Indobufene My - 30cpr 200mg

Dettagli:
Nome:Indobufene My - 30cpr 200mg
Codice Ministeriale:036760015
Principio attivo:Indobufene
Codice ATC:B01AC10
Fascia:C
Prezzo:15
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Mylan Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:30 mesi

Denominazione

INDOBUFENE MYLAN GENERICS 200 MG COMPRESSE

Formulazioni

Indobufene My - 30cpr 200mg

Categoria farmacoterapeutica

Antitrombotici.

Principi attivi

Indobufene.

Eccipienti

Lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, carbossimetilamido sodico (tipo A), sodio laurilsolfato, magnesio stearato.

Indicazioni

Prevenzione dell'occlusione dei by-pass delle arterie coronariche; trattamento della claudicatio intermittente secondaria a patologie occlusive delle arterie periferiche; trattamento antiaggregante nelle condizioni patologiche in cui l'iperattivita' o l'attivazione piastrinica possono avere un ruolo determinante nella patogenesi del trombo, come per esempio: vasculopatie ischemiche cardiache e cerebrali, arteriopatieperiferiche su base aterosclerotica, trombosi venose, dislipidemie e diabete; prevenzione dell'attivazione della trombogenesi durante la circolazione extracorporea (emodialisi).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; il medicinale non deve essere usato in presenza di ulcera gastro-duodenale, gastrite emorragica, grave compromissione della funzionalita' epatica e/o renale, ne' in soggetti con diatesi emorragica; sussistela possibilita' di sensibilita' crociata con acido acetilsalicilico e d altri farmaci antinfiammatori non steroidei; per questo motivo il farmaco non deve essere somministrato a pazienti in cui questi farmaci hanno indotto sintomi asmatici, rinite o orticaria.

Posologia

Di norma la dose giornaliera equivale a 400 mg, da somministrare in due dosi separate ad intervalli di 12 ore. La dose minore (200 mg/die) e' particolarmente indicata per i trattamenti a lungo termine. Si raccomanda di assumere una compressa (200 mg) al mattino dopo colazione ed una alla sera dopo cena. Poiche' l'indobufene viene eliminato principalmente per via renale, e' necessario ridurre il dosaggio proporzionalmente al grado di funzionalita' renale. Soprattutto nei pazienti anziani (con piu' di 65 anni) stabilire attentamente la posologia, tenendo presente che la funzionalita' renale diminuisce progressivamente con l'eta'. Nei pazienti anziani oltre i 65 anni, la dose consigliata e' compresa tra 100 e 200 mg/die. Si suggerisce il seguente schema. Clearance della creatinina (ml/min) > 80: 200 mg due volte al giorno; clearance della creatinina (ml/min) 30-80: 100 mg due volte al giorno; Clearance della creatinina (ml/min) < 30: 100 mg al giorno. Nella prevenzionedella trombogenesi durante la circolazione extracorporea (emodialisi) la dose di indobufene dipende dalle condizioni del paziente; a giudiz io del medico possono essere somministrati 100 mg per os prima di ogniseduta dialitica.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Lesioni pregresse dell'apparato gastroenterico cosi' come la contemporanea somministrazione di altri farmaci antiaggreganti o di antinfiammatori non steroidei richiedono cautela nell'uso del prodotto. Nell'eventuale comparsa di dispesia (ad esempio pirosi, dolore epigastrico) si consiglia la riduzione della dose o l'interruzione temporanea del trattamento. Nei soggetti con insufficienza renale e' opportuna una riduzione delle dosi in rapporto al grado di funzionalita' renale. L'eventuale comparsa di reazioni allergiche, quali eruzioni orticarioidi, esigel'interruzione del trattamento. La somministrazione dei farmaci nel p aziente anziano richiede cautela anche in considerazione della progressiva riduzione della funzionalita' renale con l'eta'. La posologia consigliata per pazienti anziani (oltre i 65 anni) tiene conto di questo fattore. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranzaal galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glu cosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Come conseguenza dell'alto grado di legame dell'indobufene alle proteine plasmatiche, esiste la possibilita' di spostamento di altri medicinali che si legano alle proteine. Per tale motivo devono essere eseguite valutazioni periodiche dei livelli di glucosio plasmatico nei pazienti diabetici in trattamento con farmaci ipoglicemici orali come le sulfaniluree. Per lo stesso motivo gli effetti degli anticoagulanti orali(derivati cumarinici) e/o dell'eparina potrebbero essere aumentati. Q uando si somministra in concomitanza con questi farmaci, devono esseredeterminati regolarmente il tempo di protrombina e altri test di coag ulazione. Nel corso della sperimentazione clinica non sono stati segnalati segni o sintomi che possano fare sospettare interazioni con altrifarmaci e altre interazioni, anche nel corso di trattamenti prolungat i a 6 e 12 mesi.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati piu' frequenti riguardano il tratto gastrointestinale e consistono in: dispepsia, pirosi, dolore epigastrico ed addominale, stipsi, diarrea, distensione addominale, nausea e vomito. Molto raramente sono stati segnalati casi di ulcera peptica, erosiva e/o di gastrite emorragica, talvolta associata a ematemesi e/o melena e casi di emorragia cerebrale. Sono stati osservati casi di epistassi, emottisi, lievi emorragie non complicate da congiuntiva, gengive, labbra,retto e vescica. Occasionalmente sono stati segnalati aumenti nei val ori delle transaminasi e dell'azotemia ed una diminuzione della clearance della creatinina. Raramente sono state segnalate reazioni cutanee di tipo allergico, porpora associata a trombocitopenia, cefalea. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Anche se la sperimentazione nell'animale non ha evidenziato danni fetali si sconsiglia l'uso del farmaco in gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento.