Irinotecan Hosp - Inf 100mg 5ml

Dettagli:
Nome:Irinotecan Hosp - Inf 100mg 5ml
Codice Ministeriale:037037025
Principio attivo:Irinotecan Cloridrato Triidrato
Codice ATC:L01XX19
Fascia:H
Prezzo:153.46
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Hospira Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce, non congelare
Scadenza:36 mesi

Denominazione

IRINOTECAN HOSPIRA

Formulazioni

Irinotecan Hosp - Inf 40mg 2ml
Irinotecan Hosp - Inf 100mg 5ml
Irinotecan Hosp - Inf 500mg 25m

Categoria farmacoterapeutica

Antineoplastici

Principi attivi

Irinotecan cloridrato triidrato.

Eccipienti

Sorbitolo, acido lattico, sodio idrossido e/o acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Indicato per il trattamento del carcinoma avanzato del colon-retto. Incombinazione con 5-fluorouracile e acido folinico in pazienti che non sono stati trattati precedentemente con chemioterapia per tumore avan zato. Come monoterapia in pazienti nei quali un trattamento convenzionale contenente 5-fluorouracile non ha avuto successo

Controindicazioni / effetti secondari

Anamnesi di reazioni gravi di ipersensibilita' all'irinotecan cloridrato o ad uno degli eccipienti di irinotecan. Valori di bilirubina > 3 volte il limite superiore dell'intervallo di normalita'. Grave insufficienza midollare.

Posologia

Da utilizzare solo in pazienti adulti. La soluzione diluita per infusione deve essere infusa in una vena centrale o periferica. In monoterapia il dosaggio raccomandato di irinotecan cloridrato e' di 350 mg/m^2 somministrato per infusione endovenosa della durata di 30 - 90 minuti ogni 3 settimane. La sicurezza e l'efficacia di irinotecan cloridrato in combinazione con il 5-fluorouracile (5FU) e l'acido folinico (FA) sono state determinate con lo schema di trattamento seguente: irinotecan cloridrato piu' 5FU/FA ogni 2 settimane. La dose raccomandata di irinotecan cloridrato e' 180 mg/m^2 somministrata ogni 2 settimane come infusione endovenosa della durata di 30-90 minuti, seguita da infusionedi acido folinico e 5-fluorouracile. Irinotecan cloridrato deve esser e somministrato dopo che tutti gli eventi avversi sono rientrati nei gradi 0 o 1 della scala NCI-CTC e quando la diarrea correlata al trattamento e' completamente risolta. All'inizio di un ciclo successivo di infusioni, la dose di irinotecan cloridrato, e se del caso di 5FU, deveessere diminuita in accordo con il grado di eventi avversi piu' gravi osservati nella infusione precedente. Il trattamento deve essere rita rdato di 1-2 settimane fino a completo recupero degli eventi avversi correlati al trattamento. Con i seguenti eventi avversi, applicare una riduzione del 15-20 % della dose di irinotecan cloridrato e/o 5FU se del caso tossicita' ematologica, neutropenia febbrile, trombocitopenia e leucopenia, tossicita' non ematologica. Il trattamento con irinotecan cloridrato deve essere continuato finche' si osserva una oggettiva progressione della malattia e se non compaiono sintomi di tossicita' inaccettabili. Pazienti con alterata funzionalita' epatica: valori di bilirubinemia, nei pazienti con stato di prestazione WHO <=2, stabiliscono il dosaggio iniziale di irinotecan cloridrato. In questi pazienti con iperbilirubinemia e tempo di protrombina maggiore del 50%, la clearance di irinotecan e' ridotta. Esiste pertanto un maggiore rischio di tossicita' ematica. In questa popolazione di pazienti si deve quindi effettuare un monitoraggio dell'emocromo completo settimanale. Nei pazienti con valori di bilirubina fino a 1,5 volte il limite superiore dell'intervallo di normalita', la dose raccomandata di irinotecan cloridrato e' 350 mg/ m^2. Nei pazienti con valori di bilirubina tra 1,5-3 volte il limite superiore dell'intervallo di normalita', la dose raccomandata di irinotecan cloridrato e' 200 mg/ m^2. I pazienti con valori di bilirubina maggiore di 3 volte il limite superiore dell'intervallo di normalita', non devono essere trattati con irinotecan cloridrato. Non sono disponibili dati per pazienti con ridotta funzionalita' epaticatrattati con irinotecan cloridrato in terapia di combinazione. L'uso di irinotecan cloridrato in pazienti con funzionalita' renale alteratanon e' raccomandato. Non sono stati condotti studi specifici di farma cocinetica negli anziani. Tuttavia, a causa della maggiore frequenza di diminuzione delle funzioni vitali in particolare quella epatica, in questi pazienti la scelta del dosaggio deve essere effettuata con cautela. Questi pazienti richiedono un maggiore controllo. La sicurezza e l'efficacia del farmaco nei pazienti pediatrici non sono state stabilite, pertanto, l'irinotecan non deve essere impiegato nella popolazionepediatrica fino a disponibilita' di maggiori dati.

