Incivo - Fl 168cpr Riv 375mg

Dettagli:
Nome:Incivo - Fl 168cpr Riv 375mg
Codice Ministeriale:041456017
Principio attivo:Telaprevir
Codice ATC:J05AE11
Fascia:C
Prezzo:12411.88
Produttore:Janssen Cilag Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:24 mesi

Denominazione

INCIVO 375 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Incivo - Fl 168cpr Riv 375mg

Categoria farmacoterapeutica

Antivirali ad azione diretta.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene 375 mg di telaprevir.

Eccipienti

Nucleo della compressa: ipromellosa acetato succinato, calcio idrogenofosfato (anidro), cellulosa microcristallina, silice colloidale anidr a, sodio laurilsolfato, sodio croscarmelloso, sodio stearilfumarato. Film di rivestimento della compressa: alcol polivinilico, macrogol, talco, titanio diossido (E171), ossido di ferro giallo (E172).

Indicazioni

Il medicinale in associazione a peginterferone alfa e ribavirina, e' indicato per il trattamento dell'epatite C cronica di genotipo 1 in pazienti adulti con con epatopatia compensata (compresa la cirrosi): che siano naive al trattamento; che siano stati precedentemente trattati con interferone alfa (pegilato o non pegilato) da solo o in associazione a ribavirina, compresi i pazienti recidivanti, i partial responder ed i null responder.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati. Co-somministrazione con principi attivi fortemente metabolizzati dal CYP3A e per i quali le elevate concentrazioni plasmatiche sono associate a eventi gravi e/o potenzialmente letali. Questi principi attivi comprendono alfuzosina, amiodarone, bepridil, chinidina, astemizolo, terfenadina, cisapride, pimozide, derivati dell'ergot (diidroergotamina, ergometrina, ergotamina, metilergometrina), lovastatina, simvastatina, atorvastatina, sildenafil o tadalafil (solo se usato per il trattamento dell'ipertensione arteriosa polmonare) e midazolam o triazolam somministrati per via orale. Co-somministrazione con antiaritmici di classe Ia o III ad eccezione della lidocaina per uso endovenoso. Co-somministrazione con principi attivi che inducono fortemente il CYP3A, ad esempio rifampicina, Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), carbamazepina, fenitoina e fenobarbital e che possono quindi comportare una esposizione inferiore e una perdita di efficacia del farmaco. Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dipeginterferone alfa e di ribavirina per un elenco delle rispettive co ntroindicazioni, poiche' il medicinale deve essere impiegato in associazione a peginterferone alfa e a ribavirina.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e monitorato da un medico con esperienza nella gestione dell'epatite C cronica. Posologia: 750 mg per via orale ogni 8 ore con il cibo (la dose totale giornaliera e' di 6 compresse (2.250 mg)). Assumere il farmaco senza cibo o senza rispettare l'intervallo tra le dosi puo' risultare in una diminuzione della concentrazione plasmatica di telaprevir che puo' ridurre l'effetto terapeutico del farmaco. Somministrare in associazione con ribavirina e peginterferone alfa-2a o -2b. Per specifiche istruzioni sul dosaggio di peginterferone alfa e di ribavirina, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di questi medicinali. Pazienti adulti naive e pazienti recidivanti al precedente trattamento: il trattamento deve essere iniziato in associazione a peginterferone alfa e a ribavirinae somministrato per 12 settimane. I pazienti con acido ribonucleico d el virus dell'epatite C (HCV-RNA) non rilevabile alle settimane 4 e 12ricevono un ulteriore ciclo di 12 settimane di soli peginterferone al fa e ribavirina, per una durata totale del trattamento di 24 settimane. I pazienti con HCV-RNA rilevabile alle settimane 4 o 12 ricevono un ulteriore ciclo di 36 settimane di soli peginterferone alfa e ribavirina, per una durata totale del trattamento di 48 settimane. Per tutti pazienti con cirrosi a prescindere dalla non rilevabilita' di HCV-RNA alle settimane 4 o 12, e' raccomandato un ulteriore ciclo di 36 settimane di soli peginterferone alfa e ribavirina, per una durata totale deltrattamento di 48 settimane. I livelli di HCV-RNA devono essere monit orati alle settimane 4 e 12 per determinare la durata del trattamento.Negli studi di fase 3 e' stato utilizzato un sensibile test real-time PCR con un limite di quantificazione di 25 UI/ml e un limite di rilev azione di 10-15 UI/ml per determinare se i livelli di HCV-RNA fossero non rilevabili. Livelli rilevabili di HCV RNA sotto il limite inferiore di quantificazione del test non devono essere usati in sostituzione di "non rilevabili" per prendere decisioni in merito alla durata del trattamento, poich? cio' potrebbe portare a una durata insufficiente del trattamento e a tassi di ricaduta piu' elevati. Pazienti adulti gia'trattati partial responder o null responder: iniziare il trattamento con il farmaco in associazione a peginterferone alfa e a ribavirina e somministrare per 12 settimane, seguito da una terapia con soli peginterferone alfa e ribavirina (senza il farmaco), per una durata complessiva di 48 settimane. Monitorare i livelli di HCV-RNA alle settimane 4 e 12. Tutti i pazienti: poich? e' altamente improbabile che pazienti con risposte virali inadeguate raggiungano una risposta virologica sostenuta, i pazienti con HCVRNA > 1.000 UI/ml alla settimana 4 o alla settimana 12 interrompano la terapia. Linee guida per l'interruzione del trattamento con il farmaco, peginerferone alfa e ribavirina. >>Incivo.HCV RNA > 1.000 UI/ml alla settimana 4 di trattamento: interruzione d efinitiva; HCV RNA > 1.000 UI/ml alla settimana 12 di trattamento: trattamento con il farmaco completato. >>Peginterferone alfa e ribavirina. HCV RNA > 1.000 UI/ml alla settimana 4 di trattamento, HCV RNA > 1.000 UI/ml alla settimana 12 di trattamento: interruzione definitiva. Queste linee guida possono non essere altrettanto attendibili quando e'stato utilizzato un trattamento di induzione con peginterferone alfa e ribavirina prima di iniziare la terapia con il prodotto. Negli studidi Fase 3, nessuno dei pazienti con HCV RNA > 1.000 UI/ml alla settim ana 4 o alla settimana 12 ha raggiunto l'SVR continuando il trattamento con peginterferone alfa e ribavirina. Negli studi di Fase 3 in pazienti naive al trattamento, 4/16 (25%) pazienti con livelli di HCV RNA tra 100 UI/ml e 1.000 UI/ml alla settimana 4 hanno raggiunto l'SVR. Neipazienti con HCV RNA tra 100 UI/ml e 1.000 UI/ml alla settimana 12, 2 /8 (25%) hanno raggiunto l'SVR. Nei null responders al trattamento precedente, considerare l'effettuazione un ulteriore test HCV RNA tra le settimane 4 e 12. Se la concentrazione di HCV RNA e' > 1.000 UI/ml, ilfarmaco, peginterferone alfa e ribavirina devono essere interrotti. P er pazienti che ricevono un trattamento totale di 48 settimane, il peginterferone alfa e la ribavirina devono essere interrotti qualora allasettimana 24 o alla settimana 36 sia rilevabile l'HCV RNA. Assumere i l medicinale con peginterferone alfa e ribavirina, per evitare un fallimento del trattamento. Per evitare il fallimento del trattamento, la dose del farmaco non deve essere ridotta n? interrotta. Se il trattamento viene interrotto per reazioni avverse al farmaco o a causa di una risposta virologica insufficiente, il trattamento non deve essere iniziato nuovamente. Fare riferimento al rispettivo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di peginterferone alfa e di ribavirina per le linee guida sulle modifiche del dosaggio, sulle interruzioni, sospensioni o sulla ripresa di questi medicinali. Se un paziente dimentica una dose entro 4 ore dall'orario di assunzione abituale, deve essere informato di assumere la dose prescritta il prima possibile, accompagnata da cibo. Se un paziente dimentica una dose e sono trascorse piu' di 4 ore dall'orario di assunzione abituale del farmaco, non deve assumere la dose dimenticata, ma riprendere il normale schema posologico. Popolazioni speciali. Insufficienza renale: non esistono dati clinici sull'uso in pazienti con HCV e insufficienza renale di grado da moderato a grave. In pazienti HCV-negativi con insufficienza renale grave, non sono stati osservati cambiamenti clinici rilevanti in seguito all'esposizione a telaprevir. Pertanto, non e' raccomandato l'aggiustamento delladose nei pazienti con insufficienza renale affetti da HCV. Non ci son o dati clinici sull'uso in pazienti sottoposti ad emodialisi. Fare riferimento anche al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di ribavirina per i pazienti con CrCl < 50 ml/min. Insufficienza epatica: l'uso non e' raccomandato in pazienti con insufficienza epatica di grado da moderato a grave o con epatopatia scompensata. Non e' necessario modificare il dosaggio del farmaco, se somministrato a pazienti con epatite C e insufficienza epatica lieve (Classe A di Child-Pugh, punteggio5- 6). Fare riferimento anche al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di peginterferone alfa e di ribavirina che sono controindicati con punteggio >= 6 di Child-Pugh. Anziani: i dati disponibili sull'uso in pazienti di eta' >=65 anni sono limitati. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia nei bambini di eta' < 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Informare i pazienti che le compresse vanno inghiottite intere.

Conservazione

Conservare nella confezione originale. Tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidita'. Non togliere il disidratante.

Avvertenze

Non somministrare in monoterapia; prescrivere solo in associazione a entrambi i medicinali peginterferone alfa e ribavirina. Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di peginterferone alfa e di ribavirina DEVE essere pertanto consultato prima di iniziare la terapia in associazione. Non esistono dati clinici su pazienti sottoposti nuovamente a trattamento, dopo fallimento della terapia a base di un inibitore della proteasi NS3-4A dell'HCV. Eruzione Cutanea da Farmaco con Eosinofilia e Sintomi Sistemici (DRESS): si presenta come una eruzione cutaneacon eosinofilia associata (con febbre, linfoadenopatia, edema faccial e e coinvolgimento di organi interni); si puo' manifestare in qualsiasi momento. La progressione di tutte le eruzioni cutanee deve essere monitorata fino alla risoluzione delle stesse con appropriati monitoraggio in base alla gravita'. Grado moderato: monitorare la progressione oi sintomi sistemici fino alla risoluzione; considerare l'interruzione definitiva di questo prodotto; se l'eruzione non migliora entro 7 gio rni dalla sospensione di telaprevir, deve essere interrotta la ribavirina. L'interruzione di ribavirina puo' essere necessaria anche prima se l'eruzione cutanea peggiora nonostante l'interruzione di telaprevir.Peginterferone alfa puo' essere continuato a meno che dal punto di vi sta medico non sia indicata l'interruzione. Eruzione grave: interrompere immediatamente e definitivamente l'uso del farmaco; consultare uno specialista in dermatologia; monitorare la progressione o i sintomi sistemici fino alla risoluzione; peginterferone alfa e ribavirina possono essere continuati; se non si osserva miglioramento entro 7 giorni dall'interruzione, si deve considerare una interruzione sequenziale o simultanea di ribavirina e/o peginterferone alfa; se medicalmente indicato, puo' essere necessaria prima l'interruzione di peginterferone alfae ribavirina. Sospetto o diagnosi di eruzioni generalizzate bollose c utanee, DRESS, sindrome di Stevens-Johnson/necrolisi epidermica tossica, pustolosi acuta esantematica generalizzata, eritema multiforme: interrompere immediatamente e definitivamente la terapia. Se il trattamento con il medicinale e' stato interrotto, non deve essere ripreso. Anemia: negli studi effettuati l'incidenza complessiva e la gravita' dell'anemia sono state superiori con il trattamento in associazione con questo farmaco, rispetto alla terapia con i soli peginterferone alfa e ribavirina. I valori dell'emoglobina sono gradualmente migliorati al termine del trattamento ed a intervalli regolari prima e durante. Se ribavirina viene interrotta definitivamente per la gestione dell'anemia, anche il telaprevir deve essere interrotto definitivamente. I pazientipossono continuare il trattamento con peginterferone alfa e ribavirin a nel caso venga interrotto solo l'uso del farmaco; ribavirina puo' essere assunta nuovamente in base alle linee guida sulla modifica del dosaggio. La dose di telaprevir non deve essere ridotta e non puo' essere somministrato nuovamente. Gravidanza e contraccezione: le pazienti di sesso femminile in eta' fertile ed i loro partner, cosi' come i pazienti di sesso maschile e le loro partner, devono utilizzare 2 misure contraccettive non-ormonali efficaci; 2 mesi dopo il completamento del trattamento, i contraccettivi ormonali sono di nuovo appropriati come uno dei due metodi efficaci per il controllo delle nascite. Effetti cardiovascolari: usare con cautela con gli antiaritmici di Classe Ic propafenone e flecainide, includendo un appropriato monitoraggio clinico e con ECG. Evitare la co-somministrazione con domperidone. Evitare l'uso del farmaco in pazienti con prolungamento congenito del QT, o con anamnesi familiare di prolungamento congenito del QT o di morte improvvisa. Nel caso in cui il trattamento sia ritenuto strettamente necessario, occorre monitorare i pazienti attentamente ed effettuare valutazioni dell'ECG. Usare con cautela in pazienti con: anamnesi di prolungamento del QT acquisito; bradicardia clinicamente rilevante; anamnesi di insufficienza cardiaca con ridotta frazione di eiezione ventricolare sinistra; necessita' di assumere medicinali noti per prolungare l'intervallo del QT, ma il metabolismo dei quali non sia principalmente dipendente dal CYP3A4. I disturbi elettrolitici devono essere monitorati e corretti, se necessario, prima di iniziare il trattamento e durante laterapia. Analisi di laboratorio: i livelli di HCV-RNA devono essere m onitorati alle settimane 4 e 12, e in base a quanto clinicamente indicato. Tutte le appropriate valutazioni di laboratorio di seguito riportate (esame emocromocitometrico completo con conta leucocitaria differenziale, elettroliti, creatinina sierica, test di funzionalita' epatica, TSH, acido urico) devono essere effettuate in tutti i pazienti primadi iniziare il trattamento in associazione. Si raccomanda di effettua re le valutazioni chimiche (elettroliti, creatinina sierica, acido urico, enzimi epatici, bilirubina, TSH) con la stessa frequenza degli esami ematologici o secondo quanto richiesto dal punto di vista clinico. Risposta virologica insufficiente: interrompere il trattamento. Trattamento di altri genotipi di HCV: non essendoci dati clinici sufficientia supportare il trattamento, e' controindicato l'uso del medicinale. Insufficienza renale: la sicurezza e l'efficacia in pazienti con insufficienza renale da moderata a grave (CrCl < 50 ml/min) e in pazienti sottoposti ad emodialisi non sono state stabilite. Insufficienza epatica: non e' raccomandato l'uso in questi pazienti. Telaprevir non e' stato studiato in pazienti infetti da HCV con insufficienza epatica moderata; in pazienti HCV negativi con insufficienza epatica moderata, e' stata osservata una riduzione dell'esposizione a telaprevir. Non e' stata determinata la dose appropriata di prodotto per i pazienti affetti da epatite C con insufficienza epatica moderata; non e' pertanto raccomandato. Pazienti trapiantati: non sono disponibili dati clinici. Il medicinale in associazione con peginterferone alfa e ribavirina e' stato valutato in 60 pazienti con infezione da HIV, nel trattamento dell'HCV in pazienti naive che non erano in terapia antiretrovirale per HIV o che erano in trattamento con efavirenz o atazanavir/ritonavir in associazione con tenofovir disoproxil fumarato ed emtricitabina o lamivudina. Co-infezione da HCV/HBV: non esistono dati disponibili sull'uso in pazienti con co-infezione da HCV/HBV. Popolazione pediatrica: e' controindicato nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni. Malattie della tiroide: durante la terapia puo' verificarsi l'aumento della tireotropina (TSH), che puo' indicare il peggioramento o la ricomparsa di ipotiroidismo pre-esistente o passato, o una nuova insorgenza di ipotiroidismo. Eccipienti: questo farmaco contiene circa 2,3 mg di sodio per compressa.

Interazioni

Telaprevir e' metabolizzato a livello epatico dal CYP3A ed e' un substrato della glicoproteina P (P-gp). La co-somministrazione di medicinali che inducono il CYP3A e/o la P-gp puo' ridurre le concentrazioni plasmatiche di telaprevir. La co-somministrazione di medicinali che inibiscono il CYP3A e/o la P-gp puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di telaprevir. La somministrazione del farmaco puo' aumentare l'esposizione sistemica ai medicinali che sono substrati del CYP3A o della P-gp, che potrebbero aumentare o prolungare il proprio effetto terapeutico e le reazioni avverse. Non e' noto se telaprevir sia un substrato,induttore o inibitore delle proteine trasportatrici di medicinali div erse dalla P-gp. Non puo' essere esclusa l'induzione di enzimi metabolici per telaprevir. Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Non somministrare contemporaneamente a medicinali che sonoaltamente dipendenti dal CYP3A per la clearance e per i quali le elev ate concentrazioni plasmatiche sono associate ad eventi gravi e/o potenzialmente fatali quali aritmia cardiaca, o vasospasmo periferico oppure ischemia, o miopatia, compresa rabdomiolisi, o sedazione prolungatao aumentata o depressione respiratoria, o ipotensione o aritmia cardi aca. Il medicinale non deve essere somministrato contemporaneamente adantiaritmici di Classe Ia o III, eccetto la lidocaina per somministra zione ev. Usare con cautela con gli antiaritmici di Classe Ic propafenone e flecainide, includendo un appropriato monitoraggio clinico ed ECG. Hypericum perforatum: i preparati di origine vegetale che contengono l'Erba di San Giovanni non devono pertanto essere associati al medicinale. Gli induttori lievi e moderati di CYP3A devono essere evitati. Altre associazioni. Claritromicina, eritromicina, telitromicina, troleandomicina: si richiede cautela e si raccomanda un monitoraggio se co-somministrati al farmaco. Warfarin: monitorare il tempo di protrombinainternazionale. Dabigatran: si richiede cautela e si raccomanda un mo nitoraggio. Carbamazepina, fenobarbitale, fenitoina; rifabutina; rifampicina; atorvastatina: la co-somministrazione con questi agenti e' controindicata. Escitalopram: non e' nota la rilevanza clinica, puo' rendersi necessario un aumento della dose. Trazodone: la co-somministrazione puo' comportare possibili eventi avversi. L'associazione deve essere impiegata con cautela e deve essere presa in considerazione una doseinferiore di trazodone. Domperidone: evitare la co-somministraizone. Ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo: quando e' necessaria la cosomministrazione, sono controindicate elevate dosi di itraconazolo (> 200 mg/die) o di ketoconazolo (> 200 mg/die). Si richiede cautela e si raccomanda un monitoraggio per itraconazolo, posaconazoloe voriconazolo. Non somministrare voriconazolo a pazienti in terapia con telaprevir, a meno che una valutazione del rapporto rischio/beneficio non ne giustifichi l'impiego. Colchicina: i pazienti con insufficienza renale o epatica non devono assumere colchicina assieme al farmaco, a causa del rischio di tossicita' della colchicina. Nei pazienti con funzionalita' renale ed epatica nella norma si raccomanda di interrompere il trattamento con colchicina, o di effettuare solo un trattamento limitato di colchicina a dose