Inspra - 30cpr Riv 25mg

Dettagli:
Nome:Inspra - 30cpr Riv 25mg
Codice Ministeriale:037298041
Principio attivo:Eplerenone
Codice ATC:C03DA04
Fascia:A
Prezzo:78.18
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

INSPRA COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Inspra - 30cpr Riv 25mg
Inspra - 30cpr Riv 25mg
Inspra - 30cpr Riv 50mg

Categoria farmacoterapeutica

Antagonisti dell'aldosterone.

Principi attivi

Ogni compressa contiene 25 mg o 50 mg di eplerenone.

Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina (E460), croscarmellosa sodica (E468), ipromellosa (E464), sodio laurilsolfato, talco (E553b), magnesio stearato (E470b). Rivestimento della compressa. Opadry giallo: ipromellosa (E464), diossido di titanio (E171), macrogol 400, polisorbato 80 (E433), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172).

Indicazioni

L'eplerenone e' indicato per la riduzione del rischio di mortalita' e morbilita' cardiovascolare in pazienti stabili con disfunzione ventricolare sinistra (LVEF <= 40%) ed evidenze cliniche di scompenso cardiaco a seguito di recente infarto del miocardio, in aggiunta alla terapiastandard compresi i betabloccanti.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' all'eplerenone o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con livelli di potassio sierico > 5,0 mmol/l all'inizio del trattamento. Pazienti con insufficienza renale moderata-grave (clearancedella creatinina < 50 ml/min). Pazienti con insufficienza epatica gra ve (Punteggio Child-Pugh C). Pazienti che assumono diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o inibitori potenti del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, nelfinavir, claritromicina, telitromacina e nefazodone).

Posologia

La dose di mantenimento raccomandata di eplerenone e' di 50 mg una volta al giorno. Il trattamento deve essere iniziato alla dose di 25 mg una volta al giorno e titolato alla dose raccomandata di 50 mg una volta al giorno preferibilmente entro 4 settimane, tenendo in considerazione i livelli di potassio sierico. La terapia con eplerenone deve iniziare normalmente entro 3-14 giorni da un episodio di infarto acuto del miocardio. I pazienti con livelli di potassio sierico >5,0 mmol/L non devono iniziare la terapia con eplerenone. Il potassio sierico deve essere misurato prima di iniziare la terapia con eplerenone, entro la prima settimana di trattamento ed un mese dopo l'inizio del trattamento o dell'aggiustamento posologico. Successivamente, il potassio sierico deve essere valutato al bisogno su base periodica. Dopo l'inizio dellaterapia, la dose deve essere aggiustata in base al livello del potass io sierico come indicato. Aggiustamento posologico dopo l'inizio del trattamento. Potassio sierico <5,0 mmol/l, aumento posologico da 25 mg a giorni alterni a 25 mg una volta al giorno e da 25 mg una volta al giorno a 50 mg una volta al giorno; potassio sierico 5,0-5,4 mmol/l mantenere la dose; potassio sierico tra 5,5-5,9: ridurre la dose da 50 mguna volta al giorno a 25 mg una volta al giorno, da 25 mg una volta a l giorno a 25 mg a giorni alterni e da 25 mg a giorni alterni a sospensione del trattamento; potassio sierico >=6,0 mmol/l: sospendere il trattamento. Dopo la sospensione di eplerenone a causa di livelli di potassio sierico >= 6,0 mmol/l, il trattamento con eplerenone puo' essereripreso alla dose di 25 mg a giorni alterni quando i livelli di potas sio siano scesi al di sotto di 5,0 mmol/l. Non sono disponibili dati per raccomandare l'uso di eplerenone nella popolazione pediatrica, pertanto l'impiego in questo gruppo di pazienti non e' raccomandato. Non e' necessario un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti anziani. A causa di un deficit della funzionalita' renale correlato all'eta',il rischio di iperpotassiemia aumenta nei pazienti anziani. Tale risc hio puo' aumentare quando e' presente una co-morbidita' associata ad una aumentata esposizione sistemica, in particolare in presenza di compromissione epatica da lieve-moderata. Si raccomanda in questi pazientiil monitoraggio periodico del potassio sierico. Non e' necessario un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione renale lieve. Si raccomanda in questi pazienti il monitoraggio periodico del potassio sierico. L'eplerenone non e' dializzabile. Non e' necessario un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione epatica lieve- moderata. A causa di un aumento dell'esposizione sistemica all'eplerenone, in pazienti con compromissione epatica lieve-moderata, specialmente se anziani, si raccomanda un monitoraggio frequente e regolare del potassio sierico. Uso concomitante: in caso di trattamento concomitante con inibitori deboli o moderati del CYP3A4, ad es. amiodarone, diltiazem e verapamil, si puo' iniziare il trattamento con25 mg al giorno. La dose non deve superare 25 mg al giorno. L'epleren one puo' essere somministrato con o senza cibo.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Avvertenze