Conservazione

Conservare il flaconcino nella confezione originale. Non congelare. I flaconcini di irinotecan cloridrato concentrato per soluzione per infusione devono essere protetti dalla luce.

Avvertenze

Data la natura e l'incidenza di effetti collaterali, il farmaco dovra'essere prescritto nei casi seguenti solo dopo valutazione del benefic io atteso in relazione ad eventuali fattori di rischio: pazienti che presentano fattori di rischio, in quei rari casi per i quali e' prevedibile una scarsa aderenza del paziente alle istruzioni per il trattamento degli eventi avversi. Si raccomanda per tali pazienti una stretta sorveglianza in ospedale. Quando il farmaco e' usato in monoterapia, dinorma e' somministrato secondo lo schema di dosaggio ogni 3 settimane . Tuttavia lo schema settimanale puo' essere considerato per i pazienti che abbiano bisogno di un controllo piu' frequente o che siano particolarmente a rischio di neutropenia grave. I pazienti devono essere consapevoli del rischio di diarrea ritardata che puo' insorgere piu' di 24 ore dopo la somministrazione di irinotecan cloridrato e in qualsiasi momento precedente il ciclo successivo. In monoterapia, il tempo mediano di comparsa della prima evacuazione liquida e' stato il quinto giorno dopo l'infusione di irinotecan cloridrato. I pazienti devono informare rapidamente il proprio medico in caso di insorgenza della diarrea e iniziare immediatamente la terapia appropriata. I pazienti a rischio maggiore di diarrea sono quelli precedentemente trattati con radioterapia addominale/pelvica, quelli con iperleucocitosi basale e le donne. Se non viene trattata appropriatamente, la diarrea puo' minacciare la sopravvivenza, specialmente nei casi in cui il paziente sia contemporaneamente neutropenico. Appena compare la prima evacuazione di feci liquide, il paziente deve iniziare a bere grossi volumi di liquidi sotto forma di bevande contenenti elettroliti e deve essere immediatamente iniziata una appropriata terapia antidiarroica. Dopo la dimissione dall'ospedale, i pazienti dovranno avere a disposizione i farmaci prescritti, in modo che possano trattare la diarrea non appena questa insorga. Il trattamento antidiarroico attualmente raccomandato e' costituito da loperamide ad alte dosi. Questa terapia deve continuare per 12 ore dopo l'ultima evacuazione di feci liquide e non dovra' essere modificata. In nessun caso la loperamide deve essere somministrata a queste dosi per piu' di 48 ore, a causa del rischio di ileo paralitico, e il trattamento deve durare almeno 12 ore. Quando la diarrea e' associata a neutropenia grave occorre aggiungere al trattamento antidiarroico una profilassi con antibiotici ad ampio spettro. Oltre al trattamento antibiotico si raccomanda l'ospedalizzazione per la gestione della diarrea nei seguenti casi: diarrea associata a febbre, diarrea grave, diarrea persistente dopo 48 ore dall'inizio della terapia con alte dosi di loperamide. Nei pazienti che hanno avuto diarrea grave nei cicli successivi si raccomanda una riduzione di dosaggio. Si raccomanda di effettuare un controllo settimanale completo dell'emocromo durante il trattamento con irinotecan cloridrato. I pazienti devono essere a conoscenzadel rischio di neutropenia e del significato della febbre. Le neutrop enia febbrile deve essere trattata urgentemente in ospedale con antibiotici a largo spettro per via endovenosa. Nei pazienti che hanno presentato eventi ematologici gravi, si raccomanda una riduzione della doseper le somministrazioni successive. Nei pazienti con diarrea grave e' aumentato il rischio di infezioni e di tossicita' ematologica. Gli es ami di funzionalita' epatica devono essere effettuati in condizioni basali e prima di ogni ciclo di trattamento. Nei pazienti con iperbilirubinemia, la clearance dell'irinotecan e' ridotta e pertanto presentanoun rischio piu' elevato di ematotossicita'. In questo gruppo di pazie nti deve essere eseguito un controllo completo dell'emocromo ogni settimana. Il trattamento con irinotecan cloridrato non deve essere iniziato nei pazienti con valori di bilirubina > 3 volte il limite superioredell'intervallo di normalita'. Si raccomanda un trattamento profilatt ico con un antiemetico prima di ogni trattamento con irinotecan cloridrato. Nausea e vomito sono stati riportati frequentemente. I pazienti con vomito associato a diarrea ritardata devono essere ricoverati in ospedale al piu' presto possibile. Se compare una sindrome colinergica acuta, deve essere somministrata atropina solfato salvo nei casi in cui siano presenti controindicazioni cliniche. Si deve usare cautela neipazienti con asma. Se il paziente riporta una sindrome colinergica ac uta e grave si raccomanda l'uso profilattico di atropina solfato con le somministrazioni successive di irinotecan cloridrato. Durante la terapia con irinotecan, non sono comuni le malattie interstiziali polmonari che si presentano come infiltrati polmonari. La malattia polmonare interstiziale puo' essere fatale. I probabili fattori di rischio associati allo sviluppo di infiltrati polmonari sono l'uso di farmaci tossici per i polmoni, radioterapia e l'uso di fattori di crescita. I pazienti con fattori di rischio devono essere monitorati attentamente per isintomi respiratori prima e durante la terapia con irinotecan. Nei pa zienti anziani, a causa della maggiore frequenza di diminuzione delle funzioni biologiche, per esempio la funzionalita' epatica, la selezione della dose nel trattamento con irinotecan cloridrato in questa popolazione deve essere effettuato con cautela. I pazienti non devono essere trattati con irinotecan cloridrato fino a risoluzione dell'occlusione intestinale. Non sono stati condotti studi specifici in questa popolazione. Il medicinale e' inadatto per pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio, poiche' contiene sorbitolo. Sono stati osservati rari casi di insufficienza renale, ipotensione o insufficienza circolatoria in pazienti che hanno presentato episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito, o sepsi. E' necessario l'uso di un metodo anticoncezionale durante e per almeno 3 mesi dopo il termine della terapia. Il trattamento concomitante di irinotecan con un forte inibiotore oinduttore del CYP3A4 possono alterare il metabolismo di irinotecan e devono essere evitati.