ridotta. Alprazolam: rilevanza clinica non nota. Midazolam somministrato per via parenterale, midazolam somministrato per via orale, triazolam somministrato per via orale: la-somministrazione deve essere effettuata in un ambiente che garantisca unmonitoraggio clinico e un'idonea gestione medica in caso di depressio ne respiratoria e/o sedazione prolungata. Considerare una riduzione del dosaggio di midazolam somministrato per via parenterale, soprattuttose viene somministrata piu' di una singola dose di midazolam. La co-s omministrazione di midazolam o triazolam per via orale e telaprevir e'controindicata. Zolpidem (sedativo non benzodiazepinico): rilevanza c linica non nota. L'aumento della dose di zolpidem puo' essere richiesto per mantenere l'efficacia. Amlodipina: occorre cautela e considerareuna riduzione della dose di amlodipina. Si raccomanda un monitoraggio . Diltiazem, felodipina, nicardipina, nifedipina, nisoldipina, verapamil: si richiede cautela e si raccomanda un monitoraggio clinico dei pazienti. Sistemici desametasone: l'uso concomitante puo' provocare una perdita dell'effetto terapeutico di telaprevir. Utilizzare con cautela, oppure considerare alternative terapeutiche. Inalati/nasali, fluticasone, budesonide: la co-somministrazione e' controindicata a meno che il beneficio potenziale per il paziente non superi il rischio di effetti collaterali dei corticosteroidi sistemici. Bosentan: si richiede cautela e si raccomanda un monitoraggio. Atazanavir/ritonavir: e' raccomandato un monitoraggio per iperbilirubinemia. Darunavir/ritonavir; fosamprenavir/ritonavir; lopinavir/ritonavir: la co-somministrazione none' raccomandata. Efavirenz: se co-somministrato, usare telaprevir 1.1 25 mg ogni 8h. Tenofovir disoproxil fumarato: intensificare il monitoraggio. Abacavir, zidovudina: non studiato. Non puo' essere escluso un effetto di telaprevir sull'enzima UDPglucoroniltrasferasi, e cio' puo'influenzare le concentrazioni plasmatiche di abacavir e zidovudina. E travirina; rilpivirina; raltegravir: se co-somministrato non e' richiesto l'aggiustamento della dose. Etinilestradiolo, noretindrone: utilizzare misure contraccettive non ormonali aggiuntive. Ciclosporina, tacrolimus, sirolimus: saranno richieste significative riduzioni della dose di immunosoppressore e un prolungamento degli intervalli tra le dosi. Durante la co- somministrazione con telaprevir, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli ematici dell'immunosoppressore, della funzionalita' renale e degli effetti correlati all'immunosoppressore. Tacrolimus puo' prolungare l'intervallo del QT. Salmeterolo: la co- somministrazione non e' raccomandata; puo' comportare un aumento del rischi di eventi avversi cardiovascolari associati a salmeterolo. Metadone:non occorre alcun aggiustamento del dosaggio di metadone quando s'ini zia la co-somministrazione. Tuttavia, si raccomanda di effettuare un monitoraggio, poich? e' possibile che in alcuni pazienti si renda necessario un aggiustamento della dose di metadone durante la terapia di mantenimento. Buprenorfina: non e' richiesto alcun aggiustamento del dosaggio di buprenorfina. Sildenafil, tadalafil, vardenafil: non e' raccomandata la co-somministraizone. Esomeprazolo: gli inibitori della pompa protonica possono essere impiegati senza alcuna modifica del dosaggio.