Iperpotassiemia: in accordo con il suo meccanismo d'azione, con la somministrazione di eplerenone puo' verificarsi iperpotassiemia. I livelli di potassio sierico devono essere monitorati in tutti i pazienti all'inizio del trattamento ed in seguito a modifica del dosaggio. Successivamente, si raccomanda di effettuare un monitoraggio periodico specialmente nei pazienti a rischio di iperpotassiemia, come i pazienti (anziani) con insufficienza renale ed i pazienti diabetici. L'uso di integratori di potassio dopo che e' stato avviato il trattamento con eplerenone non e' raccomandato a causa di un maggiore rischio di iperpotassiemia. E' stato osservato che la riduzione del dosaggio di eplerenone riduce i livelli di potassio sierico. Nel corso di uno studio e' stato osservato che l'aggiunta di idroclorotiazide al trattamento con eplerenone ha compensato gli incrementi del potassio sierico. Compromissionerenale: i livelli di potassio devono essere monitorati regolarmente n ei pazienti con compromissione della funzionalita' renale, inclusi i pazienti con microalbuminuria diabetica. Il rischio di iperpotassiemia aumenta con la riduzione della funzionalita' renale. Sebbene i dati dello studio EPHESUS in pazienti con diabete di tipo 2 e microalbuminuria siano limitati, in questo piccolo numero di pazienti e' stato osservato un aumento di iperpotassiemia. Pertanto, questi pazienti devono essere trattati con cautela. L'eplerenone non viene eliminato mediante emodialisi. Compromissione epatica: nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica lieve-moderata (Punteggio Child Pugh A e B) non sono stati osservati incrementi del potassio sierico al di sopra di5,5 mmol/l. I livelli elettrolitici devono essere monitorati nei pazi enti con compromissione epatica lieve-moderata. L'uso di eplerenone inpazienti con grave funzionalita' epatica non e' stato valutato e il s uo uso e' pertanto controindicato. Induttori del CYP3A4: la somministrazione concomitante di eplerenone con gli induttori potenti del CYP3A4non e' raccomandata. Litio, ciclosporina, tacrolimus devono essere ev itati durante il trattamento con eplerenone. Contiene lattosio.

Interazioni

Interazioni farmacodinamiche. Diuretici risparmiatori di potassio e integratori di potassio: a causa del rischio aumentato di iperpotassiemia, l'eplerenone non deve essere somministrato nei pazienti in trattamento con diuretici risparmiatori di potassio e integratori di potassio.I diuretici risparmiatori di potassio possono potenziare l'effetto di agenti antiipertensivi e di altri diuretici. Litio: non sono stati co ndotti studi di interazione con il litio. Tuttavia, la tossicita' da litio e' stata riportata in pazienti che assumevano litio contemporaneamente a diuretici e ACE-inibitori. La somministrazione concomitante dieplerenone e litio deve essere evitata. Se questa combinazione e' nec essaria, occorre monitorare le concentrazioni plasmatiche di litio. Ciclosporina, tacrolimus: ciclosporina e tacrolimus possono portare ad una compromissione della funzionalita' renale e aumentare il rischio diiperpotassiemia. L'uso concomitante di eplerenone e ciclosporina o ta crolimus deve essere evitato. Se necessario, si raccomanda un attento monitoraggio del potassio sierico e della funzionalita' renale quando la ciclosporina e il tacrolimus vengono somministrati durante il trattamento con eplerenone. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): il trattamento con FANS puo' causare insufficienza renale acuta attraverso un'azione diretta sulla filtrazione glomerulare, specialmente nei pazienti a rischio (anziani e/o pazienti disidratati). I pazienti in trattamento con eplerenone e FANS devono essere adeguatamente idratati e la funzionalita' renale deve essere controllata prima di iniziare iltrattamento. Trimetoprim: la somministrazione concomitante di trimeto prim e eplerenone aumenta il rischio di iperpotassiemia. Deve essere effettuato il monitoraggio del potassio sierico e della funzionalita' renale, specialmente in pazienti con compromissione renale e negli anziani. ACE- inibitori, antagonisti dei recettori dell'angiotensina II (AIIA): la somministrazione concomitante di eplerenone con ACE inibitorio antagonisti dei recettori dell'angiotensina II deve essere effettua ta con cautela. L'associazione di eplerenone con questi medicinali puo' aumentare il rischio di iperpotassiemia in pazienti a rischio di compromissione renale, ad es. gli anziani. Si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli di potassio sierico e della funzionalita' renale. Alfa-1 bloccanti: quando gli alfa-1 bloccanti vengono somministrati inassociazione ad eplerenone, potrebbe verificarsi un aumento dell'effe tto ipotensivo e/o ipotensione posturale. Si raccomanda pertanto, un monitoraggio clinico dell'ipotensione posturale in caso di somministrazione concomitante con gli alfa-1 bloccanti. Antidepressivi triciclici,neurolettici, amifostina, baclofene: la somministrazione concomitante di questi medicinali con eplerenone puo' aumentare potenzialmente gli effetti antiipertensivi e il rischio di ipotensione posturale. Glucoc orticoidi, tetracosactide: la somministrazione concomitante di questi medicinali con eplerenone puo' diminuire potenzialmente gli effetti antiipertensivi (ritenzione di sodio e di liquidi). Interazioni farmacocinetiche: Gli studi in vitro indicano che l'eplerenone non e' un inibitore degli isoenzimi del CYP1A2, CYP2C19, CYP2C9, CYP2D6 o CYP3A4. L'eplerenone non e' un substrato o un inibitore della glicoproteina-P. Digossina: l'esposizione sistemica (AUC) alla digossina aumenta del 16% (90% IC: 4% - 30%) se somministrata assieme all'eplerenone. Si raccomanda cautela quando la digossina viene somministrata a dosi vicine al limite terapeutico superiore. Warfarin: non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative con warfarin. Si raccomanda cautela quando il warfarin viene somministrato a dosi vicine al limite terapeutico superiore. Substrati del CYP3A4: i risultati degli studi di farmacocinetica sui substrati specifici del CYP3A4, ad es. midazolam e cisapride, non hanno mostrato alcuna interazione farmacocinetica significativa quando questi medicinali sono stati somministratiinsieme all'eplerenone. Inibitori del CYP3A4. Inibitori potenti del C YP3A4: quando l'eplerenone viene somministrato insieme a medicinali che inibiscono l'enzima CYP3A4 possono verificarsi interazioni farmacocinetiche significative. Un potente inibitore del CYP3A4 (ketoconazolo 200 mg BID) ha determinato un aumento del 441% nell'AUC dell'eplerenone. L'uso concomitante di eplerenone con forti inibitori del CYP3A4, quali ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, nelfinavir, claritromicina, telitromicina e nefazadone e' controindicato. Inibitori deboli-moderati del CYP3A4: la somministrazione concomitante di eritromicina, saquinavir, amiodarone, diltiazem, verapamil e fluconazolo ha determinato interazioni farmacocinetiche significative con aumenti dell'AUC dal 98% al 187%. Pertanto, il dosaggio di eplerenone non deve superare 25 mg quando gli inibitori deboli- moderati del CYP3A4 vengono somministrati insieme all'eplerenone. Induttori del CYP3A4: la somministrazione contemporanea dell'erba di S. Giovanni (un potente induttore del CYP3A4) con l'eplerenone ha causato una diminuzione del 30% nell'AUC dell'eplerenone. Una diminuzione piu' pronunciata dell'AUC dell'eplerenone puo' verificarsi con induttori piu' potenti del CYP3A4, quali la rifampicina. A causa del rischio di una ridotta efficacia dell'eplerenone, l'usoconcomitante di induttori potenti del CYP3A4 (rifampicina, carbamazep ina, fenitoina, fenobarbitale, erba di S. Giovanni) con eplerenone none' raccomandato. Antiacidi: sulla base dei risultati di uno studio cl inico di farmacocinetica, non si prevedono interazioni significative quando gli antiacidi vengono somministrati con eplerenone.

