Idrocortisone Acet. - 1% Cr 30g
Dettagli:
Nome:Idrocortisone Acet. - 1% Cr 30gCodice Ministeriale:029681018
Principio attivo:Idrocortisone Acetato
Codice ATC:D07AA02
Fascia:C
Prezzo:8
Produttore:Dynacren Lab.Farmaceutico Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Crema dermatologica
Contenitore:Tubetto
Iva:10%
Temp. Conservazione:Lontano da fonti di calore
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Dermatologici, corticosteroidi, categoria 1.
Principi attivi
100 g di crema contengono: idrocortisone acetato 1,0 g.
Eccipienti
Esteri poliglicolici di acidi grassi C12 e C20, glicerolo monostearato, squalano, cetile palmitato, metile e propile p-idrossibenzoati, acqua depurata.
Indicazioni
Punture d'insetti, pruriti, eritemi ed eczemi.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. In caso di affezioni virali (es. tubercolosi cutanea, herpes simplex, varicella), batteriche e fungine.
Posologia
Spalmare la crema sulla parte interessata in strato sottile, due volteal giorno, frizionando leggermente.
Conservazione
Conservare nella confezione originale ben chiusa per riparare il medicinale dal calore.
Avvertenze
Generale: l'assorbimento sistemico dei corticosteroidi topici puo' produrre una soppressione reversibile dell'asse adreno-ipotalamo-ipofisario (HPA), con la possibilita' di insufficienza di glucocorticosteroididopo sospensione del trattamento. In alcuni pazienti si possono anche avere manifestazioni della sindrome di Cushing a seguito dell'assorbi mento sistemico di corticosteroidi durante il trattamento. I pazienti,che ricevono elevate quantita' di steroidi topici particolarmente att ivi applicati su ampie aree cutanee, devono essere valutati periodicamente al fine di rilevare la soppressione dell'asse adreno-ipotalamo-ipofisario. Se si verifica soppressione dell'asse adrenoipotalamo-ipofisario, occorre tentare di sospendere il farmaco, di ridurne la frequenza delle applicazioni oppure di sostituirlo con un altro corticosteroide meno potente. Il ripristino della funzionalita' dell'asse HPA e' in genere rapido e completo una volta cessato il farmaco. Talvolta si puo' manifestare sintomatologia da privazione, che richiede un supplemento di corticosteroidi sistemici. Se, durante l'uso del medicinale, si manifesta irritazione cutanea (eruzioni cutanee, fenomeni di irritazione e bruciore), si deve interrompere il trattamento ed instaurare una terapia appropriata. E' buona norma evitare un uso prolungato di idrocortisone acetato, in particolare su ampie superfici. L'applicazione cutanea dei cortisonici nel trattamento di dermatosi estese e per periodiprolungati puo' determinare un assorbimento sistemico; tale evenienza si verifica piu' facilmente quando si ricorra al bendaggio occlusivo. Nei neonati il pannolino puo' fungere da bendaggio occlusivo. In ogni caso, date le caratteristiche fisico-chimiche della preparazione non ne e' richiesta e ne e' sconsigliata l'applicazione con bendaggio occlusivo. L'uso, specie se prolungato, dei medicinali per uso locale puo'dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso sospendere il trattamento ed istituire una terapia idonea. Il trattamento dovrebbe essere interrotto appena conseguito il controllo della dermopatia. Idrocortisone acetato deve essere impiegato solo per uso esterno e non per uso oftalmico. Non applicare sulle mucose. Evitare il contatto congli occhi. In caso di insuccesso, interrompere il trattamento cortico steroideo. Uso in pediatria: i pazienti pediatrici possono dimostrarsipiu' sensibili degli adulti alla depressione dell'asse adreno-ipotala mo-ipofisario indotta dai cortisonici topici e dagli effetti dei corticosteroidi esogeni, dato il maggiore assorbimento dovuto all'elevato rapporto tra superficie cutanea e peso corporeo. In bambini trattati con corticosteroidi topici sono stati descritti depressione dell'asse adreno-ipotalamoipofisario, sindrome di Cushing ed ipertensione endocranica. Nei bambini, le manifestazioni di iposurrenalismo includono ritardo della crescita staturale e ponderale, bassi livelli di cortisolemiae mancata risposta alla stimolazione con ACTH. Le manifestazioni di i pertensione endocranica includono tensione delle fontanelle, cefalea epapilledema bilaterale. Nei bambini di eta' inferiore a 2 anni l'uso di idrocortisone acetato deve essere attentamente valutato dal medico in relazione al rapporto rischio/beneficio. Il prodotto contiene para-idrossi-benzoati che possono causare reazioni allergiche (talora ritardate).
Interazioni
La somministrazione locale di idrocortisone acetato, specie per applicazioni su ampie zone cutanee o per periodi lunghi, puo' provocare fenomeni di attivita' sistemica quali glicosuria e iperglicemia postprandiale; inoltre in occlusione puo' indurre diminuzione dell'escrezione urinaria di 17-KS e 17-OHCS. Possono anche manifestarsi fenomeni di interazione con altri farmaci che si esplicano principalmente attraverso meccanismi di induzione enzimatica, spiazzamento o attivita' contrapposta. Barbiturici, antistaminici e difenilidantoina, inducendo un aumento della metabolizzazione dello steroide, ne riducono l'attivita' farmacologica. Antinfiammatori, quali salicilati e fenilbutazone, spiazzando lo steroide dai legami alle proteine plasmatiche, ne incrementano l'attivita'. Ipoglicemizzanti orali ed insulina sono contrastati nella loro azione dall'incremento di glicemia indotto dallo steroide per effetto della sua intensa attivita' gliconeogenetica e glicogenolitica.
Effetti indesiderati
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di idrocortisone. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. E' possibile che si verifichino reazioni locali di sensibilizzazione. Sono stati segnalati: sensazione di bruciore, prurito, irritazione, secchezza della pelle, atrofia cutanea, eruzioneacneica, ipopigmentazione, atrofia e strie localizzate alle zone inte rtriginose trattate per lunghi periodi di tempo specie se con medicazione occlusiva.
Gravidanza e allattamento
Non vi sono studi adeguati e ben controllati nelle donne gravide sul potenziale teratogeno dei corticosteroidi applicati localmente. Pertanto, nelle donne durante la gravidanza o l'allattamento e nella primissima infanzia, il medicinale va somministrato nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. Non e' noto se la somministrazione topica dei corticosteroidi possa determinare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre concentrazioni dosabili nel lattematerno. I corticosteroidi somministrati per via sistemica sono secre ti nel latte materno in quantita' che difficilmente possono creare danni al lattante. Tuttavia, occorre decidere se interrompere il farmaco,tenendo conto dell'importanza del farmaco per la madre.