Effetti indesiderati

Frequenza effetti indesiderati: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, <1/100) e raro (>= 1/10.000, < 1/1.000). Reazioni avverse ai medicinali associate al farmaco (co-somministrato con peginterferone alfa e ribavirina) in pazienti con HCV negli studi di Fase 2 e 3 controllati con placebo (dati aggregati). Infezioni ed infestazioni. Comune: candidosi orale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: anemia; comune: trombocitopenia, linfopenia. Patologie endocrine. Comune: ipotiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperuricemia, ipokalemia; non comune: gotta. Patologie del sistema nervoso. Comune: disgeusia, sincope. Patologie dell'occhio. Non comune: retinopatia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, diarrea, vomito, emorroidi, proctalgia; comune: prurito anale, emorragia rettale, ragade anale; non comune: proctite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: prurito, eruzione cutanea; comune: eczema, edema facciale, eruzione cutanea esfoliativa; non comune: eruzione cutanea da farmaco con eosinofiliae sintomi sistemici (DRESS), orticaria; raro: sindrome di Stevens- Jo hnson. Patologie renali e urinarie. Non comune: aumento della creatininemia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema periferico, alterazione del gusto. Anomalie di laboratorio: anomalie di laboratorio selezionate, di intensita' almeno moderata (>= Grado 2), che rappresentano un peggioramento rispetto al basale e che sono ritenute ADR riscontrate in pazienti affetti da HCV trattati con la terapia di associazione farmacologica con il farmaco. Amenti: acido urico, bilirubina, colesterolo totale, lipoproteine abassa densita', creatinina 0,9% (1,4-1,8 x ULN). Diminuzione: emoglob ina, conta piastrinica, formula leucocitaria completa, potassio. La maggior parte dei valori di laboratorio tornano ai livelli osservati conpeginterferone alfa e ribavirina entro la settimana 24, eccezion fatt a per la conta piastrinica che resta a livelli inferiori a quelli osservati con peginterferone alfa e ribavirina fino alla settimana 48. Molto spesso si sono verificati aumenti di acido urico sierico durante iltrattamento con il farmaco in associazione a peginterferone alfa e a ribavirina. Dopo la conclusione del trattamento, i valori di acido urico sono solitamente scesi nel corso delle successive 8 settimane e sono paragonabili a quelli osservati in pazienti in trattamento con i soli peginterferone alfa e ribavirina. Descrizione delle reazioni avverseselezionate. Eruzione cutanea: sono stati riportati eruzione cutanea grave, Sindrome di Stevens-Johnson e DRESS. Negli studi clinici di Fase 2 e 3, controllati con placebo, l'incidenza complessiva e la gravita' della reazione cutanea sono aumentate quando il farmaco e' stato co-somministrato con peginterferone alfa e ribavirina. Durante il trattamento, sono stati segnalati eventi di eruzione cutanea (di tutti i gradi) nel 55% dei pazienti che hanno ricevuto il trattamento in associazione con il prodotto e nel 33% dei pazienti trattati con peginterferonealfa e ribavirina. Piu' del 90% delle eruzioni cutanee e' stato di gr ado lieve o moderato. L'eruzione cutanea segnalata durante il trattamento in associazione con il farmaco e' stata valutata come un'eruzione tipicamente pruritica ed eritematosa che ha interessato meno del 30% della superficie corporea. Meta' degli episodi di eruzione cutanea si e' manifestata durante le prime 4 settimane, anche se l'eruzione puo' presentarsi in qualsiasi momento durante il trattamento in associazionecon il medicinale. In caso di eruzione cutanea di grado da lieve a mo derato, non occorre interrompere il trattamento in associazione con ilmedicinale. I pazienti che hanno sviluppato eruzione cutanea di grado da lieve a moderato devono essere monitorati per individuare segni di progressione. Tuttavia, la progressione non e' stata frequente (meno del 10%). Le eruzioni possono impiegare anche diverse settimane per risolversi. Anemia: e' stata segnalata anemia (di tutti i gradi) nel 32,1% dei pazienti che hanno ricevuto il trattamento in associazione con il farmaco e nel 14,8% dei pazienti trattati con peginterferone alfa eribavirina. Per