Effetti indesiderati

Nello studio di efficacia e di sopravvivenza sullo scompenso cardiaco conseguente ad infarto acuto del miocardio, l'incidenza complessiva degli eventi avversi segnalati con eplerenone e' stata simile al placebo. Frequenze eventi avversi: comune > 1/100, <1/10; non comune >1/1000,<1/100. Infezioni e infestazioni. Non comune: pielonefrite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: eosinofilia. Disturbi del m etabolismo e della nutrizione. Comune: iperpotassiemia; non comune: iponatriemia, disidratazione, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri; non comune: cefalea. Patologie cardiache. Non comune: infarto del miocardio, insufficienza cardiaca sinistra, fibrillazione atriale. Patologie vascolari. Comune: ipotensione; non comune: trombosi arteriosa alle gambe, ipotensione posturale. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: faringite. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, nausea; non comune: vomito, flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; noncomune: prurito, aumento della sudorazione; non noto: edema angioneur otico. Patologie del sistema muscoloscheletrico e tessuto connettivo. Non comune: mal di schiena, crampi alle gambe. Patologie renali e delle vie urinarie. Comuni: alterata funzionalita' renale. Patologie dell'apparato riproduttivo della mammella. Non comune: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: astenia, malessere. Esami diagnostici. Non comune: aumento dell'azotemia, aumento della creatinina. Nello studio EPHESUS, si e' verificato un maggior numero di casi di ictus nel gruppo di pazienti anziani (>=75 anni). Non e' stata comunque osservata una differenza significativa tra l'incidenza di ictus nel gruppo trattato con eplerenone (30) rispetto a placebo (22).

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: non vi sono dati sufficienti sull'uso di eplerenone in donne in gravidanza. Gli studi effettuati su animali non hanno indicato eventi avversi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embriofetale, parto o sviluppo post-natale. Si richiede cautela nel prescrivere eplerenone alle donne in gravidanza. Non e' noto se l'eplerenone venga escreto nel latte materno dopo somministrazione orale. Tuttavia, i datipreclinici evidenziano che l'eplerenone e/o i suoi metaboliti sono pr esenti nel latte dei ratti e che i piccoli dei ratti esposti a questa via di somministrazione si sviluppano normalmente. Poiche' non sono noti i possibili eventi avversi sul bambino durante l'allattamento al seno, si dovra' decidere se interrompere l'allattamento o il trattamento, tenendo conto dell'importanza del farmaco per la madre.