Interazioni

Non si possono escludere interazioni tra irinotecan e farmaci bloccanti neuromuscolari. Poiche' irinotecan cloridrato ha attivita' anticolinesterasica, i farmaci ad attivita' anticolinesterasica possono prolungare l'effetto di blocco neuromuscolare del suxametonio e antagonizzareil blocco neuromuscolare da farmaci non-depolarizzanti. Numerosi stud i hanno evidenziato che il trattamento concomitante con farmaci anticonvulsivanti CYP3A-inducenti comporta una ridotta esposizione all'irinotecan, al SN-38 e al SN-38 glucuronato e ridotti effetti farmacodinamici. Gli effetti di questi farmaci anticonvulsivanti si riflettevano inun calo dell'AUC del SN-38 e del SN-38G del 50% o piu'. In aggiunta a ll'induzione degli enzimi del citocromo P450 3A, la maggiore glucuronizzazione e maggiore escrezione biliare possono avere un ruolo nella ridotta esposizione all'irinotecan e ai suoi metaboliti. Uno studio ha evidenziato che il trattamento concomitante con ketoconazolo comportavaun calo dell'AUC dell'APC del 87% e un aumento dell'AUC del SN-38 del 109% rispetto all'irinotecan somministrato in monoterapia. Si deve pr estare attenzione ai pazienti in trattamento concomitante con farmaci noti inibire o indurre) il metabolismo del farmaco tramite il citocromo P450 3A4. Il trattamento concomitante di irinotecan con un inibiotore/induttore di questa via metabolica puo' alterare il metabolismo dell'irinotecan e deve essere evitato. In un piccolo studio farmacocinetico, in cui l'irinotecan 350 mg/m^2 era somministrato in concomitanza con 900 mg di erba di San Giovanni, si riportava un calo delle concentrazioni plasmatiche del 42% del metabolita attivo dell'irinotecan, l'SN-38. L'erba di San Giovanni diminuisce i livelli plasmatici di SN-38, ne consegue che non deve essere somministrato insieme all'irinotecan. Il trattamento combinato di 5-fluorouracile/acido folinico non modificala farmacocinetica dell'irinotecan.

Effetti indesiderati

Infezioni e infestazioni: nei pazienti con sepsi sono stati osservati rari casi di ridotta funzionalita' renale, ipotensione o scompenso cardiaco e vascolare. Patologie ematiche: la neutropenia e' un effetto tossico dose-limitante. La neutropenia era reversibile e non cumulativa;il tempo mediano al nadir e' stato di 8 giorni sia per l'uso in monot erapia sia per l'uso in terapia di combinazione. In monoterapia: neutropenia e' stata osservata nel 78,7 % dei pazienti ed e' risultata grave nel 22,6% dei pazienti. Nel 18% dei cicli di trattamento valutabili,si e' avuta una conta dei neutrofili inferiore a 1.000 cellule/mm^3 c ompreso un 7,6% con conta di neutrofili <500 cellule /mm^3. Il recupero totale e' stato ottenuto entro il 22 giorno. La febbre con neutropenia grave e' stata riportata nel 6,2% dei pazienti e nel 1,7% dei ciclidi trattamento. Episodi infettivi si sono verificati in circa il 10,3 % dei pazienti e sono risultati associati a neutropenia grave nel 5,3% dei pazienti, con esito fatale in 2 casi. L'anemia e' stata riporta ta in circa il 58,7% dei pazienti. La trombocitopenia e' stata osservata nel 7,4% dei pazienti e nel 1,8% dei cicli di trattamento. Quasi tutti i pazienti hanno mostrato recupero entro il ventiduesimo giorno. La neutropenia e' stata osservata nel 82,5% dei pazienti ed e' risultata grave nel 9,8% dei pazienti. Nel 67,3% dei cicli di trattamento valutabili, si e' avuta una conta dei neutrofili inferiore a 1.000 cellule/mm^3 compreso un 2,7% con conta dei neutrofili <500 cellule /mm^3. I l recupero totale e' stato ottenuto generalmente entro 7-8 giorni. La febbre con neutropenia grave e' stata riportata nel 3,4% dei pazienti e nel 0,9% dei cicli di trattamento. Episodi infettivi si sono verificati in circa il 2% dei pazienti e sono risultati associati a neutropenia grave nel 2,1% dei pazienti circa, con esito fatale in un caso. L'anemia e' stata riportata nel 97,2% dei pazienti. La trombocitopenia e'stata osservata nel 32,6% dei pazienti e nel 21,8% dei cicli di tratt amento. E' stato riportato nel periodo di farmacovigilanza dopo l'immissione in commercio un caso di trombocitopenia periferica associata alla formazione di anticorpi antipiastrine. Sono state riportate reazioni allergiche lievi, che sono tuttavia non frequenti, e rare reazioni anafilattiche/anafilattoidi. Nel periodo di farmacovigilanza successivoalla commercializzazione del farmaco sono state associate all'infusio ne di irinotecan casi molto rari di disturbi reversibili del linguaggio. Durante o dopo l'infusione sono stati riportati rari casi di ipertensione. Le malattie polmonari interstiziali che si presentano come infiltrati polmonari non sono comuni durante la terapia col farmaco. Sonostati segnalati effetti iniziali come la dispnea. Patologie gastroint estinali: diarrea ritardata. La diarrea rappresenta una tossicita' dose-limitante dell'irinotecan cloridrato. Il tempo mediano di comparsa della prima evacuazione liquida e' stato il quinto giorno dopo l'infusione di irinotecan cloridrato. In terapia di combinazione: la diarrea grave e' stata osservata nel 13,1% dei pazienti che avevano seguito le raccomandazioni per il trattamento della diarrea. Per quanto riguarda i cicli di trattamento valutabili, la diarrea grave e' stata osservatanel 3,9%. Sono stati riportati casi rari di colite pseudo-membranosa, uno dei quali e' stato documentato batteriologicamente. Sono stati ri portati episodi di disidratazione spesso associati a diarrea e/o vomito. Sono stati osservati rari casi di insufficienza renale, ipotensioneo insufficienza cardiocircolatoria