la gestione dell'anemia, sono state adottate riduzion i del dosaggio di ribavirina. Per il 21,6% dei pazienti in trattamentocon la terapia di associazione con il prodotto e' stato necessario ri durre il dosaggio di ribavirina a causa dell'anemia, rispetto al 9,4% dei pazienti trattati con i soli peginterferone alfa e ribavirina. I medicinali stimolanti l'eritropoiesi sono stati solitamente vietati e utilizzati solo nell'1% dei pazienti negli studi clinici di Fase 2 e 3.Negli studi di Fase 2 e 3 controllati con placebo, sono state riporta te segnalazioni di trasfusioni durante la fase di trattamento Incivo/placebo nel 2,5% dei pazienti che hanno ricevuto il trattamento in associazione con il prodotto e lo 0,7% dei pazienti che hanno ricevuto solo peginterferone alfa e ribavirina. Le percentuali di trasfusione durante tutto il periodo di studio sono state rispettivamente 4,6% e 1,6%.Negli studi di Fase 2 e 3, l'1,9% dei pazienti ha interrotto il solo medicinale a causa di anemia e lo 0,9% dei pazienti ha interrotto il trattamento in associazione con il prodotto per anemia, rispetto allo 0,5% trattato con peginterferone alfa e ribavirina. Segni e sintomi anorettali: la maggior parte di questi eventi (ad esempio, emorroidi, disturbo anorettale, prurito anale e bruciore rettale) e' stata di grado da lieve a moderato e assai pochi hanno comportato l'interruzione del trattamento e si sono risolti dopo il completamento della terapia. Pazienti Co-infetti con HIV-1: il profilo di sicurezza nei pazienti co-infetti HCV/HIV-1 o non in terapia con antiretrovirali o in trattamento con efavirenz in associazione con tenofovir disoproxil fumarato e emtricitabina era simile al profilo di sicurezza nei pazienti con la sola infezione da HCV. I pazienti che hanno ricevuto atazanavir/ritonavir nel gruppo di trattamento combinato con il farmaco e nel gruppo peginterferone alfa e ribavirina hanno avuto un transitorio aumento nei livelli di bilirubina indiretta fino alla settimana 2, ritornando vicino albasale entro la settimana 12. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia nei bambini di eta' < 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono dati sull'uso in donne in gravidanza. Gli studi animali sono insufficienti rispetto alla tossicita' riproduttiva umana. Il medicinale non e' raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non utilizzano sistemi contraccettivi. Misure contraccettive in maschi e femmine: poiche' il farmaco deve essere utilizzato in associazione a peginterferone alfa e ribavirina, le controindicazioni e leavvertenze relative a questi medicinali valgono anche per l'associazi one terapeutica. A causa del trattamento di associazione con peginterferone alfa e ribavirina, le pazienti di sesso femminile in eta' fertile e i loro partner, cosi' come i pazienti di sesso maschile e le loro partner femminili, devono utilizzare 2 misure contraccettive efficaci durante il trattamento con il farmaco. E' raccomandata una terapia contraccettiva dopo il completamento del trattamento con il prodotto. I contraccettivi ormonali possono essere continuati ma possono non essereaffidabili durante il trattamento con il farmaco e per i due mesi suc cessivi alla cessazione del prodotto. Durante questo periodo le pazienti di sesso femminile in eta' fertile devono utilizzare due metodi contraccettivi non ormonali. Due mesi dopo l'ultimazione del trattamento con il medicinale, e' possibile riprendere contraccettivi ormonali come una delle due misure contraccettive efficaci richieste. Fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di ribavirina e peginterferone alfa per informazioni aggiuntive. Telaprevir e il suo maggior metabolita sono escreti nel latte di ratto. Non e' noto se telaprevir sia escreto nel latte materno umano. A causa delle potenziali reazioni avverse nei neonati allattati al seno, dovute al trattamento combinato del farmaco con peginterferone alfa e ribavirina, l'allattamento deve essere interrotto prima dell'inizio del trattamento. Fare riferimento anche al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di ribavirina. Fertilita': il medicinale non ha avuto effetti sulla fertilita'o fecondita', quando valutato nei ratti.