore. Esami diagnostici. Comune: aumento della alanina aminotransferasi, linfociti atipici, aumento della aspartato aminotransferasi, aumento dei trigliceridi ematici, aumento della lipasi, aumento della amilasi pancreatica ematica; non comune: diminuzione della conta assoluta dei neutrofili, aumento della fosfatasi alcalina, diminuzione della albumina ematica, aumento della amilasi ematica, aumento della bilirubina ematica, aumento del colesterolo ematico, aumento della creatinina ematica, aumento della glicemia, aumento della azotemia, aumento della creatinfosfochinasi, aumento della glicemia a digiuno, presenza di glucosionelle urine, aumento delle lipoproteine ad alta densita', aumento del l'INR, aumento delle lipoproteine a bassa densita', diminuzione del numero delle piastrine, presenza di eritrociti nelle urine, aumento della circonferenza della vita, aumento di peso, diminuzione della conta dei leucociti. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura.Non comune: sovradosaggio accidentale. Bambini e adolescenti da 2 a 1 8 anni di eta': nell'IMPAACT P1066 raltegravir in associazione con altri agenti antiretrovirali e' stato studiato in 126 bambini e adolescenti da 2 a 18 anni di eta' con infezione da HIV-1 con esperienza di trattamento antiretrovirale. Dei 126 pazienti, 96 hanno ricevuto la dose raccomandata. In questi 96 bambini e adolescenti, la frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse correlate al farmaco fino alla settimana 48 sono stati paragonabili a quelli osservati negli adulti. Un paziente ha avuto iperattivita' psicomotoria, comportamento anormale e insonnia, reazioni avverse cliniche di grado 3 correlate al farmaco; un paziente ha avuto una grave eruzione cutanea allergica di grado 2 correlata al farmaco. Un paziente ha avuto alterazioni negli esami di laboratorio correlate al farmaco, di grado 4 dei valori di AST e di grado 3 dei valori di ALT, che sono state considerate gravi. Lattanti e bambini da 4 settimane a meno di 2 anni di eta': nello studio IMPAACT P1066 raltegravir in associazione con altri antiretrovirali e' statostudiato anche in 26 lattanti e bambini da almeno 4 settimane di vita a meno di 2 anni di eta' con infezione da HIV-1. In questi 26 lattant i e bambini, la frequenza, il tipo e la gravita' delle reazioni avverse correlate al farmaco fino alla settimana 48 erano comparabili a quelli osservati negli adulti. Un paziente ha sviluppato una grave eruzione cutanea allergica di grado 3 correlata al farmaco, che ha portato all'interruzione del trattamento.
Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati adeguati sull'uso di raltegravir in donne in gravidanza. Gli studi su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. Il medicinale non deve essereusato in gravidanza. Al fine di monitorare gli esiti materno-fetali d i pazienti che inavvertitamente sono state trattate con il farmaco in corso di gravidanza, e' stato istituito un registro delle gravidanze di pazienti in terapia con antiretrovirali. Registrare le pazienti in questo registro. Come regola generale, quando si decide di usare agentiantiretrovirali per il trattamento dell'infezione da HIV in donne in gravidanza e di conseguenza per ridurre il rischio di trasmissione verticale dell'HIV al neonato, si devono prendere in considerazione i dati relativi agli animali nonche' l'esperienza clinica in donne in gravidanza al fine di caratterizzare la sicurezza per il feto. Non e' noto se raltegravir venga escreto nel latte umano. Raltegravir viene tuttavia escreto nel latte di ratti che allattano. Nel ratto, alla dose materna di 600 mg/kg/die, le concentrazioni medie di sostanza attiva nel latte sono state circa 3 volte piu' elevate rispetto a quelle del plasma materno. L'allattamento al seno non e' raccomandato in corso di trattamento con il medicinale. Come regola generale, si raccomanda che le madri con infezione da HIV non allattino al seno i loro bambini al fine di evitare la trasmissione dell'HIV. Non e' stato visto alcun effetto sulla fertilita' in ratti maschi e femmine a dosi fino a 600 mg/kg/die che hanno dato luogo ad una esposizione 3 volte superiore all'esposizione che si ha con la dose raccomandata nell'uomo.