in pazienti che hanno presentato e pisodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito. In monoterapia la nausea e il vomito sono stati gravi nel 10% dei pazienti trattaticon antiemetici. In terapia di combinazione , e' stata osservata una minore incidenza di nausea e vomito gravi. Stipsi, secondaria a irinotecan cloridrato e/o loperamide, e' stata osservata in monoterapia in meno del 10% dei pazienti e in terapia di combinazione nel 3,4% dei pazienti. Sono stati riportati rari casi di occlusione intestinale o emorragia gastrointestinale e rari casi di colite compreso tiflite e colite ischemica e ulcerativa. Sono stati riportati rari casi di perforazione intestinale. Altri effetti lievi comprendono anoressia, dolore addominale e mucosite. Rari casi di pancreatite sintomatica e asintomaticasono stati associati alla terapia con irinotecan. In monterapia sono stati osservati aumenti transitori da lievi a moderati dei valori sierici delle transaminasi, della fosfatasi alcalina o della bilirubina rispettivamente nel 9,2%, 8,1% e 1,8% dei pazienti, in assenza di metastasi epatiche in progressione. Aumenti transitori da lievi a moderati dei valori sierici della creatinina sono stati osservati nel 7,3% dei pazienti. Durante il trattamento in combinazione sono stati osservati aumenti transitori dei livelli sierici di SGPT, SGOT, fosfatasi alcalina e bilirubina rispettivamente nel 15%, 11% e 10% dei pazienti, in assenza di metastasi epatiche in progressione. Sono stati riportati rari casi di aumento delle amilasi e/o delle lipasi. Sono stati riportati rari casi di ipopotassiemia e iponatriemia frequentemente associati a diarrea e/o vomito. L'alopecia e' stata un evento avverso molto frequente e reversibile. Sebbene non frequentemente sono state riportate lievi reazioni cutanee. Sono stati riferiti effetti precoci come contrazioni muscolari o crampi e parestesie. E' stata riportata una grave sindrome colinergica acuta transitoria nel 9% dei pazienti trattati con monoterapia e solo nel 1,4% dei pazienti trattati con terapia di combinazione. I sintomi principali sono stati descritti come diarrea precoce evari altri sintomi come dolore addominale, congiuntivite, rinite, ipo tensione, vasodilatazione, sudorazione, brividi, malessere, capogiri, disturbi visivi, miosi, lacrimazione e aumento della salivazione, comparsi entro le prime 24 ore dopo l'infusione di irinotecan cloridrato. Questi sintomi sono scomparsi dopo somministrazione di atropina. L'astenia e' stata grave in meno del 10% dei pazienti trattati in monoterapia e nel 6,2% dei pazienti trattati con terapia di combinazione. La relazione causale con irinotecan cloridrato non e' stata chiaramente stabilita. Febbre senza infezioni senza concomitanza di neutropenia gravesi e' verificata nel 12% dei pazienti trattati in monoterapia e nel 6 ,2% dei pazienti trattati con terapia di combinazione.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono informazioni sull'uso di irinotecan cloridrato in donne ingravidanza. Irinotecan cloridrato si e' dimostrato embriotossico, fet otossico e teratogeno nei conigli e nei ratti, pertanto non deve essere usato durante la gravidanza. Le donne in eta' fertile che assumono il farmaco devono essere informate che e' necessario evitare una gravidanza e avvisare immediatamente il medico curante nel caso in cui iniziuna gravidanza. Non e' noto se l'irinotecan venga escreto nel latte m aterno. Di conseguenza, a causa di potenziali effetti collaterali nel lattante, l'allattamento al seno deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con irinotecan cloridrato.